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'''Yahoo!''' è un [[portale web]] di servizi [[Internet]] rivolto alalle mondo ''business''aziende e ''consumer''ai privati, fondato nel [[1994]] da [[David Filo]] e [[Jerry Yang]], allora studenti presso la [[Stanford University]]<ref name="britannica.com">{{Cita web|url=https://www.britannica.com/topic/Yahoo-Inc|titolo=Yahoo! {{!}} History, Sale, & Facts {{!}} Britannica|sito=www.britannica.com|lingua=en|accesso=2022-05-03}}</ref>. Conosciuto principalmente per la sua funzione di [[motore di ricerca]], offre anche molti altri servizi rivolti alla [[comunicazione]] ([[E-mail|mail]], [[Instant messaging|messenger]] e [[chat]]) e grazie a [[Partenariato|partenariati]] si propone anche nel mercato dei [[Mass media|media]]. La maggioranzamaggior parte dei servizi sono disponibili in venti lingue e la struttura è localizzata in venticinque nazioni.
 
Da giugno [[2017]] a maggio [[2021]] Yahoo! ha fatto parte di [[Verizon Media]], società controllata dal gruppo [[Verizon Communications]]<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Vindu|cognome=Goel|nome2=Michael J. de la|cognome2=Merced|url=https://www.nytimes.com/2016/07/25/business/yahoo-sale.html|titolo=Yahoo’s Sale to Verizon Ends an Era for a Web Pioneer|pubblicazione=The New York Times|data=2016-07-24|accesso=2022-05-03}}</ref>.
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== Storia ==
=== OriginiAnni enovanta: annile novantaorigini ===
Come [[hobby]] studentesco, [[David Filo]] e [[Jerry Yang]] crearono nel febbraio del [[1994]] un deposito di [[Collegamento ipertestuale|link]] in grado di tener traccia dei loro interessi personali su internet<ref name="britannica.com" />. Dato che la lista divenne presto troppo affollata e caotica, decisero di suddividerla in categorie, le quali in breve tempo presentarono a loro volta lo stesso problema, portando alla successiva creazione di sotto-categorie e al concetto portante del neonato progetto Yahoo!.
 
Il nome dato originariamente al sito fu ''Jerry and David's Guide to the World Wide Web'' ("La guida di Jerry e David per il [[World Wide Web]]"), presto sostituito da Yahoo!, acronimo di ''Yet Another Hierarchical Officious Oracle''<ref>{{Cita web|url=https://www.lifewire.com/what-does-yahoo-stand-for-2483337|titolo=Did You Know That Yahoo's Name Actually Stands for Something?|sito=Lifewire|lingua=en|accesso=2022-05-03}}</ref>. A detta dei due fondatori, il termine della lingua inglese ''yahoo'', derivante dal brutobrutale e selvaggio popolo immaginario degli [[Yahoo (letteratura)|Yahoo]] del romanzo ''[[I viaggi di Gulliver]]'' (1726) di [[Jonathan Swift]]<ref>{{cita web|autore=[[Enzo Caffarelli]]|url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/parole/deonimici16.html|titolo=Dal marchio al lessico: deonimici di “marca”. Figli di un nome proprio. Un viaggio tra i deonimici italiani|data=4 agosto 2023|accesso=2 agosto 2024}}</ref>, fu scelto anche per il suo significato di "rude, non sofisticato e selvaggio, sgraziato". Inizialmente venne ospitato sui due PC dei creatori, chiamati [[Akebono]] e Konishiki, cioè coi nomi di due famosi lottatori di [[sumo]].
 
Divenuto in poco tempo punto di riferimento per gli studenti della [[Stanford University]] e poi per l'intera comunità Internet, Yahoo!il sito raggiunse per la prima volta un milione di contatti al giorno nell'autunno del [[1994]], contando 100.000 singoli visitatori.
 
Nel [[1995]], visto il grande successo, Filo e Yang andarono in cerca di un investitore in grado di supportare il loro progetto. Lo trovarono in [[Sequoia Capital]], società ben conosciuta grazie ai precedenti successi avuti con [[Apple]], [[Atari]], [[Oracle Corporation|Oracle]] e [[Cisco Systems]]: nell'aprile del [[1995]] fondarono Yahoo! con un investimento iniziale di 2 milioni di dollari.
[[File:GoogleBingYahoo-2012Jul.svg|thumb|left|Diffusione dei principali motori di ricerca (luglio 2012)]]
 
Rendendosi sempre più conto delle potenzialità della loro impresa, i due iniziarono la ricerca del personale necessario. La sonorizzazione del portale fu messa a punto dal cantante e musicista inglese [[Ritchie (cantante)|Ritchie]]. <ref> {{Cita web|lingua=pt-BR|url=https://entretenimento.r7.com/pop/ritchie-relembra-sucesso-dos-anos-80-cansei-de-ser-famoso-05102019/|titolo=Ritchie relembra sucesso dos anos 80: "Cansei de ser famoso"|sito=R7 Entretenimento|data=2018-07-08|accesso=2025-02-09}} </ref> Vennero ingaggiati Tim Koogle come capo dell'ufficio esecutivo e Jeffrey Mallett di quello operativo. Nell'autunno del [[1995]] Filo e Yang trovarono altri investitori e nell'aprile del [[1996]] lanciarono un'[[Offerta pubblica di vendita|IPO]]. La società era composta a questo punto da 49 impiegati.
 
Dal [[1996]] a oggi il portale ha incrementato progressivamente la sua dimensione e ha sviluppato ramificazioni nei settori della comunicazione, dei servizi internet e della diffusione dei media. Conta 345 milioni di visualizzazioni al mese e si trova ai vertici tra le società del settore informatico.
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Il 1º febbraio [[2008]] [[Microsoft]] ha lanciato su Yahoo! un'[[Offerta pubblica d'acquisto|OPA]] da 44,6 miliardi di dollari, offrendo inizialmente 31 dollari per azione, il 62% in più rispetto al valore di chiusura del titolo del 31 gennaio (19,18 dollari). L'11 febbraio il Consiglio di Amministrazione ha rifiutato l'offerta giudicandola inferiore al reale valore della società.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/economia/08_febbraio_11/yahoo_microsoft_offerta_5906f006-d8ac-11dc-94be-0003ba99c667.shtml|titolo=Yahoo ha respinto l'offerta di Microsoft|data=11 febbraio 2008|accesso=11 febbraio 2008|editore=Corriere.it}}</ref>
 
All'epoca i cinque maggiori azionisti di Yahoo! Inc. erano [[Capital Research & Management CO]] ([[Los Angeles]]), [[Legg Mason Inc.|Legg Mason Inc]] (Baltimora), [[Barclays]] Global Investors UK Holdings LTD ([[Londra]]), [[The Vanguard Group, Inc.]] ([[Valley Forge]]) e [[Barclays]] Global Investors NA /CA/ ([[San Francisco]]).<ref>{{cita web| url = http://www.nasdaq.com/asp/Holdings.asp?mode=&kind=&timeframe=&intraday=&charttype=&splits=&earnings=&movingaverage=&lowerstudy=&comparison=&index=&symbol=YHOO&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&symbol=&FormType=&mkttype=&pathname=&sel_sym_number=0&page=holdingssummary&selected=YHOO|titolo = nasdaq.com|accesso = 1º febbraio 2008}}</ref> In seguito la Microsoft ha alzato l'offerta di 5 miliardi di dollari ma, ottenuto un nuovo rifiuto, ha rinunciato all'acquisizione ritenendo che una scalata ostile sarebbe stata troppo onerosa.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/economia/08_maggio_04/microsoft_rinuncia_acquisto_yahoo_fb547c64-19a9-11dd-ab0f-00144f486ba6.shtml|titolo=Troppo cara, Microsoft rinuncia a Yahoo|data=4 maggio 2008|accesso=4 maggio 2008|editore=Repubblica.it}}</ref> Il 17 novembre [[2008]] [[Jerry Yang]] ha lasciato la carica dopo le critiche ricevute dagli azionisti per aver detto di no a un'offerta da 44,5 miliardi di dollari del colosso del software. Da quel momento, infatti, le azioni di Yahoo hanno gradatamente ma costantemente perso valore in borsa, passando dai 31 dollari per azione offerti da Microsoft in febbraio ai 10,63 dollari del 17 novembre. Alla notizia delle dimissioni di Yang il titolo ha guadagnato il 4,42% in un giorno, chiudendo a 11 dollari.
 
Dal 2008 Yahoo non è più aggiornato manualmente dagli operatori e dai siti segnalati dagli utenti. Si limita a proporre i risultati di Bing, il motore di ricerca di Microsoft, che dispone di un'indicizzazione automatica dei siti, come il principale concorrente Google.
 
Nel luglio [[2009]] Yahoo ha annunciato l'acquisto di [[Xoopit]], una società californiana che ha costruito un motore di ricerca che migliora le prestazioni di email. Xoopit è stata fondata da un ex consulente del gruppo [[TIM (azienda)|Telecom Italia]]<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/tecnologia/cards/buon-compleanno-yahoo-20-anni-storia-futuro-internet/acquisto-xoopit-aggiungere-multimedialita-mail.shtml|titolo=Buon compleanno Yahoo! da motore per “surfare” in rete a colosso del tech|sito=Corriere della Sera|data=2015-03-02|lingua=it|accesso=2021-01-30}}</ref>.
 
=== Anni 2010 ===
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=== Anni 2020 ===
A settembre [[2021]] il gruppo Verizon ha ceduto il pacchetto di controllo al fondo Apollo Global Management per 5 miliardi di dollari; la nuova società avrebbe ripreso il nome di Yahoo!<ref>{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2021/05/03/verizon-yahoo-aol/|titolo=Verizon vende Yahoo e AOL per 5 miliardi di dollari al fondo Apollo|sito=Il post|lingua=it|accesso=10 gennaio 2022}}</ref>. A fine gennaio 2023 Yahoo Italia ha dismesso la maggior parte dei servizi di portale concentrandosi sul motore di ricerca e sul servizio email, che non permette ancora di recuperare le credenziali in modo gratuito, ma solo chiamando la loro assistenza a pagamento ( abbonamento da 4,99 dollari, che se non disdetto subito si rinnova automaticamente<ref>https://it.search.yahoo.com/?fr2=p:newsrd,mkt:it</ref>.
 
== Marchi ==