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Cappelletto matto
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I '''cappelletti''' sono un formato di [[Pasta#Pasta all'uovo|pasta all'uovo ripiena]] [[Tradizione#Antropologia|tradizionale]] originario soprattutto della cucina [[cucina romagnola|romagnola]] ed in parte di quella [[Cucina emiliana|emiliana]]. Sono diffusi, seppur con differenti dimensioni e ripieni, in tutta la Romagna, nelle province emiliane di [[provincia di Ferrara|Ferrara]] e [[provincia di Reggio Emilia|Reggio Emilia]], nelle [[Marche]]<ref>{{Cita web|url=https://cucina.corriere.it/cucinaintro/marche/7/introduzione_71494114-221f-11df-8195-00144f02aabe.shtml|titolo=Cucina - Marche - Introduzione}}</ref> ed in [[Umbria]]. Sono così chiamati per la forma caratteristica che ricorda un cappello. Si ottengono tagliando la sfoglia di pasta in quadrati, al centro dei quali viene posto il [[ripieno]]. La pasta viene quindi piegata in due a triangolo, unendo poi, sovrapponendole, due estremità. Vengono serviti tradizionalmente in [[brodo]] di carne. Rispetto ai [[tortellini]], hanno una diversa forma (sono chiusi senza lasciare la cavità centrale), maggiori dimensioni, pasta più spessa e ripieno differente. Nella [[provincia di Parma]] il termine cappelletti (''caplèt'') è spesso usato come sinonimo di un prodotto diverso, gli [[anolini]].
 
== Storia ==
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[[Pellegrino Artusi]], originario di [[Forlimpopoli]], nel suo ''[[La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene]]'', riporta la ricetta n. 7: ''Cappelletti all'uso di Romagna'', con ripieno a base di [[ricotta]] (o ricotta e [[raviggiolo]]), petto di cappone o lombata di maiale, da cuocere nel brodo di cappone.<ref>{{Cita|Pellegrino Artusi|pp. 44-48}}.</ref>
 
==== Cappelletto matto ====
In Romagna, nel pranzo di Natale o in altre occasioni importanti con numerosi commensali, è antica usanza una burla da parte dell'''azdora'' (donna addetta alla cucina), consistente nell'introdurre in uno dei cappelletti (chiamato ''cappelletto matto'') un ripieno composto per metà di solo pepe, e poi tutti ridere per l'agitazione di chi, per sorte, se lo ritrova in bocca all'improvviso, e poi ne ride a sua volta. Qualcuno, invece del pepe, inserisce un fagiolo secco e crudo.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=luisa|url=https://agrimpresaonline.it/il-cappelletto-matto-nella-zuppiera-di-natale/|titolo=Il cappelletto “matto” nella zuppiera di Natale|sito=Agrimpresaonline Webzine|data=2020-01-02|accesso=2025-10-01}}</ref>
 
=== Emilia ===