Operazione Dragoon: differenze tra le versioni
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'''Operazione Dragoon''' fu il [[nome in codice]] dell'invasione lanciata dalle forze degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati occidentali]] (principalmente [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] e [[Francia|francesi]]) nella [[Midi (Francia)|Francia meridionale]] il 15 agosto 1944, nell'ambito dei più ampi scontri del [[Fronte occidentale (1939-1945)|fronte occidentale]] della [[seconda guerra mondiale]].
L'operazione si aprì con lo sbarco dei reparti della [[Seventh United States Army]] del generale [[Alexander Patch]] sulla costa della [[Provenza]] tra [[ Cavalaire-sur-Mer]] e [[Saint-Raphaël (
L'avanzata alleata portò alla liberazione di [[Lione]] il 3 settembre e al ricongiungimento con le forze uscite dalla [[Normandia]] l'11 settembre, portando alla creazione di un fronte continuo dal [[Mare del Nord]] al [[mar Mediterraneo]]; l'operazione si concluse poi il 14 settembre, quando le forze franco-statunitensi avevano raggiunto le prime propaggini dei [[Vosgi]].
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[[File:Anvildragoon.png|thumb|upright=1.3|Settori di sbarco durante l'operazione Dragoon]]
Nella Francia meridionale dell'agosto 1944 gli Alleati godevano di una superiorità schiacciante sui tedeschi in fatto di mobilità, contromobilità, [[intelligence]] e comunicazioni. La supremazia navale consentiva agli Alleati di esercitare una minaccia potenziale su un'area vastissima, dalla costa atlantica della Francia fino al Mar Egeo, impedendo ai tedeschi di concentrare le loro truppe in pochi settori; la superiorità aerea consentiva agli Alleati di attaccare le linee di comunicazione tedesche, bombardando ponti, ferrovie e convogli, impedendo così alla
La controversa gestazione di Anvil/Dragoon fece sì che solo a giugno 1944 avesse inizio una minuziosa opera di pianificazione degli sbarchi. Con Tolone e Marsiglia come obiettivi principali, la scelta dei luoghi dello sbarco si concentrò nelle zone limitrofe alle due città: il terreno a ovest fu escluso in quanto troppo paludoso, mentre la baia di [[La Ciotat]] in mezzo alle due città fu esclusa in quanto troppo battuta dalle munite postazioni di artiglieria costiere tedesche disposte attorno ai porti. La scelta finale cadde sulla costa orientale della [[Provenza]], lungo il litorale del [[Var (dipartimento)|Var]]: una zona sufficientemente vicina ai due porti ma lontana dalle batterie costiere che li difendevano, e che non appariva come troppo ben presidiata dai tedeschi. Tutta la pianificazione di Dragoon venne condizionata dall'esperienza concreta registrata durante gli sbarchi in Italia, e caratterizzata da una sorta di pessimismo di fondo e un alto livello di prudenza. I pianificatori alleati diedero per scontato che, come a Salerno e Anzio, la Wehrmacht avrebbe lanciato un immediato contrattacco contro la testa di ponte: di conseguenza l'enfasi iniziale era posta sulla necessità di stabilire immediatamente dopo lo sbarco un solido perimetro difensivo (Blue Line) su cui respingere i tedeschi, impossessandosi in particolare delle colline del [[Massiccio dei Maures]] da cui si dominavano le spiagge dello sbarco. I piani logistici seguivano questa impostazione difensivista, dando più priorità, per i primi giorni dell'operazione, allo sbarco dei proiettili per l'artiglieria e meno allo sbarco del carburante per i veicoli. Venne stabilito un piano di attacchi aerei preliminari, concentrato in particolare nella distruzione dei ponti sul Rodano per isolare il campo di battaglia e impedire i movimenti delle forze di contrattacco tedesche; gli attacchi aerei preliminari alle difese costiere furono accuratamente distribuiti lungo tutto il litorale francese (la regione del Var fu oggetto solo di un terzo delle missioni effettuate), in modo che i tedeschi non fossero messi sull'avviso circa il luogo prescelto per lo sbarco<ref>{{cita|Zaloga|pp. 34-35}}.</ref><ref>{{cita|Clarke & Ross|pp. 81-83}}.</ref>.
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[[File:Niemieckie jednostki zaopatrzeniowe w Wogezach (2-419).jpg|thumb|upright=1.2|Due soldati tedeschi trascinano il loro carretto ippotrainato attraverso una zona boscosa]]
L'attenzione dei due contendenti si stava nel frattempo spostando più a est. La 157. Reserve-Division era disseminata su una vasta area compresa tra Grenoble, [[Gap (Francia)|Gap]] e [[Aix-les-Bains]] a caccia di partigiani: la 19. Armee comandò alla divisione di tenere le posizioni fino al 30 agosto in modo da proteggere il fianco orientale del LXXXV. Armeekorps in ritirata lungo il Rodano, ma contemporaneamente il comando tedesco in Italia le ordinò di affrettare la prevista ritirata verso le Alpi per impedire che gli Alleati si impossessassero dei valichi alpini; il comandante della
[[File:Seventh Army tank passes destroyed German convoy littering road in a town north of Montelimar in Southern France, August, 1944. (49346786381).jpg|thumb|left|upright=1.2|Un carro armato statunitense nelle strade di Montélimar al termine della battaglia]]
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[[File:SC 195549 - The first meeting of American troops of General Patton's Third U.S. Army forces with French troops of General Patch's Seventh U.S. Army took place recently (52597158402).jpg|thumb|left|upright=1.2|L'incontro tra le avanguardie di Overlord e Dragoon a Saulieu replicato a favore di fotografo il 13 settembre]]
La ritirata della 19. Armee proseguì verso nord in direzione di [[Besançon]] e [[Digione]], verso cui stavano confluendo anche i reparti della 1. Armee ritirati dalla costa atlantica; gli ordini per l'Heeresgruppe G erano di attestarsi saldamente a Digione, per proteggere il fianco meridionale di una manovra di contrattacco in preparazione contro la Third Army statunitense (che, superata la Senna, stava continuando ad avanzare verso sud-est in direzione della [[Lorena (regione francese)|Lorena]]) e impedire agli statunitensi di superare il "varco di [[Belfort]]" (l'area relativamente aperta tra i [[Vosgi]] a nord e il [[Massiccio del Giura]] a sud) da cui si accedeva direttamente al [[Reno]] e al confine tedesco. Le truppe tedesche erano tuttavia pesantemente disorganizzate, e l'avanzata degli Alleati proseguì: a ovest, la 1re DB sfondò le fragili difese del IV. Luftwaffen-Feldkorps, prese [[Givry (Saona e Loira)|Givry]] e [[Chalon-sur-Saône]] il 5 settembre e, fermandosi solo per fare rifornimento di carburante, raggiunse [[Beaune]] l'8 settembre dove almeno {{M|3000}} ritardatari dei reparti tedeschi evacuati dalla costa atalantica, con veicoli, cannoni e rifornimenti, furono catturati dai francesi. Il VI Corps avanzava con in testa la 3rd Division al centro, la 36th Division sulla sinistra e la 45th Division in retroguardia, mentre la 3e DIA proteggeva il suo fianco orientale fino al confine con la [[Svizzera]]: il LXXXV. Armeekorps allestì una linea difensiva sul fiume [[Doubs (fiume)|Doubs]], ma gli statunitensi superarono il corso d'acqua il 6 settembre e accerchiarono Besançon, caduta l'8 settembre con circa {{M|2000}} tedeschi presi prigionieri. La 19. Armee dovette continuare a ritirarsi in direzione dei Vosgi, anche se all'estremità orientale del suo fronte l'11. Panzer-
La campagna volgeva ormai al termine. Disturbata solo dalla resistenza di sparpagliati gruppi tedeschi, e più significativamente dalla mancanza di carburante, la 1re DB liberò senza opposizione Digione l'11 settembre e proseguì la marcia verso nord in direzione di [[Langres]], con la 1re DMI sul suo fianco occidentale; le due divisioni avevano stabilito contatti telefonici con le prime avanguardie della Third Army più a nord, giunte a [[Châtillon-sur-Seine]], e il contatto fisico fu stabilito infine nel pomeriggio di quello stesso 11 settembre quando pattuglie della 1re DMI da sud e della [[6th Armored Division]] da nord si incontrarono a [[Saulieu]], sancendo il ricongiungimento delle forze delle operazioni Overlord e Dragoon e la costituzione di un fronte alleato continuo dalla Manica al Mediterraneo. Tra il 13 e il 14 settembre le unità del VI Corps raggiunsero una linea che correva tra le cittadine di [[Fougerolles (Alta Saona)|Fougerolles]], [[Luxeuil-les-Bains|Luxeuil]], [[Lure (Alta Saona)|Lure]] e [[Villersexel]], con altre unità francesi sul loro fianco destro da Villersexel al confine svizzero; la 19. Armee era in completo disordine e vicina al collasso, ma l'ulteriore spinta che Truscott stava progettando in direzione del varco di Belfort venne bloccata per ordine di Patch il 14 settembre. Quel giorno le forze dell'operazione Dragoon passarono ufficialmente dalla direzione strategica dell'AFHQ di Wilson a quella dello SHAEF di Eisenhower il quale, impegnato in altre ben più pressanti operazioni in altri settori del fronte e alle prese con gravi problemi di rifornimento delle sue sovraestese armate, non aveva alcuna intenzione di alimentare un'offensiva verso il varco di Belfort; questo sancì la fine della campagna<ref>{{cita|Zaloga|pp. 87-88}}.</ref><ref>{{cita|Clarke & Ross|pp. 192-194, 223}}.</ref>.
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