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|Data elezione = 10-6-2024
|Data istituzione = [[1400]] - [[1500]] ''nascita dell'Università di Striano''
|Abitanti = 8764
|Note abitanti = {{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=D7B|titolo=Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori)}}
|Aggiornamento abitanti = 31-7-2022
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Palma Campania]], [[Poggiomarino]], [[San Valentino Torio]] (SA), [[Sarno]] (SA)
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}}
 
'''Striano''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:8764Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Napoli]] in [[Campania]], situato nella [[Parco regionale Bacino Idrografico del fiume Sarno|Valle del Sarno]].
 
== Geografia fisica ==
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Nel [[III secolo|III]] - [[IV secolo]] la vita riprese; le ville rustiche ripresero la loro attività. Queste ville tardo-imperiali erano fornite di una ''pars dominica'', diretto possesso del proprietario e una ''pars massaricia'' assegnata ai coloni-[[Servitù della gleba|servi della gleba]].
 
Nel [[1066]] viene eretta la [[Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno|Diocesidiocesi di Sarno]] dal Arcivescovodall'arcivescovo di [[Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno|Salerno]] [[Alfano di Salerno|Alfano I]], con la bolla convalidata da [[Papa Alessandro II]], dove vengono specificati i confini della [[Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno|diocesi]]. Tra questi troviamo il toponimo ''Histricanum'', che indicava il territorio alla destra del [[sarno|fiume Sarno]], disseminato di capanne di paglia e fango, abitate da agricoltori e pastori. In una pergamena del [[1107]] del Monasteromonastero di [[Sant'Angelo in Formis]] il territorio strianese viene definito come una immensa palude estesa dal fiume Sarno ai limiti della foresta della ''[[Silva mala]]'' (nei pressi di [[Boscoreale]]). Ruggero, Signore di [[Lauro (Italia)|Lauro]] e di Striano, proprietario dei pascoli nella palude ''al Frasso'' di Striano, lo dona a Bonomo, Priorepriore della chiesa di [[San Pietro (Scafati)|San Pietro]] di [[Scafati]].
 
L'inizio di una vera e propria ripresa di vita si ebbe solamente dal [[1123]] con la donazione fatta ai monaci benedettini del [[Chiesa dei Santi Severino e Sossio|Monasteromonastero dei Santi Severino e Sossio di Napoli]], da parte del Vescovo[[Diocesi di Nola|vescovo di [[Nola]], Guglielmo, della chiesa di [[Arcangelo Michele|San Michele Arcangelo]] con l'annessa masseria.
 
Grazie all'opera dei Benedettinibenedettini, i terreni macchiosi vennero disboscati e furono rese coltivabili le aree paludose e migliorate le colture esistenti.
 
Nel [[1188]] il [[Conti di Caserta|Conte di Caserta Guglielmo di Lauro]] e il figlio Roberto, Signorisignori di Striano, concessero a Ruggero, abate del Monasteromonastero dei Santi Severino e Sossio di Napoli, e ai suoi successori, la facoltà di costruire mulini nel Casale di Striano.
 
Si formò così il vero e proprio centro abitato di Striano.
[[File:Ingresso Villa De Sparano Pisani Striano.jpg|thumb|304x304px|Ingresso della villa ''De' Sparano - Pisani'', già ''palazzo baronale'']]
Nel [[1225]] il territorio di Striano che da un secolo faceva parte della Conteacontea di [[Caserta]], passò alla Contea[[contea di [[Sarno]] in seguito all'arresto dei [[Conti di Caserta]] da parte dell'Imperatoreimperatore Federico XI. Così il Conte di [[Contea di Sarno|Sarno]], Roberto I Vohburg divenne così anche Signoresignore del Casale di Striano.
 
In epoca angioina, nel [[1270]], fu eretta la [[Chiesa di San Severino abate (Striano)|chiesa regia di San Severino Abate]] e nominato rettore [[Chiesa di San Giovanni Battista (Striano)|don Simone de Foresta]]. Dal [[1200]] al [[1400]] Striano è appartenuto a diversi feudi e contee. Sotto gli [[Orsini]] il borgo fu cinto di mura munite di due porte di accesso: la [[Porta civica di San Nicola]], unica superstite, e la Porta civica di Minicone.
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Nasce tra il [[1400]] e il [[1500]] l'Università della Terra di Striano, una comunità autonoma simile al moderno comune, con a capo un Sindaco e due eletti. Tale comunità si basava su di uno [[Statuto comunale|statuto municipale]] del [[XV secolo]].
 
Nel [[1520]] Striano passò al Marchesemarchese di [[Castellaneta]] e Vescovo[[Arcidiocesi di Catania|vescovo di [[Catania]], [[Nicola Maria Caracciolo]], che lo tenne fino al [[1529]] fino alla confisca da parte degli Spagnoli, in quanto, vittoriosi sui Francesi, aveva parteggiato per questi ultimi.
 
Nel [[1698]] Striano diviene possesso della famiglia ''De Marinis'' (o ''Marino'') fino all'abolizione della feudalità.
 
La città è stata travolta nel [[1707]] dalla caduta abbondante di [[Piroclasto|piroclasti]] insieme ai comuni di [[Scafati]], [[Torre del Greco]] e [[Boscotrecase]]. Danni alle coltivazioni, centinaia di feriti.
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Il 12 febbraio [[1718]] il feudo della famiglia Marino si fregia del titolo di Principato.
 
Nel [[1799]] il Principeprincipe [[Repubblicani napoletani giustiziati nel 1799-1800|Filippetto Marino]] prese parte attiva nei moti della [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica napoletana]] a favore dei francesi. Al ritorno dei [[Borbone delle Due Sicilie|Borboni]] nel [[Regno di Napoli|regno]], il 1º ottobre [[1799]] viene decapitato a [[Napoli]], baciando il boia e perdonando tutti.
 
Nel [[1806]], con l'abolizione della [[Feudalesimo|feudalità]] e la creazione dei [[Comuni d'Italia|comuni]], sotto il regno di [[Giuseppe Bonaparte]], l'Università di Striano viene divisa in due comuni Striano e [[Poggiomarino]], suo antico casale nato nel [[1600]]. Nel [[1808]] i due comuni vengono unificati e Poggiomarino da antico casale diviene capoluogo. L'anno successivo Striano si rese autonomo da Poggiomarino.
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=== Simboli ===
[[File:Sanseverinoabate-crivelli-striano.jpg|thumb|273x273px|''[[Severino (abate)|San Severino abate]] e [[Stemma|scudo comunale]]'', particolare della [[Madonna col Bambino in trono tra San Severino Abate e San Sossio Levita e Martire|pala d'altare di Protasio Crivelli, datata]] [[1506]], conservata presso la [[Chiesa di San Giovanni Battista (Striano)|Chiesachiesa Matricematrice]]]]
 
L'Università di Striano, come tutte le altre del [[Regno di Napoli]], fin dalla sua nascita ebbe un simbolo che rappresentò la comunità. Lo stemma è raffigurato sulla [[Madonna col Bambino in trono tra San Severino Abate e San Sossio Levita e Martire|pala d'altare del pittore milanese Protasio Crivelli]], dono del barone di Striano Luigi di [[Casalnuovo di Napoli|Casalnuovo]], datata [[1506]], conservata attualmente presso la [[Chiesa di San Giovanni Battista (Striano)|chiesa matrice parrocchiale di San Giovanni Battista]]. Al centro della pala è raffigurata la [[Maestà (arte)|Maestà della Vergine]], seduta su un trono marmoreo con il [[Bambino Gesù|Bambino]], ai lati sono raffigurati [[Severino (abate)|san Severino]] a destra, [[Santo patrono|patrono]] della città, e [[Sossio di Miseno|san Sossio]] a sinistra.<ref name="Comune"/> Nel fondo della tavola è riprodotto lo scudo che si presenta ''d'argento, a tre bande di rosso, al [[Crescente (araldica)|crescente di luna]] montante d'oro''.
 
{{Vedi anche|Madonna col Bambino in trono tra San Severino Abate e San Sossio Levita e Martire}}
 
Lo stemma attualmente in uso deriva dai sigilli del Comunecomune in uso tra il 1897 e il 1992<ref name="Comune">{{Cita web|url=https://www.araldicacivicacomune.striano.na.it/comunecontent/stemma-comunale-di-striano/|titolosito=Comune di Striano |titolo= Stemma comunale di Striano |autore= Raffaele Massa (NA)}}</ref> ed è così descritto all'art. 5 dello statuto comunale:
{{Citazione|Arma d’argentod'argento, a tre bande di rosso, al [[Gallo (araldica)|gallo]] [[Attributi araldici di azione#Ardito|ardito]] d'oro, attraversante.<ref>{{cita testo|autore= Comune di Striano |titolo= Statuto comunale |url= https://www.comune.striano.na.it/sites/default/files/Statuto%20Comune%20di%20Striano.pdf |posizione= Art. 5 ''Gonfalone e stemma'' }}</ref>}}
 
Il gonfalone è un drappo di giallo.
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== Cultura ==
=== Scuole ===
L'[[scuola primaria|istruzione primaria]] a Striano, la [[scuole secondarie di primo grado|scuola secondaria di primo grado]] e la scuola materna sono raggruppate dal 1º settembre [[2000]] in un unico Istitutoistituto Comprensivocomprensivo intitolato ad ''"Antonio D'Avino"'' (1864–1938), sacerdote fondatore della scuola elementare.
 
Quanto alle [[scuole secondarie di secondo grado]], sul territorio di Striano è presente dal [[2008]] l'Istituto Alberghiero ''"[[Lorenzo de' Medici|Lorenzo De Medici]]''", sede distaccata di [[Ottaviano (Italia)|Ottaviano]].[[File:Lapide commemorativa per l'anniversario dell'Unità d'Italia.JPG|thumb|Lapide commemorativa per il [[150º Anniversario dell'Unità d'Italia|150º anniversario dell'Unità d'Italia]], posta dal Comune di Striano sotto il [[municipio (edificio)|Palazzopalazzo Municipalemunicipale]] Filippetto Marino. Sono raffigurati i patrioti garibaldini che hanno fatto la storia di Striano: [[BeniaminoAntonietta MarcianoDe Pace]], [[Giuseppe Garibaldi]] e [[AntoniettaBeniamino De PaceMarciano]].]]
 
== Geografia antropica ==
Il territorio comunale di Striano è diviso in [[rione|rioni]].
 
Il '''Centro''' politico e culturale è piazza IV Novembre e via Municipio, dove si erge la residenza municipale, il ''Palazzo Filippetto Marino''.
 
=== Centro storico ===
* '''''Piazza'''''. Anticamente, la piazza principale del paese era situata al largo Marzo, all'incrocio di via Giuseppe Garibaldi con via Foce e con via Beniamino Marciano, dove aveva sede il municipio (''Palazzo Perna''). Solo a fine del Seicento incominciò a crescere di importanza l'attuale via Municipio e piazza IV Novembre a discapito del largo Marzo e questo perché le riunioni dei capifamiglia strianesi che provvedevano ad eleggere il Parlamentoparlamento Locale iniziarono a tenersi di fronte alla [[Chiesa di San Giovanni Battista (Striano)|Chiesachiesa Matricematrice]]. Da tener presente che l'attuale via Municipio a quel tempo fino al [[1930]] era solo una via di transito non molto larga, resa spaziosa grazie all'intervento del podestà Giovanni D'Anna che esproprio circa tre metri di suolo laterale incominciando dalla'' farmacia Del Core'' fino all'incrocio di via Nazario Sauro. Fanno parte della contrada: piazza IV Novembre, via Sarno, via Antonietta De Pace, via Municipio e traversa, via Cesare Battisti e parte delle vie Roma, Risorgimento e Viavia Nazario Sauro.
* '''''Arco '''''. Il rione Arco è il più antico di Striano. Prende il nome dalla [[Porta civica di San Nicola]], unica rimasta dell'antica cinta muraria che racchiudeva Striano, chiamata comunemente ''"L'Arco",'' infatti da questo termine volgare prende il nome la contrada. Venne eretta nella seconda metà del [[X secolo]]. Fanno parte della contrada Arco: via Giuseppe Garibaldi da largo Arco a piazza Guglielmo Marconi, traversa Giuseppe Garibaldi, via Martiri Ungheresi, via Palma e traverse, via Roberto Serafino con le traverse e via Monte.
* '''''Marzo'''''. Il rione Marzo è uno dei più antichi di Striano dopo quello dell'Arco. Prende il nome dall'antica famiglia strianese Marzi, oggi estinta, i cui membri risiedevano lì. Nel ''Palazzo Perna'', riconoscibile dalle caratteristiche testine di terracotta sulla facciata e che domina l'intero largo Marzo, avevano luogo le riunioni del consiglio comunale. Fanno parte della contrada: largo Marzo, via Beniamino Marciano, via Giuseppe Garibaldi da largo Marzo a piazza Guglielmo Marconi, via Foce, via Farricella I e II, via Caduti per la Patria e parte di via Nazario Sauro.
* '''''Troccole''''', è il rione che si estende dall'incrocio di Viavia Roma con Viavia Risorgimento sino al ''Villaggio del Bambino''. Fanno parte: piazza Giovanni D'Anna, via Poggiomarino, parte di via Roma e tutte le traverse, via San Michele Arcangelo, parte di via Roberto Serafino, via Piano, via Pedali, cortile Casale e via Cerza.
 
=== Periferia ===