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|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 4
|Tipo = [[Frazione (geografia)|Frazione]], ex [[comune]]
|Divisione amm grado 1 = Toscana
|Divisione amm grado 2 = Firenze
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|Note superficie =
|Abitanti = 7835
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2014
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 2212
|Nome abitanti = scarperiesi
|Patrono = santi Jacopo e Filippo
|Festivo = 3 maggio
|PIL =
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}}
 
'''Scarperia''' (''Scarperìa'', [[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|/skarpeˈria/}}<ref>{{DOP|id=1079909}}</ref>, in passato anche ''Scarpignana'', fondata con il nome di ''Castel San Barnaba'') è capoluogocentro abitato e sede comunale del comune sparso di [[Scarperia e San Piero]]. È stato un [[Comune (Italia)|comune italiano]], che nel 2010 contava {{formatnum:7794}} abitanti<ref>[http://demo.istat.it/pop2010/index.html Dato Istat al 1/1/2010] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170502084236/http://demo.istat.it/pop2010/index.html |date=2 maggio 2017 }}.</ref>, della [[città metropolitana di Firenze]] in [[Toscana]].<br /> Dal 1º gennaio 2014 è fuso con [[San Piero a Sieve]] formando il nuovo comune di [[Scarperia e San Piero]].
 
== Geografia fisica ==
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L'impoverimento di Scarperia conobbe il suo massimo quando nel 1908 fu emanata la legge giolittiana che impediva il commercio e il porto di coltelli a serramanico di lunghezza superiore al palmo della mano. L'artigianato d'eccellenza dei ferri taglienti è sopravvissuto fino ai giorni nostri ed è il fiore all'occhiello del paese grazie al pregio di materiali e lavorazioni ed all'impulso del collezionismo.
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]], Scarperia fu uno dei comuni della Toscana designati a luogo di internamento libero per [[ebrei internati in Italia|ebrei stranieri]] e dissidenti politici.<ref>[https://www.annapizzuti.it/regioni/toscana.php Ebrei stranieri internati in Toscana].</ref> Vi soggiornarono a domicilio coatto per periodi vari almeno 4 persone: due componenti di un nucleo familiare slavo i cui congiunti erano accusati di attività anti-italiane, un dissidente politico "fervente comunista" (Umano Pozzoni) e un ebreo apolide, Leone Smulevich, che dopo l'8 settembre 1943 troverà rifugio dalle deportazioni a [[Firenzuola]].<ref>Umberto Pozzoni fu rilasciato nel settembre 1943. Leone Smulevich si riunì al resto delledella sua famiglia a [[Firenzuola]] dove sopravvissero grazie all'aiuto delle famiglie Angeli e Righini. I civili slavi, rimasti a Scarperia, furono rimpatriati nell'agosto 1945. [https://archiviodistatofirenze.cultura.gov.it/asfi/internati-civili-nella-toscana-fascista-1940-1944/internamento-libero/scarperia L’internamento libero a Scarperia].</ref>
 
Oggi Scarperia è uno dei [[I borghi più belli d'Italia|Borghi più belli d'Italia]], e riesce a coniugare la produttività in campo metalmeccanico (Zona Industriale di Pianvallico) alla ricercatezza e alla qualità enogastronomica.
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* La [[chiesa di San Gavino al Cornocchio]] fatta costruire da una famiglia imparentata con gli Ubaldini
* La [[Potrone|chiesa di San Bartolomeo (o Bartolo) a Potrone]] fatta costruire dai Medici il cui antenato più remoto, [[Medico di Potrone]] fu castellano del luogo
* [[Chiesa di Sant'Andrea a Cerliano]]
 
=== Architetture civili ===