Infallibilità papale: differenze tra le versioni

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{{F|diritto canonico|febbraio 2013}}
[[File:Illustration_for_Papal_Infallibility_page_131_Christ_in_His_Church_by_Lucas_Caspar_Businger.jpg|miniatura|Un'illustrazione del 1881 che raffigura l'infallibilità papale]]
L<nowiki>{{'</nowiki>}}'''infallibilità papale''' (o '''infallibilità pontificia''') è un [[dogma]] [[Chiesa cattolica|cattolico]] che afferma che il [[papa]] non può sbagliare quando parla ''[[ex cathedra]]'', ossia come dottore o pastore universale della Chiesa (''[[Servus Servorum Dei|episcopus servus servorum Dei]]''): di conseguenza, il dogma vale solo quando esercita il [[Santa Sede|ministero petrino]], proclamando un nuovo dogma o definendo una [[Dottrina cattolica|dottrina]] in modo definitivo come [[Rivelazione|rivelata]].
 
== Descrizione ==
Infatti, secondo la [[dottrina cattolica]], il [[magistero]] straordinario della [[Chiesa cattolica|Chiesa]], pur esercitato esclusivamente dal Papa, in certi casi non possiede il carattere dell'infallibilità, qualora il Papa stesso non usi esplicitamente e dichiaratamente (in modo da farlo comprendere subito a tutti i fedeli) questo carisma<ref>{{Cita web|url=https://it.cathopedia.org/wiki/Infallibilit%c3%a0_pontificia|titolo=Infallibilità pontificia - Cathopedia, l'enciclopedia cattolica|sito=it.cathopedia.org|accesso=2022-04-03}}</ref>, di cui Cristo ha dotato la Chiesa perché sia sacramento universale di salvezza. Tuttavia, lo Spirito Santo assiste il papa non solo quelle rare volte in cui si pronuncia ex cathedra sui dogmi di fede. Il Catechismo parla della sua assistenza ordinaria: «L'assistenza divina è inoltre data in modo speciale, al Vescovo di Roma, quando, pur senza arrivare ad una definizione infallibile e senza pronunciarsi in maniera definitiva, propone, nell'esercizio del Magistero ordinario, un insegnamento che porta ad una migliore intelligenza della Rivelazione in materia di fede e di costumi»<ref>[[Catechismo della Chiesa Cattolica]], 892</ref>.
 
Gli insegnamenti dei vescovi invece non sono coperti dall'infallibilità papale, difatti non sono citati nella definizione del dogma, così come riportata dalla [[costituzione apostolica]] ''[[Pastor Aeternus]]'', anche se la totalità dei vescovi, che sono in comunione con il papa, ha questo [[Carisma (cristianesimo)|carisma]].
Infatti, secondo la [[dottrina cattolica]], il [[magistero]] straordinario della [[Chiesa cattolica|Chiesa]], pur esercitato esclusivamente dal Papa, in certi casi non possiede il carattere dell'infallibilità, qualora il Papa stesso non usi esplicitamente e dichiaratamente (in modo da farlo comprendere subito a tutti i fedeli) questo carisma<ref>{{Cita web|url=https://it.cathopedia.org/wiki/Infallibilit%c3%a0_pontificia|titolo=Infallibilità pontificia - Cathopedia, l'enciclopedia cattolica|sito=it.cathopedia.org|accesso=2022-04-03}}</ref>, di cui Cristo ha dotato la Chiesa perché sia sacramento universale di salvezza. Tuttavia, lo Spirito Santo assiste il papa non solo quelle rare volte in cui si pronuncia ex cathedra sui dogmi di fede. Il Catechismo parla della sua assistenza ordinaria: «L'assistenza divina è inoltre data in modo speciale, al Vescovo di Roma, quando, pur senza arrivare ad una definizione infallibile e senza pronunciarsi in maniera definitiva, propone, nell'esercizio del Magistero ordinario, un insegnamento che porta ad una migliore intelligenza della Rivelazione in materia di fede e di costumi»<ref>[[Catechismo della Chiesa Cattolica]], 892</ref>.
 
Tuttavia, lo Spirito Santo assiste il papa non solo quelle rare volte in cui si pronuncia ex cathedra sui dogmi di fede. Il Catechismo parla della sua assistenza ordinaria: «L'assistenza divina è inoltre data in modo speciale, al Vescovo di Roma, quando, pur senza arrivare ad una definizione infallibile e senza pronunciarsi in maniera definitiva, propone, nell'esercizio del Magistero ordinario, un insegnamento che porta ad una migliore intelligenza della Rivelazione in materia di fede e di costumi»<ref>[[Catechismo della Chiesa Cattolica]], 892</ref>.
 
Gli insegnamenti dei vescovi invece non sono coperti dall'infallibilità papale, difatti non sono citati nella definizione del dogma, così come riportata dalla [[costituzione apostolica]] ''[[Pastor Aeternus]]'', anche se la totalità dei vescovi, che sono in comunione con il papa, hapartecipa di questo [[Carisma (cristianesimo)|carisma]].
 
== Definizione ==
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=== L'antefatto ===
[[Papa Pio IX|Pio IIX]]X nel [[1854]] aveva proclamato ''[[ex cathedra]]'' il [[dogma]] dell'[[Immacolata Concezione]] di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]]. Esso stabilisce che la madre di [[Gesù Cristo|Gesù]], fin dal suo concepimento, non fu macchiata dal "[[peccato originale]]".
Questa proclamazione dilacerò le coscienze di alcuni cattolici perché (nonostante quanto affermato nel "[[Pastor Aeternus]]" citato sopra) fin dai tempi della chiesa primitiva la materia di fede era tipicamente definita dai [[Concilio ecumenico|Concili]] e non dal Papa. Ad esempio al [[Concilio di Nicea]] la divinità di Cristo viene definita in assenza del [[Diocesi di Roma|vescovo di Roma]], e anzi con una scarsa partecipazione da parte dell'Occidente.
Le polemiche riguardavano in alcuni casi l'oggetto della proclamazione (l'Immacolata Concezione), ma soprattutto la liceità da parte del papa di proclamare dogmi di fede senza il Concilio dei vescovi. Occorre osservare che l'infallibilità papale "ex cathedra" venne approvata dal [[Concilio Vaticano I|Concilio Ecumenico Vaticano I]] grazie al forte sostegno dell'arcivescovo [[Luigi Natoli (arcivescovo)|Luigi Natoli]].
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Nel commentare la formula dell'infallibilità Bernhard Hasler parlò di "vaghezza" e "indeterminatezza" della formula ''ex cathedra'' in modo che "quasi mai si può dire quali decisioni debbano essere ritenute infallibili":
{{Citazione|La vaghezza dei concetti consente sia un'applicazione estensiva del dogma in modo da aumentare il potere del papa, sia un'interpretazione più ristretta che, di fronte a errati insegnamenti del passato, possa sempre permettere di sostenere che essi non rientrano nel cosiddetto "magistero infallibile".|August Bernhard Hasler, ''Come il papa divenne infallibile. [[papa Pio IX|Pio IX]] e la Politica della Persuasione'', [[Claudiana]], [[1982]], pp. 241-242}}Una critica ulteriore avanzata all'infallibilità papale consiste nell'eresia [[Monotelismo|monotelita]] di [[Papa Onorio I|Onorio I]], considerata eretica dalla stessa Chiesa. In realtà lo scritto che conterrebbe l'affermazione eretica non sarebbe da ritenere uno scritto ''ex cathedra'', in quanto trattasi di una [[Papa Onorio I#La questione di Onorio nel dibattito sull'infallibilità|lettera privata]], rivolta al solo patriarca di Costantinopoli, che, in quanto persona specifica, non avrebbe potuto rappresentare tutti i credenti, ma semplicemente uno strumento con cui Onorio voleva porre fine, in modo privato, a una disputa che non era di suo gradimento.
 
== Applicazioni dell'infallibilità ==