Alberto Quadrelli: differenze tra le versioni
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{{Vescovo
|nome = Alberto Quadrelli
|immagine = Sant’Alberto Quadrelli.jpg
|stemma = Template-Bishop.svg
|chiesa = cattolica
|nato = [[1103]] a [[Rivolta d'Adda|Rivolta]]
|consacrato = [[1168]]
|ruoliricoperti = [[Vescovo]] di [[Diocesi di Lodi|Lodi]] <small>(1168-1173)</small>
|deceduto = 4 luglio [[1173]] a [[Lodi]]
}}
{{Santo
|nome= Sant'Alberto Quadrelli
|immagine=
|note= Vescovo
|nato= [[Rivolta d'Adda|Rivolta
|morto= [[Lodi]],
|venerato da= Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
|beatificazione=
|canonizzazione=
|santuario principale= Chiesa di Sant'Alberto di [[Rivolta d'Adda|Rivolta]]
|ricorrenza=
|attributi= mitria e bastone pastorale
|patrono di= [[Rivolta d'Adda|Rivolta]] e [[Lodi]]
}}
{{Bio
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|Cognome = Quadrelli
|Sesso = M
|LuogoNascita = Rivolta
|LuogoNascitaLink = Rivolta d'Adda
|GiornoMeseNascita =
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Ronchetti su di lui scrisse: {{citazione|[…] [I lodigiani] elessero per loro vescovo Alberto Preposto di Rivolta uomo saggio e pio, che trovavasi in quel tempo a Bergamo sua patria. Lasciate appena terminare le sante feste di Pasqua, gli abati di Lodi, il prevosto, i canonici, molti del clero e del popolo, il magistrato civile e di guerra, con molta soldatesca usciti da Lodi vennero a dirittura a Bergamo a levare il novello eletto Pastore, e il di appresso il condussero a Lodi con solennissima pompa. Ne festeggiò quella città con pubblica allegrezza l'entrata, e la notte tutta andò a festa in fuochi, luminarie e suoni da tutte le torri. Le vie pubbliche addobbate pomposamente, e a luogo a luogo cori di musici, e di fanciulli, che a Dio cantavano laudi, e con grida di giubilo celebravano il nome del loro Pastore. Sin quì il Morena istorico Lodigiano. Queste allegrezze volontieri ho descritte, sì perché trattasi di una solennissima legazione de' Lodigiani spedita a Bergamo, si perché questo vescovo, che per le sue rare virtù ha meritato l'onor degli altari, fu nostro concittadino<ref name="112-113Ronchetti">{{cita|Ronchetti|II, pp. 112-113}}.</ref>}}
Fu consacrato nell'aprile 1168, nella nuova Lodi, ricostruita dopo la distruzione della vecchia da parte di [[Barbarossa]]. Tale nomina era volta a contrapporlo ad Alberico Merlin, fino a quel momento
L'11 giugno 1169 promosse l'investitura della chiesa di San Bassiano a [[Pianengo]]<ref>{{Cita|Vignati|pp. 27-29}}.</ref>. Nello stesso anno, assieme al vescovo di Milano, promosse la protezione di due conventi di monache della regola di San Benedetto<ref>{{cita|Vignati|p. 30}}.</ref>.
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Il 3 aprile 1786, con decreto del vescovo Ignazio Maria Fraganeschi, Alberto Quadrelli entra nel calendario proprio cremonese alla data del suo ''dies natalis'', il 4 luglio. Lo si apprende dalla lettura del decreto vescovile<ref>{{cita libro|titolo=Calendarium Sanctae Cremonensis iussu Il.mi ac Rev.mi D.D. Ignatii Mariae Fraganeschi|editore=Ex Tipografia Ferrari|anno=1785}}</ref>
Nel 1932 è stato scritto da monsignor Stefano Renzi una preghiera poi musicata da Federico Caudanasi che viene cantata in onore del santo patrono.<ref>{{cita web|url=https://www.baciacul.it/santalberto-quadrelli-ed-il-suo-inno/|titolo=Sant'Alberto Quadrelli e eil suo inno|sito=baciacul.it|
Nella officiatura si introdussero nove lezioni proprie, alle quali si fece servire la vita del santo, registrata nell{{'}}''Enchiridion rerum memorabilium laudentium'', e fu adottata una propria orazione<ref group=N>Lezioni poi abolite con la riforma del Breviario Romano, operata da [[papa Pio V]] nel 1568</ref>.
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