Guerra russo-giapponese: differenze tra le versioni
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|Comandante1= [[Nicola II di Russia|Nicola II]]<br />[[Aleksej Kuropatkin]]<br />[[Stepan Osipovič Makarov]]†<br />[[Zinovij Petrovič Rožestvenskij|Zinovij Rožestvenskij]]
|Comandante2= [[Meiji]]<br />[[Ōyama Iwao]]<br />[[Tōgō Heihachirō]]<br />[[Nogi Maresuke]]<br />[[Oku Yasukata]]
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La prima fu la Francia che il 20 giugno 1895 ottenne una rettifica dei confini con il [[Vietnam]] settentrionale a suo favore e successivamente concessioni territoriali, commerciali e ferroviarie<ref>{{Cita|Paine|pp. 304-305}}.</ref>.
La Germania, che aveva interessi nello [[Shandong]], ottenne nel 1897 l'affitto per novantanove anni della [[baia di Jiaozhou]] e della città portuale di [[Tsingtao]], oltre a concessioni minerarie e ferroviarie nello Shangdong.<ref name=Paine-305>{{Cita|Paine|p. 305}}.</ref>
Il 3 giugno 1896 la Russia costrinse la Cina a firmare un'alleanza segreta per cui in cambio della protezione dal Giappone concedeva i diritti per concessioni ferroviarie in Manciuria che avrebbero accorciato notevolmente il percorso della transiberiana<ref>{{Cita|Connaughton|p. 15}}.</ref><ref>{{Cita|Paine|p. 307}}.</ref> mentre il 27 marzo 1898 ottenne in affitto per 25 anni Port Arthur, [[Dalian|Talienwan]] e le acque circostanti, con la concessione per costruire una linea ferroviaria fino a Port Arthur<ref name=Paine-305 /><ref name=Connaughton-19>{{Cita|Connaughton|p. 19}}.</ref>. La Russia iniziò immediatamente ad occupare il territorio e a fortificare Port Arthur e un anno dopo iniziò la costruzione della linea ferroviaria da [[Harbin]] attraverso [[Mukden]] fino a Port Arthur<ref name=Connaughton-19 />.
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[[File:Troops of the Eight nations alliance 1900.jpg|thumb|Truppe dell'Alleanza delle otto nazioni nel 1900. Da sinistra: Regno Unito, Stati Uniti, Australia, India britannica, Germania, Francia, Austria, Italia, Giappone.]]
Sia la Russia che il Giappone parteciparono all'[[Alleanza delle otto nazioni]] inviata nel 1900 per spegnere la [[ribellione dei Boxer]] e per portare soccorso alle delegazioni straniere assediate nella capitale cinese. Inoltre la Russia per proteggere i propri interessi in Manciuria inviò oltre
A loro volta Russia e Francia pubblicarono il 16 marzo 1902 una dichiarazione congiunta che sosteneva i principi del trattato anglo-giapponese, riservandosi però il diritto di intervenire nel caso di problemi in Cina<ref name="Connaughton-20" />. L'8 aprile fu stretta la convenzione manciuriana tra Russia e Cina con cui la Russia confermava l'intenzione di evacuare la Manciuria, purché i cittadini russi fossero protetti dalla Cina.<ref name="Connaughton-21">{{Cita|Connaughton|p. 21}}.</ref> Comunque il programma di ritiro che consisteva in tre fasi ognuna della durata di sei mesi fu completato solo nella prima parte con l'evacuazione delle truppe russe dal territorio a sudoccidente di Mukden.<ref name="Connaughton-21" />. Nel 1903 la Russia presentò ulteriori richieste alla Cina, che furono respinte con il supporto di Regno Unito, Stati Uniti e Giappone, nonostante ciò la Russia continuò a fare pressione perché fossero accettate<ref name="Connaughton-21-22">{{Cita|Connaughton|pp. 21-22}}.</ref>.
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Per il 1898 società russe avevano ottenuto concessioni minerarie e di sfruttamento dei boschi vicino ai fiumi Yalu e Tumen<ref>{{Cita|Paine|p. 317}}.</ref>, un forte russo fu stabilito a [[Yongampo]] e i rapporti dei servizi segreti giapponesi indicavano che Port Arthur veniva pesantemente rifornito di viveri e che c'erano grandi movimenti di truppe russe verso la Corea<ref>{{Cita|Connaughton|p. 22}}.</ref>. Tutti questi segni resero chiaro al Giappone che la Russia non aveva alcuna intenzione di onorare i suoi accordi e di trattare alla pari con il Giappone<ref name="Connaughton-23"/>. Grazie all'alleanza anglo-giapponese firmata nel 1902 la Russia non avrebbe però potuto contare sull'aiuto tedesco o francese senza il pericolo di un coinvolgimento con il Regno Unito nella guerra. Grazie a quest'alleanza il Giappone si sentì libero di iniziare le ostilità se necessario.
Il 28 luglio 1903 il ministro giapponese a [[San Pietroburgo]] fu istruito a presentare una protesta giapponese per le richieste avanzate dalla Russia alla Cina, che non rappresentavano un rilassamento della loro presa sulla Manciuria, ma piuttosto un consolidamento<ref name=Connaughton-23>{{Cita|Connaughton|p. 23}}.</ref>. Il 12 agosto il Giappone presentò una bozza di trattato<ref>Per il testo vedi {{Cita|Correspondence Regarding Negotiations|pp. 7-9}}.</ref>, e seguirono negoziati che al 13 gennaio 1904 arrivarono al punto in cui il Giappone chiedeva il riconoscimento della Corea nella sua sfera di influenza e riconoscendo la Manciuria come fuori da esse, chiedendo in cambio una simile dichiarazione russa.<ref name=Connaughton-23 />. Al 4 febbraio non era ancora stata ricevuta una replica formale e il 6 febbraio l'ambasciatore giapponese [[Kurino Shinichiro]] comunicò la sua partenza al ministro per gli affari esteri russo, [[Vladimir Nikolaevič Lamsdorf]].<ref name=Connaughton-23 />
Nonostante i messaggi del [[Roman Romanovich Rosen|barone Rosen]], ambasciatore russo a Tokyo e le preoccupazioni del ministro della guerra, [[Aleksej Nikolaevič Kuropatkin|Kuropatkin]] (che per l'esasperazione si dimise qualche mese prima della guerra), i consiglieri più stretti dello zar [[Nicola II di Russia|Nicola II]] gli avevano assicurato che il Giappone non sarebbe entrato in guerra<ref>{{Cita|Connaughton|pp. 23-24}}.</ref>
L'ingresso in guerra del Giappone fu possibile grazie anche a una serie di prestiti per un ammontare complessivo di 200 milioni di dollari che riuscì ad ottenere grazie al finanziere ebreo [[Jacob Schiff]], come reazione ai [[pogrom]] contro gli ebrei
== Operazioni militari ==
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*Corazzate: ''Mikasa'', ''Asahi'', ''Hatsuse'', ''Shikishima'' (62000 t), ''Fuji'', ''Jashima'' (25000 t), ''Tshin Tuen'', ''Fuso'' (11000 t, 2° linea)
*Incrociatori corazzati: ''Nisskim'', ''Kasuga'', ''Iwate'', ''Yzumo'', ''Azuma'', ''Jakumo'', ''Asaza'', ''Tokiwa'' (75000 t)
*Incrociatori protetti: ''Nijkata'', ''Tsushima'', ''Otawa'', ''Tsiyoda'', ''Tshitose''
*Torpediniere: ''Tshihaya'', ''Miyako'', ''Tatsuta'', ''Yaye-Yama'' (2400 t - 2° linea)
*Torpediniere prima classe: una ventina 100-150 t (2000 t)
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[[File:Battlefields in the Russo Japanese War.jpg|thumb|left|Lo scenario del conflitto.]]
Il Giappone necessitava di controllare il mare così da poter trasportare il proprio esercito sul continente asiatico in sicurezza, pertanto il loro primo obiettivo militare fu quello di neutralizzare la flotta russa. I primi combattimenti della guerra furono pertanto a [[battaglia di Port Arthur|Porth Arthur]] dove era ancorata la maggior parte della flotta russa e [[Battaglia della baia di Chemulpo|Chemulpo]] (ora [[Incheon]]), il principale porto della Corea<ref>{{Cita|Connaughton|pp. 38-39}}.</ref>. Il 7 febbraio la flotta giapponese si incontrò con l'incrociatore ''[[Akashi (incrociatore)|Akashi]]'' in servizio di pattuglia per controllare i movimenti della flotta russa e apprese che questa era all'ancora a Port Artur e quindi non poteva minacciare gli sbarchi giapponesi<ref name=Connaughton-38>{{Cita |Connaughton|p. 38}}.</ref>. Tre trasporti truppe con a bordo
L'attacco alla flotta russa avvenne in due fasi, la notte dell'8 febbraio i [[cacciatorpediniere]] giapponesi tentarono di cogliere di sorpresa le navi russe silurandole, ma riuscirono a danneggiare solo due navi da guerra, mentre il giorno dopo la flotta principale giapponese sfilò di fronte al porto cannoneggiando la flotta russa, che però era ormai in pieno stato di allerta e protetta dalle [[artiglieria costiera|batterie costiere]] del porto, che costrinsero ben presto le navi giapponese a ritirarsi<ref>{{Cita|Forczyk|pp. 41-43}}.</ref>. Togo non riuscì a raggiungere il suo obiettivo di infliggere un colpo mortale alla flotta russa (solo quattro navi da battaglia russe furono danneggiate contro altrettante giapponesi<ref>{{Cita|Forczyk|p. 43}}.</ref>), ma nel frattempo le forze di Uryu si impossessarono del porto coreano di Chemulpo, sbarcando le prime unità dell'esercito giapponese in Corea<ref>{{Cita|Connaughton|p. 64}}.</ref>.
Lo zar Nicola II reagì alla notizia dell'attacco nominando l'ex ministro della guerra [[Aleksej Kuropatkin]] comandante delle forze di terra in estremo oriente e l'ammiraglio [[Stepan Osipovič Makarov]] a capo della flotta<ref>{{Cita|Connaughton|p. 55}}.</ref>. Nei mesi successivi la marina giapponese mantenne il blocco di Port Arthur, ma si mostrò incapace di sferrare attacchi efficaci contro le navi russe in quanto esposti al fuoco dell'artiglieria nemica da terra, e dall'altro i russi rinunciarono ad affrontare battaglia in mare aperto, specialmente dopo la morte dell'ammiraglio [[Stepan Osipovich Makarov|Makarov]], il 13 aprile<ref>{{Cita|Connaughton|
A marzo il vice ammiraglio russo Makarov assunse il comando della Flotta del Pacifico, con l'intenzione di alleggerire la pressione attorno a Port Arthur. Da allora in poi entrambi i paesi belligeranti iniziarono a minare i porti nemici. Era la prima volta, nella storia militare, che le mine venivano usate per scopi dichiaratamente offensivi. Nel passato, infatti, le mine erano state utilizzate unicamente per difendere i porti dagli attacchi nemici. L'uso delle mine da parte dei giapponesi si rivelò particolarmente efficace il 12 aprile quando due corazzate russe, la ''[[Petropavlovsk (nave da battaglia 1894)|Petropavlovsk]]'' e la ''[[Pobeda (nave da battaglia)|Pobeda]]'' mentre uscivano da Port Arthur finirono in un tratto di mare minato dai giapponesi. La ''Petropavlovsk'', comandata dallo stesso Makarov, affondò dopo un'ora, mentre la Pobeda, pur danneggiata gravemente, riuscì a rientrare in porto. Makarov scelse di morire rimanendo al comando della Petropavlosk mentre affondava. Ben presto però i russi ripagarono i giapponesi con la stessa moneta. Il 15 maggio due corazzate giapponesi, la {{nave||Yashima|nave da battaglia|2}} e la ''[[Hatsuse]]'', finirono sulle mine russe davanti a Port Arthur. La ''Yashima'' affondò in pochi minuti, portando con sé 450 marinai, mentre la ''Hatsuse'' colò a picco poche ore dopo. Il 23 giugno in una prova di sortita da Port Arthur delle forze russe, ora sotto il comando dell'ammiraglio Vitgef, fallì<ref>{{Cita|Buonamico|
L'azione della marina giapponese permise comunque all'esercito di continuare lo sbarco della [[Dai-ichi gun|1ª Armata]] nella Corea del Nord da cui partì per occupare [[Seul]] e il resto della Corea. Per la fine di aprile, nonostante i rallentamenti causati dal disgelo e dal cattivo stato delle strade l'esercito imperiale al comando di [[Kuroki Itei]] era pronto ad attraversare il [[fiume Yalu]] e a penetrare nella Manciuria controllata dalle forze russe<ref>{{Cita|Connaughton|pp. 64-68}}.</ref>. In contrapposizione alla strategia giapponese basata su un attacco fulmineo mirato alla conquista in tempi brevi della Manciuria, la strategia russa prevedeva inizialmente delle operazioni di temporeggiamento che ostacolassero l'avanzata giapponese facendo guadagnare tempo prezioso per concentrare i rinforzi che dovevano giungere attraverso la ferrovia [[Transiberiana]]<ref>{{Cita|Connaughton|p. 72}}.</ref>.
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====Tentativo di uscita da Port Arthur del 10 agosto====
Il 10 agosto la flotta russa tentò di forzare l'uscita da Port Arthur, ed alle 10.30 prese rotta fuori da Port Arthur in direzione sud, mentre la forza di blocco giapponese si era radunata a 20
La ''Czarevitch'' sostenne il combattimento fino alle 18, poi tentò di riunirsi agli incrociatori di Reizenstein, ma, limitata nella velocità e nella manovrabilità, fu costretta a dirigere su Tsin-tai<!-- non sono riuscito a individuare dove sia - Klaudio --> dove sarà internata il 15 agosto con le siluranti ''Bezuumny'', ''Bezstrasny'' e ''Bezposcadny''<ref name=PM829 />.
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Nel corso del [[1905]], la Russia fu scossa dalla [[Rivoluzione russa del 1905|rivoluzione del 1905]], che mise a dura prova la stabilità del governo. Il sindaco di [[Mosca (Russia)|Mosca]], che in un paese autocratico e privo di un parlamento aveva un enorme potere morale, chiese la pace, interpretando l'opinione pubblica non solo della capitale, ma di tutto il paese e di alcune parti delle forze armate. In Russia si preferì negoziare una pace che permettesse di concentrarsi sulle questioni interne.
L'offerta di mediazione del presidente statunitense [[Theodore Roosevelt]] condusse al [[Trattato di Portsmouth]] ([[New Hampshire]]), il 5 settembre [[1905]]. La Russia cedette al Giappone la metà meridionale dell'isola di [[Sachalin]], che era stata sino ad allora sotto il dominio russo (l'isola sarebbe ritornata ai russi nel [[1952]] con il [[Trattato di San Francisco]] dopo la [[seconda guerra mondiale]]). Inoltre i russi dovettero rinunciare al controllo della base navale di Port Arthur e della penisola circostante. Dovettero infine ritirarsi dalla Manciuria e riconoscere la Corea come una zona di influenza giapponese. Il Giappone
Fu questa una delle prime vittorie dell'era moderna di una nazione asiatica su una europea: il Giappone rafforzò il suo prestigio e cominciò ad essere considerato una [[Potenza (storia)|grande potenza]] moderna.
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