Bellissima: differenze tra le versioni
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|immagine = Tina Apicella e Anna Magnani in Bellissima.png
|didascalia = La piccola Tina Apicella con [[Anna Magnani]] in una scena del film
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[[File:L visconti+a magnani 1952.jpg|thumb|upright=0.8|Il regista [[Luchino Visconti]] ed [[Anna Magnani]]]]
Le riprese del film iniziarono nel giugno 1951 e proseguirono sino alla fine di ottobre<ref>Le notizie sul periodo di lavorazione del film sono tratte dalla rubrica ''Cinema gira'' dei numeri dal 65 al 73, anno 1951, del quindicinale ''Cinema'', nuova serie.</ref>. Contrariamente ad altre occasioni - ad esempio quando l'anno successivo si girò ''[[Camicie rosse (film)|Camicie rosse]]'', dove il regista [[Goffredo Alessandrini|Alessandrini]], ex marito della Magnani, a causa dei contrasti con lei abbandonò il "set"- i rapporti dell'attrice con il regista furono buoni. Ricorda Francesco Rosi, che qui fece la sua prima esperienza cinematografica come aiuto regista: «Due caratteri fortissimi, era bellissimo vederli lavorare. Niente scene, niente scontri. Visconti sapeva che la Magnani gli portava la sua personalità, la sua genialità di interprete<ref>La rievocazione di Rosi è riportata nel citato libro ''Nannarella'', pagina 154.</ref>». Anche la Magnani ebbe parole di stima per il regista<ref>Riportate nel libro di Matilde Hockofler dedicato all'attrice – vedasi bibliografia – pag 95 e segg.</ref>: «Nonostante i suoi difetti mi sono trovata bene con Visconti. Mi ha lasciato le redini sciolte. Del resto sapeva che è l'unico modo per farmi recitare». Non si verificarono quelle «liti clamorose che hanno segnato
Durante la lavorazione di ''Bellissima'' si svolsero anche due vicende personali. Secondo Patrizia Carrano<ref>Nel libro ''Anna Magnani'' dedicato alla vita dell'attrice – vedasi bibliografia – pag 176 e segg.</ref> vi fu un flirt tra la Magnani e Walter Chiari: «''Bellissima'' l'aveva messa di fronte casualmente al quel giovanotto milanese sempre indaffarato (…). Si era avviata una piccola storia, breve, nata dalla solitudine, dalla paura dell'età. Incontro breve, nato e morto sul "set" del film di Visconti». Anche nei confronti della bambina, Tina (diminutivo di Concetta) Apicella, di cinque anni, l'attrice sviluppò un forte sentimento affettivo. Secondo Governi<ref>Libro citato – vedasi bibliografia – pagina 158.</ref> Anna Magnani la portò spesso a casa sua, la fece conoscere al figlio Luca, che aveva solo 2 anni più di lei, e i due bimbi diventarono amici. Ad un certo punto l'attrice pensò anche a un'adozione, ma si fermò di fronte al comprensibile rifiuto della famiglia. Durante le riprese si verificò anche un incidente finanziario, quando un amministratore sparì con la cassa del film<ref>Episodio ricordato da Governi, op. citata in bibliografia, pag. 158.</ref>, fatto a cui tuttavia si poté porre rimedio. Altri problemi si ebbero con il mondo della distribuzione: fu chiesto a Visconti<ref>Questa circostanza viene riferita da Renato Giani in un articolo apparso sul n. 96 di ''Cinema'', vedasi bibliografia.</ref> di inserire tra gli interpreti l'attore [[Carlo Croccolo]], che a quel tempo assicurava un forte successo di pubblico e, a tale fine, fu promesso a Visconti un "cachet" aggiuntivo di 16 milioni, che tuttavia fu rifiutato. Non mancò neppure un intervento della [[Censura cinematografica|censura]], che impose di rivedere alcuni brani dei testi<ref>In particolare, secondo quando scrisse [[Vitaliano Brancati|Brancati]] nel suo libro del 1952 ''Ritorno alla censura'' - riportato dal n. 88 di ''Cinema'' – fu imposto di eliminare la frase «di chi è questo ben di Dio?» riferita a un'avvenente attrice, in quanto ritenuta offensiva del sentimento religioso.</ref>. Al film presero parte attori già noti o destinati ad una importante carriera, tra cui [[Walter Chiari]], [[Tecla Scarano]], [[Arturo Bragaglia]] e [[Nora Ricci]], oltre ad [[Alessandro Blasetti]], [[Vittorio Cecchi Gori|Mario Cecchi Gori]], [[Corrado (conduttore televisivo)|Corrado]] ed altri nel ruolo di sé stessi.
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