Manlio Scopigno: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Nato in [[Friuli
Nel [[2005]] lo [[Stadio Centro d'Italia-Manlio Scopigno|stadio di Rieti]] è stato intitolato a lui, e dal [[2002]] nella città si assegna in suo onore il Premio Manlio Scopigno al miglior allenatore di [[Serie A]] e di [[Serie B]].
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==Carriera==
===Giocatore===
Inizia a giocare con il [[Football Club Rieti|Rieti]] (dove si è formato calcisticamente) in [[Serie C]] nel ruolo di [[terzino]], dimostrando uno stile di gioco diverso da quello deciso e a volte rude dei difensori del tempo.
[[File: Vaccarezza Rieti 1947-1948.jpg|thumb|Formazione del {{Calcio Rieti|N}} ai tempi della [[Serie B]], con Scopigno giocatore]]
Milita poi in [[Serie B]], nelle file della {{Calcio Salernitana|N}}, dove fu protagonista di un singolare evento: nella stagione 1948-1949, alla 38ª giornata, contro il Lecce, in seguito all'infortunio di [[Aldo De Fazio]], fu costretto a giocare come portiere ed incassò 4 gol<ref>{{cita|Vitale|pag. 127}}.</ref>. ▼
▲Milita poi in [[Serie B]], nelle file della {{Calcio Salernitana|N}}, dove fu protagonista di un singolare evento: nella stagione 1948-1949, alla 38ª giornata, contro il Lecce, in seguito all'infortunio di [[Aldo De Fazio]], fu costretto a giocare come portiere ed incassò 4 gol<ref>{{cita|Vitale|pag. 127}}.</ref>.
La sua carriera si interrompe bruscamente tre anni dopo quando, al passaggio tra le file del [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]], è vittima di un terribile incidente (rottura dei legamenti del ginocchio, infortunio all'epoca senza rimedio) durante la sfida casalinga col {{Calcio Como|N}}, per ironia della sorte pochi istanti dopo aver segnato la sua prima e unica rete in [[Serie A]].
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Nel giro di due anni guida la squadra [[Sardegna|sarda]] ai vertici del calcio italiano, con il secondo posto nel 1969 e soprattutto con lo storico [[scudetto (sport)|scudetto]] del [[Unione Sportiva Cagliari 1969-1970|1970]], l'unico titolo vinto in carriera, anche se non può sedersi in panchina per buona parte del girone di ritorno a causa di una squalifica di cinque mesi per offese ad un [[guardalinee]].
[[File: ArricaScopigno.jpg|thumb|[[Andrea Arrica]] (sinistra), vicepresidente e direttore generale del Cagliari, e Scopigno (destra) nel 1970]]
Dopo la conquista del titolo di Campione d'Italia resta altri due anni in Sardegna, e dopo un anno sabbatico viene ingaggiato dalla {{Calcio Roma|NB}} per la stagione [[Associazione Sportiva Roma 1973-1974|1973-1974]]; abbandona la panchina dopo solo sei giornate, forse dopo aver verificato di non poter reggere la pressione di una piazza come quella romana, molto più esigente di quella cagliaritana.
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==Riconoscimenti==
Il [[Cagliari Calcio|Cagliari]] lo ha inserito nella sua [[Hall of fame]]
== Palmarès ==
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* [[Seminatore d'oro]]: 1
:[[Serie A 1966-1967|1966-1967]]
:2023
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* Giuseppe Bagnati, ''Chiedetelo al pallone'', Antipodes, Palermo, 2012.
* {{cita libro|nome=Giovanni|cognome=Vitale|titolo=Salernitana storia di gol sorrisi e affanni|anno=2010|editore=International Printing |ISBN=978-88-7868-094-4|cid=Vitale}}
* [[Giulio Angioni]], ''Una scuola antropologica sarda''?, in Luciano Marrocu, Francesco Bachis, Valeria Deplano (a cura di), ''La Sardegna contemporanea: idee, luoghi, processi culturali'', Roma, Donzelli, 2015, pp.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Allenatori di calcio campioni d'Italia]]
[[Categoria:Membri della Hall of Fame del calcio italiano]]
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