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{{Nota disambigua|la città antica e sito archeologico|Lavinio (città antica)}}
<span><!-- Il testo commentato è SOLO UN ESEMPIO --></span>
<!-- Il testo commentato è SOLO UN ESEMPIO -->
{{Frazione
{{Divisione amministrativa
|nomeFrazione = Lavinio
|Nome=Lavinio
|siglaRegione = LAZ
|Nome ufficiale=
|siglaProvincia = RM
|Panorama=
|nomeComune = Anzio
|Didascalia=
|latitudineGradi = 41
|Stemma=
|latitudineMinuti = 26
|Stato=ITA
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|nomeAbitanti = Laviniesi
|Longitudine EW=E
|patrono = [[San Francesco]]
|Superficie=
|sito = http://www.laviniomare.net//
|Note superficie=
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
|Abitanti=
|Note abitanti=
|Aggiornamento abitanti=12000 circa
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|Nome abitanti=laviniensi
|Patrono=[[San Francesco]]
|Festivo=
}}
 
'''Lavinio - Lido di Enea''' (RM) è una, località turistico-residenziale sulla costa laziale, pocoè distanteuna frazione dadel comune di [[RomaAnzio]] (circa 50 km).
== Storia ==
L'antica ''Lavinium'' non coincide con l'attuale Lavinio. ''[[Lavinium]]'', il luogo dove la leggenda vuole che [[Enea]] giunse insieme al figlio [[Ascanio]], si trova invece presso la foce del fosso di [[Pratica di Mare (Pomezia)|Pratica di Mare]], frazione di [[Pomezia]], circa {{M|20|u=km}} più a nord lungo la costa.
 
Lavinio, al tempo aureo dell'[[Impero romano]], era sede di opulente ville patrizie consone al carattere e alla ricchezza di Roma.
E' nota soprattutto per le sue spiagge, caratterizzate da sabbia chiara e sottile, dove sorgono circa 20 stabilimenti balneari privati, ma anche spiagge libere.
Nel [[Medioevo|periodo medioevale]], il territorio fu soggetto alla invasione dei pirati [[saraceni]].
Priva di strade di comunicazione, tutta questa zona rimase inaccessibile e sconosciuta, fin quando, in applicazione al piano regolatore stradale per la bonifica dell'[[Agro Romano]], venne data esecuzione alla strada litoranea che avrebbe dovuto collegare [[Anzio]] ad [[Ostia (Roma)|Ostia]].
[[File:Cippo commemorativo Lavinio.JPG|thumb|left|upright=0.7|Il cippo commemorativo dello [[sbarco di Anzio|sbarco alleato]] del 1944.]]
Lo [[sbarco di Anzio|sbarco degli Alleati]] il 22 gennaio [[1944]], avvenne sia a Anzio sia nell'attuale località del [[Lido dei Gigli]], facendo praticamente diventare il luogo "territorio di guerra" a tutti gli effetti.
 
I {{formatnum:1056}} caduti britannici sono sepolti nell'Anzio War Cemetery, da non confondere con il [[cimitero americano di Nettuno]] (che ospita le salme dei caduti statunitensi), mentre i caduti italiani della [[Repubblica Sociale Italiana|R.S.I.]] riposano a [[Nettuno (Italia)|Nettuno]], nel cosiddetto [[Campo della Memoria]] (sacrario militare caduti della R.S.I., via dei Frati).
Lavinio si anima soprattutto durante i mesi estivi, quando si popola principalmente di residenti romani che trascorrono qui il periodo di villeggiatura estivo.
 
Successivamente, in seguito alla fine della guerra, la località venne bonificata e iniziò la lottizzazione sui terreni di appartenenza della [[famiglia Borghese]].
La località è gestita da un consorzio indipendente di cui fan parte anche frazioni attigue come [[Lido dei Pini]] o Cavallo Morto.
Inizialmente ci fu l'intenzione di costruire un centro agricolo viste le difficoltà nel rimuovere i resti di ordigni bellici ma poi, viste le bellezze paesaggistiche, sopravvenne l'idea di crearvi una zona balneare. La soluzione fu un compromesso e si decise di dividere la zona in due aree: la parte costiera fu edificata secondo gli schemi residenziali per la borghesia romana, pertanto con piccole lottizzazioni mentre la zona più interna divenne un centro agrario.
Per favorirne lo sviluppo, fu creata una stazione ferroviaria che collegasse la località alla capitale.
Tuttora è possibile distinguere due zone; quella al di sotto della piazza del Consorzio schematizzata in modo lineare e studiata come zona residenziale; l'altra zona, che sale fino alla stazione ed al centro commerciale antistante, è sorta in chiave rurale e quindi in modo più casuale ma pian piano s'è sempre più urbanizzata vista l'espansione della località.
 
Il progetto del centro e della piazza venne realizzato da Galileo Scavizzi.
== Storia ==
 
L'attuale Lavinio non dista molto dal luogo dove oggi si crede si trovasse [[Lavinium]], dove la leggenda vuole che [[Enea]] giunse insieme al padre [[Anchise]] e al figlio [[Ascanio ]], presso la foce del fosso di [[Pratica di Mare]] a [[Torvaianica]].
Nel corso degli [[anni '70]] e [['80]] si affermò definitivamente come località turistica.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
Sono presenti 2 chiese: [[San Francesco d'Assisi]] situata presso Lido di Lavinio sulla piazza centrale e San Giuseppe.
 
Circa a metà strada fra la stazione ed il Lido, negli [[anni '80]] è stato edificato un centro ecumenico, conosciuto anche come chiesa di Sant'Anna e Gioacchino, ideato per creare un punto di aggregazione fra le diverse religioni.
Questa struttura teoricamente doveva configurare il centro di un triangolo immaginario che congiungeva i cimiteri di guerra di Nettuno (americano), Pomezia (tedesco) ed Anzio (inglese). Codesta ubicazione fu scelta proprio nell'ottica di simboleggiare una visione pacifica fra varie culture e religioni.
 
È presente anche una piccola chiesa nei pressi della stazione.
 
===Riserva naturale regionale Tor Caldara===
[[File:Tor caldara.jpg|thumb|upright=1.8|alt=|[[Riserva naturale regionale Tor Caldara]]]]
Istituita nel 1988, la [[riserva naturale regionale Tor Caldara]] è diretta dal [[WWF]] e, dal 25/3/2005, viene considerata [[sito di interesse comunitario]]. Rappresenta un esempio peculiare di [[macchia mediterranea]], si estende su una superficie di 44 ettari circa e dà la possibilità di vedere, attraverso visite organizzate e non, un'ampia varietà di [[flora]] (prevalenza di lecci, querce sempreverdi con foglie verde scuro e coriacee, sugheri, alcuni esemplari di ''Quercus crenata'', il cappellino comune e il rarissimo zigolo termale) e [[fauna]] (15 specie differenti di mammiferi, 9 specie di rettili, 5 specie di anfibi e almeno 50 specie di uccelli, sia stanziali che migratori).
 
Sono inoltre presenti sorgenti di acqua sulfurea calda che i Romani avevano convogliato in terme a scopo medicamentoso. Nella riserva sono visibili, dislocate in modo frastagliato, varie postazioni trincerate inglesi usate durante lo [[seconda guerra mondiale]]. Qui sono stati girati, grazie alle peculiarità dell'ambiente, gli esterni di numerosi film a partire dagli [[anni '50]] (dai colossal mitologici, agli [[spaghetti western]], fino a film d'autore di firme prestigiose), talora pellicole di grande notorietà o pregio, ma non sempre con il necessario rispetto dell'ambiente protetto.
Lo sbarco degli Alleati il [[22 gennaio]] [[1944]], sia a Lavinio sia nell'attuale località di [[Lido dei Gigli]], complicò notevolmente la situazione della zona, causando forti inquinamenti derivanti da diversi tipi di materiale, esplosivo e non, facendo praticamente diventare il luogo "territorio di guerra" a tutti gli effetti.
 
Infatti nel [[1983]], in occasione di alcune riprese della pellicola [[Fantozzi subisce ancora]], i rifiuti che vennero appositamente scaricati sulla spiaggia, lì permasero per più di vent'anni senza che nessuno si occupasse di eliminarli, rovinando così un'oasi naturale di proprietà del WWF; soltanto nel [[2005]], in occasione di un servizio di ''[[Striscia la Notizia]]'', ad opera dell'inviato [[Jimmy Ghione]], fu finalmente possibile ripulire e ripristinare l'ambiente{{Citazione necessaria|}}.
Successivamente, in seguito alla fine della guerra, la località venne bonificata e iniziò la lottizzazione sui terreni di appartanenza della famiglia Borghese. Il progetto del centro e della piazza venne realizzato da Galileo Scavizzi.
Sempre in quegli anni venne realizzato il centro balneare, con poca attenzione alle esigenze ambientali, cosa che si denota anche dai palazzi costruiti sull'arenile che hanno la particolarità dell'entrata principale dall'attico, posto al livello del lungomare sovrastante.
 
===Tor Caldara===
== Luoghi d'Interesse ==
'''Riserva Naturale "[[Tor Caldara]]"'''
 
All'interno della riserva si trovano i resti di un insediamento paleolitico, di una villa romana, e soprattutto [[Tor Caldara]], eretta da [[Marcantonio Colonna]] su autorizzazione di [[Papa Pio IV]] nel [[1565]] a ridosso della spiaggia, con il ruolo fondamentale di controllo costiero rispetto alle incursioni, al tempo soprattutto saracene, ma anche per difendere le caldare collocate nella [[solfatara]] per estrarre lo [[zolfo]]. Da un disegno [[XVIII secolo|settecentesco]] appare a tre piani, con la porta di [[Ingresso sopraelevato|ingresso sopraelevata]] accessibile tramite una rampa di scale. Di forma circolare, con un diametro di circa 10 metri e l'altezza di 9 metri, restò in efficienza finché durò l'attività estrattiva. La torre subì gravissimi danni nel [[1813]], nel corso di un bombardamento operato dalle navi inglesi che avevano violato il [[Blocco continentale]] napoleonico, durante il quale la vicina Anzio stessa venne semidistrutta. Nella metà degli [[anni novanta]] la torre è stata completamente restaurata ed ora è aperta al pubblico.
Situata a 2 minuti di macchina da "Piazza Lavinia" e in prossimità del mare, rappresenta probabilmente la maggiore attrazione turistica del posto.
Si estende su una superficie di 44 [[ettari]] circa e dà la possibilità di vedere, attraverso visite organizzate e non, un'ampia varietà di [[flora]] e [[fauna]]. Si possono infatti trovare diverse specie di rettili, anfibi, uccelli e mammiferi.
 
===Villa romana===
All'interno della riserva di notevole interesse i resti di un insediamento paleolitico, di una villa romana, e soprattutto la torre omonima, eretta da [[Marcantonio Colonna]] su autorizzazione di [[Papa Pio IV]] intorno alla metà del Cinquecento a ridosso della spiaggia, con il ruolo fondamentale di controllo costiero rispetto alle incursioni, al tempo soprattutto saracene, ma anche per difendere le caldare collocate nella Solfatara per estrarre lo [[zolfo]].
Sino alla metà degli anni 80 era adibita in parte a campeggio e notevoli sono stati gli sforzi per bonificare l'area, soprattutto da parte degli abitanti del luogo.
 
Nel 1999 a poche decine di metri da [[Tor Caldara]], proprio a strapiombo sul mare, sono stati rinvenuti i resti di una [[villa romana]] del [[II secolo d.C.]]
Qui sono stati girati, grazie alle peculiarità dell'ambiente, gli esterni di numerosi film a partire dagli anni '50 e fino ai giorni nostri (dai colossal mitologici, agli spaghetti western, fino a film d'autore di firme prestigiose), talora pellicole di grande notorietà o pregio, ma non sempre con il necessario rispetto dell'ambiente protetto, come anche recentemente riportato da un servizio della trasmissione TV "[[Striscia la Notizia]]".
Rimangono ben visibili alcuni mosaici e marmi che adornavano la domus, sono altresì presenti alcune strutture che presumibilmente erano parte di un piccolo complesso termale. La villa fu usata come cava di marmi durante l'edificazione della Torre in epoca pontificia e fu saccheggiata recentemente.
 
===Le miniere di zolfo===
== Personaggi legati alla località==
Chi di Lavinio è tutt'ora un assiduo frequentatore durante i mesi estivi è [[Mario Draghi]], importante economista e finanziere italiano, nonchè, dal 16 gennaio 2006, Governatore della Banca d' Italia.
 
Questa attività estrattiva, che si svolgeva con particolari tecniche artigianali, fu iniziata già in età romana, poi interrotta nel [[Medioevo]] e ripresa nel [[Cinquecento]], finché venne abbandonata definitivamente intorno al [[XIX secolo]].
Anche [[Enrico Montesano]], noto attore teatrale, attore cinematografico e showman italiano è facile da incontrare se si decide di fare quattro passi sul lungomare direzione Tor Caldara oppure nel corso di una passeggiata in piazza sotto lo stellato cielo d' Agosto.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
L' attore italiano [[Maurizio Merli]] (Roma, 8 febbraio 1940 – Roma, 10 marzo 1989), particolarmente noto per aver interpretato numerosi film poliziotteschi in voga negli anni '70, viveva a Lavinio.
Lavinio è collegata con [[Roma]] dalla [[Strada statale 207 Nettunense|via Nettunense]], dalla [[Strada statale 601 Ostia-Anzio|via Ardeatina (SP 601)]], dalla [[strada statale 148 Pontina]], dalla [[FR8 (ferrovia regionale del Lazio)]] e dalla [[Ferrovia Campoleone-Nettuno|linea ferroviaria Campoleone-Nettuno]] (partenze e destinazioni da e per [[Stazione di Roma Termini|Termini]]) e dalle autovie del [[Co.Tra.L.]] che raggiungono [[Nettuno (Italia)|Nettuno]] con partenze dall'[[EUR]] (per Lavinio Mare) e dalla [[Anagnina (metropolitana di Roma)|stazione Anagnina]] ([[Stazione di Lido di Lavinio|Lavinio Scalo]]).
 
== Sport ==
Pochi lo sanno, ma Lavinio ha ospitato l'inventore dell'ologramma: [[Dennis Gabor]] (Budapest - 5 giugno 1900 / Londra 9 febbraio 1979) scienziato, ingegnere elettronico Ungherese, che nel 1971 fu premiato con il Premio Nobel per l'invenzione dell'olografia.
* Nell'estate 2019, nasce il Falaschelavinio [[calcio (sport)|calcio]], dalla fusione del ''GSD Falasche'' e dell{{'}}''ASD Lavinio Campoverde''. Nella stagione 2019-20, militerà in [[Eccellenza Lazio|Eccellenza]].
 
== Note ==
<references />
==Voci correlate==
* [[Riserva naturale regionale Tor Caldara]]
* [[Tor Caldara]]
* [[Anzio]]
* [[Roma]]
* [[Provincia di Roma]]
 
== VieAltri di comunicazioneprogetti ==
{{interprogetto|voy}}
Lavinio è collegata con [[Roma]] dalla via [[Nettunense]] (SR 207), dalla Via [[Ardeatina]] (SP 601), dalla linea ferroviaria Roma-Nettuno (Partenze e destinazioni da e per Termini, Tiburtina e Ostiense) e dalle autovie del Co.Tra.L. che raggiungono Nettuno con partenze dall'EUR (per Lavinio Mare) e dalla Stazione Anagnina (Lavinio Scalo).
 
== Collegamenti esterni ==
Video sulla fondazione di Lavinio: http://www.youtube.com/watch?v=8x8zAMORjJg
*{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=8x8zAMORjJg|titolo=Youtube "La fondazione di Lavinio"}}
*{{cita web|url=https://it.youtube.com/view_play_list?p=3953767CBB7907D6|titolo=Anzio Lavinio nella storia - Archivio Luce - YouTube playlist elpidiomansueto}}
*{{cita web | 1 = http://www.prolocolavinio.it/ | 2 = Pro Loco di Lavinio | accesso = 24 settembre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090319042939/http://www.prolocolavinio.it/ | dataarchivio = 19 marzo 2009 | urlmorto = sì }}
*{{cita web | 1 = http://www.laviniomare.net/ | 2 = Laviniomare.net | accesso = 14 ottobre 2007 | dataarchivio = 3 agosto 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070803044327/http://www.laviniomare.net/ | urlmorto = sì }}
*{{cita web | 1 = http://www.centroecumenicolavinio.it/ | 2 = Centro Ecumenico Lavinio | accesso = 19 novembre 2014 | dataarchivio = 29 novembre 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20141129090114/http://www.centroecumenicolavinio.it/ | urlmorto = sì }}
*{{cita web | 1 = http://www.centroecumenicolavinio.it/ | 2 = Parrocchia SS. Anna e Gioacchino | accesso = 19 novembre 2014 | dataarchivio = 29 novembre 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20141129090114/http://www.centroecumenicolavinio.it/ | urlmorto = sì }}
*[https://www.laviniomare.com www.laviniomare.com]
 
{{portale|Roma}}
[[Categoria:Frazioni della provincia di Roma]]
[[Categoria:Lavinio| ]]
[[Categoria:Frazioni di Anzio]]