Ceramica: differenze tra le versioni

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[[File:Andrea della Robbia Madonna della Cintola Liebieghaus.jpg|thumb|[[Andrea della Robbia]], ''Madonna della Cintola'' (1500 circa; Francoforte sul Meno, Liebieghaus, num. inv. 191).]]
[[File:Kaendler Dame mit Mohr und Tischchen KGM HF220.jpg|thumb|Statuetta in porcellana di Meissen con ''Signora con tavolino e servitore moro'' di Johann Joachim Kaendler (1740 circa; Kunstgewerbemuseum).]]
La '''ceramica''' (dal [[lingua greca antica|greco antico]], ''kéramos'', che significa "argilla", "terra da vasaio") è un [[materiale]] [[composto inorganico|inorganico]], [[non metallo|non metallico]], molto [[duttilità|duttile]] allo stato naturale, rigido dopo la fase di cottura.<ref>Geiger, Greg. [https://web.archive.org/web/20060815173829/http://www.newi.ac.uk/buckleyc/ceramics.htm Introduzione alla ceramica], American Ceramic Society</ref>
 
Con la ceramica si producono diversi oggetti, quali stoviglie, oggetti decorativi, materiali edili (mattoni, piastrelle e tegole), rivestimenti per muri e pavimenti di abitazioni. Specifiche ceramiche inoltre, trovano impiego nei rivestimenti ad alta resistenza al calore per il loro alto [[punto di fusione]]. Il colore del materiale ceramico varia a seconda degli ossidi cromofori contenuti nelle argille (ossidi di ferro, da giallo, arancio, rosso a bruno; ossidi di titanio, da bianco a giallo). Può venire smaltata e decorata.
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=== Le terrecotte ===
{{vedi anche|Terracotta|Laterizio|Cotto}}
Sono ceramiche che, dopo il processo di cottura, presentano una colorazione che varia dal giallo al rosso mattone, grazie alla presenza di sali o ossidi di ferro<ref name=trec.terrac.>{{treccani |terracotta |Terracotta |accesso=22 aprile 2013}}</ref>. La cottura si effettua a 980-990&nbsp;°C. La presenza di [[ossido di ferro]], oltre a dare il colore tipico, migliora anche la resistenza meccanica della ceramica cotta, contribuendo alla vetrificazione e quindi riducendo la porosità del manufatto.<ref>Carter, C. B.; Norton, M. G. (2007). [https://books.google.com.sg/books?id=aE_VQ8I24OoC&pg=PA20&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false Ceramic Materials: Science and Engineering]. Springer. pp. 20, 21. ISBN 978-0-387-46271-4.</ref>
 
Grazie alla sua stabilità, alla resistenza all'invecchiamento, e alla leggerezza che deve alla sua porosità, la terracotta è il più diffuso [[materiale da costruzione]], chiamato con il nome di ''[[laterizio]]''.<ref>{{sapere|terracòtta|terracòtta|accesso=22 aprile 2013}}</ref> Le terracotte (più comunemente intese come manufatti ad uso alimentare o artistico) si distinguono generalmente dai laterizi per una «più accurata depurazione delle argille».<ref name=trec.terrac./>
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=== La porcellana ===
{{vedi anche|Porcellana}}
È considerata il più "alto" livello di produzione ceramica. Principale componente ne è una particolare argilla bianca: il [[caolino]] idrosilicato di [[alluminio]] - Al<sub>2</sub>O<sub>3</sub>·2 SiO<sub>2</sub>·2 H<sub>2</sub>O. È stata inventata in [[Cina]] attorno all'[[VIII secolo]] ed è realizzata appunto con caolino, [[silice]] (o sabbia quarzosa) e [[feldspato]].<ref>"[https://www.britannica.com/art/whiteware White Pottery]". Encyclopedia Britannica. [https://web.archive.org/web/20150709085045/https://www.britannica.com/art/whiteware Archiviato] dall'originale il 9 luglio 2015. Consultato il 15 agosto 2025.</ref>
 
Il caolino conferisce, ma non sempre, le proprietà plastiche e il colore bianco della porcellana; il quarzo è il componente inerte e svolge la funzione di sgrassante (inoltre consente la vetrificazione); infine il feldspato che viene definito fondente, perché, fondendo a temperature più basse del caolino, abbassa notevolmente la cottura dell'impasto ceramico (1280&nbsp;°C). Esistono tipi anche molto diversi di porcellana, tipici delle diverse tradizioni di produzione.
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== Storia ==
La ceramica è conosciuta fin dai periodi preistorici e si suppone che la sua invenzione sia avvenuta solo due volte nella storia dell'umanità: tra le popolazioni [[Deserto del Sahara|sahariane]] e in Giappone.<ref>{{cita libro|autore=[[Luigi Luca Cavalli-Sforza]]|titolo=[[Geni, popoli e lingue]]|città=Milano|editore=Adelphi|anno=1996|ISBN=88-459-1200-0}}</ref>. Da questi luoghi d'origine si è poi diffusa in tutto il mondo.
 
I resti di ceramica più antichi al mondo si trovano nei siti della [[grotta di Yuchanyan]] ([[Hunan]], [[Cina]]), dove sono datati col [[metodo del carbonio-14]] 16100-14500 a.C. e a Miaoyan ([[Guangxi]], sempre in Cina), qua invece datati 17100-15400 a.C.<ref>Per maggiori dettagli vedere {{cita libro|lingua=fr|autore-capitolo=Li Liu|capitolo=L'émergence de l'agriculture et de la domestication en Chine|url_capitolo=https://books.openedition.org/editionscnrs/15641|titolo=La révolution néolithique dans le monde|url=https://books.openedition.org/editionscnrs/15605|altri=sotto la direzione di Jean-Paul Demoule|editore=Inrap|anno=2009|p=67|ISBN= 978-2-271-06914-6|via=''books.openedition.org''[[OpenEdition Journals]]}}</ref> L'antichità di tali siti è pari, se non superiore d'alcuni millenni,<ref>{{cita libro|lingua=fr|Alain|Testart|Avant l'histoire : L'évolution des sociétés de Lascaux à Carnac|2012|NRF-Gallimard|Paris|posizione=p. 38, nota 1|ISBNisbn=978-2-07-013184-6}}</ref> ai siti corrispondenti in Giappone del principio del [[periodo Jōmon]], i siti di Simomouchi e di Odai Yamamoto datati 17000 e 15000 a.C.<ref>{{cita libro|lingua=fr|Jean|Guilaine|Caïn, Abel, Ötzi: L'héritage néolithique|2011|Gallimard|Paris|p=149|ISBNisbn=978-2-07-013238-6}}</ref>
 
Successivamente l'arte vide l'introduzione del [[Tornio da vasaio|tornio]], che consentì di ottenere facilmente oggetti aggraziati e di perfetta simmetria rispetto all'asse di rotazione. La ceramica dipinta venne esportata dall'[[Anatolia]] e dai territori siriaci verso l'Europa intorno al [[III millennio a.C.]], dove però prevalse l'interesse per le forme e per le anse (i manici ricurvi).
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Intorno all'anno mille sorse in Europa, nel tentativo di imitare i prodotti orientali, la [[maiolica]].<br/>
Nel tardo Medioevo le ceramiche venivano realizzate con il tornio, cotte al forno e impermeabilizzate con una vernice vetrosa. Dopo il XIII secolo si incominciano ad usare anche altri colori e decorazioni più sofisticate. In questo periodo l'Italia peninsulare sviluppò i maggiori centri di produzione: [[Forlì]], poi superata dalla vicina [[Faenza]], [[Pisa]], [[Siena]] e [[Orvieto]], mentre più a sud si affermò [[Ariano Irpino|Ariano]];<ref>{{cita pubblicazione|autore=Marcello Rotili|autore2=Nicola Busino|titolo=Castello di Ariano Irpino. Ricerche Archeologiche 1988-94, 2008|rivista=Quaderni di archeologia medievale|data=2010|numero=11|editore=Officina di Studi Medievali|città=Palermo|pp=139-166|ISBN=978-88-6485-008-5|url=http://www.rmoa.unina.it/210/1/RM-Rotili-Busino-Ariano.pdf|formato=PDF}}</ref> la produzione siciliana si concentrò invece a [[Caltagirone]]. Nel [[XV secolo]] si elaborarono varie forme decorative, sia per la coloristica sia per le cosiddette ''storie'' o racconti descritti e raffigurati. La produzione di questo periodo è ben rappresentata, ad esempio, dal celebre servizio realizzato da Nicola d'Urbino per [[Isabella d'Este]] e per la corte dei [[Gonzaga]].<ref>{{cita|Palvarini Gobio Casali e Ferrari}}.</ref> Il secolo XVII fu al centro di una grande importazione di prodotti cinesi che influenzò il gusto europeo. Solamente agli inizi del [[XVIII secolo|Settecento]] l'[[alchimista]] tedesco Böttger a Meissen riuscì a produrre una ceramica dura, almeno quanto quella cinese, la [[porcellana]], grazie alla scoperta del [[caolino]].<ref>{{cita libro|titolo=[[Enciclopedia Universo|Universo]]|editore=De Agostini|città=Novara|anno=1964|vol=III|pp=268-273|sbn=UBO1338647}}</ref>
 
Verso la fine dell'Ottocento la produzione di ceramica prende corpo, grazie all'introduzione di alcune tecniche industrializzate. In [[Italia]], nel modenese, si mette a punto una tecnica che permette di aumentare la produzione di piastrelle, all'epoca in uso quasi solo in [[cucina (architettura)|cucina]] e [[stanza da bagno|bagno]].<br/>
Negli anni cinquanta del Novecento si introducono altre consistenti migliorie, quali la pressa automatica e il forno a tunnel. Con queste varianti alla produzione si riesce infine a raggiungere una produzione su scala medio-larga, necessaria per sostenere un mercato in forte espansione. Ma è negli anni sessanta e settanta che il mercato della ceramica in Italia vede una vera impennata. La produzione viene completamente automatizzata in tutte le sue fasi e viene introdotto un nuovo macchinario: l'[[atomizzatore]].
 
Questo consentì di sostituire i filtri pressa usati nella preparazione ad umido degli [[impasto ceramico|impasti]]. Dagli anni ottanta in poi, infine, ci si è concentrati soprattutto sulle tecniche di cottura veloce ([[cottura rapida monostrato]]) e sulla riduzione dell'impatto ambientale della produzione. Da pochi anni vengono utilizzati anche per la costruzione di dischi per impianti frenanti, mescole di carbonio e ceramica<ref>Chin Trento, [https://www.samaterials.it/content/what-is-a-ceramic-brake-pad.html Che cos'è una pastiglia per freni in ceramica]? Retrieved August 15, 2025.</ref>, in grado di diminuire l'effetto del [[fading]]; e poi anche per il suo peso contenuto; ancora in fase di progetto viene montato solo su vetture di alto livello, come [[Ferrari]], [[Porsche]] e [[Lamborghini]].
 
Da sottolineare oggi la valenza che la modellazione ceramica ha assunto in campo educativo sia per lo sviluppo delle attività manuali e creative sia nel settore del recupero cognitivo.<ref>{{cita|Maggipinto ''et al.''}}</ref>
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=== Lavorazione dell'argilla ===
Selezionata e ripulita, si procede a impastare l'argilla. Questa fase tende a eliminare eventuali bolle d'aria e a renderla compatta, per prevenire il formarsi di crepe nel prodotto finito. All'impasto si aggiunge, talvolta, della "chamotte", ovvero polvere ottenuta dalla macinazione della ceramica precedentemente cotta, con lo scopo soprattutto di rendere il prodotto resistente agli sbalzi repentini di calore. L'aggiunta della chamotte è, ad esempio, quasi indispensabile nel [[Raku Giapponese]] e nel [[Raku Americano a Fumo]].
 
=== Modellazione ===
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==== Modellazione a stampo (colatura) ====
In questa modellazione si prepara, anzitutto, uno stampo in [[gesso (materiale)|gesso]], che replica l'oggetto che si intende riprodurre. Quindi vi si cola dentro argilla liquida chiamata anche colaggio e dopo un tempo adeguato in cui il gesso fornisce all'oggetto sufficiente spessore, assorbendo l'acqua del colo, il colaggio superfluo viene versato e si attende pazientemente che l'oggetto asciughi. Viene quindi estratta dallo stampo e rifinita a mano. Dopo un tempo utile all'asciugatura, il pezzo verrà poi messo in forno per la prima cottura (biscotto).<br/>
 
Vi sono altri tipi di formatura con stampo in gesso a calco, si forma una lastra di argilla di circa 10/15&nbsp;mm di spessore a seconda della grandezza del pezzo, si procede fornendo una pressione omogenea all'impasto argilloso per non variare gli spessori dell'oggetto da riprodurre sino a coprire tutta la superficie dello stampo.<br/>
 
Un altro procedimento è chiamato a pressatura (o procedimento RAM). Viene usata argilla più dura e vengono usate due matrici di stampo, una maschio e una femmina, e una che si incastra sull'altra lasciando all'interno il vuoto che viene occupato dall'argilla. Gli stampi si montano su una macchina che si chiama pressa, ponendoli uno di fronte all'altro, con una dose di argilla sufficiente per foggiare l'oggetto quando la macchina inizia il suo ciclo. Le due superfici si avvicinano e foggiano l'argilla all'interno dello stampo.
 
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* [[Bellarmine]]
* [[Cavillatura]]
* [[Ceramica balistica]]
* [[Ceramica greca]]
* [[Ceramica almagra]]
* [[Conservazione e restauro di oggetti in ceramica]]
* [[Maiolica]]
* [[Materiale ceramico]]
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* [[Paper clay]]
* [[Pietra lavica ceramizzata]]
* [[Porcellana]]
* [[Terracotta invetriata]]
* [[Terzo fuoco]]
* [[Conservazione e restauro di oggetti in ceramica]]
 
== Altri progetti ==