Camicia Nera (cacciatorpediniere): differenze tra le versioni
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== Storia ==
=== I primi anni e la seconda guerra mondiale ===
Immediatamente dopo l'entrata in servizio, la nave prese parte a due missioni nel corso della [[guerra civile spagnola]] e, nel settembre 1938 accompagnò Mussolini a Trieste, in occasione di una sua famosa visita alla città giuliana.
Nel maggio 1939, partecipò alla parata navale di [[Napoli]] in occasione della visita del [[Paolo Karađorđević|Principe Paolo Karađorđević]], [[Reggenza|Reggente]] del [[Regno di Jugoslavia]]. All'inizio della [[seconda guerra mondiale]] faceva parte della XI Squadriglia Cacciatorpediniere, che formava insieme ai gemelli ''[[Artigliere (cacciatorpediniere 1937)|Artigliere]]'', ''[[Geniere (cacciatorpediniere 1938)|Geniere]]'' ed ''[[Aviere (cacciatorpediniere)|Aviere]]''.
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L'11 maggio scortò un convoglio composto dai mercantili ''Preussen'', ''Wachtfels'', ''Ernesto'', ''Tembien'', ''Giulia'' e ''Col di Lana'' insieme ai cacciatorpediniere ''[[Dardo (cacciatorpediniere 1932)|Dardo]]'', ''Geniere'', ''Grecale'', ''[[Scirocco (cacciatorpediniere)|Scirocco]]'' ed ''Aviere'': partite da Napoli, le navi arrivarono a Tripoli il 14<ref>{{cita testo|url=http://www.naval-history.net/xDKWW2-4105-32MAY01.htm|titolo=World War 2 at Sea, May 1941<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>.
Il 3 giugno fece parte della scorta del convoglio «Aquitania»: lo formavano i mercantili ''Aquitania'', ''[[Classe Casaregis|Caffaro]]'', ''Nirvo'', ''[[Montello (piroscafo 1926)|Montello]]'', ''Beatrice Costa'' e la [[petroliera|nave cisterna]] ''Pozarica'', in rotta Napoli-Tripoli con la scorta, oltre che dell<nowiki>’</nowiki>''Aviere'', dei cacciatorpediniere ''Dardo'', ''Geniere'' ed ''Aviere'' e della torpediniera ''[[Giuseppe Missori (cacciatorpediniere)|Missori]]''; il 4 giugno, mentre le navi si trovavano ad una ventina di miglia dalle isole [[Kerkenna]], furono attaccate da aerei che colpirono il ''Montello'', che esplose senza lasciare superstiti, e la ''Beatrice Costa'', che, avendo benzina in fusti come parte del carico, s'incendiò; il ''Camicia Nera'' cercò di salvarla ma, visti inutili i tentativi, la fece abbandonare dall'equipaggio e ne accelerò l'affondamento<ref>{{cita testo|url=http://www.naval-history.net/xDKWW2-4106-33JUN01.htm|titolo=1 June, Sunday<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref><ref>{{cita|Giorgerini 2002|pp. 469-470}}.</ref>.
Il 4 agosto salpò da Napoli, di scorta ad un convoglio composto dai [[piroscafo|piroscafi]] ''Nita'', ''Aquitania'', ''Ernesto'', ''Nirvo'' e ''Castelverde'' (il resto della scorta era costituito dai cacciatorpediniere ''Gioberti'', ''Geniere'', ''[[Alfredo Oriani (cacciatorpediniere)|Oriani]]'' e ''Aviere'' e dalla torpediniera ''[[Calliope (torpediniera)|Calliope]]''), cui poi si aggiunse la [[petroliera|motocisterna]] ''Pozarica''; il 6 agosto il ''Nita'', fu colpito da aerei dell'830° Squadron britannico; il ''Camicia Nera'' e la ''Calliope'' cercarono di salvarlo, ma il trasporto affondò infine nel punto 35°15' N e 12°17' E: il ''Camicia Nera'' non poté che recuperarne i [[naufrago|naufraghi]] (le altre navi del convoglio giunsero a destinazione l'indomani)<ref name="trentoincina"/><ref>{{cita testo|url=http://www.naval-history.net/xDKWW2-4108-35AUG01.htm|titolo=Naval Events, 1-14 August 1941<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>.
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=== La cessione all'Unione Sovietica ===
Al termine del conflitto, in base alle clausole del [[Trattati di Parigi (1947)|trattato di pace]] la nave nel 1949 venne ceduta, in conto riparazione danni di guerra, all'[[Unione Sovietica]]<ref>I sovietici, oltre all
La consegna delle navi ai sovietici sarebbe dovuto avvenire in tre fasi a partire da dicembre 1948 per concludersi nel giugno successivo. Le unità principali erano quelle del primo e del secondo gruppo. L
L
La nave mutò più volte il nome assegnato. Inizialmente rinominata ''Neulovimyi'' e poi ''Bezposhtchadnyi'', ebbe il nome definitivo di ''Lovkij'' (in [[lingua russa|russo]]: ''Ловкий'') dopo la consegna.
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