Cimitero monumentale di Milano: differenze tra le versioni
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{{Cimitero
|Nome = Cimitero monumentale di Milano
|Immagine = Cimitero Monumentale di Milano nella sua vista esterna frontale.jpg
|Dimensione = <!--da inserire solo se la dimensione è diversa da 300px-->
|Didascalia = L'ingresso
|Tipo = Civile
|Confessione religiosa = Mista
|Stato = In uso
|Nazione = ITA
|Città = [[Milano]]
|Periodo costruzione = 1864 - 1866
|Data apertura = 1º gennaio [[1867]]
|Data chiusura =
|Data riapertura =
|Area =
|Ingegnere =
|Architetto = [[Carlo Maciachini]]
|Tombe famose = v. [[Sepolture illustri del Cimitero Monumentale di Milano]] e [[Edicole funerarie del Cimitero Monumentale di Milano]]
|Note = Contiene Famedio, antico e pionieristico Tempio Crematorio, sezione acattolica e sezione israelita
|Indirizzo = Piazzale Cimitero monumentale
}} Il '''cimitero monumentale di Milano''' è il grande [[cimitero]] cittadino che si estende nei pressi del centro del [[Milano|capoluogo lombardo]].
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=== L'apertura del Monumentale ===
La benedizione inaugurale fu impartita da [[monsignore|monsignor]] Giuseppe Calvi il [[Commemorazione dei defunti|2 novembre (giorno della commemorazione dei defunti)]] del [[1866]], alla presenza del sindaco Beretta; nello stesso giorno avvenne la prima tumulazione, quella della salma, traslata dal [[cimitero di Porta Magenta]], del compositore e collezionista di manoscritti e stampe musicali [[Gustavo Noseda]], morto il 27 gennaio dello stesso 1866<ref>{{
|titolo = Iscrizioni delle chiese e degli altri edifici di Milano dal secolo VIII ai giorni nostri
|autore-capitolo = Forcella, Vincenzo |url = https://archive.org/details/iscrizionidellec78forc |editore = |città = Milano |anno = 1889 |capitolo = Cimitero Monumentale |url_capitolo = https://archive.org/stream/iscrizionidellec78forc#page/104/mode/2up/search/noseda |p = 14}}</ref>.
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== Descrizione ==
Il progetto Maciachini si caratterizza per la funzionale distribuzione delle costruzioni architettoniche: la facciata dell'ingresso si presenta come una aggregazione ordinata e simmetrica di edifici dal cui fulcro, originariamente destinato a chiesa e trasformato in [[Famedio]] nel corso dei lavori, si dipartono ali porticate (dette ''Gallerie'') che terminano piegandosi in avanti di 90° per delimitare un piazzale. Le Gallerie sono scandite dalle cosiddette ''Edicole'', che si trovano in testa e agli angoli di intersezione dei porticati. Anche all'interno del Monumentale prevale questa composizione modulare, con un viale centrale che lo divide in due parti simmetriche e che si incrocia a metà percorso con un asse trasversale, determinando le coordinate di una griglia entro la quale sono compresi i vari ''Riparti''. La rigorosità dell'insieme è tuttavia movimentata dalla varietà di architetture, ispirate a scelte stilistiche eclettiche e meno severe rispetto ad altri cimiteri neoclassici di cui si erano nel frattempo dotate altre città italiane. Importante anche l'uso dei materiali, che Maciachini aveva scelto facendo attenzione alla qualità funzionale ma anche alla resa cromatica, giocando sul contrasto fra il bianco del [[Marmo Botticino|Botticino]] e il rosso scuro della [[pietra Simona]] nelle fasce orizzontali che risaltano sulla facciata.
=== Famedio ===
[[File:Monumentale di Milano ingresso.jpg|thumb|Il
Il [[famedio]], nome derivante dal [[Lingua latina|latino]] ''famae aedes'', ossia "tempio della fama", è posto all'entrata principale del cimitero, in posizione innalzata e raggiungibile tramite un grande scalone. Consiste in una voluminosa costruzione in stile [[neogotico]] di [[marmo]] e [[Mattone|mattoni]], inizialmente ideata per essere una chiesa<ref name=":0" /><ref name=":3" /><ref name="tedeschi" />.
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=== Tempio crematorio ===
[[File:Monumentale di Milano ingresso al Tempio Crematorio.jpg|miniatura|Tempio Crematorio]]
Nel 1876 venne edificato, per volontà dell'industriale tessile Alberto Keller, il primo [[Cremazione|tempio crematorio]] in Italia. Il primitivo apparecchio crematorio presente nel tempio, consisteva in un'ara dove l'incenerimento della salma era assicurato da una serie di fiammelle alimentate a gas illuminante su sistema Polli-Clericetti. Nel corso degli anni si succedettero numerose modifiche fino all'installazione nel 1896 dei quattro forni di tipo [[Paolo Gorini|Gorini]], originariamente alimentati a legna, tuttora visibili<ref>{{Cita web|url=https://monumentale.comune.milano.it/index.php/cimitero-monumentale/tempio-crematorio|titolo=Tempio Crematorio {{!}} Cimitero Monumentale Milano|sito=monumentale.comune.milano.it|accesso=2023-05-12}}</ref>.
Il crematorio ha cessato il suo funzionamento dopo l'introduzione dei più moderni forni del crematorio nel [[cimitero di Lambrate]]<ref>{{Cita web|url=https://www.milanofree.it/milano/monumenti/crematorio-di-lambrate.html|titolo=Crematorio di Lambrate|sito=Milanofree.it|lingua=it-it|accesso=2023-05-12}}</ref>.
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== Autori celebri di opere funerarie nel cimitero monumentale ==
La sepoltura al Monumentale divenne nel corso degli anni una forma importante di rappresentanza sociale, soprattutto dopo l'istituzione (1895) delle sepolture perpetue che, garantendo una permanenza nel tempo dell'edificazione di una tomba di famiglia, diede slancio all'attività di grandi architetti, scultori e artisti che nel tempo hanno reso il cimitero un campionario significativo degli stili e delle testimonianze artistiche che si sono avvicendate dall'[[XIX secolo|Ottocento]] in avanti. Le opere più numerose risalgono ai primi anni del [[XX secolo|Novecento]], quando gli spazi non si erano ancora saturati, ma non mancano esempi di stili successivi, tanto da rendere possibile l'intreccio di diverse letture: non solo il passaggio di diverse stagioni artistiche, ma anche la storia civile e l'immagine stessa della città.
All'elevatissimo numero di edicole, monumenti funebri, statue, gruppi scultorei hanno lavorato nel corso della storia del cimitero diversi artisti, tra cui:[[File:Monumentale di Milano Edicola Antonio Bernocchi 2 (1936) Arch. Alessandro Minali, scultore Giannino Castiglioni.jpg|thumb|La tomba di [[Antonio Bernocchi]], realizzata da [[Giannino Castiglioni]]]]{{div col|cols=Riccardo Pitter (1899-1976)}}
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*[[Giovanni Broggi]] (1853-1919)
*[[Enrico Butti]] (1847-1932)
*[[Antonio Carminati (scultore)|Antonio Carminati]] (1859-1908)
*[[Giannino Castiglioni]] (1884-1971)
*[[Ettore Cedraschi]] (1909-1996)
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