Calvene: differenze tra le versioni
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|Data istituzione=
|Altitudine=
|Sottodivisioni=[[Monte (Calvene)|Monte]]
|Divisioni confinanti=[[Asiago]], [[Caltrano]], [[Chiuppano]], [[Lugo di Vicenza]]
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'''Calvene''' (''Calvene'' in [[lingua veneta|veneto]]<ref>{{cita libro|Renzo |Ambrogio|Nomi d'Italia: origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni|2004|Istituto geografico De Agostini}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
== Geografia fisica ==
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Sotto il [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]], parte dell'Impero francese, il paese fu ricompreso nel [[Dipartimento del Bacchiglione]] e formò Comune insieme con Lugo.
Dopo l’annessione al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d’Italia]] nel 1866 e per decenni molti degli abitanti emigrarono, soprattutto verso [[Oltremare (
Tra le opere pubbliche della seconda metà del 1800 e del primo 1900, oltre alla costruzione della nuova chiesa, vi furono il ponte sul Chiavona (nel 1887, ora demolito) e quello sull’Astico (nel 1907), le scuole elementari (nel 1913) e l’asilo (costruito tra il 1914 ed il 1921). Il paese fu anche uno dei primi, nell'Alto Vicentino, ad essere fornito di elettricità.
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=== Altri luoghi d'interesse ===
Caratteristici e suggestivi sono alcuni agglomerati di piccole costruzioni ormai in rovina - come Costalamare, Prà del Giglio, Piani - che si incontrano salendo da contrada Monte verso la zona di montagna, lungo la panoramica "strada della salvezza".
Interessante il "mulino della Teodolinda" che sorge sul torrente Chiavona, del 1767 e ristrutturato di recente, situato nella parte meridionale del paese. È uno dei pochi esemplari a coppello ancora funzionanti nell’Alto Vicentino. Come i numerosi mulini di un tempo è costruito ancora tutto in legno duro, dotato di due grandi ruote esterne che ricevono acqua da una lunga tramoggia regolabile dall'interno, ora per la macinazione del sorgo ora per quella del frumento. All'interno sono ancora visibili gli alberi di trasmissione, la serie di ingranaggi in legno, le mole, i buratti rotanti, oltre che antichi strumenti come tamisi, bilance e sessole<ref>Antonio Brazzale, ''Dall'Astico all'Altopiano …'', ''op. cit.'', p. 55</ref>. Un altro mulino a turbina, costruito nel 1699, esiste a nord del paese in via Grumale.
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