Reporter senza frontiere: differenze tra le versioni
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** [[Soheil Arabi]], un fotografo con base a Teheran, imprigionato.<ref name=RSFPrize2017>[https://rsf.org/en/news/rsf-tv5monde-prize-goes-polish-reporter-tomasz-piatek-iranian-photographer-soheil-arabi-and-turkish "2017 RSF-TV5 Monde Press Freedom Prize"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180527165147/https://rsf.org/en/news/rsf-tv5monde-prize-goes-polish-reporter-tomasz-piatek-iranian-photographer-soheil-arabi-and-turkish |data=27 maggio 2018 }}, Reporters Without Borders, 8 November 2017. Retrieved 24 March 2018.</ref>
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* 2018: Swati Chaturvedi (India), Matthew Caruana Galizia (Malta), Inday Espina-Varona ([[Filippine]]), Carole Cadwalladr ([[Regno Unito]]).
* 2019: Caroline Muscat (Malta), Eman al Nafjan (Arabia Saudita), Pham Doan Trang (Vietnam).
* 2020: [[Lina Attalah]] (Egitto), [[Jimmy Lai]] (Hong Kong), [[Elena Milashina]] (Bielorussia).
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*'''Campagna Sochi 2014'''. Un programma a sostegno di giornalisti, blogger e difensori dei diritti umani in Russia, che si è svolto dal 1º marzo 2013 fino all'inizio dei Giochi olimpici invernali di Sochi, il 7 febbraio 2014.<ref>[http://en.rsf.org/russie-rwb-launches-sochi-2014-campaign-01-03-2013,44155.html "RWB launches Sochi 2014 campaign"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304060850/http://en.rsf.org/russie-rwb-launches-sochi-2014-campaign-01-03-2013,44155.html |data=4 marzo 2016 }}, Reporters Without Borders, 1 March 2013</ref>
*'''Campagna Occhi Senza Voce'''. Usando lo slogan "Come puoi vedere la verità se non può essere detta?", un sito interattivo dimostra la necessità di una stampa libera come uno degli elementi di una campagna più ampia lanciata nel dicembre 2012.<ref>[http://voiceless-eyes.com voiceless-eyes.com] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130320084315/http://www.voiceless-eyes.com/ |data=2013-03-20 }}, Reporters Without Borders, accessed 21 March 2013</ref> Il sito web utilizza una tecnologia webcam-attiva per incoraggiare gli utenti a coprire e scoprire la propria bocca per sviluppare consapevolezza riguardo alla dura realtà che non si può vedere quando vengono applicate restrizioni alla libertà di stampa. Un'altra versione del sito permette l'utilizzo della barra spaziatrice. Il sito è stato selezionato come "Sito del giorno" il 18 gennaio 2013 dai Favorite Website Awards (FWA) di Cambridge, in Inghilterra.<ref>[http://www.thefwa.com/site/voiceless-eyes "Voiceless Eyes–Site of the Day"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160513091051/http://www.thefwa.com/site/voiceless-eyes |data=13 maggio 2016 }}, Favourite Website Awards, 18 January 2013</ref> Occhi Senza Voce è stata sviluppata per Reporter Senza Frontiere al Les 84 Paris dai direttori creativi Olivier Bienaime e Herve Bienaime, responsabile della tecnologia creativa Jean-Vincent Roger, pianificatore strategico Nicolas Camillini e art director Antoine Arnoux, con le immagini dei fotografi AFP Tony Karumba, Aris Messinis, Jay Directo, Mauricio Lima, [[Bülent Kılıç|Bulent Kilic]], Christophe Simon, Dario Leon, Olivier Laban-Mattei e Philippe Desmazes.<ref>[http://theinspirationroom.com/daily/2012/voiceless-eyes/#.UUvC6IKhUgE "Voiceless Eyes"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180612210925/http://theinspirationroom.com/daily/2012/voiceless-eyes/#.UUvC6IKhUgE |data=12 giugno 2018 }}, The Inspiration Room, 5 December 2012, retrieved 21 March 2013</ref>
*'''Progetto Combattiamo la Censura'''. Un progetto RSF lanciato il 27 novembre 2012 con il sostegno dell'[[Unione europea]] per la democrazia europea e i diritti umani (EIDHR) e il comune di Parigi. L'obiettivo del progetto è la lotta alla censura e la promozione di un flusso di notizie e informazioni attraverso un sito web facilmente duplicatile da utilizzare per pubblicare contenuti (articoli, foto, video e file audio) censurati, bannati o che hanno portato a rappresaglie contro il suo creatore (omicidio, arresto, molestie, pressioni e così via). Il sito ospiterà il contenuto nella sua lingua originale (tra cui francese, inglese, cinese, arabo, russo e spagnolo) e in traduzione (soprattutto in francese e inglese) È stato censurato, bandito o ha portato a rappresaglie contro il suo creatore (omicidio, arresto, molestie, pressioni e così via). Il sito ospiterà i contenuti in lingua originale (tra cui francese, inglese, cinese, arabo, russo e spagnolo) e tradotti (soprattutto in francese e inglese).<ref>[http://dw.de/p/16uJ9 "New website fights censorship"], Julia Mahncke, ''Deutsche Welle'', 2 December 2012</ref><ref>[https://www.wefightcensorship.org/about-ushtml.html "About Us"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130806231031/https://www.wefightcensorship.org/about-ushtml.html |data=2013-08-06 }}, We Fight Censorship, Reporters Without Borders, retrieved 21 March 2013</ref>
*'''Campagna media indipendente nordcoreana'''. Una campagna pubblicitaria internazionale lanciata il 17 gennaio 2011 per sostenere i media indipendenti in Corea del Nord.<ref>[http://en.rsf.org/coree-du-nord-international-campaign-in-support-17-01-2011,39329.html "International campaign in support of independent North Korean media"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160320142950/https://en.rsf.org/coree-du-nord-international-campaign-in-support-17-01-2011,39329.html |data=20 marzo 2016 }}, Reporters Without Borders, 17 January 2011</ref>
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''[[Le Monde diplomatique]]'' ha criticato l'atteggiamento di Reporter Senza Frontiere nei confronti del presidente venezuelano [[Hugo Chávez]], in particolare durante il fallito [[Colpo di Stato in Venezuela del 2002|colpo di stato]] del 2002<ref name=autogenerato1>Maurice Lemoine, ''[https://www.monde-diplomatique.fr/2002/08/LEMOINE/16804 Coups d'Etat sans frontières] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140222164114/http://www.monde-diplomatique.fr/2002/08/LEMOINE/16804 |data=22 febbraio 2014 }}'', [[Le Monde diplomatique]] {{fr}}.</ref>. RSF è accusata di aver sostenuto i media venezuelani a favore dei golpisti e di aver avuto come corrispondente da Caracas María Sol Pérez-Schaël, consigliere dell'opposizione. Esercitando il proprio [[diritto di replica]], Ménard ha risposto alle accuse evidenziando la condanna di RSF al supporto dei media venezuelani ai golpisti<ref name=Junqua>{{Cita web |url=https://www.monde-diplomatique.fr/2007/08/A/15044 |titolo=Reporters sans frontières |lingua=fr |autore=Daniel Junqua |editore=Le Monde diplomatique |data=agosto 2007 |accesso=31 luglio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120730032952/http://www.monde-diplomatique.fr/2007/08/A/15044 |dataarchivio=30 luglio 2012 |urlmorto=no }}</ref>. RSF è stata criticata anche per aver sostenuto la versione dei fatti del canale [[Globovisión]], accusato di aver diffuso dati errati riguardo a un terremoto del [[2009]]; secondo RSF, Globovision sarebbe stata "perseguitata dal governo e dall'amministrazione"<ref>''[http://axisoflogic.com/artman/publish/Article_56162.shtml Reporters Without Borders' Lies about Venezuela] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090630134556/http://axisoflogic.com/artman/publish/Article_56162.shtml |data=30 giugno 2009 }}'', Axis of Logic, 27 giugno 2009.</ref>.
Secondo l'Observatoire de l'Action Humanitaire, da quando Robert Ménard è stato sostituito da Jean-François Juillard nel settembre [[2008]], RSF si è dedicata al controllo sulle violazioni della libertà di stampa non solo nelle "dittature del [[terzo mondo]]", ma anche in paesi sviluppati come la Francia. Allargando la sua area geografia di riferimento, RSF cerca di reagire alle critiche che l'accusano di concentrarsi soprattutto sui regimi di sinistra ostili agli Stati Uniti.<ref>''[http://www.observatoire-humanitaire.org/fusion.php?l=FR&id=33 Reporters Without Borders] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120114151938/http://www.observatoire-humanitaire.org/fusion.php?l=FR&id=33 |data=14 gennaio 2012 }}'', Observatoire de l'Action Humanitaire, 29 settembre 2010. "Depuis que Jean-François Julliard a remplacé Robert Ménard en septembre 2008, l'association [...] ne s'occupe plus seulement des violations des droits de la presse dans les dictatures du tiers-monde et couvre aussi des pays développés comme la France. Un pareil élargissement géographique permet notamment à l'association de réagir aux critiques qui l'accusaient de trop se focaliser sur les régimes de gauche hostiles aux Etats-Unis."</ref>
===Robert Ménard sull'etica della tortura===
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