Ho Chi Minh: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
|nome = Hồ Chí Minh
|immagine = Ho Chi Minh - 1946 Portrait.jpg
|carica = [[Presidenti del Vietnam|Presidente della Repubblica Democratica del Vietnam]]
|mandatoinizio = 2 settembre [[1945]]
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Fondatore nel [[1941]] del movimento [[Viet Minh]] ("Lega per l'indipendenza del Vietnam"), nel [[1945]] traghettò il paese verso l'indipendenza, venendo acclamato presidente della [[Vietnam del Nord|Repubblica Democratica del Vietnam]]. Guidò il [[Vietnam del Nord]], riconosciuto ufficialmente nella [[Conferenza di Ginevra (1954)|conferenza di Ginevra del 1954]], durante la [[guerra del Vietnam]] fino al [[1969]], anno della sua morte.
== Biografia ==
=== Primi anni ===
{{dx|[[File:Río Saigón, Ciudad Ho Chi Minh, Vietnam, 2013-08-14, DD 29.JPG|thumb|La città di [[Ho Chi Minh (città)|Saigon]] è stata ribattezzata ''Hồ Chí Minh'' in suo onore]]}}
Nato con il nome '''Nguyễn Sinh Cung''' nel piccolo villaggio della madre, Hoang Tru, nella provincia centro settentrionale di [[Nghe An]], si trasferì nel [[1895]] nel vicino villaggio paterno di Kim Liên.<ref name=brocheuxa>Brocheux, Pierre pp. 1-11</ref> Proveniva da una famiglia povera ma non indigente: il padre Nguyễn Sinh Sắc, un funzionario della corte dell'[[Annam]], era uno studioso del [[confucianesimo]] e gli impartì una rigorosa educazione confuciana. Come da tradizione vietnamita, all'età di dieci anni cambiò il nome e fu chiamato '''Nguyễn Tất Thành''' ("''Nguyễn che sarà vittorioso''").
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=== Negli Stati Uniti ===
{{dx|[[File:Ho Chi Minh Mausoleum 2006.jpg|thumb|[[Mausoleo di Ho Chi Minh|Mausoleo]] di Hồ Chí Minh ad [[Hanoi]]]]}}
Nel 1911 tornò a lavorare su una nave, che nei successivi due anni lo avrebbe portato a visitare diversi Paesi del mondo. Anche a bordo della nave si dedicò allo studio, in particolare del francese e dell'inglese, e si impegnò ad insegnare ad altri marinai analfabeti, soprattutto vietnamiti. Rimasto piacevolmente sorpreso dall'alto livello di civiltà dei francesi in patria rispetto al rozzo comportamento che gli stessi francesi esibivano nelle colonie, in questo periodo rimase particolarmente colpito dalle contraddizioni del mondo occidentale.
La differenza tra il tenore di vita delle classi dominanti e il trattamento a cui erano sottoposti gli abitanti delle colonie, gli [[afroamericano|afroamericani]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e gli irlandesi oppressi dai britannici stimolarono la sua solidarietà verso le classi subalterne. Trovò una relazione tra l'[[internazionalismo proletario]] a cui aspiravano i marxisti e gli insegnamenti di [[Confucio]], secondo il quale ''"tutti gli uomini sono fratelli attraverso i quattro oceani"''. Si rese conto di quanto fossero in antitesi la teoria delle più evolute democrazie liberali e la pratica con cui in quegli stessi Paesi trionfavano il [[razzismo]] e il [[colonialismo]].<ref name=brocheuxa/> Dal [[1912]] al [[1913]] visse a [[New York]] (nel quartiere di [[Harlem]]) e a [[Boston]], dove lavorò come panettiere al [[Parker House Hotel]]. Fu costretto dalla miseria a svolgere le professioni più umili e in seguito dichiarò di esser divenuto dipendente di una ricca famiglia di [[Brooklyn]] tra il [[1917]] e il [[1918]]. Sempre nel 1918 rimase positivamente impressionato dall'oratoria dell'agitatore e sindacalista panafricanista [[Marcus Garvey]]: si pensa che questa esperienza, unita ai frequenti contatti che ebbe con gruppi di fuoriusciti coreani nazionalisti e anticolonialisti, abbia avuto una profonda importanza per l'evoluzione della sua visione della politica<ref>Quinn-Judge, Sophie</ref>.
=== In Gran Bretagna ===
Tra il [[1913]] e il [[1919]] Nguyễn Tất Thành visse non consecutivamente a West Ealing, a ovest di Londra, e poi a Crouch End, Hornsey, a nord di Londra. Si segnalò per la sua professione di chef al Drayton Court Hotel, che svolse nel [[1914]]<ref>[http://www.draytoncourtlondon.co.uk/about Drayton Court Hotel - About] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130810225159/http://draytoncourtlondon.co.uk/about |
=== Il secondo soggiorno in Francia e la formazione politica ===
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Nel novembre [[1929]] fu inviato dal [[Internazionale Comunista|Comintern]] a [[Hong Kong]] per unificare i movimenti comunisti esistenti in Vietnam e prenderne il controllo. Il 3 febbraio 1930 presiedette all'assemblea in cui i tre principali movimenti diedero vita al [[Partito Comunista del Vietnam|Partito Comunista Vietnamita]] ''(Viet Nam Cong San Dang)''. Poco tempo dopo, su richiesta del Comintern, alla prima seduta plenaria la nuova formazione fu ribattezzata [[Partito Comunista Indocinese]] per coinvolgere anche le popolazioni di [[Laos]] e [[Cambogia]].<ref name=hochiminh/>
Nel giugno del [[1931]] venne arrestato per attività sovversiva e la Francia ne chiese l'estradizione. Per evitare la pressione diplomatica sul governatore della colonia inglese, i suoi amici diffusero la falsa notizia della sua morte<ref>Brocheux Pierre, pp. 57-58</ref>.
Scarcerato nel gennaio del [[1933]], riprese le sue missioni in giro per il mondo e per un certo periodo prese abitazione a [[Milano]], in una [[casa di ringhiera]] tra [[viale Pasubio]] e via Maroncelli, nei pressi della quale lavorò come cuoco nella tuttora esistente Trattoria della Pesa, che conserva all'interno un ritratto del futuro presidente vietnamita<ref>Il 12 dicembre del 2009, [[Silvio Berlusconi]] invitò il premier vietnamita [[Nguyễn Minh Triết|Nguyen Minh Triet]] all'Osteria della Pesa, [http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/berlusconi-varie-3/berlusconi-discorso-milano-/berlusconi-discorso-milano-.html qui l'articolo de La Repubblica sull'evento]</ref>.
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Dopo il periodo italiano tornò in Unione Sovietica, ammalandosi nuovamente di tubercolosi e nel [[1938]] iniziò un nuovo soggiorno in Cina durante il quale combatté alcune fasi della [[guerra civile]] in corso al fianco delle truppe di [[Mao Zedong]]. In questo periodo adottò il nome '''Hồ Chí Minh''' (胡志明), che tradotto in italiano risulta "Volontà che illumina" o anche "Colui che porta la luce".
=== Il movimento Viet Minh per la liberazione ===
[[File:Giap-Ho.jpg|thumb|[[Võ Nguyên Giáp|Giáp]] e Hồ Chí Minh fotografati nel 1942]]
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Un po' ovunque si formarono nuovi gruppi e organizzazioni di resistenza; ad Hanoi furono reclutati {{formatnum:2000}} operai, {{formatnum:100000}} contadini si unirono nella [[Provincia di Quang Ngai]]. Un'organizzazione comunista giovanile reclutò {{formatnum:200000}} combattenti a [[Ho Chi Minh (città)|Saigon]], che presto divennero un milione nell'intera [[Cocincina]]. Fu affidato al generale Giáp il comando del neonato Esercito di Liberazione del Vietnam, il nucleo di quello che sarebbe diventato l'[[Quân Đội Nhân Dân Việt Nam|Esercito Popolare Vietnamita]].<ref name=vietminh/>
Nel giugno del 1945, il Viet Minh si era compiutamente organizzato nella zona di Viet Bac sia a livello militare che amministrativo. Aveva iniziato la ridistribuzione ai contadini più poveri delle terre che erano state dei francesi, erano state abolite le ''[[corvée]]'', istituiti corsi per l'istruzione popolare ed annunciato il [[suffragio universale]]. A capo del direttivo fu posto Hồ Chí Minh e i territori liberati di Viet Bac contavano su un milione di abitanti. A sud era più esteso il controllo dei giapponesi
Successivamente, a seguito della [[rivoluzione di agosto]] da lui ideata, Hồ Chí Minh guidò i Viet Minh in azioni militari di successo prima contro le forze di occupazione giapponesi e poi contro i francesi, che volevano rioccupare la nazione; il 2 settembre del [[1945]] proclamò ufficialmente l'indipendenza della Repubblica Democratica del Vietnam, prendendo spunto dalle analoghe dichiarazioni d'autonomia che erano state fatte in occasione delle rivoluzioni [[guerra d'indipendenza americana|americana]] e [[rivoluzione francese|francese]]<ref>{{en}} Howard Zinn, ''A People's History of the United States: 1492-Present'', New York, Harper Perennial, 1995, p. 460, ISBN 0-06-092643-0.</ref>. Anche se fin dal 25 agosto era riuscito a convincere l'imperatore [[Bảo Đại]] ad abdicare, nessuno Stato straniero aveva riconosciuto il suo governo (nemmeno l'URSS, che però manteneva nei suoi confronti un atteggiamento di benevola neutralità).
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Le tensioni politiche esistenti all'interno dei confini vietnamiti portarono alla soppressione di numerosi rivali del [[Partito Comunista del Vietnam]]: tra questi i leader del Partito costituzionale e di quello indipendentista, nonché [[Ngô Đình Khôi]]<ref>{{en}} Joseph Buttinnger, ''Vietnam: A Dragon Embattled'', vol. 1, New York, Praeger, 1967</ref>, fratello del suo futuro acerrimo nemico [[Ngô Đình Diệm]]. Nello stesso periodo avvenne l'epurazione dei [[trotskismo|trotskisti]] organizzati nel gruppo La Lutte, con numerosi fucilati, tra i quali i suoi principali dirigenti: Trần vặn Thach e Tạ thu Thâu. Pare comunque che Hồ Chí Minh fosse contrario alle repressioni spietate; ad esempio, il più grande imprigionamento di massa (31.000 persone arrestate<ref>{{en}} Cecil B. Currey, ''Victory At Any Cost'', Washington, Brassey's, 1997, p. 126</ref>) nonché l'assassinio di un centinaio di politici antimarxisti<ref>{{en}} Spencer Tucker, ''Encyclopedia of the Vietnam War: a political, social, and military history'', vol. 2, 1998</ref> avvennero nel luglio del [[1946]], periodo in cui Hồ si trovava fuori dal confini nazionali.
=== Indipendenza del Vietnam e guerra d'Indocina ===
[[File:The Soviet Union 1990 CPA 6182 stamp (Birth Cent of Ho Chi Minh (Vietnamese leader)).jpg|thumb|Hồ Chí Minh raffigurato in un francobollo [[sovietico]] del 1990]]
L'abdicazione dell'imperatore Bảo Đại portò Hồ Chí Minh a dichiarare la nascita della Repubblica Democratica del Vietnam e la sua indipendenza. Di fronte alle tensioni tra Viet Minh e militari francesi, il comandante britannico [[Douglas Gracey]] proclamò la [[legge marziale]]: a tale strumento (considerato una manovra per favorire i francesi
A fine settembre giunsero ad [[Hanoi]] {{formatnum:200000}} soldati cinesi nazionalisti, che imposero ad Hồ Chí Minh e al suo generale [[Lu Han (generale)|Lu Han]] lo scioglimento del Partito Comunista Indocinese e la nascita di un governo di coalizione. Quando Chiang Kai-Shek a seguito di un accordo col governo francese rinunciò alla propria influenza sul Vietnam in cambio della concessione di [[Shanghai]], Hồ Chí Minh non ebbe scelta e il 6 marzo 1946 firmò un accordo con Parigi nel quale si riconosceva il Vietnam come uno Stato autonomo all'interno della [[Federazione indocinese]] e dell'[[Unione francese]].
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Inizialmente in difficoltà, a causa della soverchiante superiorità bellica dei rivali, gli indipendentisti riuscirono a cogliere decisivi successi e vinsero il conflitto. Decisiva per le sorti della guerra fu la [[battaglia di Dien Bien Phu]], che si concluse il 7 maggio [[1954]] con la morte del colonnello [[Charles Piroth]], la resa del comandante [[Christian de Castries]] e la piena vittoria militare sul campo delle forze comuniste.
=== Presidenza e guerra del Vietnam ===
Nella successiva [[conferenza di Ginevra (1954)|conferenza di Ginevra]], il Vietnam fu riconosciuto indipendente, ma venne diviso in due parti: sud (con governo presidenziale a modello di democrazia occidentale filo-[[Stati Uniti d'America|statunitense]]) e nord (comunista e, almeno inizialmente, filo-[[unione Sovietica|sovietico]]). Hồ Chí Minh divenne presidente della Repubblica Democratica del Vietnam (ossia il [[Vietnam del Nord]]) nel [[1954]] (in teoria se n'era già dichiarato presidente il 2 marzo [[1946]], ma in quell'occasione non venne riconosciuto a livello internazionale).
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Anche dopo parziali sconfitte, a causa dell'intervento diretto delle forze americane in combattimento a partire dall'estate [[1965]], non pensò mai di abbandonare la lotta, suggerendo ai suoi soldati di combattere in posti impervi e difficili da localizzare, da raggiungere e da oltrepassare, in modo tale che i vietcong fossero favoriti dalla maggior conoscenza del luogo: uno di questi campi di battaglia venne rinominato [[Sentiero di Ho Chi Minh|Sentiero di Hồ Chí Minh]] in suo onore. Quando, alla fine degli anni sessanta, Le Duan riuscì a far arrivare nel Vietnam del Nord {{formatnum:320000}} volontari cinesi, che si impegnarono in un'opera di ricostruzione delle infrastrutture danneggiate<ref>Chen Jian, ''China's Involvement in the Vietnam Conflict, 1964-69'', China Quarterly, n. 142, giugno 1995, pp. 366–69.+</ref>, Hồ e Giáp ebbero la possibilità di spostare più soldati sul fronte bellico.
L'ultima grande offensiva militare che vide fu
=== La morte ===
[[File:Hochimin Milano.jpg|upright=1.4|thumb|[[Milano]], 1969: un grande ritratto di Hồ Chí Minh portato in corteo da militanti del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] durante una manifestazione dell'[[Autunno caldo]]]]
Nel [[1969]], quando le trattative diplomatiche erano appena iniziate, la salute di Hồ cominciò a peggiorare a causa del [[diabete]] e di altre malattie che gli impedirono di partecipare a ulteriori manifestazioni politiche.
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|comunismo|guerra|politica}}
[[Categoria:Antifascisti vietnamiti]]
[[Categoria:Eroi nazionali vietnamiti]]
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