Iron Maiden: differenze tra le versioni
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{{C|Alcune affermazioni relative a giudizi sullo stile, sul sound degli album, sull'apprezzamento dei fan nei confronti dei singoli membri o delle scelte stilistiche, non trovano riscontro nelle note indicate.|Rock|dicembre 2019|arg2=gruppi musicali}}
{{Artista musicale
|
|tipo artista = Gruppo
|nazione = GBR
|immagine = IronMaidencollage2.jpg
|didascalia = Da sinistra in alto, in senso orario: [[Steve Harris]], [[Dave Murray (musicista)|Dave Murray]], [[Bruce Dickinson]], [[Janick Gers]], [[Nicko McBrain]] e [[Adrian Smith (musicista)|Adrian Smith]]
|genere = Heavy metal
|nota genere = <ref name="AM">{{Allmusic|artist|mn0000098465|accesso = 26 settembre 2022}}</ref><ref name="metal-archives.com" >{{Cita web|lingua = en|url = http://www.metal-archives.com/band.php?id=25|titolo = Iron Maiden|accesso = 31 maggio 2010}}</ref><ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://heavymetal.about.com/od/traditionalmetal/Traditional_Metal.htm|titolo = Traditional heavy metal bands|sito = [[About.com]]|accesso = 31 maggio 2010|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130513063843/http://heavymetal.about.com/od/traditionalmetal/Traditional_Metal.htm|urlmorto = sì}}</ref>
|anno inizio attività = 1975
|anno fine attività = in attività
|note periodo attività = <ref name="DVD"/>
|etichetta = [[Parlophone]], [[BMG]]<br />[[EMI]]<br />[[Sanctuary Records|Sanctuary]]<br />[[Columbia Records|Columbia]]<br />[[Capitol Records|Capitol]]<br />[[Epic Records|Epic]]<br />[[Sony Music]]<br />[[Universal Music Group|Universal]]
|totale album = 35
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|
|raccolte = 7
|logo=Iron Maiden Logo.png
}}
Gli '''Iron Maiden''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[ˈaɪ̯ə(ɹ)n ˈmeɪ̯.dən]|en}}) sono un [[gruppo musicale]] [[heavy metal]] [[Regno Unito|britannico]], formatosi a [[Londra]] nel 1975 per iniziativa del [[bassista]] [[Steve Harris]].<ref name="DVD">The History of Iron Maiden part 1: The Early Days, [[EMI]] 2004</ref> Sono considerati uno dei gruppi più importanti ed influenti del genere<ref name="AM" /> e, assieme ad artisti come [[Saxon (gruppo musicale)|Saxon]], [[Angel Witch]], [[Samson (gruppo musicale)|Samson]], [[Def Leppard]], [[Raven (gruppo musicale)|Raven]] e [[Venom (gruppo musicale)|Venom]], fanno parte della [[New wave of British heavy metal]],<ref name="AM" /><ref name="metal-archives.com"/><ref name="Rodriguez1">{{Cita|César Fuentes Rodríguez|pp. 19-21}}.</ref><ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://nwobhm.info/nwobhm/index.php?option=com_content&task=view&id=316&Itemid=42|titolo = Enciclopedia NWOBHM - Iron Maiden|accesso = 31 maggio 2010|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090107010642/http://nwobhm.info/nwobhm/index.php?option=com_content&task=view&id=316&Itemid=42|urlmorto = sì}}</ref><ref>{{cita|Martin C. Strong|p. 390}}.</ref> corrente al cui sviluppo hanno fortemente contribuito.<ref name="signorel">{{Cita|Luca Signorelli, 2001|p. 11}}.</ref><ref>{{Cita|Robert Walser|p. 12}}.</ref><ref>{{cita|Colin Larkin|p. 2910}}.</ref>
Pubblicarono il loro [[Iron Maiden (album)|primo album]] nel 1980, diventando rapidamente uno dei gruppi più rappresentativi della scena metal del periodo.<ref name="FirstAlbum"/><ref name="bonini"/> Poco dopo la pubblicazione del secondo album, ''[[Killers (Iron Maiden)|Killers]]'', il cantante [[Paul Di'Anno]] venne sostituito da [[Bruce Dickinson]] con cui il gruppo pubblicò, nel 1982, ''[[The Number of the Beast (album)|The Number of the Beast]]'', uno dei più importanti lavori della storia del gruppo<ref name="Beast"/> e ultimo con il batterista [[Clive Burr]], sostituito poi da [[Nicko McBrain]].<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.billboard.com/artist/1487497/clive-burr/biography|titolo=Clive Burr - Biography|autore=Eduardo Rivadavia|sito=[[Billboard]]|accesso=16 febbraio 2016}}</ref> Per tutta la durata degli [[Anni 1980|anni ottanta]] ebbero il maggior successo commerciale con gli album ''[[Piece of Mind]]'', ''[[Powerslave]]'', ''[[Somewhere in Time]]'', ''[[Seventh Son of a Seventh Son]]'', certificati dischi d'oro e di platino negli Stati Uniti.<ref>{{RIAA|Iron Maiden|accesso = 24 aprile 2013}}</ref>
La formazione rimase inalterata fino al 1990, quando [[Adrian Smith (musicista)|Adrian Smith]] venne sostituito da [[Janick Gers]] durante le registrazioni di ''[[No Prayer for the Dying]]'' (1990). Il successivo ''[[Fear of the Dark]]'' (1992) fu l'ultimo album del gruppo con Dickinson alla voce, rimpiazzato l'anno dopo da [[Blaze Bayley]], con il quale gli Iron Maiden non trovarono il successo sperato.<ref name="bonini">{{cita|Alessandro Bonini & Emanuele Tomagnini|p. 141}}.</ref><ref name="XFactor"/> Dickinson e Smith rientrarono nel gruppo nel 1999, sostituendo Bayley ma non il chitarrista Gers, diventando così un sestetto. L'anno seguente venne pubblicato un nuovo album: ''[[Brave New World (Iron Maiden)|Brave New World]]'', seguito dall'[[Brave New World Tour|omonimo tour]].
Il loro penultimo album, ''[[The Book of Souls]]'' (2015), ha riscosso un ottimo successo raggiungendo la quarta posizione nella [[Billboard 200]], come il precedente album ''[[The Final Frontier (Iron Maiden)|The Final Frontier]]'',<ref name="finalf"/> oltre alla prima posizione in diverse nazioni del mondo.
== Storia del gruppo ==
=== Gli inizi (1975-1980) ===
[[File:IRON MAIDEN - Manchester Apollo - 1980.jpg|thumb|upright|Steve Harris e Paul Di'Anno in concerto al Manchester Apollo nel 1980]]
[[File:Iron Maiden 653.jpg|thumb|left|Gli Iron Maiden durante un concerto dal vivo]]
Il gruppo venne fondato nel 1975 a [[Leyton]], un quartiere nella zona orientale di [[Londra]], grazie al [[bassista]] [[Steve Harris]],<ref name="DVD"/> che aveva già militato in gruppi come Gypsy's Kiss e Smiler. Harris prese l'ispirazione per il nome del gruppo guardando il film ''[[L'uomo dalla maschera di ferro (film 1977)|L'uomo dalla maschera di ferro]]'',<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://nwobhm.info/nwobhm/index.php?option=com_content&task=view&id=316&Itemid=42|titolo=Steve Harris spiega le origini del nome della band|data=25 maggio 2007|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090107010642/http://nwobhm.info/nwobhm/index.php?option=com_content&task=view&id=316&Itemid=42|urlmorto=sì}}</ref> in cui compariva lo strumento di tortura detto [[vergine di Norimberga]] o "vergine di ferro" (in inglese ''iron maiden'').<ref>{{Cita|Mick Wall|pp. 26-28}}.</ref>
La prima formazione
Pur
Oltre alla musica,
Dopo numerosi cambi di formazione, nel dicembre 1978 il gruppo trovò una certa stabilità con l'ingresso del cantante [[Paul Di'Anno]]<ref>{{Cita|Mick Wall|p. 53}}.</ref> e di [[Doug Sampson]] alla batteria che già aveva suonato con Harris negli Smiler. Questa formazione diede vita al primo EP autoprodotto, ''[[The Soundhouse Tapes]]''.<ref name="Rodriguez">{{Cita|César Fuentes Rodríguez|p. 17}}.</ref> La prima tiratura di {{formatnum:5000}} copie del prodotto venne venduta per corrispondenza e si esaurì nel giro di poco tempo.<ref>{{Cita|Riccardo Bertoncelli|p. 355}}.</ref><ref>{{Cita|Mick Wall|p. 104}}.</ref> Il disco venne fatto conoscere a [[Neal Kay]], famoso [[Disc jockey|DJ]] heavy metal britannico, il quale, inizialmente, sembrò snobbare il lavoro della band senza averlo nemmeno ascoltato ma, infine, decise di ascoltarlo decidendo poi trasmetterlo nella sua radio.<ref name="DVD"/> Il brano ''Prowler'' comparve nelle classifiche del giornale ''[[Sounds (rivista)|Sounds]]'',<ref>{{Cita|Mick Wall|p. 105}}.</ref> dalle cui pagine il giornalista Geoff Barton conierà, tra i primi, il termine [[New wave of British heavy metal]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://rockcriticsarchives.com/interviews/geoffbarton/geoffbarton.html|titolo=Geoff Barton, behind the wheel|autore=Steven Ward|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160511084008/http://rockcriticsarchives.com/interviews/geoffbarton/geoffbarton.html|urlmorto=sì}}</ref>
Nel luglio 1979 una di queste copie finì nelle mani del manager [[Rod Smallwood]] (famoso talent scout dei [[Judas Priest]]) che, ben impressionato, fece suonare gli Iron Maiden prima come [[gruppo spalla|spalla]] dei [[Motörhead]] il 3 settembre e poi come attrazione principale al [[Marquee Club]] di [[Londra]] il 19 ottobre.<ref>{{Cita|Mick Wall|p. 98}}.</ref><ref>{{cita|Cesare Rizzi|p. 270}}.</ref> A questo concerto presenziò anche Brian Shepard, il direttore della [[EMI]].<ref>{{Cita|Mick Wall|p. 108}}.</ref>
In breve tempo il gruppo ingaggiò un secondo chitarrista, Tony Parsons, e incise due nuovi brani, ''Sanctuary'' e ''Wrathchild'' per la raccolta ''[[Metal for Muthas]]'', pubblicata il 15 febbraio 1980 dalla [[Sanctuary Records]].<ref>{{Cita|Dave Bowler|p. 23}}.</ref> Dopo questa pubblicazione, Sampson abbandonò la band per motivi di salute<ref name="DVD"/> e venne sostituito da Gary Edwards. Sampson comparirà quindi solo nel brano ''Burning Ambition'', [[lato B]] di ''[[Running Free]]''. Successivamente Harris reclutò anche [[Dennis Stratton]] come secondo chitarrista dopo il rifiuto di [[Adrian Smith (musicista)|Adrian Smith]], poiché la sua band, gli [[Urchin (gruppo musicale)|Urchin]], in quel momento riscuoteva un buon successo.<ref name="urchin"/> Stratton portò con sé anche il nuovo batterista [[Clive Burr]] che andrà a sostituire Edwards.<ref name="DVD"/><ref name="urchin">{{Cita|Mick Wall|pp. 163-164}}.</ref> L'8 febbraio venne pubblicato il singolo ''Running Free'', il quale raggiunse il 34º posto nelle classifiche britanniche<ref>Booklet di ''[[Best of the Beast]]'' (1996 - [[EMI]])</ref> e portò la band a suonare alla trasmissione ''[[Top of the Pops]]'' della [[BBC]].<ref name="rizhd">{{cita|Cesare Rizzi|p. 271}}.</ref><ref>La registrazione dell'evento è contenuta nel DVD ''[[The Early Days]]''</ref>
=== I primi album e i tour (1980-1981) ===
[[File:Paul Di'Anno.jpg|thumb|Paul Di'Anno]]
Con la nuova formazione venne pubblicato, il 14 aprile 1980, l'[[Iron Maiden (album)|omonimo album d'esordio]] del gruppo, che raggiunse la quarta posizione nelle classifiche britanniche,<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=303|titolo = Iron Maiden|sito = Iron Maiden|accesso = 31 maggio 2010|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100523150128/http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=303|urlmorto = sì}}</ref><ref>{{Cita|Mick Wall|p. 143}}.</ref> grazie a brani come ''Prowler'', ''Running Free'', ''Phantom of the Opera'' e ''Iron Maiden''.<ref name="FirstAlbum">{{Allmusic|album|mw0000198284|Iron Maiden (album)|accesso = 1º aprile 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.metallized.it/recensione.php?id=2485|titolo=Iron Maiden|autore=Francesco Gallina|accesso=31 maggio 2010}}</ref><ref>{{cita|Luca Signorelli, 2007|p. 62}}.</ref><ref>{{cita|Daniel Bukszpan & Ronnie James Dio|p. 97}}.</ref> Poi il gruppo partì per il [[Metal for Muthas Tour e Europe 80|primo tour ufficiale]]; si esibirono poi anche come gruppo di supporto per i [[Judas Priest]] nel loro ''[[British Steel Tour]]''<ref>{{Cita|Mick Wall|p. 141}}.</ref> e in seguito, nel resto dell'[[Europa]], fecero da supporto alla tournée di ''[[Unmasked (Kiss)|Unmasked]]'' dei [[Kiss (gruppo musicale)|KISS]].<ref>{{Cita|Mick Wall|p. 156}}.</ref>
A giugno venne pubblicato il singolo ''[[Sanctuary (Iron Maiden)|Sanctuary]]'', non incluso nell'edizione europea dell'album; il disco generò polemiche per la copertina con il personaggio di Eddie che brandiva un coltello sulle spoglie dell'allora primo ministro inglese [[Margaret Thatcher]]; la copertina venne censurata coprendo gli occhi della Thatcher con una linea nera.<ref>{{Cita|Peter Buckley|p. 191}}.</ref>
Dopo il tour, Stratton lasciò il gruppo per divergenze musicali con gli altri membri,<ref>{{Cita|Mick Wall|pp. 36-38}}.</ref> sentendosi maggiormente legato a un rock più melodico stile [[Fleetwood Mac]] rispetto all'heavy metal<ref name="DVD"/> e fonderà in seguito i Lionheart. Nella band entrò così [[Adrian Smith (musicista)|Adrian Smith]], amico d'infanzia di [[Dave Murray (musicista)|Dave Murray]] e già chitarrista degli [[Urchin (gruppo musicale)|Urchin]].<ref name="urchin"/>
L'8 novembre venne pubblicato il singolo ''[[Women in Uniform]]'', cover degli australiani [[Skyhooks (gruppo musicale)|Skyhooks]], con ancora Stratton come chitarrista; sulla copertina comparve nuovamente la Thatcher, questa volta armata di mitra e nascosta dietro a un muro in attesa di vendicarsi di Eddie che passeggia ignaro a braccetto con due prostitute.
Con la nuova formazione, iniziò la registrazione del secondo album, ''[[Killers (Iron Maiden)|Killers]]'', che venne pubblicato nel 1981.<ref>{{Cita|Mick Wall|p. 183}}.</ref> La produzione, grazie al notevole miglioramento delle registrazioni in studio,<ref name="killerstm">{{cita web|url=http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=4334|titolo=Killers|data=2 marzo 2006|accesso=7 marzo 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060506172016/http://truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=4334|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Allmusic|album|mw0000601464|Killers|accesso = 1º aprile 2013}}</ref> fu affidata a [[Martin Birch]], già produttore di altri gruppi come [[Deep Purple]] e [[Rainbow (gruppo musicale)|Rainbow]]. L'album, grazie a canzoni come la [[title track]], ''[[Twilight Zone/Wrathchild|Wrathchild]]'' e ''Murders in the Rue Morgue'', ebbe buone recensioni,<ref name="killerstm"/><ref>{{cita|Luca Signorelli, 2001|p. 91}}.</ref><ref>{{cita|Luca Signorelli, 2007|p. 63}}.</ref> ma non riuscì a bissare il successo del primo album,<ref>{{Cita|Mick Wall|p. 179}}.</ref> raggiungendo il 12º posto nelle classifiche del [[Regno Unito]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=304|titolo=Killers|sito=Iron Maiden|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://www.webcitation.org/66Nc4sDrQ?url=http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita|Mick Wall|p. 180}}.</ref><ref>{{Cita|Dave Bowler|p. 144}}.</ref>
Il gruppo partì per un [[Killers World Tour|nuovo tour mondiale]], in cui fu attrazione principale in alcuni festival in [[Europa]] e in [[Giappone]], ed aprì vari concerti anche negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Dai concerti nipponici venne estratto un EP, intitolato ''[[Maiden Japan]]'' e venne anche registrata per la prima volta una loro esibizione dal vivo pubblicata poi con il titolo ''[[Live at the Rainbow]]''.<ref>{{Cita|Dave Bowler|p. 37}}.</ref>
In quel periodo, il comportamento del cantante [[Paul Di'Anno]], unito al suo abuso di alcol e droghe, iniziò a creare problemi, soprattutto durante i concerti,<ref>{{Cita|Mick Wall|p. 189}}.</ref><ref name="battlehelm">{{Cita web|lingua = en|url = http://www.battlehelm.com/interviews/Pauldianno.html|titolo = Paul Di'Anno interview|accesso = 31 maggio 2010|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20030501210138/http://www.battlehelm.com/interviews/Pauldianno.html|urlmorto = sì}}</ref> compromettendo la riuscita del tour;<ref>{{Cita|Mick Wall|p. 191}}.</ref> per questo venne licenziato dal gruppo<ref>{{Cita|Dave Bowler|p. 44}}.</ref> anche se lui sostenne di essersene andato di sua volontà.<ref name="battlehelm"/> Dopo la sua partenza, Paul Di'Anno formerà prima i Lonewolf, rinominati poi come [[Di'Anno]], e in seguito i [[Gogmagog (gruppo musicale)|Gogmagog]], i [[Battlezone (gruppo musicale)|Battlezone]] ed infine i [[Killers (gruppo musicale statunitense)|Killers]], oltre a cantare con i [[Praying Mantis]].
=== L'arrivo di Dickinson e ''The Number of the Beast'' (1982) ===
[[File:Iron Maiden en Costa Rica (3041790671).jpg|thumb|upright|Bruce Dickinson]]
Allontanato Di'Anno, era necessario trovare un nuovo cantante. Nel 1981 il gruppo, al [[Festival di Reading e Leeds|Reading Festival]], assistette all'esibizione dei [[Samson (gruppo musicale)|Samson]] che stava riscuotendo un gran successo e un'ottima partecipazione di pubblico grazie anche al cantante [[Bruce Dickinson]], all'epoca soprannominato "Bruce Bruce" o "Air Raid Siren" ("sirena d'attacco aereo"). Venne deciso di ingaggiare Dickinson il quale, poche settimane dopo la conclusione del festival, entrò nel gruppo.<ref>{{Cita|Mick Wall|p. 219}}.</ref> Nel 1982 iniziò la registrazione del nuovo album che venne pubblicato pochi mesi dopo, ''[[The Number of the Beast (album)|The Number of the Beast]]'', preceduto dal primo singolo ''[[Run to the Hills]]''. Il disco presentò elementi rinnovati rispetto ai due precedenti album e fu caratterizzato da nuove e arricchite sonorità rispetto ai precedenti dischi, grazie soprattutto alle capacità vocali di Bruce.<ref name="rizhd"/><ref name="Wall">{{Cita|Mick Wall|p. 220}}.</ref>
Questo album è a tutt'oggi ritenuto tra i più importanti tra quelli prodotti in ambito [[Heavy metal|metal]] e tra i più influenti del genere.<ref name="truemetal">{{cita web|url=http://www.truemetal.it/modules.php?name=Encyclopedia&op=content&tid=50&page=2|titolo=Biografia Iron Maiden|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050129000932/http://truemetal.it/modules.php?name=Encyclopedia&op=content&tid=50&page=2|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=731|titolo=Recensione di The Number of the Beast|data=24 settembre 2002|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20021115212221/http://truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=731|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.heavy-metal.it/recensioni/album_templ.php?id=1250|titolo=Recensione di The Number of the Beast|autore=Daniele Amerio|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101215090948/http://heavy-metal.it/recensioni/album_templ.php?id=1250|urlmorto=sì}}</ref><ref name="ondarock">{{cita web|url=http://www.ondarock.it/rockedintorni/ironmaiden.htm|titolo=Biografia Iron Maiden|sito=[[Ondarock]]|accesso=31 maggio 2010}}</ref> Nel disco sono presenti alcuni dei brani più noti del gruppo, come ''Children of the Damned'', ''22 Acacia Avenue'', ''[[Hallowed Be Thy Name (Iron Maiden)|Hallowed Be Thy Name]]'', ''[[Run to the Hills]]'' e l'omonimo ''[[The Number of the Beast (singolo)|The Number of the Beast]]'';<ref name="Beast">{{Allmusic|album|mw0000044718|The Number of the Beast|accesso = 1º aprile 2013}}</ref><ref>{{cita|Luca Signorelli, 2001|p. 92}}.</ref> l'album raggiunse il primo posto nelle classifiche britanniche.<ref name=227-229>{{Cita|Mick Wall|pp. 227-229}}.</ref>
Come tanti gruppi heavy metal di quegli anni, anche gli Iron Maiden furono oggetto di accuse di [[satanismo]] da parte di alcune organizzazioni religiose<ref name=227-229/> le quali, in occasione dell'uscita del terzo album, tentarono di boicottarne la distribuzione, giungendo al punto di bruciarne varie copie in pubblico.<ref name="DVD"/><ref name=227-229/> In realtà il brano che dà il titolo all'album e soprattutto il suo testo introduttivo sono tratti dal libro biblico dell'[[Apocalisse di Giovanni|Apocalisse]]; questo testo originariamente avrebbe dovuto essere narrato dall'attore [[Vincent Price]] la cui richiesta economica però, «non meno di 25.000 sterline», fu ritenuta troppo onerosa e la band fu costretta a ingaggiare un imitatore per l'incisione del brano.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.legendsofhorror.org/pages/price.html|titolo=Trivia|accesso=14 settembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090912053249/http://www.legendsofhorror.org/pages/price.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.songfacts.com/detail.php?id=2347|titolo=The Number of the Beast|accesso=14 settembre 2010}}</ref> Il gruppo non fece molto caso alle polemiche e partì per un nuovo tour, ''[[The Beast on the Road]]'', in cui furono la band principale per quasi tutte le tappe, tranne che negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] dove in alcune date aprirono ai [[Rainbow (gruppo musicale)|Rainbow]], a [[Ozzy Osbourne]] e ai [[38 Special]].<ref>{{Cita|Dave Bowler|p. 59}}.</ref> Tuttavia, il 29 giugno a [[New York]] si registrò il tutto esaurito e durante lo show comparirono nuove scenografie che ruotavano attorno a un gigantesco pupazzo di [[Eddie the Head|Eddie]].
=== Il successo mondiale (1983-1985) ===
[[File:Iron Maiden 05.jpg|right|thumb|Dave Murray e Adrian Smith in concerto durante una data del tour ''[[The Beast on the Road]]'']]
Terminata la tournée, la band si prese un periodo di riposo alle [[Bahamas]] dove registrò il quarto album, ''[[Piece of Mind]]'' (1983), subito seguito dal ''[[World Piece Tour]]''. Al disco partecipò il nuovo batterista [[Nicko McBrain]], ex collaboratore di [[Pat Travers]] e dei [[Trust (gruppo musicale francese)|Trust]], inserito nel gruppo in seguito alla defezione di Clive Burr, uscito per problemi di stress e salute.<ref name="DVD"/><ref name="wq">{{Cita|Mick Wall|p. 234}}.</ref>
Musicalmente l'album presentò nuove influenze sonore tratte dal [[rock progressivo]],<ref name="metallized">{{cita web|url=http://www.metallized.it/recensione.php?id=1131|titolo=Recensione di "Piece of Mind"|accesso=31 maggio 2010}}</ref> con brani più melodici e strutturalmente più complessi e ricercati.<ref name="metallized"/><ref>{{Allmusic|album|mw0000045853|Piece of Mind|accesso = 1º aprile 2013}}</ref> Gran parte di queste novità erano dovute proprio allo stile più tecnico e raffinato del nuovo batterista.<ref name="metallized"/> Dickinson, grazie alla sua laurea in storia e letteratura, compose testi molto colti come ad esempio ''Revelations'' o ''[[Flight of Icarus]]''. L'album venne molto apprezzato,<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=306|titolo=Piece Of Mind|sito=Iron Maiden|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100601134822/http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=306|urlmorto=sì}}</ref> e il brano ''[[The Trooper]]'' divenne una delle canzoni più note del gruppo.<ref>{{cita web|url=http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=1168|titolo=Piece Of Mind|autore=Riccardo Mezzera|data=27 marzo 2003|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20030615002453/http://truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=1168|urlmorto=sì}}</ref>
Sempre alle Bahamas, il quintetto registrò nel 1984 il quinto album, ''[[Powerslave]]'', che riscosse un enorme successo, raggiungendo la seconda posizione della [[Official Albums Chart]] britannica<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=307|titolo=Powerslave|sito=Iron Maiden|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100819110555/http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=307|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita|Dave Bowler|p. 146}}.</ref> e ripresentando sonorità più dure ma conservando allo stesso tempo i tratti rock progressivo inseriti nel precedente.<ref>{{Allmusic|album|mw0000190289|Powerslave|accesso = 1º aprile 2013}}</ref> L'album fu influenzato dalla [[Antico Egitto|civiltà egizia]], con frequenti riferimenti nei testi alla cultura e alle credenze di questo popolo antico.<ref name="walser">{{Cita|Robert Walser|p. 162}}.</ref> I due singoli, ''[[Aces High]]'' e ''[[2 Minutes to Midnight]]'', assieme alla [[title track]] e alla traccia conclusiva ''The Rime of the Ancient Mariner'', ispirata all'[[La ballata del vecchio marinaio|omonimo poemetto]] di [[Samuel Taylor Coleridge|Coleridge]], diventeranno presto classici del gruppo e verranno suonate dal vivo in numerosi concerti.<ref>{{Cita|Mick Wall|p. 244}}.</ref><ref>{{cita web|url=http://www.metallized.it/recensione.php?id=1783|titolo=Powerslave|autore=Francesco Gallina|accesso=31 maggio 2010}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=1084|titolo = Powerslave|data = 17 febbraio 2003|accesso = 31 ottobre 2022|urlarchivio = https://archive.is/2013.04.13-114607/http://www.truemetal.it/cont/articolo/powerslave/51341/1.html}}</ref> Il brano ''Flash of the Blade'' fece parte, tra l'altro, della colonna sonora di ''[[Phenomena]]'', un film di [[Dario Argento]].
Il loro successivo tour mondiale, il ''[[World Slavery Tour]]'', fu il più lungo mai sostenuto dalla band durando tredici mesi, per un totale di 360 concerti.<ref>{{Cita|Paul Stenning|p. 102}}.</ref> Alle date del tour si aggiunse anche la partecipazione, come attrazione principale, al festival [[Rock in Rio]], dove suonarono di fronte a un pubblico stimato tra i 250.000 e i 350.000 spettatori.<ref name="iron">{{cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=8&p2_articleid=688|titolo=Iron Maiden announce full details of LIVE AFTER DEATH DVD|sito=Iron Maiden|data=7 novembre 2007|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160202130740/http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=8&p2_articleid=688|urlmorto=sì}}</ref> Durante le quattro serate di "tutto esaurito" alla [[Long Beach|Long Beach Arena]] venne invece registrato il ''[[Live After Death]]'' (1985), considerato dalla stampa di settore uno dei più grandi dischi dal vivo nella storia del genere.<ref>{{Cita web|url = http://www.truemetal.it/modules.php?name=Encyclopedia&op=content&tid=50&page=3|titolo = Iron Maiden|accesso = 31 ottobre 2022|urlarchivio = https://archive.is/2013.01.12-002549/http://www.truemetal.it/modules.php?name=Encyclopedia&op=content&tid=50&page=3}}</ref><ref name="LAD-truemetal">{{cita web|url=http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=1117|titolo=Recensione del Live After Death|data=27 febbraio 2003|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20040330203432/http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=1117|urlmorto=sì}}</ref>
=== Le innovazioni (1986-1988) ===
[[File:Bruceandsteve.jpg|left|thumb|Bruce Dickinson e Steve Harris durante il ''[[World Slavery Tour]]'']]
Dopo un lungo periodo di riposo durante il quale ciascuno dei componenti della band si dedicò alle rispettive famiglie,<ref>{{Cita|Paul Stenning|p. 104}}.</ref> il gruppo tornò in studio di registrazione e, nel 1986, venne pubblicato l'album ''[[Somewhere in Time]]'', disco che evidenziò un'evoluzione musicale per il gruppo; la moda del periodo, che prevedeva un largo uso dei [[Sintetizzatore|sintetizzatori]], parecchio utilizzati anche da importanti artisti heavy metal come [[Ozzy Osbourne]], [[Judas Priest]] e [[Kiss (gruppo musicale)|KISS]], contagiò anche gli Iron Maiden che affiancarono per la prima volta tali suoni alle chitarre e al basso, mantenendo comunque uno stile sempre duro con al suo interno gli [[stilemi]] [[rock progressivo|progressive]] delle loro ultime produzioni.<ref name="Somewhere">{{Allmusic|album|mw0000650285|Somwhere in Time|accesso = 1º aprile 2013}}</ref>
Importante risultò il contributo di [[Adrian Smith (musicista)|Adrian Smith]], che partecipò in maniera evidente alla composizione dei testi e delle musiche come ad esempio in ''[[Wasted Years]]'', caratterizzata dal celebre [[riff]] iniziale; altri brani che diverranno celebri furono ''Heaven Can Wait'' e il secondo singolo, ''[[Stranger in a Strange Land]]''.<ref>{{cita|Luca Signorelli, 2007|p. 64}}.</ref> Le vendite furono tali da raggiungere il terzo posto nelle classifiche britanniche,<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=309|titolo=Somewhere In Time|sito=Iron Maiden|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100808195117/http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=309|urlmorto=sì}}</ref> ma le critiche verso questa svolta non tardarono ad arrivare.<ref>{{Cita web|url = http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=1012|titolo = Somewhere in Time|data = 13 gennaio 2003|accesso = 31 ottobre 2022|urlarchivio = https://archive.is/2012.09.17-162527/http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=1012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.metallized.it/recensione.php?id=1073|titolo=Somwhere in Tine|autore=Francesco Gallina|accesso=31 maggio 2010}}</ref> Il tour successivo, ''[[Somewhere on Tour]]'', registrò il tutto esaurito in molte nazioni e presentò esibizioni sempre più spettacolari, dominate da effetti speciali, luci e fuochi d'artificio.
Dopo due anni di concerti il gruppo ritornò in studio a registrare e, nel 1988, venne pubblicato ''[[Seventh Son of a Seventh Son]]'', disco nel quale sono ancora presenti [[sintetizzatore|sintetizzatori]], accompagnati però da un notevole inasprimento dello stile del gruppo con anche la voce di Dickinson più dura e tagliente. A causa di espliciti riferimenti a [[Satana]] nei testi, si ipotizzò che i membri del gruppo fossero seguaci dell'occultista [[Aleister Crowley]], figura peraltro ritenuta affascinante da Bruce Dickinson, tanto che il cantante gli dedicherà l'album da solista ''[[Chemical Wedding]]''. Il disco raggiunse il primo posto delle classifiche britanniche, trainato da singoli come ''[[Can I Play with Madness]]'', ''[[The Evil That Men Do (Iron Maiden)|The Evil That Men Do]]'' e ''[[The Clairvoyant (Iron Maiden)|The Clairvoyant]]'', proposti per la prima volta dal vivo nel ''[[Seventh Tour of a Seventh Tour]]''.<ref>{{Allmusic|album|mw0000195384|Seventh Son of a Seventh Son|accesso = 1º aprile 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=757|titolo=Seventh Son Of A Seventh Son|autore=Diego Cafolla|data=1º ottobre 2002|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110904035518/http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=757|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.metallized.it/recensione.php?id=1045|titolo=Seventh Son Of A Seventh Son|accesso=31 maggio 2010}}</ref>
=== Primi anni novanta (1989-1993) ===
[[File:Murray Gers 079.jpg|thumb|upright|Dave Murray e Janick Gers]]
Nel 1989 il chitarrista [[Adrian Smith (musicista)|Adrian Smith]] abbandonò il gruppo per intraprendere la carriera da solista, pubblicando l'album ''[[Silver and Gold (A.S.A.P.)|Silver and Gold]]'' come A.S.A.P. (Adrian Smith Audio Project).<ref name="truemetal4">{{cita web|url=http://www.truemetal.it/modules.php?name=Encyclopedia&op=content&tid=50&page=4|titolo=Biografia Iron Maiden|accesso=29 dicembre 2009|urlmorto=sì}}</ref> Al suo posto gli Iron Maiden ingaggiarono [[Janick Gers]], in precedenza nei [[Gillan]] di [[Ian Gillan]] dei [[Deep Purple]].
Con la nuova formazione, gli Iron Maiden pubblicarono nel 1990 l'album ''[[No Prayer for the Dying]]'', il quale segnò un ritorno allo stile più ruvido degli esordi.<ref name="NoPrayer"/><ref name="NPFTD">{{Allmusic|album|mw0000204748|No Prayer for the Dying|accesso = 1º aprile 2013}}</ref> Nonostante il numero di vendite sufficiente,<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=311|titolo=No Prayer For The Dying|sito=Iron Maiden|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100819101834/http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=311|urlmorto=sì}}</ref> il gruppo fu accusato da critici e fan di aver perso di spessore, vena creativa e tecnica rispetto alle uscite precedenti.<ref name="truemetal4"/><ref name="NoPrayer">{{cita web|url=http://www.metallized.it/recensione.php?id=1405|titolo=No Prayer For The Dying|accesso=31 maggio 2010}}</ref><ref name="NPFTD"/><ref>{{Cita web|url = http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=1094|titolo = No Prayer For The Dying|data = 17 febbraio 2003|accesso = 31 ottobre 2022|urlarchivio = https://archive.is/2013.04.13-093647/http://www.truemetal.it/cont/articolo/no-prayer-for-the-dying/51356/1.html}}</ref> Tuttavia il singolo ''[[Bring Your Daughter... To the Slaughter]]'' fu il primo nella storia degli Iron Maiden a classificarsi al primo posto nelle classifiche britanniche rimanendo in tale posizione per 2 settimane.<ref>Booklet di ''[[No Prayer for the Dying]]'', edizione rimasterizzata dalla [[EMI]] nel 1998.</ref> Assieme a questa canzone vennero ben accolti dal pubblico anche il brano di apertura ''Tailgunner'', la title track e l'altro singolo ''[[Holy Smoke (Iron Maiden)|Holy Smoke]]''.<ref name="NPFTD"/><ref>{{cita|Luca Signorelli, 2001|p. 93}}.</ref> Il tour dell'album in questione, ''[[No Prayer on the Road]]'', fu caratterizzato da scenografie volutamente più povere rispetto allo sfarzo dei tour precedenti.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaidencommentary.com/?url=tour08_npftd/tour08_npftd&lang=eng&link=tours|titolo=No Prayer on the Road|accesso=15 ottobre 2010}}</ref>
L'album seguente, intitolato ''[[Fear of the Dark]]'', venne pubblicato nel 1992. Anche questa pubblicazione ricevette qualche critica per le stesse ragioni di ''[[No Prayer for the Dying]]'', ma si rivelò comunque più valida della precedente in termini di popolarità e di vendite, raggiungendo il secondo posto nelle classifiche inglesi,<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=312|titolo=Fear of the Dark|sito=Iron Maiden|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100819113058/http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=312|urlmorto=sì}}</ref> grazie anche alla famosa [[Fear of the Dark (Live)|traccia omonima]], punto fisso della band in sede live. Anche pezzi come ''[[Be Quick or Be Dead]]'', ''[[From Here to Eternity (Iron Maiden)|From Here to Eternity]]'' e la [[Power ballad|ballad]] ''[[Wasting Love]]'' riscontrarono buoni consensi da parte del pubblico, anche se posti in secondo piano rispetto ad altri più noti della loro carriera.<ref>{{Cita web|url = http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=1090|titolo = Fear Of The Dark|autore = Paolo Beretta|data = 18 febbraio 2003|accesso = 31 ottobre 2022|urlarchivio = https://archive.is/2012.09.18-221429/http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=1090}}</ref><ref>{{Allmusic|album|mw0000073138|Fear of the Dark|accesso = 1º aprile 2013}}</ref>
Il ''[[Fear of the Dark Tour]]'' vide gli Iron Maiden approdare anche al ''[[Monsters of Rock]]'' del 1992,<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaidencommentary.com/?url=tour09_fotd/tour09_fotd&lang=eng&link=tours|titolo=Fear of the Dark Tour|accesso=15 ottobre 2010}}</ref> tenutosi a [[Castle Donington]] insieme a [[Slayer]], [[W.A.S.P.]], [[Skid Row]] ed altre band. Il concerto tenuto a Castle Donington venne immortalato nell'[[album dal vivo]] ''[[Live at Donington]]''.<ref>{{Allmusic|album|mw0000044960|Live at Donington|accesso = 1º aprile 2013}}</ref> L'anno successivo gli Iron Maiden crearono un nuovo tour intitolato ''[[Real Live Tour|A Real Live Tour]]'', dal quale furono tratti altri due album dal vivo: ''[[A Real Live One]]''<ref>{{Allmusic|album|mw0000095205|A Real Live One|accesso = 1º aprile 2013}}</ref> e ''[[A Real Dead One]]'',<ref name="DeadOne">{{Allmusic|album|mw0000104525|A Real Dead One|accesso = 1º aprile 2013}}</ref> entrambi riuniti nel 1998 con il titolo ''[[A Real Live Dead One]]''.
=== L'era di Blaze Bayley (1993-1999) ===
[[File:BlazeBayleyStockholm1.JPG|left|thumb|upright|Blaze Bayley]]
Alla fine del ''Real Live Tour'', Dickinson annunciò di voler lasciare la band.<ref>{{Cita|Mick Wall|p. 294}}.</ref> Fra le cause della decisione ci furono i dissidi con Harris, la sua carriera solista ostacolata per gli impegni con gli Iron Maiden e la volontà di cimentarsi in qualcosa di diverso.<ref name="truemetal4"/><ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.bbc.co.uk/berkshire/content/articles/2005/03/22/bruce_dickinson_interview_feature.shtml|titolo=Interview: Bruce Dickinson|autore=Linda Serck|autore2=Catherine Turner|sito=[[BBC]]|data=22 marzo 2005|accesso=31 maggio 2010}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.truemetal.it/modules.php?name=News&file=article&sid=5061|titolo=Biografia Steve Harris|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20031031104302/http://www.truemetal.it/modules.php?name=News&file=article&sid=5061|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita|Colin Larkin|p. 2711}}.</ref> {{Senza fonte|La sua uscita lasciò impietriti numerosi fan, rimasti affascinati dalla sua voce e dalla sua presenza scenica}} che tanto avevano contribuito alla notorietà del gruppo.<ref name="knacblaz">{{cita web|lingua=en|url=http://www.knac.com/article.asp?ArticleID=1910|titolo=Exclusive! An Interview With Blaze Vocalist Blaze Bayley|autore=Krishta Abruzzini|data=1º aprile 2003|accesso=15 ottobre 2010}}</ref> Venne cercato un nuovo cantante e le audizioni puntarono, per volere di Harris, a scartare immediatamente i cantanti non inglesi arrivando a dire che l'ex [[Helloween]], [[Michael Kiske]], non venne preso dal gruppo perché tedesco.<ref name="VirtualXI">{{Cita web|url = http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=1125|titolo = Virtual XI|data = 23 gennaio 2003|accesso = 31 ottobre 2022|urlarchivio = https://archive.is/2013.04.13-113333/http://www.truemetal.it/cont/articolo/virtual-xi/51385/1.html}}</ref> Tra i cantanti scartati ci fu anche lo [[Scozia|scozzese]] [[Doogie White]];<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.doogiewhite.com/pages/history.htm|titolo = Doogie White Biography|accesso = 31 maggio 2010|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090208103649/http://doogiewhite.com/pages/history.htm|urlmorto = sì}}</ref> alla fine venne scelto [[Blaze Bayley]], già membro dei [[Wolfsbane (gruppo musicale)|Wolfsbane]], caratterizzato da una voce differente rispetto a quello di Dickinson a causa delle tonalità molto più basse e meno incisive.<ref>{{cita|Cesare Rizzi|p. 272}}.</ref>
Nel 1995 venne pubblicato il decimo album, ''[[The X Factor (album)|The X Factor]]'', e a settembre iniziò un nuovo tour, ''[[The X Factour]]''. Il disco segnò una svolta nel sound, che divenne molto più cupo e intimista.<ref name="truexfact" /> Cause principali di questo cambio furono il sacrificio, deciso dal nuovo produttore Nigel Green, di parte della potenza delle chitarre, la voce di Blaze e i problemi familiari di Harris che, oltre ad aver da poco perso il padre, si era anche separato dalla moglie.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=14|titolo=Steve Harris Biography|sito=Iron Maiden|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100425133226/http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=14|urlmorto=sì}}</ref> Lo stesso incipit dell'album presentò già un punto di rottura rispetto al passato: al posto di una prima traccia veloce e diretta, venne scelta la cupa ''Sign of the Cross'', ispirata al [[romanzo]] di [[Umberto Eco]] ''[[Il nome della rosa]]''; anche le altre composizioni dell'album risultarono lontane dai canoni tradizionali. Anche se il disco raggiunse l'ottava posizione delle classifiche nazionali,<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=316|titolo=The X Factor|sito=Iron Maiden|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://www.webcitation.org/64Ngm14l5?url=http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=316|urlmorto=sì}}</ref> la scelta di Blaze come sostituto di Dickinson venne criticata dai fan.<ref name="XFactor">{{Allmusic|album|mw0000645867|The X Factor|accesso = 1º aprile 2013}}</ref><ref name="truexfact">{{Cita web|url = http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=1112|titolo = The X Factor|autore = Paolo Beretta|data = 24 febbraio 2003|accesso = 31 ottobre 2022|urlarchivio = https://archive.is/2013.04.13-121641/http://www.truemetal.it/cont/articolo/the-x-factor/51376/1.html}}</ref>
Nel 1996 venne pubblicata la raccolta ''[[Best of the Beast]]'', contenente alcuni dei vecchi successi del gruppo e l'inedito ''[[Virus (Iron Maiden)|Virus]]'', composto con Bayley.<ref>{{Allmusic|album|mw0000082114|The Best of the Beast|accesso = 1º aprile 2013}}</ref> Due anni dopo venne pubblicato l'undicesimo album ''[[Virtual XI]]'',<ref name="ReferenceA">{{Allmusic|album|mw0000597969|Virtual XI|accesso = 1º aprile 2013}}</ref> il cui sound si discostò leggermente dal precedente, subendo critiche ancora più pesanti di quelle lanciate contro ''The X Factor''. Il disco venne contestato perché ritenuto ripetitivo, monotono e privo della potenza che aveva caratterizzato gli album del gruppo con Di'Anno e Dickinson.<ref name="VirtualXI"/> Alla sua uscita ''Virtual XI'' si piazzò al sedicesimo posto nel [[Regno Unito]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=318|titolo=Virtual XI|sito=Iron Maiden|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141028181215/http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=318|urlmorto=sì}}</ref> il più basso livello di classifica mai raggiunto dagli Iron Maiden nella propria nazione.<ref name="ReferenceA"/> Nonostante le forti contestazioni,<ref name="VirtualXI"/> alcuni pezzi come ''[[Futureal]]'' e ''The Clansman'' vennero proposti in alcuni concerti anche negli anni successivi alla pubblicazione di ''Virtual XI''.
Il [[Virtual XI World Tour|tour di supporto]] a quest'album, così come il precedente, evidenziò un diverso stile sonoro per via della timbrica di Bayley che conferì un nuovo tocco ai vecchi pezzi cantati da Dickinson.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.ironmaidencommentary.com/?url=tour10_xfactor/tour10_xfactor&lang=eng&link=tours|titolo = The X Factour|accesso = 15 ottobre 2010|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110923095625/http://ironmaidencommentary.com/?url=tour10_xfactor%2Ftour10_xfactor&link=tours&lang=eng|urlmorto = sì}}</ref> Al ritorno dal tour, Bayley uscì dagli Iron Maiden, per cause mai rese ufficiali. Il cantante indicò la [[Sanctuary Records]] come responsabile della rottura del suo sodalizio artistico con il gruppo e disse che le cause furono le pressioni esercitate su Harris dall'[[etichetta discografica]], assieme al management del gruppo, per mandarlo via.<ref>{{Cita|Mick Wall|pp. 321-323}}.</ref>
Nonostante qualche tensione avuta in passato con gli altri componenti, Bayley ha dichiarato di essere in buoni rapporti con gli Iron Maiden e ha definito Harris una persona onesta.<ref name="knacblaz"/>
Dopo la sua defezione, iniziarono a circolare alcune voci circa un possibile ritorno di [[Bruce Dickinson]], caratterizzate dal susseguirsi di smentite e conferme. Nel 1999, dopo circa un anno, i media annunciarono il ritorno di Dickinson nel gruppo con l'aggiunta inaspettata di [[Adrian Smith (musicista)|Adrian Smith]], che nel frattempo aveva collaborato al progetto solista dello stesso Dickinson.<ref>{{cita|Luca Signorelli, 2001|p. 94}}.</ref> Con il ritorno dello storico cantante e di Smith, gli Iron Maiden divennero così un sestetto composto da tre chitarre.<ref>{{Cita|Mick Wall|p. 331}}.</ref><ref>{{cita|Daniel Bukszpan & Ronnie James Dio|p. 99}}.</ref>
=== Il rilancio (1999-2004) ===
[[File:Dave Murray and Janick Gers of Iron Maiden.jpg|left|thumb|Dave Murray e Janick Gers in una data del [[A Matter of Life and Death Tour]]]]
Il ritorno di Smith e Dickinson permise di recuperare l'attenzione dei fan delusi dall'era Bayley. Intendendo celebrare pertanto il ritorno alla vecchia formazione, gli Iron Maiden diedero il via al ''[[The Ed Hunter Tour]]'', durante il quale i sei si ritrovarono a suonare brani di vecchia data come ''[[Aces High]]'', ''Phantom of the Opera'', ''Powerslave'' e ''Wasted Years''.
Terminato il tour, il gruppo scrisse e registrò in breve tempo il dodicesimo album ''[[Brave New World (Iron Maiden)|Brave New World]]'', uscito nel maggio 2000. Questo lavoro riprese la sottile vena "progressive" andata persa dopo ''[[Seventh Son of a Seventh Son]]''.<ref>{{Allmusic|album|mw0000605881|Brave New World|accesso = 1º aprile 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.metallized.it/recensione.php?id=1098|titolo=Brave New World|accesso=31 maggio 2010}}</ref> Il [[Brave New World Tour|tour di supporto]] divenne un vero trionfo, culminato nella performance al [[Rock in Rio]] di [[Rio de Janeiro]] davanti a più di 250.000 persone<ref name="iron"/> ed immortalato nell'album dal vivo ''[[Rock in Rio (album Iron Maiden)|Rock in Rio]]'',<ref>{{Allmusic|album|mw0000658255|Rock in Rio||accesso = 1º aprile 2013}}</ref> uscito sia in doppio CD che in [[Rock in Rio (DVD Iron Maiden)|doppio DVD]]. Terminata la tournée il gruppo si concesse una pausa per poi ripartire per il ''[[Give Me Ed... Till I'm Dead]]'', tournée che propose ancora una scaletta incentrata sul passato del gruppo, anche con lo scopo di celebrare il sopracitato ''Rock in Rio''.<ref>{{Allmusic|album|mw0001352171|Rock in Rio (DVD)|accesso = 1º aprile 2013}}</ref>
Nel 2003 venne pubblicato il tredicesimo album ''[[Dance of Death]]'', caratterizzato da sonorità più elaborate del precedente, carico di venature [[rock and roll]].<ref name="DanceOfDeath">{{Allmusic|album|mw0000598895|Dance of Death|accesso = 1º aprile 2013}}</ref> I brani contenuti in esso mantennero comunque una certa varietà, come rilevabile dalla stessa title track, una "danza della morte" che, nei suoi 8 minuti di durata, sfoggia passaggi piuttosto arditi e cambi di tempo serrati che non venivano più proposti dal gruppo sin dagli anni degli esordi.<ref name="DanceOfDeath"/> Da segnalare inoltre la presenza della prima vera e propria ballad acustica del gruppo, ''Journeyman'', eseguita interamente con strumenti acustici e sinfonici.<ref name="DanceOfDeath"/> Un'ultima particolarità di questo disco è anche riscontrabile in ''Face in the Sand'', il primo pezzo in cui [[Nicko McBrain]] suonò con il [[Grancassa|doppio pedale]], elemento mai usato nella musica del gruppo diversamente dalla maggioranza dei gruppi metal. ''Dance of Death'' riuscì a raggiungere elevate cifre di vendita rispetto alle ultime uscite discografiche degli Iron Maiden.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=326|titolo=Dance Of Death|sito=Iron Maiden|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100819095824/http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=326|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:Nicko McBrain 3.jpg|thumb|upright|Nicko McBrain]]
L'estate del 2003 venne rovinata dall'arresto di Nicko McBrain, che aveva intenzionalmente investito un uomo con la sua auto a seguito di una colluttazione prima di un concerto al "Jones Beach Theater" di [[New York]],<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.mtv.com/news/articles/1474863/20030728/iron_maiden.jhtml|titolo = Iron Maiden Drummer Arrested After Allegedly Driving Into Lot Attendant|autore = Jon Wiederhorn|sito = [[MTV]]|data = 28 luglio 2003|accesso = 1º aprile 2013|dataarchivio = 21 febbraio 2008|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080221101911/http://www.mtv.com/news/articles/1474863/20030728/iron_maiden.jhtml|urlmorto = sì}}</ref> ma il suo rilascio su cauzione permise al gruppo di proseguire con l'organizzazione dell'imminente tournée. Il ''[[Give Me Ed... 'til I'm Dead Tour & Dance of Death World Tour|Dance of Death World Tour]]'' si dimostrò superiore, in termini di successo, al precedente e in molte tappe venne registrato il tutto esaurito.<ref>{{Cita|Mick Wall|p. 380}}.</ref> Dal concerto tenuto alla [[Westfalenhallen|Westfalenhallen Arena]] di [[Dortmund]], [[Germania]], il 24 novembre 2003,<ref name="ddtou"/> venne anche tratto l'album dal vivo ''[[Death on the Road]]'', uscito nell'agosto 2005. Un altro concerto della tournée che ebbe un successo fu quello che si tenne nel [[Wisconsin|South Wisconsin]] insieme ad altri gruppi heavy metal come Moulin Rouge e [[W.A.S.P.]].<ref name="ddtou">{{Cita web|lingua = en|url = http://www.maidenlive.com/Dance-Of-Death-World-Tour.html|titolo = Dance Of Death World Tour|accesso = 1º aprile 2013|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20101017061122/http://www.maidenlive.com/Dance-Of-Death-World-Tour.html|urlmorto = sì}}</ref>
=== ''A Matter of Life and Death'', ''Somewhere Back in Time World Tour'' (2005-2009) ===
[[File:Iron Maiden d35 b.jpg|sinistra|thumb|Gli Iron Maiden in una data del [[Somewhere Back in Time World Tour]]]]
Nel 2005, per celebrare i 25 anni di carriera del gruppo, venne pubblicato ''[[Numbers from the Beast: An All Star Salute to Iron Maiden]]'', composto da cover eseguite da artisti di band differenti.<ref name="AllStarSalute">{{Allmusic|album|mw0000703140|Numbers from the Beast: An All Star Tribute to Iron Maiden|accesso = 1º aprile 2013}}</ref> All'iniziativa aderì anche l'ex cantante [[Paul Di'Anno]], il quale incise con il suo gruppo una reinterpretazione di ''[[Twilight Zone/Wrathchild|Wrathchild]]''.<ref name="AllStarSalute"/>
Sempre per la stessa ricorrenza, gli Iron Maiden ripubblicarono il singolo ''[[Run to the Hills]]'', contenente anche alcuni pezzi suonati nel concerto alla [[Brixton Academy]] del 2002. Anche in questo caso il ricavato venne devoluto in beneficenza a [[Clive Burr]] e alle associazioni per la ricerca sulla [[sclerosi multipla]].<ref>{{Cita web|url = http://www.truemetal.it/modules.php?name=News&file=article&sid=492|titolo = Tristi momenti per gli Iron Maiden|autore = Mauro Gelsomini|data = 11 gennaio 2002|accesso = 1º aprile 2013|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090824185522/http://www.truemetal.it/modules.php?name=News|urlmorto = sì}}</ref>
Il
Nell'agosto del 2006 venne pubblicato, preceduto dal singolo ''[[The Reincarnation of Benjamin Breeg]]'', il quattordicesimo album ''[[A Matter of Life and Death (album)|A Matter of Life and Death]]'',<ref name="Matter">{{Allmusic|album|mw0000542236|A Matter of Life and Death|accesso = 1º aprile 2013}}</ref> il quale riscosse immediatamente un largo successo<ref name="Matter"/><ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=328|titolo = A Matter Of Life And Death|sito = Iron Maiden|accesso = 1º aprile 2013|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140718093451/http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=22&p2_articleid=328|urlmorto = sì}}</ref> come ad esempio in [[Finlandia]], dove il disco viene accolto con enorme entusiasmo,<ref>{{Cita web|url = http://www.truemetal.it/modules.php?name=News&file=article&sid=17314|titolo = Iron Maiden: continua la scalata delle charts|autore = Paola Bonizzato|data = 25 agosto 2006|accesso = 1º aprile 2013|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090824185522/http://www.truemetal.it/modules.php?name=News|urlmorto = sì}}</ref> mentre in [[Italia]], dopo la prima settimana di vendite, raggiunse il primo posto in classifica.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.musicaedischi.it/recensioni.php?genere=0&id=3443|titolo = Iron Maiden, A matter of life or death|autore = Antonio Costa Barbè|sito = Musica e dischi|accesso = 1º aprile 2013}}</ref>
La band rimase molto soddisfatta dell'album, a tal punto che decise di riproporlo interamente durante i concerti successivi alla pubblicazione, assieme ad altri 5 pezzi storici, ovvero: ''[[The Evil That Men Do (Iron Maiden)|The Evil That Men Do]]'', ''Fear of the Dark'', ''[[2 Minutes to Midnight]]'', ''Hallowed Be Thy Name'' e ''Iron Maiden''. Nonostante alcuni malumori,<ref>{{Cita web|url = http://www.metallus.it/recensione.asp?id=5476|titolo = Iron Maiden, A Matter of Life and Death|autore = Andrea Sacchi|data = 29 agosto 2006|accesso = 31 ottobre 2022|urlarchivio = https://archive.is/2012.09.05-102819/http://www.metallus.it/recensioni/a-matter-of-life-and-death/}}</ref> il tour si rivelò un enorme successo e registrò svariati sold out. Poco dopo, venne creato un nuovo tour denominato ''A Matter of the Beast'', la cui scaletta comprendeva tra le tante anche cinque brani tratti dall'ultimo album e cinque provenienti dal terzo album ''The Number of the Beast''.
Il 31 dicembre 2007 gli Iron Maiden inaugurarono il loro speciale aereo per i tour, un [[Boeing 757]] bianco marchiato con il logo della band e l'immagine della loro mascotte Eddie risalente all'era di ''Powerslave'' dipinta sulla coda. L'8 gennaio il 757 fu battezzato "Ed Force One" a seguito di un sondaggio sul loro sito ufficiale.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.ironmaiden.com/plane-spotting-just-became-cool.html|titolo = Plane spotting just became cool...|sito = Iron Maiden|data = 31 dicembre 2007|accesso = 1º aprile 2013|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120331061529/http://www.ironmaiden.com/plane-spotting-just-became-cool.html|urlmorto = sì}}</ref><ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.flightglobal.com/articles/2007/12/23/220533/picture-astraeus-unveils-heavy-metal-757-for-iron-maiden-tour.html|titolo = PICTURE: Astraeus unveils 'heavy metal'757 for Iron Maiden tour|autore = Graham Warwick|sito = Flight Global|data = 23 dicembre 2007|accesso = 1º aprile 2013}}</ref>
Il 2008 li vide di nuovo in tour, con il [[Somewhere Back in Time World Tour]], che comprese brani che andavano dall'omonimo debutto ''[[Iron Maiden (album)|Iron Maiden]]'' (1980) fino a ''[[Seventh Son of a Seventh Son]]'' (1988). Il tour, suddiviso in tre sezioni, iniziò il 1º febbraio 2008 e terminò il 2 aprile dell'anno successivo.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.ironmaiden.com/somewhere-back-in-time-world-tour-2008-1.html|titolo = Somewhere Back In Time World Tour|sito = Iron Maiden|accesso = 1º aprile 2013|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130319081908/http://www.ironmaiden.com/somewhere-back-in-time-world-tour-2008-1.html|urlmorto = sì}}</ref> Durante questo periodo gli Iron Maiden toccarono tutti e cinque i continenti (23 città) esibendosi, dopo 15 anni d'assenza, anche in [[Australia]]. Il 10 maggio 2008 venne pubblicata la raccolta ''[[Somewhere Back in Time: The Best of 1980-1989]]'', costituita da 15 brani provenienti dai primi sette album pubblicati dal gruppo.
Nell'aprile 2009 venne pubblicato il [[documentario]] ''[[Flight 666]]'', il quale documenta il Somewhere Back in Time World Tour, oltre anche a riprese effettuate in giro per il globo a bordo del famoso Ed Force One (guidato da Bruce Dickinson che è pilota di linea) tra 23 date con il "tutto esaurito" in 13 differenti Stati. Il film è stato girato in alta definizione con audio 5.1 ed è stato presentato ufficialmente il 21 aprile in diversi cinema sparsi per il mondo.<ref>{{cita web|url=http://www.metallized.it/recensione.php?id=3497|titolo=Flight 666|autore=Francesco Gallina|accesso=31 maggio 2010}}</ref> Poco dopo venne pubblicato anche la colonna sonora utilizzata per il film, ''[[Flight 666: The Original Soundtrack]]''.<ref>{{Allmusic|album|mw0000818094|Flight 666|accesso = 1º aprile 2013}}</ref>
=== ''The Final Frontier'' e il ''Maiden England World Tour'' (2010-2013) ===
{{vedi anche|The Final Frontier (Iron Maiden)|Maiden England World Tour}}
[[File:Iron Maiden 2010.jpg|left|thumb|Bruce Dickinson con gli Iron Maiden al Bluesfest 2010 di [[Ottawa]]]]
Dopo varie interviste, prima di Bruce Dickinson e poi di Steve Harris, anche Janick Gers tramite un'intervista alla BBC annunciò, sul finire del 2009, che la band aveva già iniziato la fase di composizione e di registrazione del loro quindicesimo album in studio.<ref>{{cita web|url=http://www.metallized.it/notizia.php?id=10565|titolo=IRON MAIDEN: al lavoro sul nuovo disco!|data=8 novembre 2009|accesso=31 maggio 2010}}</ref> In un'intervista radiofonica tenutasi nel mese di gennaio 2010, il batterista [[Nicko McBrain]] annunciò che otto canzoni erano già pronte per la pubblicazione con poi l'aggiunta di altre ancora in fase di composizione.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.blabbermouth.net/news.aspx?mode=Article&newsitemID=132833|titolo = IRON MAIDEN Drummer Says There Are 'Eight Songs Written' For New Album|data = 3 gennaio 2010|accesso = 1º aprile 2013}}</ref>
L'8 giugno 2010, gli Iron Maiden annunciarono il titolo dell'album, ''[[The Final Frontier (Iron Maiden)|The Final Frontier]]'',<ref name="FinalFrontier">{{Cita web|lingua = en|url = http://www.ironmaiden.com/maiden-announce-release-date-artwork-and-tracklisting-for-new-album-the-final-frontier.html|titolo = Maiden Announce Release Date, Artwork And Tracklisting For New Album The Final Frontier|sito = Iron Maiden|accesso = 1º aprile 2013|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150927141326/http://www.ironmaiden.com/maiden-announce-release-date-artwork-and-tracklisting-for-new-album-the-final-frontier.html|urlmorto = sì}}</ref> data di pubblicazione e la copertina, oltre anche alle date iniziali del [[The Final Frontier World Tour|tour di supporto]], iniziato il 9 giugno a [[Dallas]] e terminato il 21 agosto a [[Valencia]] ([[Spagna]]).<ref name="FinalFrontier"/><ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.ironmaiden.com/the-final-frontier-world-tour-2010.html|titolo = The Final Frontier World Tour - 2010/11|sito = Iron Maiden|accesso = 1º aprile 2013|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131003100634/http://www.ironmaiden.com/the-final-frontier-world-tour-2010.html|urlmorto = sì}}</ref> Quasi in contemporanea all'annuncio, è stato pubblicato via internet il singolo ''[[El Dorado (Iron Maiden)|El Dorado]]'', seguito il 13 luglio dal [[videoclip]] della title track.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.ironmaiden.com/iron-maiden-announce-the-video-premiere-of-the-final-frontier.html|titolo = Iron Maiden announce the video premiere of 'The Final Frontier'|sito = Iron Maiden|data = 13 luglio 2010|accesso = 31 ottobre 2022|urlarchivio = https://archive.is/2013.01.26-180619/http://www.ironmaiden.com/iron-maiden-announce-the-video-premiere-of-the-final-frontier.html}}</ref> L'album, pubblicato ufficialmente il 16 agosto,<ref name="FinalFrontier"/> si è rivelato un buon successo di vendite accompagnato da ottime recensioni da parte della critica.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.ironmaiden.com/the-first-final-frontier-review.html|titolo = The First Final Frontier Review...|sito = Iron Maiden|data = 23 luglio 2013|accesso = 31 ottobre 2022|urlarchivio = https://archive.is/2013.04.11-042718/http://www.ironmaiden.com/the-first-final-frontier-review.html}}</ref><ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.rocksound.tv/reviews/article/iron-maiden-the-final-frontier|titolo = The Final Frontier Review|accesso = 1º aprile 2013}}</ref><ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.metalhammer.co.uk/news/iron-maiden-the-final-frontier-review/|titolo = The Final Frontier Review|sito = [[Metal Hammer]]|accesso = 1º aprile 2013|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130722085632/http://www.metalhammer.co.uk/news/iron-maiden-the-final-frontier-review/|urlmorto = sì}}</ref>
[[File:Iron Maiden @ Olympiastadion, 2011-07-08.jpg|thumb|Il gruppo allo Stadio Olimpico di [[Helsinki]] l'8 luglio 2011]]
Il disco, il giorno dopo la sua uscita, grazie alle {{formatnum:22000}} copie vendute, ha esordito in vetta nella [[Official Albums Chart]] britannica,<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.musicweek.com/story.asp?sectioncode=1&storycode=1042222&c=1|titolo = The Final (Chart) Frontier for Iron Maiden|autore = Ben Cardew|data = 17 agosto 2010|accesso = 1º aprile 2013}}</ref> risultato ottenuto in passato solo con l'uscita di ''[[The Number of the Beast (album)|The Number of the Beast]]'' nel 1982, ''[[Seventh Son of a Seventh Son]]'' nel 1988 e di ''[[Fear of the Dark]]'' nel 1992. L'album ha inoltre esordito alla posizione numero 4 nella classifica [[Billboard 200]],<ref name="finalf">{{Cita web|lingua = en|url = https://www.billboard.com/#/album/iron-maiden/the-final-frontier/1386926|titolo = The Final Frontier|sito = [[Billboard]]|accesso = 1º aprile 2013}}</ref> il risultato più alto che la band abbia mai raggiunto negli [[Stati Uniti d'America]].<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.billboard.com/#/album/iron-maiden/the-final-frontier/1383662|titolo = Iron Maiden - Chart History|sito = [[Billboard]]|accesso = 1º aprile 2013}}</ref> Registrato ai [[Compass Point Studios]], luogo nel quale vennero registrati vari classici del gruppo come ''[[Piece of Mind]]'' e ''[[Powerslave]]'', il lavoro si presenta come un disco molto complesso ma allo stesso tempo immediato e stilisticamente molto vicino ai precedenti dischi.<ref>{{Allmusic|album|mw0002011126|The Final Frontier|accesso = 1º aprile 2013}}</ref> La seconda canzone dell'album, ''El Dorado'', ha portato la band a vincere, il 13 febbraio 2011, il primo [[Grammy Award]] dopo più 35 anni di attività e 15 album in studio.<ref name="Grammy">{{Cita web|lingua = en|url = http://www.grammy.com/nominees/search?artist=Iron+Maiden&field_nominee_work_value=El+Dorado&year=All&genre=All|titolo = Past Winners Search|accesso = 1º aprile 2013}}</ref>
Il 6 giugno 2011 è stata pubblicata la raccolta ''[[From Fear to Eternity: The Best of 1990-2010]]'', seguito di ''[[Somewhere Back in Time: The Best of 1980-1989]]'' che raccoglie tutti i maggiori successi del gruppo composti negli ultimi vent'anni della loro carriera.<ref>{{Allmusic|album|mw0002135155|From Fear to Eternity: The Best of 1990-2010|accesso = 1º aprile 2013}}</ref>
Il 17 gennaio 2012 sono stati annunciati il titolo, data di pubblicazione e lista tracce di un nuovo album dal vivo intitolato ''[[En vivo! (Iron Maiden)|En vivo!]]'',<ref name="EnVivo!">{{Cita web|lingua = en|url = http://www.ironmaiden.com/iron-maiden-en-vivo.html|titolo = Iron Maiden EN VIVO!|sito = Iron Maiden|data = 17 gennaio 2012|accesso = 1º aprile 2013|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130326011338/http://www.ironmaiden.com/iron-maiden-en-vivo.html|urlmorto = sì}}</ref> pubblicato il 26 marzo e contenente le registrazioni del concerto del 10 aprile 2011 a [[Santiago del Cile]].<ref name="EnVivo!"/>
Il 15 febbraio 2012 il gruppo ha annunciato il ''[[Maiden England World Tour]]'', il quale si basa sull'[[Maiden England|omonimo VHS]] pubblicato nel 1989.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.metalhammer.co.uk/news/iron-maiden-announce-us-tour/|titolo = Maiden announce US tour|autore = Merlin Alderslade|sito = [[Metal Hammer]]|data = 15 febbraio 2012|accesso = 14 marzo 2013}}</ref> Il tour è iniziato nell'estate del 2012 ed è proseguito con alcune date aggiuntive nel 2013 nelle quali il gruppo ha toccato l'Europa e il continente americano.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.ironmaiden.com/maiden-england-tour---2013.html|titolo = Maiden England Tour - 2013|sito = Iron Maiden|accesso = 29 luglio 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150719111256/http://www.ironmaiden.com/maiden-england-tour---2013.html|urlmorto = sì}}</ref> Il tour si è concluso presso lo stadio nazionale del Cile (medesimo luogo nel quale è stato registrato ''[[En vivo! (Iron Maiden)|En vivo!]]'') davanti a più di {{formatnum:60000}} fan, stabilendo il record per la «maggiore affluenza per un gruppo musicale in Cile».<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.ironmaiden.com/maiden-england-tour-ends-on-a-record-high-in-santiago-chile.html|titolo = MAIDEN ENGLAND TOUR ENDS ON A RECORD HIGH IN SANTIAGO, CHILE|sito = Iron Maiden|data = 30 novembre 2013|accesso = 29 luglio 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150615041759/http://www.ironmaiden.com/maiden-england-tour-ends-on-a-record-high-in-santiago-chile.html|urlmorto = sì}}</ref> Nel mese di settembre 2012, il bassista [[Steve Harris]] ha confermato che il VHS ''Maiden England'' sarebbe stato ripubblicato nel 2013 sotto il titolo di ''[[Maiden England '88]]'',<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Jan Jaedike|data = 1º settembre 2012|titolo = Steve Harris: Es Geht Voran|rivista = Rock Hard|volume = 304|lingua = tedesco|pp = 16-21}}</ref> con la data di pubblicazione fissata per il 25 marzo nei formati DVD, CD e LP.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://loudwire.com/iron-maiden-to-release-maiden-england-88-concert-dvd/|titolo = Iron Maiden to Release ''Maiden England '88'' Concert DVD With Never-Before-Seen Footage|4 = autore Graham Hartmann|data = 12 febbraio 2013|sito = [[Loudwire]]|accesso = 14 marzo 2013|urlarchivio = https://www.webcitation.org/6ENfxhUYk?url=http://loudwire.com/iron-maiden-to-release-maiden-england-88-concert-dvd/|urlmorto = sì}}</ref>
Il 12 marzo 2013 gli Iron Maiden hanno annunciato in collaborazione con il birrificio Robinsons Brewery la realizzazione della loro birra ''Trooper'' (nome derivato dal loro [[The Trooper|brano omonimo]]).<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.ironmaiden.com/trooper--a-new-premium-british-beer-from-iron-maiden-and-robinsons-brewery.html|titolo = TROOPER – A new premium British Beer from Iron Maiden and Robinsons Brewery|sito = Iron Maiden|data = 12 marzo 2013|accesso = 29 luglio 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150729233144/http://www.ironmaiden.com/trooper--a-new-premium-british-beer-from-iron-maiden-and-robinsons-brewery.html|urlmorto = sì}}</ref> Nel mese di novembre dello stesso è stato reso noto che sono state vendute un milione di pinte della ''Trooper''.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.ironmaiden.com/trooper-charges-to-the-million-mark.html|titolo = "TROOPER" CHARGES TO THE MILLION MARK!|sito = Iron Maiden|accesso = 29 luglio 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131216150656/http://www.ironmaiden.com/trooper-charges-to-the-million-mark.html|urlmorto = sì}}</ref>
=== ''The Book of Souls'' e il ''Legacy of the Beast World Tour'' (2013-2019) ===
[[File:Boeing747-IronMaiden01.jpg|thumb|L'Ed Force One impiegato dal gruppo nel 2016 durante il ''The Book of Souls World Tour'']]
In seguito alla conferma, da parte del batterista [[Nicko McBrain]], che ''The Final Frontier'' non sarebbe stato il loro ultimo album,<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.metalhammer.co.uk/news/iron-maidens-nicko-mcbrain-it-aint-gonna-be-the-last-record-not-as-far-as-im-concerned/|titolo = Iron Maiden's Nicko McBrain: "It Ain't Gonna Be The Last Record. Not As Far As I'm Concerned"|autore = Terry Bezer|sito = [[Metal Hammer]]|data = 10 agosto 2010|accesso = 19 giugno 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131029220633/http://www.metalhammer.co.uk/news/iron-maidens-nicko-mcbrain-it-aint-gonna-be-the-last-record-not-as-far-as-im-concerned/|urlmorto = sì}}</ref> [[Bruce Dickinson]] ha rivelato i piani per la registrazione del sedicesimo album in studio nel luglio 2013, con una possibile pubblicazione nel 2015.<ref>{{Cita web|lingua = tk|url = http://hafifmuzik.org/roportaj/bir-bruce-dickinson-roportaji-iron-maidenin-farkli-din-ve-kulturlerden-insanlari-birlestiren-yanini-seviyorum/|titolo = Bir Bruce Dickinson röportajı: "Iron Maiden'ın farklı dİn ve kültürlerden İnsanları bİrleştİren yanını sevİyorum"|autore = Mehmet Tez|sito = Hafif Müzik|data = 26 luglio 2013|accesso = 19 giugno 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20161007111157/http://hafifmuzik.org/roportaj/bir-bruce-dickinson-roportaji-iron-maidenin-farkli-din-ve-kulturlerden-insanlari-birlestiren-yanini-seviyorum/|urlmorto = sì}}</ref>
Il 19 febbraio 2015 è stato reso noto che, poco prima di Natale, era stato diagnosticato un tumore alla lingua a Dickinson, e che di conseguenza si era tempestivamente sottoposto alla chemioterapia.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.ironmaiden.com/bruce-dickinson-undergoes-cancer-treatment.html|titolo = BRUCE DICKINSON UNDERGOES CANCER TREATMENT|sito = Iron Maiden|data = 19 febbraio 2015|accesso = 26 luglio 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150718013200/http://www.ironmaiden.com/bruce-dickinson-undergoes-cancer-treatment.html|urlmorto = sì}}</ref> Il 15 maggio venne annunciato che il cantante era ufficialmente guarito e che per consentirgli di riprendersi al meglio non ci sarebbero stati concerti fino all'anno successivo.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.ironmaiden.com/bruce-dickinson-update.html|titolo = BRUCE DICKINSON UPDATE|sito = Iron Maiden|data = 15 maggio 2015|accesso = 26 luglio 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150518000422/http://www.ironmaiden.com/bruce-dickinson-update.html|urlmorto = sì}}</ref> In un'intervista alla [[BBC]], durante la premiazione degli Iron Maiden con il [[Silver Clef Award]] per il loro contributo alla musica,<ref>{{Cita web|url = http://www.metallus.it/news/iron-maiden-vincitori-dello2-silver-clef-award/|titolo = Iron Maiden: vincitori dell'O2 Silver Clef Award|accesso = 26 luglio 2015}}</ref> Dickinson ha rivelato di aver avuto due tumori.<ref>{{Cita web|url = http://metalitalia.com/articolo/iron-maiden-bruce-dickinson-avevo-due-tumori/|titolo = IRON MAIDEN: Bruce Dickinson, "Avevo due tumori"|accesso = 26 luglio 2015}}</ref>
Nel giugno 2015 il gruppo ha annunciato il titolo del sedicesimo album in studio, ''[[The Book of Souls]]'', e la sua data di pubblicazione, fissata al 4 settembre 2015.<ref>{{Cita web|url = http://www.rollingstone.it/musica/news-musica/iron-maiden-the-book-of-souls-il-nuovo-album-4-settembre-2015/2015-06-18/|titolo = Gli Iron Maiden annunciano 'The Book Of Souls', il nuovo album uscirà il 4 settembre|autore = Andrea Carraro|sito = Rolling Stone Italia|data = 18 giugno 2015|accesso = 19 giugno 2015}}</ref> Il disco rappresenta il primo doppio album nella carriera degli Iron Maiden ed è stato promosso dal singolo ''[[Speed of Light (Iron Maiden)|Speed of Light]]'' e soprattutto dalla tournée ''[[The Book of Souls World Tour]]'', che li ha visti impegnati nel 2016 e nel 2017. L'11 marzo 2016 è stata rivelata la pubblicazione di ''[[Empire of the Clouds]]'', brano conclusivo dell'album, nel formato 12" in occasione dell'annuale [[Record Store Day]], svoltosi il successivo 16 aprile.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://teamrock.com/news/2016-03-12/iron-maiden-prepare-epic-record-store-day-release|titolo = Iron Maiden prepare epic Record Store Day release|autore = Bruce Henne|sito = Team Rock|data = 12 marzo 2016|accesso = 24 marzo 2016}}</ref> Il 17 novembre 2017 è stato pubblicato l'album dal vivo ''[[The Book of Souls: Live Chapter]]'', contenente una selezione dei brani eseguiti durante il tour. Questo seguito tre anni dopo da ''[[Nights of the Dead, Legacy of the Beast: Live in Mexico City]]'', registrato durante le tre date sold-out del 27, 29 e 30 settembre del 2019 a [[Città del Messico]] in occasione del ''[[Legacy of the Beast World Tour]]''.
=== ''Senjutsu'', il ''Run for Your Lives World Tour'' e l'abbandono di Nicko McBrain (2021-presente) ===
[[File:Iron Maiden Senjutsu carton publicitaire.jpg|miniatura|Un cartellone pubblicitario di [[Senjutsu]]]]
Il 15 luglio 2021 gli Iron Maiden hanno pubblicato il singolo inedito ''[[The Writing on the Wall (singolo)|The Writing on the Wall]]'', scritto da Smith e Dickinson e accompagnato dal relativo video musicale animato realizzato in collaborazione con due ex dirigenti della [[Pixar]], Mark Andrews e Andrew Gordon.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.ironmaiden.com/news/article/iron-maiden-reveal-first-new-music-in-6-years-with-spectacular-animated-video-the-writing-on-the-wall|titolo = Iron Maiden reveal first new music in 6 years with spectacular animated video: The Writing On The Wall|sito = Iron Maiden|data = 15 luglio 2021|accesso = 18 luglio 2021}}</ref> Quattro giorni più tardi il gruppo ha annunciato il diciassettesimo album ''[[Senjutsu]]'', previsto per il successivo 3 settembre.<ref>{{Cita web|url = https://metal.it/note.aspx/81604/iron-maiden-tutto-sul-nuovo-album/|titolo = IRON MAIDEN, tutto sul nuovo album|data = 19 luglio 2021|accesso = 25 luglio 2021|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210725061447/https://metal.it/note.aspx/81604/iron-maiden-tutto-sul-nuovo-album/|urlmorto = sì}}</ref> Il 19 agosto 2021 è stato presentato il secondo singolo, ''[[Stratego (singolo)|Stratego]]'', composto da Gers e Harris.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://loudwire.com/iron-maiden-stratego-song-lyrics/|titolo = Iron Maiden Release Second 'Senjutsu' Song Stratego|autore = Joe DiVita|sito = [[Loudwire]]|data = 19 agosto 2021|accesso = 23 agosto 2021}}</ref>
Poco prima della fine del ''[[Legacy of the Beast World Tour]]'' nel 2022 la band ha annunciato il ''[[The Future Past Tour]]'',<ref>{{Cita web|url = https://www.musicandthecity.it/future-past-tour-il-ritorno-live-degli-iron-maiden/|titolo = FUTURE PAST TOUR, il ritorno live degli IRON MAIDEN|autore = Cristiano Celeghin|data = 7 maggio 2023|accesso = 2 settembre 2024}}</ref> con una scaletta principalmente basata sull'album del 1986 ''[[Somewhere in Time]]'' e su ''Senjutsu''.
Nel 2025 il gruppo intraprenderà il ''[[Run for Your Lives World Tour]]'' in Europa, che, festeggiando il cinquantenario, proporrà una scaletta incentrata unicamente sui loro primi nove album.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.ironmaiden.com/iron-maiden-announce-run-for-your-lives-world-tour-2025-26/|titolo = Iron Maiden Announce 'Run For Your Lives' World Tour 2025/26|autore = Sarah|sito = Iron Maiden|data = 19 settembre 2024|accesso = 7 ottobre 2024}}</ref> A tale tour non prenderà parte il batterista Nicko McBrain, che in occasione del concerto tenuto a [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]] il 7 dicembre 2024 ha annunciato il proprio abbandono alle esibizioni dal vivo a causa di problemi di salute, precisando che rimarrà coinvolto nelle attività e nei progetti discografici futuri degli Iron Maiden.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://blabbermouth.net/news/iron-maidens-nicko-mcbrain-announces-retirement-from-touring-tonight-will-be-will-be-my-final-gig-with-the-band|titolo = IRON MAIDEN's NICKO MCBRAIN Announces Retirement From Touring: Tonight Will Be Will Be 'My Final Gig' With The Band|sito = [[Blabbermouth.net]]|data = 7 dicembre 2024|accesso = 7 dicembre 2024}}</ref> A sostituirlo sarà Simon Dawson, annunciato l'8 dicembre.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://blabbermouth.net/news/iron-maiden-announces-new-drummer-a-name-familiar-to-many-of-our-fans|titolo = IRON MAIDEN Announces New Drummer: 'A Name Familiar To Many Of Our Fans'|sito = [[Blabbermouth.net]]|data = 8 dicembre 2024|accesso = 8 dicembre 2024}}</ref> Hanno inoltre pubblicato un libro: "Infinite Dreams".
Il 18 settembre 2025 hanno annunciato il ritorno del tour in Europa. [https://www.ironmaiden.com/ <nowiki>[189]</nowiki>]
== Stile e influenze ==
=== Sviluppo musicale ===
[[File:Iron Maiden en Costa Rica.jpg|thumb|left|Adrian Smith, Dave Murray e Janick Gers]]
In più di quarant'anni di carriera, gli Iron Maiden hanno avuto vari sviluppi musicali che non hanno tuttavia modificato le loro inconfondibili sonorità. Nella musica dei loro primi anni, nonostante il chiaro orientamento verso un [[hard rock]] ed [[heavy metal]] abbastanza simile a quello espresso da [[Deep Purple]], [[Black Sabbath]], [[Led Zeppelin]], [[Thin Lizzy]] e [[Judas Priest]],<ref name="AM"/><ref name="signorel"/><ref>{{Cita|Mick Wall|p. 313}}.</ref> vi erano anche diverse influenze [[Punk rock|punk]] introdotte soprattutto dal cantante [[Paul Di'Anno]] grazie anche alla sua voce ruvida e potente.<ref name="DVD"/>
Con l'uscita di album come ''[[The Number of the Beast (album)|The Number of the Beast]]'' e ''[[Piece of Mind]]'' il gruppo trovò uno stile personale ed anche il successo commerciale.<ref name="Beast"/> Fondamentale per questo cambiamento fu l'arrivo del cantante [[Bruce Dickinson]], dotato di una voce molto potente, acuta ma allo stesso tempo pulita.<ref name="Wall"/>
Con l'album ''[[Somewhere in Time]]'' del 1986, gli Iron Maiden proposero sonorità molto meno ruvide rispetto agli album precedenti. In questo disco fu impiegato per la prima volta il [[guitar synth]], soprattutto nelle introduzioni di brani come ''Caught Somewhere in Time'', ''Heaven Can Wait'' o ''Alexander the Great''. I brani presenti nel disco presentarono una fortissima influenza [[Progressive rock|progressive]] con addirittura la presenza di melodie orientaleggianti.<ref name="Somewhere"/> Due anni più tardi, con ''[[Seventh Son of a Seventh Son]]'', un [[concept album]] con ancora forti influenze progressive, venne introdotto anche l'utilizzo della tastiera<ref name="DeadOne"/> ma con il successivo ''[[No Prayer for the Dying]]'' (1990) ci fu un ritorno a uno stile duro.
Dopo l'abbandono di Dickinson, gli Iron Maiden attraversarono un periodo molto difficile: gli album ''[[The X Factor (album)|The X Factor]]'' (1995) e ''[[Virtual XI]]'' (1998), molto dark e malinconici, vennero fortemente criticati sia dai fan che dalla critica specializzata. Motivo di questa crisi fu anche, secondo molti, l'arrivo del cantante [[Blaze Bayley]] che, al contrario del suo predecessore, aveva una voce molto bassa e profonda.<ref name="VirtualXI"/>
A partire da ''[[Brave New World (Iron Maiden)|Brave New World]]'' del 2000 le sonorità del gruppo si riavvicinarono all'heavy metal. Caratteristica di questo sviluppo è stata la tendenza di aumentare la durata dei brani (tra i 7 ed i 10 minuti), con numerosi cambiamenti ritmici.<ref name="Matter"/>
=== Influenze ===
[[File:Iron Maiden 84 o.jpg|thumb|Adrian Smith e gli altri componenti della band in concerto nel 2009]]
Gli Iron Maiden sono considerati una delle colonne portanti dell'[[heavy metal]],<ref name="truemetal"/><ref name="ondarock"/> genere in cui hanno giocato il ruolo di esponenti di spicco, insieme a band come [[Judas Priest]], [[Saxon (gruppo musicale)|Saxon]], [[Def Leppard]] e [[Venom (gruppo musicale)|Venom]], contribuendo alla nascita di alcuni suoi sottogeneri.<ref name="Rodriguez"/> Il gruppo, ma del resto tutta la [[New wave of British heavy metal]], ebbe grande influenza su [[speed metal|speed]] e [[thrash metal]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://heavymetal.about.com/od/heavymetal101/a/top_nwobhm.htm|titolo=What Is New Wave Of British Heavy Metal?|autore=Chad Bowar|sito=[[About.com]]|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060127125810/http://heavymetal.about.com/od/heavymetal101/a/top_nwobhm.htm|urlmorto=sì}}</ref> ed è inoltre accreditato tra i più influenti per il [[power metal]]<ref>{{Cita|Joel McIver|p. 14}}.</ref> ed il [[melodic death metal]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.metalstorm.ee/pub/article.php?article_id=67|titolo=Melodic Death metal story|accesso=31 maggio 2010}}</ref> Anche i [[Metallica]] furono notevolmente influenzati dal gruppo di Steve Harris, tant'è che [[Lars Ulrich]], in un'intervista concessa nel novembre 1987, disse: «Essi, più di ogni altra band, sono responsabili di aver aperto le porte all'heavy metal negli anni ottanta. Sono stati una grande ispirazione per gruppi come noi.»<ref>{{Cita|Mark Putterford|p. 18}}.</ref>
Gli [[Slayer]], durante i loro esordi, suonavano, oltre a ''cover'' dei [[Judas Priest]], anche pezzi degli Iron Maiden, in vari locali della [[California]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.metalupdate.com/interviewmetalblade.html|titolo=INTERVIEW WITH BRIAN SLAGEL|autore=Eric German|accesso=31 maggio 2010}}</ref> e [[Tom Araya]] citò il gruppo britannico come una grande influenza per il loro disco di debutto, ''[[Show No Mercy]]''.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.askmen.com/toys/interview_100/114_slayer_interview.html|titolo=Interview: Slayer lyric|accesso=31 maggio 2010}}</ref> [[Björn Gelotte]] ([[In Flames]]) disse sugli Iron Maiden: «Credo che abbiano influenzato la nostra epoca. Credo che abbiano avuto un enorme impatto su tutti gli aspiranti cantautori.»<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.metal-rules.com/interviews/InFlames-June2004.htm|titolo=In Flames Guitarist Bjorn Gelotte, Interview by Lord of The Wasteland|accesso=31 maggio 2010}}</ref> [[Alexi Laiho]] disse che il gruppo britannico influì su certe armonie e certi assoli di chitarra dei [[Children of Bodom]].<ref>Intervista ad Alexi Laiho a cura di Angelo Mora su Psycho, maggio 1999, p. 14.</ref> Per tributare la band, anche i [[Dream Theater]] hanno suonato più volte dal vivo l'intera tracklist dell'album ''[[The Number of the Beast (album)|The Number of the Beast]]''.
Altri gruppi come: [[Gamma Ray (gruppo musicale)|Gamma Ray]],<ref>{{Allmusic|artist|gamma-ray-mn0000190331|Gamma Ray|accesso = 29 luglio 2015}}</ref> [[Angra (gruppo musicale)|Angra]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ram.org/music/articles/angrinterview.html|titolo=Interview with, Andre Matos of Angra|autore=Ram Samudrala|data=5 ottobre 1996|accesso=31 maggio 2010}}</ref> [[Running Wild (gruppo musicale)|Running Wild]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.rockeyez.com/interviews/int-running_wild.html|titolo=Interview with, Rolf "Rock 'N' Rolf" Kasparek|autore=Brian Rademacher|data=10 aprile 2004|accesso=31 maggio 2010}}</ref> [[Arch Enemy]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.chroniclesofchaos.com/articles/chats/1-239_arch_enemy.aspx|titolo=Arched Bridges Beware CoC talks to Mike Amott of Arch Enemy|autore=Paul Schwarz|data=7 luglio 1999|accesso=31 maggio 2010}}</ref> [[Dismember]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.chroniclesofchaos.com/articles/chats/1-289_dismember.aspx|titolo=Dissecting a Decade of Dismemberment CoC interviews Dismember's Matti Karki|autore=Paul Schwarz|data=12 agosto 2000|accesso=31 maggio 2010}}</ref> [[Fates Warning]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.www0.org/prog/interviews/frankaresti.shtml|titolo=Here is an exclusive Frank Aresti interview from March 1999|autore=Michael Menegakis|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201028132210/http://www.www0.org/prog/interviews/frankaresti.shtml|urlmorto=sì}}</ref> [[Trivium (gruppo musicale)|Trivium]],<ref>{{Allmusic|artist|trivium-mn0000750895|Trivium|accesso = 29 luglio 2015}}</ref> [[Mercyful Fate]],<ref>{{Allmusic|artist|mercyful-fate-mn0000343954|Mercyful Fate|accesso = 29 luglio 2015}}</ref> [[Quiet Riot]],<ref>{{Allmusic|artist|quiet-riot-mn0000859868|Quiet Riot|accesso = 29 luglio 2015}}</ref> [[Iced Earth]],<ref>{{Allmusic|artist|iced-earth-mn0000769486|Iced Earth|accesso = 29 luglio 2015}}</ref> [[Sentenced]],<ref>{{Allmusic|artist|sentenced-mn0000007008|Sentenced|accesso = 29 luglio 2015}}</ref> [[Angel Dust (gruppo musicale)|Angel Dust]]<ref>{{Allmusic|artist|angel-dust-mn0000042301|Angel Dust|accesso = 29 luglio 2015}}</ref> e [[Unearth]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.deadtide.com/interviews/page.php?id=97|titolo=Interviews : Unearth|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080111011909/http://www.deadtide.com/interviews/page.php?id=97|urlmorto=sì}}</ref> considerano gli Iron Maiden un importante influsso musicale.
== Testi ==
[[File:Dave Murray e Bruce Dickinson.jpg|thumb|destra|Bruce Dickinson e Dave Murray in concerto]]
Il gruppo, per la composizione dei suoi testi, si è ispirata a varie fonti letterarie, cinematografiche e televisive.<ref name="walser"/> Ciò non significa che le canzoni seguano sempre fedelmente la storia narrata nella fonte da cui traggono ispirazione, ma possono anche rappresentare più semplicemente passi, stati d'animo o elementi propri dell'opera originale.
=== Letteratura ===
* ''[[Il fantasma dell'Opera]]'', romanzo di [[Gaston Leroux]], ha ispirato il brano ''Phantom of the Opera'', contenuto nel loro primo album ''[[Iron Maiden (album)|Iron Maiden]]''.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaidencommentary.com/?url=album01_ironmaiden/commentary01_ironmaiden&lang=eng&link=albums|titolo=Iron Maiden|accesso=31 maggio 2010}}</ref>
* ''[[I delitti della Rue Morgue|The Murders in the Rue Morgue]]'', racconto di [[Edgar Allan Poe]], ha ispirato il brano omonimo inserito nell'album ''[[Killers (Iron Maiden)|Killers]]''.<ref name="kdxnhfbxn">{{Cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaidencommentary.com/?url=album02_killers/commentary02_killers&lang=eng&link=albums|titolo=Killers|accesso=31 maggio 2010}}</ref>
* ''[[Il libro dei cinque anelli]]'' di [[Miyamoto Musashi]] ha ispirato la canzone ''Sun and Steel'' (''Piece of Mind''). La canzone, scritta da [[Adrian Smith (musicista)|Adrian Smith]], cita alcuni passaggi del libro.<ref name="mindfgfg">{{Cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaidencommentary.com/?url=album04_pom/commentary04_pom&lang=eng&link=albums|titolo=Piece of Mind|accesso=31 maggio 2010}}</ref>
* ''Charge of the Light Brigade'' poesia pubblicata nel 1854 da [[Alfred Tennyson]], che si riferisce a un episodio della [[Battaglia di Balaklava#La carica della brigata leggera|battaglia di Balaklava]], ha ispirato il brano ''[[The Trooper]]'' (''Piece of Mind'').<ref name="mindfgfg"/>
* La canzone ''To Tame a Land'', del disco ''[[Piece of Mind]]'' si riferisce al romanzo di [[Frank Herbert]] ''[[Dune (romanzo)|Dune]]''. Per questo pezzo ci fu anche un conflitto con l'autore Frank Herbert, che rifiutò al gruppo londinese sia di intitolare il brano "Dune", che di citare alcune frasi tratte dal libro.<ref name="mindfgfg"/>
* ''[[La ballata del vecchio marinaio|The Rime of the Ancient Mariner]]'', poemetto scritto da [[Samuel Taylor Coleridge]] nel 1798, è stato usato per l'omonima canzone contenuta nel disco ''[[Powerslave]]''.<ref name="powerdhdg">{{Cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaidencommentary.com/?url=album05_powerslave/commentary05_powerslave&lang=eng&link=albums|titolo=Powerslave|accesso=31 maggio 2010}}</ref>
* ''The Loneliness of the Long Distance Runner'', romanzo di [[Alan Sillitoe]] pubblicato nel 1962, ha invece ispirato l'omonima canzone (''[[Somewhere in Time]]'').<ref name="somewdhdh">{{Cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaidencommentary.com/?url=album06_sit/commentary06_sit&lang=eng&link=albums|titolo=Somewhere in Time|accesso=31 maggio 2010}}</ref>
* ''Il Ciclo di Alvin Maker'' scritto da [[Orson Scott Card]] ha ispirato le canzoni ''Seventh Son of a Seventh Son'', ''The Prophecy'' e ''The Clairvoyant'', contenute nell'album ''[[Seventh Son of a Seventh Son]]''.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaidencommentary.com/?url=album07_ssoass/commentary07_ssoass&lang=eng&link=albums#track5|titolo=Seventh Son of a Seventh Son|accesso=31 maggio 2010}}</ref>
* ''[[Il nome della rosa]]'', romanzo di [[Umberto Eco]] ha ispirato la canzone ''Sign of the Cross'' (''[[The X Factor (album)|The X Factor]]'').<ref name="xfactordhdh">{{Cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaidencommentary.com/?url=album10_xfactor/commentary10_xfactor&lang=eng&link=albums|titolo=The X Factor|accesso=31 maggio 2010}}</ref>
* ''[[Il signore delle mosche|Lord of the Flies]]'', romanzo di [[William Golding]] ha ispirato l'[[Lord of the Flies (Iron Maiden)|omonima canzone]] (''The X Factor'').<ref name="xfactordhdh"/>
* ''[[Cuore di tenebra]]'' (Heart of darkness), romanzo di [[Joseph Conrad]] è stato usato per il testo della canzone ''The Edge of Darkness'' (''The X-Factor'').<ref name="xfactordhdh"/>
* ''[[Il mondo nuovo|Brave New World]]'', romanzo di [[Aldous Huxley]] ha invece ispirato l'omonima canzone contenuta nell'[[Brave New World (Iron Maiden)|omonimo disco]].<ref name="bravenewdghf">{{Cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaidencommentary.com/?url=album12_bnw/commentary12_bnw&lang=eng&link=albums|titolo=Brave New World|accesso=31 maggio 2010}}</ref>
=== La Bibbia ===
* La ''[[parabola del figlio prodigo]]'', contenuta nel [[Vangelo secondo Luca|Vangelo di Luca]] (15,11-32), ispirò Steve Harris per la stesura del testo della canzone ''Prodigal Son'' (''Killers'').<ref name="kdxnhfbxn"/>
* Il brano ''Lord of Light'' contenuto nell'album ''A Matter of Life and Death'' tratta della figura di [[Lucifero]].<ref name="amatterdhf"/>
* L'elemento del [[Purgatorio]] è stato invece usato per la canzone ''[[Purgatory (Iron Maiden)|Purgatory]]'' contenuta nell'album ''Killers''.<ref name="kdxnhfbxn"/>
* Anche il libro dell'[[Apocalisse di Giovanni|Apocalisse]] ispirò vari brani:
** ''The Number of the Beast'', contenuta nell'album omonimo, inizia con una citazione dell'Apocalisse (capitolo 13, versetto 18): ''Woe to you, Oh Earth and Sea, for the Devil sends the beast with wrath, because he knows the time is short... Let him who hath understanding reckon the number of the beast for it is a human number, its number is Six hundred and sixty six (Guai a voi, o terra, o mare! Perché il diavolo ha mandato la bestia con grande ira, sapendo di aver poco tempo... Chi ha intendimento conti il numero della bestia, perché è un numero d'uomo; e il suo numero è seicentosessantasei)''.<ref name="beasthfdh">{{Cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaidencommentary.com/?url=album03_notb/commentary03_notb&lang=eng&link=albums|titolo=The Number Of The Beast|accesso=31 maggio 2010}}</ref>
** Il passaggio della [[Apocalisse di Giovanni]] diede invece l'ispirazione al cantante Dickinson per il testo della canzone ''Revelations'' (''Piece of Mind''), ma il tema di questa canzone non toccò direttamente la storia di [[Giovanni apostolo ed evangelista|San Giovanni]]. La canzone utilizza i simboli cristiani solo come una prima ispirazione visto anche l'influenza della mitologia indù ed alle teorie del mistico Crowley. La prima strofa del brano è tratta da ''O God of Earth and Altar'' pubblicata da [[Gilbert Keith Chesterton]] sul '''The English Hymnal ''.<ref name="mindfgfg"/>
** ''Moonchild'', evoca invece i [[sette sigilli dell'Apocalisse]] ed anche [[Babilonia (metafora)|Babilonia]]. Il tema della canzone si riferisce però all'omonimo primo romanzo di [[Aleister Crowley]].<ref name="somewdhdh"/>
=== Film e serie TV ===
* La serie ''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959)|Ai confini della realtà]]'' (''The Twilight Zone'') di [[Rod Serling]] è stata utilizzata come ispirazione per [[Twilight Zone/Wrathchild|l'omonimo brano]] tratto da ''[[Killers (Iron Maiden)|Killers]]'', nonostante il testo non faccia riferimenti diretti ad elementi specifici di tale serie televisiva.<ref name="kdxnhfbxn"/>
* La serie ''[[Il prigioniero (serie televisiva)|The Prisoner]]'', con [[Patrick McGoohan]], è stata usata per il titolo dell'omonimo brano, contenuto nell'album ''[[The Number of the Beast (album)|The Number of the Beast]]'' ed anche per la canzone ''Back in the Village'' dell'album ''Powerslave''.<ref name="powerdhdg"/>
* Il film ''[[La stirpe dei dannati]]'' (''The Children of the Damned''), di Anton Leader (1963), ispirò il brano omonimo contenuto in ''The Number of the Beast''. Il film era poi tratto dal romanzo di [[John Wyndham]] ''[[I figli dell'invasione]]''.<ref name="beasthfdh"/>
* Il film ''[[Dove osano le aquile]]'' (''Where Eagles Dare'') di [[Brian G. Hutton]] (1969) ha ispirato l'omonimo brano tratto da ''Piece of Mind''.<ref name="mindfgfg"/>
* Il film ''[[La guerra del fuoco]]'' di [[Jean-Jacques Annaud]] (1982) fu usato per la canzone ''Quest for Fire'' (''Piece of Mind'').<ref name="mindfgfg"/>
* Il film ''[[I duellanti]]'' (''The Duellists''), diretto da [[Ridley Scott]] (1977), ispirò l'omonimo brano tratto da ''Powerslave''.<ref name="powerdhdg"/>
* La serie TV ''[[Doctor Who]]'', molto famosa nel [[Regno Unito]], è stata utilizzata per la canzone ''Caught Somewhere in Time'' (''Somewhere in Time'').<ref name="somewdhdh"/>
* Il film ''[[Mare caldo|Run Silent, Run Deep]]'' (Mare caldo) diretto dal regista [[Robert Wise]] nel 1958, ispirò l'omonima canzone, ''No Prayer for the Dying''.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaidencommentary.com/?url=album08_npftd/commentary08_npftd&lang=eng&link=albums|titolo=No Prayer for the Dying|accesso=31 maggio 2010}}</ref>
* La canzone ''Man on the Edge'', dell'album ''X-Factor'' è stata tratta dal film ''[[Un giorno di ordinaria follia|Falling Down]]'' (Un giorno di ordinaria follia) (1992) di [[Joel Schumacher]].<ref name="xfactordhdh"/>
* Il film ''[[Apocalypse Now]]'' (1979) del regista [[Francis Ford Coppola]], ha invece ispirato la canzone ''The Edge of Darkness'' (''X-Factor'').<ref name="xfactordhdh"/>
* Il film ''[[Quando i mondi si scontrano|When Worlds Collide]]'' (Quando i mondi si scontrano) di [[Rudolph Maté]] (1951) è stato usato per la canzone ''When Two Worlds Collide'' dell'album ''Virtual XI''.<ref name="virtualdhd">{{Cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaidencommentary.com/?url=album11_vxi/commentary11_vxi&lang=eng&link=albums|titolo=Virtual XI|accesso=31 maggio 2010}}</ref>
* La canzone ''The Clansman'' (''Virtual XI'') si ispirò invece al film ''[[Braveheart - Cuore impavido|Braveheart]]'' di [[Mel Gibson]]. Il brano narra le gesta degli Highlander scozzesi in lotta contro l'esercito inglese.<ref name="virtualdhd"/>
* Il film ''[[The Wicker Man]]'', di Robin Hardy è stato utilizzato come riferimento nella [[The Wicker Man (Iron Maiden)|canzone omonima]] dell'album ''Brave New World''.<ref name="bravenewdghf"/>
* Nel film ''[[Phenomena]]'' del 1985 è stato utilizzato il brano ''Flash of the Blade'' (''Powerslave'').
* Il film d'animazione del 1986 ''[[Quando soffia il vento (film 1986)|Quando soffia il vento]]'', tratto dall'omonima graphic novel di [[Raymond Briggs]], ha ispirato la canzone ''When The Wild Wind Blows'' (''[[The Final Frontier (Iron Maiden)|The Final Frontier]]'').
* Il film ''[[Constantine (film)|Constantine]]'' del 2005 ha ispirato la canzone ''Days of Future Past'' (''[[Senjutsu]]'').
=== Mitologia ===
* La canzone ''[[Flight of Icarus]]'', contenuta in ''Piece of Mind'', si ispira invece al mito di [[Icaro]] ed è opera di Bruce Dickinson e Adrian Smith.<ref name="mindfgfg"/>
* Il brano ''Isle of Avalon'', tratto da ''The Final Frontier'', è ispirato al mito celtico dell'isola di [[Avalon]], legato al ciclo di re Artù.
=== Storia ===
* Il personaggio di [[Gengis Khan]] ispirò Steve Harris nella stesura del brano ''Genghis Khan'' (''Killers'').<ref name="kdxnhfbxn"/>
* La canzone ''The Ides of March'', dell'album ''Killers'', si ispirò invece alla morte di [[Cesare]], assassinato da [[Marco Giunio Bruto|Bruto]] e gli altri [[cesaricidi]] alle [[Idi di marzo]] del 44 a.C.<ref name="kdxnhfbxn"/>
* La [[battaglia d'Inghilterra]] ispirò la canzone ''Aces High'', dell'album ''Powerslave''.<ref name="powerdhdg"/>
* L'[[orologio dell'apocalisse]] venne usata per la composizione della canzone ''2 Minutes to Midnight'' (''Powerslave'').<ref name="powerdhdg"/>
* Il pezzo ''Alexander the Great'', contenuta nell'album ''Somewhere in Time'', tratta invece della vita di [[Alessandro Magno]].<ref name="somewdhdh"/>
* La canzone ''Montsegur'' (''Dance of Death''), si ispirò invece al rogo degli eretici [[Catarismo|Catari]] a [[Montségur]].<ref name="danceofdhfh">{{Cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaidencommentary.com/?url=album13_dod/commentary13_dod&lang=eng&link=albums|titolo=Dance of Death|accesso=31 maggio 2010}}</ref>
* Dalla [[terza battaglia di Ypres]], chiamata anche battaglia di Passchendaele, avvenuta durante la [[prima guerra mondiale]] dal 31 luglio al 12 novembre 1917, la band prese ispirazione per il testo del pezzo ''Paschendale'' (''Dance of Death'').<ref name="danceofdhfh"/>
* Lo [[sbarco in Normandia]], avvenuto il 6 giugno 1944 ispirò invece ''The Longest Day'' (''A Matter of Life and Death'').<ref name="amatterdhf">{{Cita web|lingua=en|url=http://www.ironmaidencommentary.com/?url=album14_amolad/commentary14_amolad&lang=eng&link=albums|titolo=A Matter of Life and Death|accesso=31 maggio 2010}}</ref>
* ''The Pilgrim'' tratta invece la storia dei [[Padri Pellegrini]] (pilgrim fathers), salpati il 6 settembre 1620 da [[Plymouth]] (Inghilterra), che raggiunsero gli attuali [[Stati Uniti d'America]] con la nave [[Mayflower]].<ref name="amatterdhf"/>
* Il [[progetto Manhattan]], che era il [[criptonimo]] del programma di ricerca condotto dagli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale, che portò alla realizzazione delle prime bombe atomiche, ispirò il brano ''Brighter Than a Thousand Suns'' (''A Matter of Life and Death'').<ref name="amatterdhf"/>
* Le [[Crociata|Crociate]] ispirarono invece la canzone ''For The Greater Good of God'' (''A Matter Of Life And Death'').<ref name="amatterdhf"/>
* L'alchimista inglese [[John Dee]] ha ispirato il testo della canzone ''The Alchemist'' (''The Final Frontier'').
* Il testo della canzone ''The Clansman'' narra della ribellione scozzese guidata da [[William Wallace]] nei confronti dell'occupazione degli [[Inghilterra|Inglesi]].
* La figura di [[Winston Churchill]] ha ispirato la canzone ''Darkest Hour'' (''[[Senjutsu]]''). Il titolo è invece preso dal film ''[[L'ora più buia]]''.
== Mascotte ==
{{vedi anche|Eddie the Head}}
[[File:Iron Maiden en Costa RicaЕ.jpg|thumb|upright|Eddie the Head]]
'''Edward The Head''', poi abbreviato in '''Eddie T. H.''' è la mascotte degli Iron Maiden creata da [[Derek Riggs]].<ref>{{Cita|Mick Wall|pp. 143-144}}.</ref>
Nato come semplice maschera [[kabuki]], che doveva servire da "ornamento" del palco su cui si sarebbe esibita la band, ha finito ben presto per ingigantirsi seguendo il progressivo ingrandimento dei palchi su cui il gruppo si esibiva,<ref name="walser"/> fino alla nascita del cosiddetto "walking Eddie", ovvero una mastodontica versione tridimensionale e semovente del pupazzo, accompagnata da sempre più elaborate scenografie.
La mascotte è sempre presente nelle copertine, pubblicità e locandine della band, nonché in buona parte dei videoclip. In passato ''Eddie'' era disegnato a mano, mentre, a partire dalla seconda metà degli anni novanta, ha iniziato ad essere realizzato utilizzando dei modellini oppure la computer grafica.
In ogni copertina firmata "Derek Riggs" si può notare un curioso simbolo che identifica l'autore.
== Premi e riconoscimenti ==
[[File:Steve Harris 521.jpg|thumb|left|upright|Steve Harris]]
Gli Iron Maiden sono, tra gli artisti heavy metal, uno dei gruppi che vanta il maggior successo commerciale, avendo venduto oltre 100 milioni di copie.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.glasgowlive.co.uk/whats-on/music-nightlife-news/10-facts-about-iron-maiden-13034073|titolo = 10 Facts About Iron Maiden|sito = GlasgowLIVE|data = 14 maggio 2017|accesso = 15 maggio 2017}}</ref><ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.chroniclelive.co.uk/whats-on/music-nightlife-news/iron-maiden-newcastle-review-arena-13035092?service=responsive|titolo = Iron Maiden Review|sito = ChronicleLIVE|data = 14 maggio 2017|accesso = 15 maggio 2017}}</ref> La band è stata anche inserita al quarto posto della "MTV Top 10 Greatest Heavy Metal Bands" che raccoglie i 10 migliori gruppi metal di tutti i tempi.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.mtv.com/bands/m/metal/greatest_metal_bands/071406/index5.jhtml|titolo = 4. Iron Maiden|sito = [[MTV]]|accesso = 31 maggio 2010|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20101218144328/http://www.mtv.com/bands/m/metal/greatest_metal_bands/071406/index5.jhtml|urlmorto = sì}}</ref>
In carriera sono stati nominati tre volte ai [[Grammy Award]] per la "[[Grammy Award alla miglior interpretazione metal|Best Metal Performance]]" con ''Fear of the Dark'' nel 1994, ''The Wicker Man'' nel 2001 e ''El Dorado'' nel 2010.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.rockonthenet.com/grammy/metal.htm|titolo=Grammy Awards: Best Metal Performance|accesso=31 maggio 2010}}</ref> Nel 2002 sono stati premiati con l'[[Ivor Novello Awards]], per i loro successi internazionali.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.independent.co.uk/arts-entertainment/music/news/craig-david-makes-up-for-brits-snub-with-novello-titles-685919.html|titolo=Craig David makes up for Brits snub with Novello titles|autore=Chris Gray|data=25 maggio 2001|accesso=31 maggio 2010||urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090521164315/http://www.independent.co.uk/arts-entertainment/music/news/craig-david-makes-up-for-brits-snub-with-novello-titles-685919.html|urlmorto=sì}}</ref>
Due anni dopo vinsero il loro primo [[Metal Hammer|Metal Hammer Awards]] come miglior gruppo britannico live grazie al tour dell'album ''[[Dance of Death]]''.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/3787417.stm|titolo=Iron Maiden receive rock honour|sito=[[BBC]]|data=8 giugno 2004|accesso=31 maggio 2010}}</ref>
Nelle edizioni 2008 e 2009, sempre dei Metal Hammer Awards, la band conquistò ben quattro premi: nel 2008 "Best U.K. Band" e "Icon Award" (per Eddie the Head),<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.blabbermouth.net/news/metal-hammer-golden-gods-awards-complete-list-of-winners/|titolo=METAL HAMMER GOLDEN GODS AWARDS: Complete List Of Winners|sito=[[Blabbermouth.net]]|data=17 giugno 2008|accesso=31 maggio 2010}}</ref> mentre l'anno successivo come "Best U.K. Band" e "Golden Gods Award".<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.blabbermouth.net/news/lamb-of-god-iron-maiden-slayer-machine-head-among-golden-gods-nominees/|titolo=LAMB OF GOD, IRON MAIDEN, SLAYER, MACHINE HEAD Among 'Golden Gods' Nominees|sito=[[Blabbermouth.net]]|data=10 aprile 2009|accesso=31 maggio 2010}}</ref>
Nel 2006 hanno anche vinto un Metal Storm Awards per il "Best Heavy Metal Album" con il disco ''A Matter of Life and Death''. La band ha avuto grandissimo successo anche in [[Finlandia]] dove vinse per ben due volte agli [[Emma gaala]], nelle edizioni del 2004 e del 2008, il "Vuoden ulkomainen artisti" (premio artista dell'anno).<ref>{{Cita web|lingua=fi|url=http://pop.yle.fi/emman-historia|titolo=Emman historia|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100528035722/http://pop.yle.fi/emman-historia|urlmorto=sì}}</ref>
Si sono piazzati alla posizione numero 24 della classifica [[VH1]] dei 100 migliori artisti hard rock,<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.vh1.com/artists/az/iron_maiden/artist.jhtml|titolo=Iron Maiden|sito=[[VH1]]|accesso=31 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081019025531/http://www.vh1.com/artists/az/iron_maiden/artist.jhtml|urlmorto=sì}}</ref> mentre le canzoni ''[[Run to the Hills]]'' e ''[[The Number of the Beast (singolo)|The Number of the Beast]]'' sono state inserite nella lista delle 40 migliori canzoni heavy metal di tutti i tempi sempre secondo VH1.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.tvrage.com/forums_viewtopic.php?mid=18&fid=6623|titolo=VH1's 40 Greatest Metal Songs|data=11 giugno 2007|accesso=13 novembre 2010}}</ref>
Nel 2009 la band ha vinto un [[BRIT Award]] come miglior artista live<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://brits.co.uk/history/shows/2009|titolo = BRIT Awards 2009|accesso = 16 aprile 2010}}</ref> e, nello stesso anno, alla BBC Heavy Metal World Cup si sono aggiudicati il premio di "Greatest Metal Band Of All Time".<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.metalhammer.co.uk/uncategorized/heavy-metal-world-cup-and-the-winner-is/|titolo = Heavy Metal World Cup: And The Winner Is...|sito = Metal Hammer|data = 13 novembre 2009|accesso = 31 maggio 2010|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100305013234/http://www.metalhammer.co.uk/uncategorized/heavy-metal-world-cup-and-the-winner-is/|urlmorto = sì}}</ref> Al [[South by Southwest|SXSW Film Festival]], si sono infine aggiudicati il premio "24 Beats Per Second" grazie al loro DVD [[Flight 666]],<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=8&p2_articleid=1096|titolo = FLIGHT 666 wins major award at prestigious SXSW Film Festival|sito = Iron Maiden|data = 21 marzo 2009|accesso = 31 maggio 2010|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090628222640/http://www.ironmaiden.com/index.php?categoryid=8&p2_articleid=1096|urlmorto = sì}}</ref> che ha poi vinto anche il premio "Music DVD of the Year" ai [[Juno Award]] del 2010.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://junoawards.ca/nominees/|titolo=Juno Awards - Nominees/Winners|accesso=22 agosto 2010}}</ref>
La rivista ''[[Kerrang!]]'', dopo averli inseriti nella loro [[Kerrang! Awards|Hall of Fame]] nel 2005,<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/4185168.stm|titolo=Green Day rock Kerrang! honours|sito=[[BBC]]|data=26 agosto 2005|accesso=31 maggio 2010}}</ref> ha anche pubblicato un album tributo: ''Maiden Heaven: A Tribute to Iron Maiden''. L'album è costituito da numerosi brani del gruppo reinterpretati da artisti come [[Metallica]], [[Trivium (gruppo musicale)|Trivium]], [[Machine Head (gruppo musicale)|Machine Head]] e [[Avenged Sevenfold]].
Il 13 febbraio 2011 hanno vinto il loro primo [[Grammy Award]] con il singolo ''[[El Dorado (Iron Maiden)|El Dorado]]'', vincitore nella categoria [[Grammy Award alla miglior interpretazione metal|Best Metal Performance]].<ref name="Grammy"/> Il 3 luglio 2015 il gruppo è stato premiato con il [[Silver Clef Award]] per il loro «enorme contributo alla musica.»<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.ironmaiden.com/maiden-honoured-at-silver-clef-awards.html|titolo = Maiden honoured at Silver Clef awards|sito = Iron Maiden|data = 3 luglio 2015|accesso = 29 luglio 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150804071037/http://www.ironmaiden.com/maiden-honoured-at-silver-clef-awards.html|urlmorto = sì}}</ref>
== Formazione ==
{{vedi anche|Formazione degli Iron Maiden}}
* [[
* [[Dave Murray (musicista)|Dave Murray]]
* [[Adrian Smith (musicista)|Adrian Smith]]
* [[
* [[
* [[Janick Gers]] – chitarra (1990–presente)
;Turnisti
* Brent Diamond – tastiera (2022-presente)
* Simon Dawson – batteria (2024-presente)
== Discografia ==
{{vedi anche|Discografia degli Iron Maiden}}
;Album in studio
* 1980 – ''[[Iron Maiden (album)|Iron Maiden]]''
* 1981 – ''[[Killers (Iron Maiden)|Killers]]''
* 1982 – ''[[The Number of the Beast (album)|The Number of the Beast]]''
* 1983 – ''[[Piece of Mind]]''
* 1984 – ''[[Powerslave]]''
* 1986 – ''[[Somewhere in Time]]''
* 1988 – ''[[Seventh Son of a Seventh Son]]''
* 1990 – ''[[No Prayer for the Dying]]''
* 1992 – ''[[Fear of the Dark]]''
* 1995 – ''[[The X Factor (album)|The X Factor]]''
* 1998 – ''[[Virtual XI]]''
* 2000 – ''[[Brave New World (Iron Maiden)|Brave New World]]''
* 2003 – ''[[Dance of Death]]''
* 2006 – ''[[A Matter of Life and Death (album)|A Matter of Life and Death]]''
* 2010 – ''[[The Final Frontier (Iron Maiden)|The Final Frontier]]''
* 2015 – ''[[The Book of Souls]]''
* 2021 – ''[[Senjutsu]]''
==
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* 1995/1996 – [[The X Factour]]
*
* 1999 – [[The Ed Hunter Tour|The Ed HunTour]]
*
* 2003/2004 – [[Give Me Ed... 'til I'm Dead Tour & Dance of Death World Tour]]
* 2005 – [[Eddie Rips Up the World Tour]]
* 2006/2007 – [[A Matter of Life and Death Tour]]
* 2008/2009 – [[Somewhere Back in Time World Tour]]
* 2010/2011 – [[The Final Frontier World Tour]]
* 2012/2014 – [[Maiden England World Tour]]
* 2016/2017 – [[The Book of Souls World Tour]]
* 2018/2022 – [[Legacy of the Beast World Tour]]
* 2023/2024 – [[The Future Past Tour]]
* 2025/2026 – [[Run for Your Lives World Tour]]
==
Gli Iron Maiden vengono citati in alcune serie tv. In ''[[My Name Is Earl|My name is earl]]'', nel quarto episodio della seconda stagione, il protagonista indossa una loro t-shirt. Anche in ''[[Young Sheldon]]'', il personaggio di Georgie, lo si vede indossare una t-shirt della band.
== Note ==
<
== Bibliografia ==
=== Enciclopedie ===
* {{cita libro|autore=Ian Christe|titolo=Sound of the Beast. La storia definitiva dell'heavy metal|anno=2009|editore=Arcana|cid=Ian Christe|isbn=88-6231-086-2}}
* {{cita libro|autore=Luca Signorelli|titolo=Heavy metal: i Classici|anno=2007|editore=Giunti Editore|cid=Luca Signorelli, 2007|isbn=978-88-09-05383-0}}
* {{cita libro|autore=Alessandro Bonini|autore2=Emanuele Tomagnini|titolo=Enciclopedia discografica: dal rock al soul, dal pop alla new wave, dal punk al metal al jazz|anno=2004|editore=Gremese Editore|cid=Alessandro Bonini & Emanuele Tomagnini|isbn=88-8440-314-6}}
* {{cita libro|autore=Daniel Bukszpan|autore2=Ronnie James Dio|titolo=The Encyclopedia of Heavy Metal|anno=2003|editore=Barnes & Noble Publishing|lingua=en|cid=Daniel Bukszpan & Ronnie James Dio|isbn=978-0-7607-4218-1}}
* {{cita libro|autore=Peter Buckley|autore2=Jonathan Buckley|titolo=The Rough Guide to Rock|url=https://archive.org/details/roughguidetorock0003unse|anno=2003|editore=Rough Guides|lingua=en|cid=Peter Buckley|isbn=1-84353-105-4}}
* {{cita libro|autore=Vladimir Bogdanov|autore2=Chris Woodstra|autore3=Stephen Thomas Erlewine|titolo=All Music Guide to Rock: The Definitive Guide to Rock, Pop, and Soul|url=https://archive.org/details/allmusicguidetor0000unse_k1o0|anno=2002|editore=Arcana|cid=Vladimir Bogdanov|isbn=978-0-87930-653-3}}
* {{cita libro|autore=Federico Guglielmi|autore2=Cesare Rizzi|titolo=Grande Enciclopedia Rock|editore=Giunti editore|città=Firenze|anno=2002|cid=Guglielmi & Rizzi, 2002|isbn=88-09-02852-X}}
* {{cita libro|autore=Luca Signorelli|titolo=Metallus. Il libro dell'Heavy Metal|url=https://archive.org/details/metallusillibrod0000unse|anno=2001|editore=Giunti Editore|cid=Luca Signorelli, 2001|isbn=88-09-02230-0}}
* {{cita libro|autore=Joel McIver|titolo=Metal Estremo|anno=2000|editore=Omnibus Press|cid=Joel McIver|isbn=88-7333-005-3}}
* {{cita libro|autore=Cesare Rizzi|titolo=Enciclopedia della musica rock. 3. 1980 - 1989, Volume 3|anno=2000|editore=Giunti Editore|cid=Cesare Rizzi|isbn=978-88-09-01796-2}}
* {{cita libro|autore=Deena Weinstein|titolo=Heavy Metal: The Music and Its Culture|url=https://archive.org/details/heavymetalmusici0000wein|editore=Da Capo Press|anno=2000|cid=Deena Weinstein|isbn=978-0-306-80970-5}}
* {{cita libro|autore=Martin C. Strong|titolo=The Great Rock Discography|anno=1998|editore=Giunti Editore|cid=Martin C. Strong|isbn=88-09-21522-2}}
* {{cita libro|autore=Robert Walser|titolo=Running with the Devil: power, gender, and madness in heavy metal music|anno=1993|editore=Wesleyan University Press|lingua=en|cid=Robert Walser|isbn=978-0-8195-6260-9}}
* {{cita libro|autore=Colin Larkin|titolo=The Guinness Encyclopedia of Popular Music|anno=1992|editore=Guinness|lingua=en|cid=Colin Larkin|isbn=0-85112-939-0}}
* {{cita libro|autore=Riccardo Bertoncelli|titolo=Enciclopedia rock anni '80|anno=1989|editore=Arcana|cid=Riccardo Bertoncelli|isbn=88-85859-34-8}}
=== Testi monografici ===
* {{cita libro|autore=Neil Daniels|titolo=Iron Maiden; L'ultima biografia non autorizzata del gruppo heavy metal più amato del mondo|anno=2012|editore=Il Castello|cid=Neil Daniels|isbn=978-88-6520-307-1}}
* {{cita libro|autore=Cristiano Canali|autore2=Marco Gamba|titolo=Iron Maiden dalla A alla Z. Come nessuno ve li ha raccontati prima|anno=2011|editore=Tsunami Edizioni|cid=Marco Gamba, 2011|isbn=978-88-96131-30-5}}
* {{cita libro|autore=Ross Halfin|titolo=Iron Maiden|anno=2007|editore=Omnibus Press|lingua=en|cid=Ross Halfin|isbn=1-84609-445-3}}
* {{cita libro|autore=Marco Gamba|autore2=Nicola Visintini|titolo=Iron Maiden|anno=2006|editore=Coniglio Editore|cid=Marco Gamba, 2006|isbn=88-6063-028-2}}
* {{cita libro|autore=Paul Stenning|titolo=Iron Maiden: 30 Years of the Beast: The Complete Unauthorised Biography|anno=2006|editore=Chrome Dreams|lingua=en|cid=Paul Stenning|isbn=1-84240-361-3}}
* {{cita libro|autore=César Fuentes Rodríguez|titolo=Iron Maiden: El viaje de la doncella|anno=2005|editore=Quarentena Ediciones|lingua=es|cid=César Fuentes Rodríguez|isbn=978-84-933891-2-3}}
* {{cita libro|autore=Maurizio De Paola|titolo=Iron Maiden|anno=2004|editore=Editori Riuniti|cid=Maurizio De Paola|isbn=88-359-5516-5}}
* {{cita libro|autore=Mick Wall|titolo=Iron Maiden: Run to the Hills: the Authorised Biography|anno=2004|editore=Sanctuary|lingua=en |cid=Mick Wall|isbn=1-86074-542-3}}
** {{cita libro|autore=Mick Wall|titolo=Iron Maiden. Le origini del mito|anno=2011|editore=Edizioni BD|città= Milano|isbn=978-88-6123-820-6}}
* {{cita libro|autore=Mark Putterford|coautore=Michael Heatley |titolo=Metallica: In Their Own Words|url=https://archive.org/details/metallica00putt|anno=2000|editore=Omnibus Press|lingua=en|cid=Mark Putterford|isbn=0-7119-8440-9}}
* {{cita libro|autore=Ray Donato|titolo=Iron Maiden|autore2=Iron Maiden|anno=1999|editore=Warner Bros. Publications|lingua=en|cid=Ray Donato|isbn=0-7692-6019-5}}
* {{cita libro|autore=Terence K. Mann|traduttore=S. Focacci|titolo=Iron Maiden. Il numero della bestia. Sogni e incubi degli Iron Maiden|anno=1998|editore=Tarab|cid=Terence K. Mann|isbn=88-86675-48-8}}
* {{cita libro|autore=Marco Gamba|titolo=Iron Maiden. Collectibles|autore2=Nicola Visintini|anno=1997|editore=Moving Sound|cid=Marco Gamba, 1997|isbn=88-86790-01-5}}
* {{cita libro|autore=Dave Bowler|coautore=Bryan Dray|titolo=Infinite Dreams: "Iron Maiden"|anno=1996|editore=Boxtree Ltd|lingua=en|cid=Dave Bowler|isbn=0-7522-0234-0}}
* {{cita libro|autore=Garry Bushell|autore2=Ross Halfin|titolo=Iron Maiden: running free: the official story of Iron Maiden|url=https://archive.org/details/ironmaidenrunnin00bush|anno=1984|editore=Zomba Books|lingua=en|cid=Garry Bushell|isbn=978-0-946391-50-9}}
== Voci correlate ==
* [[New wave of British heavy metal]]
* [[
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Iron Maiden}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|heavy metal}}
[[
[[Categoria:Vincitori di BRIT Award]]
[[Categoria:Vincitori di Grammy]]
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