Tiroidite di Hashimoto: differenze tra le versioni

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La '''tiroidite di Hashimoto''' o '''tiroidite cronica autoimmune''', descritta per la prima volta dallo specialista [[Hakaru Hashimoto]] nel 1912 oppure alunno, è tra le più comuni e frequenti patologie tiroidee, la prima causa di [[ipotiroidismo primario]], specie nelle aree geografiche a scarso apporto iodico, con una prevalenza del 5-15% nelle donne e del 1-5% negli uomini. Qualora si prendano in considerazione anche le forme asintomatiche, definite dall'esclusiva positività anticorpale, esse sembrano costituire in assoluto la più frequente [[tireopatia]], soprattutto se si considerano le aree non [[iodio]]-carenti.
 
La malattia è organo-specifica, a patogenesi [[autoimmune]], caratterizzata morfologicamente da una cronica infiltrazione linfocitaria e da frequente evoluzione verso l'[[ipotiroidismo]], con variazione dell'ormone [[Ormone tireostimolante|TSH]] (tireotropina), e di [[triiodotironina]] e [[tiroxina]] libera.
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La diagnosi si avvale, oltre che degli elementi [[anamnesi (medicina)|anamnestico]]-obiettivi, del [[dosaggio degli anticorpi]] antitiroide circolanti, in particolare degli [[anti-TPO]], che risultano positivi in oltre il 90% dei casi.
 
Utile supporto viene fornito dall'[[ecografia]], che dimostra un'ecostruttura diffusamente [[ipoecogena]], disomogenea, con margini irregolari e [[polilobulato|polilobulati]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Giorgio|cognome=Grani|data=giugno 2015|titolo=A comprehensive score to diagnose Hashimoto's thyroiditis: a proposal|rivista=Endocrine|volume=49|numero=2|pp=361–365361-365|accesso=3 agosto 2017|doi=10.1007/s12020-014-0441-5|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25280964|nome2=Giovanni|cognome2=Carbotta|nome3=Angela|cognome3=Nesca|lingua=en}}</ref>.
 
La [[scintigrafia tiroidea]] può mostrare sia uptake ridotto e disomogeneo del [[pertecnetato]], sia iperaccumulo diffuso di questo (nella fase "ipertiroidea" della malattia).