Ipomoea batatas: differenze tra le versioni
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La specie è nativa dell'[[ecozona neotropicale]], la sua attuale distribuzione corrisponde a tutte le zone tropicali e subtropicali e alla zona mediterranea. È coltivata per il consumo dei suoi [[Rizotubero|rizotuberi]], formati da un ispessimento delle [[Radice (botanica)|radici]] avventizie ricche di [[amido]]. In alcuni paesi, come la [[Cina]], metà circa della produzione è trasformata in mangime.<br/>
La batata è una pianta molto plastica dal punto di vista [[Ecologia|ecologico]]: viene coltivata in tutto il mondo dal 40°N al 32°S, fino a
Più del 95% della produzione origina nei [[paesi in via di sviluppo]]. Nel 2020, 47 paesi hanno prodotto 89,5 milioni di tonnellate di radici su 7,5 milioni di ettari.
Le patate dolci possono essere coltivate su una grande varietà di [[terreni]], ma preferiscono quelli profondi, leggeri, ben drenati e ragionevolmente ricchi di [[sostanza organica]]. Coltura sfruttante, ma anche miglioratrice della struttura del terreno, è poco esigente in [[azoto]], ma molto in [[potassio]]. Si adatta a quasi tutti i tipi di rotazioni e sequenze di colture, è spesso coltivata in consociazione con leguminose e cereali ed è completamente meccanizzabile. È sensibile a parecchi [[parassiti]], malattie virali, fungine e batteriche e, talvolta, infestata da [[nematodi]].
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== Storia ==
[[File:Leiden University Library - Seikei Zusetsu vol. 20, page 014 - 度奴久和宇藷 - Ipomoea batatas (L.) Lam. - 赤藷, 白藷 - idem., 1804.jpg|miniatura|Pagina dell'enciclopedia agricola giapponese Seikei Zusetsu raffigurante ''Ipomoea batatas''|sinistra]]
La specie è nativa delle aree tropicali del Messico. In America centrale la coltivazione era già praticata almeno {{formatnum:5000}} anni fa<ref>{{Cita web|url=http://www.cgiar.org/impact/research/sweetpotato.html|sito=cgiar.org|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050207230303/http://www.cgiar.org/impact/research/sweetpotato.html|titolo=CGIAR: Research & Impact: Areas of Research: Sweet Potato|urlmorto=sì|data=7 febbraio 2005|accesso=12 maggio 2020|lingua=en}}</ref>. Si diffuse in modo rapido in tutta la regione, [[Caraibi]] inclusi. Importata dopo la colonizzazione delle Americhe, si diffuse in [[Europa]] e in [[Asia]], dove la sua presenza in [[Cina]] era documentata già nel tardo [[XVI secolo]]. Portata in [[Africa]] dai commercianti portoghesi nel XVI secolo, fu probabilmente introdotta sia sulla costa orientale che su quella occidentale (forse [[Angola]] e [[Mozambico]]), per poi diffondersi nell'entroterra. Ulteriori introduzioni dall'[[India]] all'Africa orientale avvennero in seguito sotto l'influenza coloniale britannica. La patata dolce era già ampiamente coltivata da [[Zanzibar]] all'[[Egitto]] negli anni '60 dell'Ottocento<ref name="Sweetpotato Knowledge Portal">{{Cita web|url=https://www.sweetpotatoknowledge.org/topics/crop-management/|titolo=Crop Management|sito=Sweetpotato Knowledge Portal|lingua=en|accesso=15 aprile 2022}}</ref>. Le patate dolci furono introdotte in [[Giappone]] dai portoghesi durante il l [[Regno delle Ryūkyū]], nei primi anni del 1600<ref>{{Cita libro|nome=Grant K.|cognome=Goodman|titolo=Japan and the Dutch 1600-1853|url=https://www.taylorfrancis.com/books/9781315028064|accesso=12 maggio 2020|edizione=1|data=4 luglio 2013|editore=Routledge|città=London|lingua=en|isbn=978-1-315-02806-4|doi=10.4324/9781315028064}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Patricia J.|cognome=O'Brien|data=giugno 1972|titolo=The Sweet Potato: Its Origin and Dispersal|rivista=American Anthropologist|volume=74|numero=3|pp=342-365|lingua=en|accesso=12 maggio 2020|doi=10.1525/aa.1972.74.3.02a00070|url=http://doi.wiley.com/10.1525/aa.1972.74.3.02a00070}}</ref>. Le patate dolci sono diventate un [[alimento di base]] in Giappone perché erano importanti nel prevenire la carestia quando i raccolti di riso erano scarsi<ref>{{Cita web|url=https://www.japantimes.co.jp/life/2017/04/22/food/storied-history-potato-japanese-cooking/|titolo=The storied history of the potato in Japanese cooking|autore=Makiko Itoh|sito=The Japan Times|data=22 aprile 2017|lingua=en|accesso=12 maggio 2020}}</ref>. Le patate dolci furono anche piantate nel giardino privato dello Shōgun [[Tokugawa Yoshimune]]<ref>{{Cita libro|nome=Yosaburō Takekoshi [竹越, 與三郎] (1865-1950)|titolo=The economic aspects of the history of the civilization of Japan|anno=1999|url=https://archive.org/details/whyhistoryethics00jenk|lingua=en|data=2004|editore=Routledge|città=London|oclc=52782947|isbn=0-415-32378-9}}</ref>. Fu anche introdotta in [[Corea]] nel 1764 e arrivò in Europa con il cosiddetto [[scambio colombiano]]. Come esattamente la specie sia arrivata sino in [[Oceania]] è oggetto di un vivace dibattito che coinvolge [[metodo scientifico|osservazioni]] [[archeologia|archeologiche]], [[linguistica|linguistiche]] e [[genetica|genetiche]]<ref>{{cita web|url=http://www.cgiar.org/impact/research/sweetpotato.html|titolo=Consultative Group on International Agricultural Research: Sweet Potato|accesso=3 gennaio 2008|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050207230303/http://www.cgiar.org/impact/research/sweetpotato.html}}</ref>.
Uno studio condotto da ricercatori dell'[[Università di Washington]], [[Seattle]] (USA) e pubblicato sulla prestigiosa rivista ''PNAS''<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|nome=Tina|cognome=Kyndt|data=5 maggio 2015|titolo=The genome of cultivated sweet potato contains Agrobacterium T-DNAs with expressed genes: An example of a naturally transgenic food crop|rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences|volume=112|numero=18|pp=5844-5849|lingua=en|accesso=12 maggio 2020|doi=10.1073/pnas.1419685112|url=http://www.pnas.org/lookup/doi/10.1073/pnas.1419685112|nome2=Dora|cognome2=Quispe|nome3=Hong|cognome3=Zhai}}</ref>, ha scoperto che tutte le patate dolci coltivate contengono [[DNA]] di origine batterica (una sequenza di T-DNA di ''[[Agrobacterium]]'') con alcuni [[Gene|geni]] attivamente espressi dalla pianta.
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Dal momento che è stato un evento naturale ad aver generato questo trasferimento genetico orizzontale, le patate dolci vengono considerate il primo esempio noto di coltura alimentare transgenica naturale<ref>{{Cita web|url=https://www.genengnews.com/news/sweet-potato-is-a-natural-gmo/|titolo=Sweet Potato Is a Natural GMO|sito=GEN - Genetic Engineering and Biotechnology News|data=22 aprile 2015|lingua=en|accesso=12 maggio 2020}}</ref>.
La patata dolce è consumata dall'uomo da almeno {{formatnum:8000}} anni ed è uno degli [[Alimento di base|alimenti di base]] più consumati al mondo (dati FAO)<ref>{{Cita web|url=http://www.airicerca.org/blog/2015/11/05/la-patata-dolce-naturalmente-transgenica/|titolo=La patata dolce, naturalmente transgenica|autore=Damiano Martignago|sito=AIRIcerca|data=5 novembre 2015|accesso=16 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190416094601/http://www.airicerca.org/blog/2015/11/05/la-patata-dolce-naturalmente-transgenica/|urlmorto=sì}}</ref>.
La sua attuale distribuzione corrisponde a tutte le zone tropicali e subtropicali e alla zona mediterranea<ref name="Mémento de l'agronome 2009">{{Cita libro|via=''doc-developpement-durable.org''|url=https://www.doc-developpement-durable.org/file/Culture/Agriculture/Memento-de-l-Agronome_CIRAD.pdf|formato=PDF|titolo=Mémento de l'agronome|data=15 luglio 2009|p=849|editore=Editions du GRET, Editions du CIRAD, Ministère français des Affaires étrangères|lingua=fr|accesso=15 aprile 2022}}</ref>.
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I [[fiori]], campanulati, raramente fertili, sono raggruppati in ombrelle ascellari, sono gamopetali, di medie dimensioni, ermafroditi, attinomorfi, con calice e corolla generalmente pentameri. Gli stami sono inseriti alla base della corolla. Hanno colore variabile dal bianco al viola.
Il frutto è una [[Capsula batterica|capsula]] deiscente di 5
I [[Rizotubero|rizotuberi]] sono formati da un ispessimento delle [[Radice (botanica)|radici]] avventizie. Una pianta ne può produrre 40 - 50, con variazioni notevoli per dimensioni, forma, colore, conservazione, caratteristiche nutrizionali e di lavorazione. I tuberi possono variare da pochi centimetri a oltre {{M|30
Una [[piovosità]] annuale di 750
==Nutrienti contenuti==▼
▲== Nutrienti contenuti ==
Le patate dolci cotte (con la buccia) contengono il 76% di acqua, il 21% di [[carboidrati]], il 2% di [[proteine]] e una quantità trascurabile di grassi. Nei 100 grammi di riferimento, le patate dolci cotte forniscono 90 [[calorie]] e il 20% o più del fabbisogno giornaliero di [[vitamina A]] (120% DV<ref name=dayv>DV = Daily Value, ovvero valore giornaliero</ref>), di [[vitamina C]] (24% DV<ref name=dayv/>), di [[manganese]] (24% DV<ref name=dayv/>) e di [[vitamina B6]] (20% DV<ref name=dayv/>).
Sono una moderata fonte (10-19% DV<ref name=dayv/>) di alcune [[vitamine B]] e di [[potassio]].
Le patate dolci con pasta color arancione scuro contengono più [[beta-carotene]] (convertito in un maggior contenuto di vitamina A una volta digerite) di quelle con pasta di colore più chiaro e la loro coltivazione viene ora incoraggiata in Africa, dove la deficienza di vitamina A è un serio problema di salute.<ref name="Neela">{{cita pubblicazione | cognome1=Neela | nome1=Satheesh | cognome2=Fanta | nome2=Solomon W. | titolo=Review on nutritional composition of orange‐fleshed sweet potato and its role in management of vitamin A deficiency (Review)|pubblicazione=Food Science and Nutrition | volume=7 | numero=6 | data=17 maggio 2019 | issn=2048-7177 | pmid=31289641 | pmc=6593376 | doi=10.1002/fsn3.1063 | pp=
== Coltivazione ==
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La selezione delle cultivar per la coltivazione è diversa a seconda che si tratti di rizotuberi destinati all'alimentazione umana (gusto, precocità, contenuto vitaminico, polpa soda o tenera) o all'alimentazione animale (resa, conservazione della qualità, tenore di amido). In generale si distingue tra cultivar con rizotuberi bianchi, gialli o rossi.
La moltiplicazione della patata dolce è essenzialmente vegetativa. Le [[talee]], che si possono ricavare da piantagioni esistenti o produrre in [[Vivaismo|vivaio]], sono lunghe da 20 a {{M|40
La patata dolce è considerata una coltura sfruttante, ma anche miglioratrice della struttura del terreno. Poco esigente in [[azoto]], ma molto in [[potassio]], è capace di valorizzare gli apporti di sostanza organica. L'azoto se presente in concentrazioni troppo elevate può provocare un'abbondante crescita parte aerea, ma uno scarso sviluppo delle radici.
Le eventuali concimazioni si effettuano all'inizio del ciclo ed in occasione delle due-tre [[Sarchiatura|sarchiature]] durante il primo e il secondo mese di coltivazione. Il [[diserbo]] (meccanico o chimico) deve essere effettuato finché la chioma non copre il terreno. L'irrigazione è necessaria quando l'[[umidità]] del suolo scende al di sotto della capacità utilizzabile. In irriguo, si consigliano da quattro a otto irrigazioni che forniscono fino a
La patata dolce è sensibile a parecchi [[parassiti]], malattie virali, fungine e batteriche. Tra gli [[insetti]] sotterranei, i [[tonchi]] sono i più dannosi. Dannosa anche la piralide dello stelo ([[Omphisa anastomolis]]), comune anche nel [[Pacifico]] e nel sud-est asiatico. Le radici sono talvolta infestate da [[nematodi]], contro cui sono utili le trappole a [[feromoni]]. In terreni vergini o sani, la patata dolce può essere coltivata per tre o quattro anni consecutivi senza problemi sanitari. Per il controllo, sono particolarmente importanti le tecniche colturali, compresa la rotazione delle colture. Malattie virali si osservano su rizotuberi e fogliame, in particolare negli Stati Uniti e in [[Sudafrica]]; esse provocano un arresto della crescita degli steli, macchie sul fogliame e crepe sui rizotuberi. L'unico mezzo di controllo è l'uso di cultivar resistenti e l'impiego di talee sane. Alcuni [[funghi]] attaccano steli e rizotuberi: il [[marciume]] nero e il [[fusarium]] sono abbastanza diffusi. La lotta si basa sull'uso di materiale vegetativo sano, trattato con fungicidi.
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Per la coltivazione meccanizzata di un ettaro, dalla preparazione del letto di semina (aratura, affinatura e creazione delle porche), taglio delle talee e trapianto, fertilizzazione (concime complesso e pollina), irrigazione, diserbo e trattamenti antiparassitari, alla raccolta (taglio della parte aerea, scavo e carico delle radici) sarebbero necessarie tra le dieci e le dodici ore oltre a una decina di giornate di lavoro manuale<ref name="MECHANISATION POSSIBILITIES"/>.
La fertilizzazione varia moltissimo a seconda delle caratteristiche terreno (fertilità naturale, struttura), del precedente colturale, delle disponibilità idriche e delle piante infestanti. Orientativamente, in condizioni medie di suolo e di acqua, la rimozione stimata di nutrienti di una coltura di batata con una produzione di una quindicina di tonnellate per ettaro in coltura pura, è di {{M|70
== Servizi di appoggio alla produzione ==
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L'importanza della coltura a livello mondiale ha determinato la creazione di numerosi istituti - collegati tra loro a formare una preziosa rete - orientati alla ricerca e/o allo sviluppo della coltura nei vari continenti. Di seguito se ne citano alcuni.
Il Centro Internazionale della Patata (CIP), basato a [[Lima (Perù)|Lima]] (Perù), è un'organizzazione di ricerca per lo sviluppo focalizzata su patate, patate dolci e radici e rizotuberi andini. È presente in più di 20 paesi in Africa, [[Asia]] e America Latina. Mantiene una delle più grandi banche genetiche di patate dolci coltivate al mondo, con oltre
Il Natural Resources Institute (NRI) è un'organizzazione specializzata in [[ricerca]], sviluppo e [[formazione]] dell'Università di Greenwich, nel [[Regno Unito]], con focus su cibo, agricoltura, ambiente e mezzi di sussistenza sostenibili. La ricerca si concentra principalmente sulle economie in via di sviluppo ed emergenti.
Il Central Tuber Crops Research Institute (ICAR-CTCRI), basato a [[Kerala]] (India) ha come mandato principale la ricerca sulle colture di rizotuberi tropicali. L'istituto conserva una vasta collezione di [[germoplasma]] di
Lo Sweet Potato Research Institute (SPRI) dell'Accademia cinese delle scienze agrarie (CAAS) di [[Pechino]] (Cina), dispone di oltre
La Empresa Brasileira de Pesquisa Agropecuária (Embrapa), legata al Ministério da Agricultura, Pecuária e Abastecimento a [[Brasilia]] ([[Brasile]]) si occupa di miglioramento genetico e divulgazione di tecniche per la coltivazione sostenibile di varie colture tra cui la patata dolce.
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Negli [[Stati Uniti d'America]], diverse istituzioni conducono studi ed attività di ricerca, miglioramento genetico, divulgazione e sviluppo delle capacità umane nel campo della produzione delle radici e dei rizotuberi. Tra queste la [[Oklahoma State University]] di [[Stillwater (Oklahoma)|Stillwater]] e la [[North Carolina State University]] di [[Raleigh (Carolina del Nord)|Raleigh]].
== Produzione ==
Nelle tabelle che seguono sono riassunti i dati di produzione relativi al 2020, l'anno più recente per il quale la FAO mette a disposizione i dati sulla produzione agricola mondiale. Quest'anno, 47 paesi hanno prodotto 89,5 milioni di tonnellate di batata su 7,5 milioni di ettari, con una resa per ettaro di 12,1 tonnellate. Cina, Malawi, Tanzania, Nigeria e Angola contribuiscono per oltre 70% della produzione. Nell'ultimo quarto di secolo, nel complesso, sono diminuite la produzione, la superficie coltivata e le rese. Nonostante la forte contrazione (-57%), l'Asia rimane la regione con la produzione più significativa (62,7%).
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||{{ETH}} ||align=right|62 ||align=right|35,7 ||align=right|
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||{{VNM}} ||align=right|110 ||align=right|12,5 ||align=right|
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|'''Mondo'''||align=right|
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[[File:PatataAnguillaraVenetaDeCo.jpg|miniatura|verticale|Patata Americana De.Co. di Anguillara Veneta (Padova) appena raccolta.]]
Introdotta in Italia nel 1630 dal Granduca [[Ferdinando II de' Medici]], è restata confinata negli orti botanici fino a fine Ottocento, quando il conte Antonio Donà dalle Rose ne iniziò la coltivazione in provincia di [[Rovigo]]. Da qui la coltura si estese in territorio padovano, particolarmente nella zona di [[Anguillara Veneta|Anguillara]] e di Stroppare, frazione di [[Pozzonovo]]. È oggi un prodotto di nicchia, coltivato su 600 ettari, con una produzione annuale di
L'80% circa è coltivato in Veneto, tra le province di [[Treviso]], di [[Padova]] e di [[Venezia]]. Una delle zone di coltura caratteristiche è quella attorno a [[Zero Branco]], dove si è diffusa dal secondo dopoguerra, grazie al clima e ai terreni particolarmente adatti.
Nel Salento leccese si coltivano le varietà rossa e bianca. I tuberi hanno forma irregolare, ovale o allungata, di colore rosso-porpora-ocra a seconda della varietà; la polpa va dal bianco al giallo. Nel leccese la coltivazione è limitata alla fascia costiera, nelle zone di [[Frigole]], [[Surbo]], [[Squinzano]] e [[Trepuzzi]].
A settembre, si tengono le sagre della Patata Americana di Anguillara Veneta e della Patata Zuccherina di Frigole. È riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale:
* in Veneto: patata americana [[Denominazione comunale d'origine|De.Co.]] di [[Anguillara Veneta]] e [[Pozzonovo|Stroppare]] (batata) a pasta chiara e patata americana di [[Zero Branco]];
* in
== Note ==
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