San Nicolò d'Arcidano: differenze tra le versioni

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soprannome degli abitanti
 
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{{Divisione amministrativa
|Nome =
|Nome ufficiale = {{it}} San Nicolò d'Arcidàno<br />{{sc}} Arcidànu
|Panorama = San Nicolò d'Arcidano - Chiesa di San Nicolò (01).jpg
|Didascalia = Chiesa di San Nicolò
|Bandiera = San Nicolò d'Arcidano-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = San Nicolò d'Arcidano-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Sardegna
|Divisione amm grado 2 = Oristano
|Amministratore locale = Davide Fanari
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = 26-10-2020
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Guspini]] ([[Provincia del SudMedio SardegnaCampidano|SUVS]]), [[Mogoro]], [[Pabillonis]] (SUVS), [[Terralba]], [[Uras]]
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno =
|Nome abitanti = {{it}}arcidanesi<br/>{{sc}}''arcidanesus''
|Patrono = [[san Nicola di Bari]]
|Festivo = 10 settembre<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.sannicolodarcidano.or.it/it/events/616262|titolo=Festa San Nicolò D'arcidano|accesso=21 settembre 2024}}</ref>
|PIL =
|PIL procapite =
|Soprannome = Gli abitanti del luogo sono noti come "Tostoniusu", che in Sardo significa "Tartarughe", tant'è che nella piazza del paese è presente una statua raffigurante l'omonimo animale.
|Mappa=Map of comune of San Nicolò d'Arcidano (province of Oristano, region Sardinia, Italy) - 2016.svg
|DidascaliaMappa mappa=Posizione delMap of comune diof San Nicolò d'Arcidano all'interno(province dellaof provinciaOristano, diregion OristanoSardinia, Italy) - 2016.svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di San Nicolò d'Arcidano all'interno della provincia di Oristano
}}
 
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==Geografia fisica==
===Territorio===
È situato al confine fra le province di [[Provincia di Oristano|Oristano]] e del [[Provincia del SudMedio SardegnaCampidano|SudMedio SardegnaCampidano]] a circa {{m|25|ul=km}} dal [[oristano|capoluogo]]. La sua vicinanza al mare rende Arcidano un trafficato crocevia turistico.
È privo di sbocchi sul mare ed è distante 5&nbsp;km da Terralba e Uras. Circondato dalla campagna, Arcidano tende a rimanere fertile anche in estate.
 
==Origini del nome==
L'etimologia di ''Architano'' {{cn|potrebbe essere ''"Sulla via dell'Arci"'',}} ovvero la via che dal portava al [[Monte Arci]] dove veniva estratta la preziosissima [[ossidiana]].
 
Fino al {{data|29|1|1864}} il comune era denominato semplicemente ''Arcidano''.<ref>{{Cita legge italiana |tipo = RD |anno = 1863 |mese = 12 |giorno = 13 |numero = 1616 |titolo = Decreto che autorizza varii Comuni ad assumere una nuova denominazione. |originale = sì }}</ref>
 
== Storia ==
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Il primo aveva chiesa dedicata a [[San Nicola di Bari|san Nicolò]], il secondo a [[Pantaleone di Nicomedia|san Pantaleo]]. Nel testamento di [[Ugone III de Bas-Serra|Ugone III]], giudice di [[Giudicato di Arborea|Arborea]], è scritta la volontà di lasciare in eredità due buoi e 20 pecore alla chiesa di “Sant Nicolao de Architano Magno”. Nella seconda metà del [[XIV secolo]], tanti piccoli villaggi in tutta la Sardegna furono abbandonati, “Architano Parvo” compreso. Nel 1460 la popolazione di Arcidano chiese al viceré di Cagliari di far diventare Arcidano comune.
 
Alla caduta del giudicato ([[1420]]) entrò a far parte del [[Marchesato di Oristano]]. Alla definitiva sconfitta degli arborensi ([[1478]]) passò sotto il [[Regno di Sardegna (1324-1720)|dominio aragonese]] e fu incorporato nella contea di Quirra, che era stata istituita nel [[1363]] dal Re d'Aragona [[Pietro IV di Aragona|Pietro IV]], e che fu trasformata in marchesato nel [[1603]], feudo prima dei [[Carroz]] e poi dei Centelles. Formò, con Uras, una baronia compresa nel marchesato, che ebbe come ultimi feudatari gli Osorio de la Cueva, ai quali il paese fu riscattatonel [[1839]], con la soppressione del sistema feudale.
 
Il porto di Neapolis fu un ottimo approdo per le incursioni dei [[pirati barbareschi]] che frequentemente saccheggiavano e distruggevano tutto ciò che trovavano. Si narra che dopo un dei tanti saccheggi, gli invasori furono sconfitti da una sortita di saccheggiati in località “Fossaus”. Nel [[1563]] [[Dragut]] (uno dei corsari più spietati) cercò di sbarcare più volte ad Oristano e nel porto di “Marcellino” (l'odierna [[Marceddì]]). Purtroppo per Dragut s'imbatté contro un grosso gruppo di cacciatori in ritorno da "Ercolento" e fu sconfitto.