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== Storia ==
Nell'[[età del bronzo]] a Vignola si sviluppa la civiltà delle terramare, una cultura diffusa tra il [[Reno (fiume) |Reno]] e il piacentino, strettamente imparentata con le civiltà [[palafitta|palafitticole]] sorte intorno ai grandi laghi lombardi. Un insediamento [[terramare|terramaricolo]] è stato rinvenuto a sud-ovest di Vignola, nella frazione di Campiglio.
 
Da tempi immemorabili, l'alta pianura modenese e reggiana è abitata dai [[Liguri Friniati]], il cui areale etnico comprendeva anche tutto l'Appennino modenese e reggiano fino alla [[Lunigiana]] e [[Garfagnana]]. Con l'espansione del dominio etrusco in Val Padana al fine di controllo delle rotte commerciali, la cultura locale subisce influenze etrusche, irradiate dall'epicentro etrusco di Bologna. L'immigrazione dei [[Celti]] nel Nord Italia ([[Gallia Cisalpina]]) pone bruscamente fine al sistema di rotte commerciali creato dagli etruschi in Val Padana. Vignola è insediata dai [[Galli Boi]], che si fusero con la popolazione locale, dando vita a una distinta popolazione Celto-Ligure. I Galli-Boi sono sottomessi dalla potenza romana nel 193 a.C. Inizia così il processo di latinizzazione della popolazione locale, che risulterà nella formazione delle lingue Gallo-Romanze di cui il dialetto vignolese fa parte.
 
I toponimi locali, nonché i reperti archeologici offrono una testimonianza, seppur non sempre sicura, dell'avvicendarsi di varie popolazioni sul territorio comunale, dagli [[Etruschi]], ai [[Liguri]], ai [[Galli]] ed ai [[Civiltà romana|Romani]]. Si ha testimonianza di un borgo (''pagus'') Sibinianum e di uno Feronianum, e l'attuale strada pedemontana (antica [[via Claudia]]) ricalca una via etrusca che, proveniente dalla Toscana, collegava [[Bologna]] a [[Parma]], attraversando il [[Panaro]] all'altezza dell'odierna [[Pieve di Vignola|pieve]]. Il primo documento scritto che reca testimonianza del luogo in cui venne fondata la nuova comunità risale all'anno 826. A seguito di una permuta, l'abate del [[Abbazia di Nonantola|monastero di Nonantola]] otteneva la ''basilica'' di Santa Maria in Tortiliano e l'«''in loco viniole ad saxo''», dove successivamente venne edificato il [[Rocca di Vignola|castello]]. Si ignora la data di costruzione della prima rocca, che un'antica tradizione vuole edificata da [[Anselmo del Friuli|sant'Anselmo]] abate di [[Nonantola]] intorno all'anno 800, a difesa dei beni del monastero della zona<ref name = "Gavioli">{{Cita|Gavioli|pp. 87-91}}.</ref>. Per tutto il periodo di dominio vescovile durato sino al 1247, il castello si configura sempre più come importante "sentinella del Panaro", a controllo del fiume e dell'antica via Claudia. La transazione del territorio vignolese al comune di Modena causò numerosi scontri tra le opposte fazioni dei [[guelfi]] e dei [[ghibellini]] e il comune di Bologna. Della crisi politica seppe approfittare [[Gherardo Grassoni]] che instaurò a Vignola la signoria della sua famiglia, affermando un dominio che durò quasi un secolo, fino a quando gli [[Estensi]] si riappropriarono del feudo e con la nomina di un podestà iniziarono ad esercitare la loro signoria diretta (1399). Nel 1401 [[Niccolò III d'Este]] donò ad [[Uguccione dei Contrari]] di [[Ferrara]] il castello e le sue adiacenze e il feudo di Vignola divenne contea con sedici comunità. La Signoria, che durò quasi due secoli, coincise con il periodo di massima prosperità del paese: venne ristrutturato il castello, fu innalzata una nuova cinta muraria e con [[Ercole Contrari]] nel 1557 venne fatto erigere, su progetto dell'architetto [[Jacopo Barozzi]], il palazzo antistante la Rocca oggi conosciuto come [[Palazzo Contrari-Boncompagni]] o [[Palazzo Barozzi]]. Con la morte di Ercole nel 1575, per mancanza di eredi, il marchesato di Vignola tornò agli Este che, su richiesta di [[papa Gregorio XIII]], lo cedettero a [[Giacomo Boncompagni (politico)|Giacomo Boncompagni]], suo figlio naturale.
 
La [[Campagna d'Italia (1796-1797)|conquista napoleonica]] fece decadere definitivamente il dominio della famiglia Boncompagni su Vignola, che in virtù della nuova costituzione repubblicana divenne capoluogo di Cantone del Dipartimento del Panaro. Con la [[Restaurazione]] (1814) Vignola entrò a far parte dei domini del duca di Modena [[Francesco IV di Modena|Francesco IV d'Asburgo–Este]] di cui subì il governo autoritario; diversi vignolesi parteciparono ai moti rivoluzionari del 1831, alle guerre d'indipendenza ed alle guerre di conquista garibaldine fino alla creazione del regno d'Italia. L'episodio più significativo della storia del nuovo Comune è legato alla celebrazione solenne svoltasi il 20 ottobre 1872 del bicentenario della nascita dello storico [[Ludovico Antonio Muratori]] (1672-1750): in questa occasione venne posata la prima pietra del ponte intitolato al Muratori, inaugurato nel 1876 e sul quale transitò poi la nuova [[Tranvia Bologna-Casalecchio-Vignola|tranvia Vignola – Bazzano – Bologna]]. Reso inagibile in seguito al bombardamento del 1945, il ponte fu ricostruito per essere poi distrutto dall'alluvione del 1966 e sostituito definitivamente con quello attuale, in cemento armato, inaugurato nel 1969.
 
La linea tranviaria fu sostituita nel 1938 dalla [[ferrovia Casalecchio-Vignola|ferrovia elettrica Casalecchio – Vignola]], il cui servizio, sospeso in seguito ai gravi danni subiti nel corso dell'ultimo conflitto mondiale, fu ripreso dopo la riparazione del ponte sul Panaro, per interrompersi alla fine degli anni settanta. Nel 2004 il collegamento è stato riattivato come metropolitana di superficie. La ferrovia Modena – Vignola, inaugurata nel 1888, ha cessato definitivamente la sua attività nel 1970 e sulla ex sede ferroviaria è stata costruita una pista ciclabile.
 
Nel dopoguerra, Vignola ha continuato l'attività di valorizzazione della tradizionale vocazione agricola basata sulla produzione della tipica frutta rossa e ha iniziato la sua crescita artigianale e industriale. Negli anni Sessanta e Settanta Vignola è così divenuta uno dei principali poli europei del commercio della frutta. Nel momento di massima espansione erano una cinquantina i commercianti ed esportatori attivi nel solo comune di Vignola. Dagli anni Ottanta le difficoltà commerciali che hanno investito il settore ortofrutticolo hanno ridotto notevolmente il peso del comparto, tanto che oggi il ruolo di Vignola a livello internazionale si è notevolmente indebolito, sebbene il prestigio della famosa "ciliegia di Vignola" rimanga ancora inalterato. Oggi l'economia vignolese si basa prevalentemente sui servizi, l'artigianato ed il commercio. Esiste un forte comparto meccanico ed alcune industrie di livello internazionale, primo fra tutte il Gruppo Fabbri, gruppo industriale fondato da Ermanno Fabbri, tra i leader mondiali nella produzione di macchine e film plastici per il confezionamento alimentare e non alimentare.
 
=== Onorificenze ===
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Passeggiando lungo le vie della città è possibile visitare monumenti importanti, quali la rocca e la scala a chiocciola, ed entrare nei numerosi spazi espositivi. Gli amanti della natura possono fare due passi lungo il percorso natura che la collega a [[Modena]] (''Percorso Sole''), oppure, dirigersi verso il vicino comune di [[Marano sul Panaro]] per poi procedere verso l'Appennino, arrivando fino a [[Montese]] o fino al [[Parco regionale dei Sassi di Roccamalatina|parco dei Sassi di Roccamalatina]]. Di recente inaugurazione è poi la [[pista ciclabile]], costruita sul vecchio tracciato ferroviario, che collega anch'essa a [[Modena]].
 
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa dei Santi Nazario e Celso (Vignola)|Chiesa parrocchiale]], intitolata ai Santi Nazario e Celso, è citata per la prima volta in un documento del 1299. Rifatta una prima volta nel [[XV secolo]], fu ricostruita a partire dal 1680 su disegno di Zaccaria Pellini. Vi sono conservati una ''[[Pietà (arte)|Pietà]]'' in bronzo del [[XX secolo|Novecento]], opera di [[Ivo Soli]], dipinti [[XVII secolo|seicenteschi]] di [[Elisabetta Sirani]] (''Madonna fra i santi Antonio e Francesco''), [[Simone Cantarini]] (''San Giovanni evangelista''), [[Francesco Stringa]] (''Madonna e santi'') e un'''Adorazione dei Magi'' di scuola bolognese, e un ''Martirio dei santi Nazario e Celso'' del pittore [[XIX secolo|ottocentesco]] [[Adeodato Malatesta]]<ref name= "TCI">[[Touring Club Italiano]], Guida d'Italia - Emilia-Romagna, 1991</ref><ref>[http://www.portaleturismo.provincia.modena.it/page.asp?IDCategoria=305&IDSezione=7201&ID=71592 La parrocchiale dei SS. Nazario e Celso] sul sito della [[provincia di Modena]], Portale turismo</ref>
* Santuario della Madonna della Pieve, edificio [[architettura romanica|romanico]] citato per la prima volta in un documento del 1174. Caduto in rovina fu ricostruito nel 1615 e dell'originale romanico conserva solo la parte [[abside|absidale]]. Vi si conserva una statua d'epoca medievale raffigurante la ''Madonna in trono col Bambino'' e alcuni frammenti murari in pietra con rilievi che attestano l'esistenza di un insediamento religioso ancora precedente all'epoca romanica<ref>[http://www.portaleturismo.provincia.modena.it/page.asp?IDCategoria=305&IDSezione=7201&ID=71606 Il santuario della Madonna della Pieve] sul sito della [[provincia di Modena]], Portale turismo</ref> Nei pressi del santuario è presente una statua in bronzo della ''Sacra Famiglia'', opera dello scultore locale Marco Fornaciari<ref>[https://ricerca.gelocal.it/gazzettadimodena/archivio/gazzettadimodena/2008/05/19/DT1PO_DT104.html "Una Sacra Famiglia per il Santuario"], articolo su [[La Gazzetta di Modena]] del 19 maggio 2008</ref>
* PalazzoChiesa Contrari-Boncompagni,di conosciutoSanta ancheMaria in Tortiliano, conosciuta come PalazzoSanta BarozziMaria Rotonda, costruitochiesetta intornoa allapianta metàcircolare dela 2&nbsp;km da Vignola sulla strada per [[XVI secoloMaranello]]. perRicostruita Ercolenel Contrari1491 dall'architetto ferrareseda Bartolomeo Tristano maMoreni su disegnouna precedente di [[Jacopocui Barozzisi dahanno Vignola|Jacoponotizie Barozzidall'[[VIII secolo]]. AlCaratteristica suoper interno,la particolare struttura formata da due cilindri sovrapposti con una scalacupola aemisferica, piantaconserva ovaleun anchaffresco cinquecentesco raffigurante la ''essaMadonna diin trono con il Bambino e il fondatore Bartolomeo TristanoMoreni'', con sullo sfondo una veduta di Vignola<ref name="TCI" /><ref name=boncompagni>[http://www.portaleturismo.provincia.modena.it/page.asp?IDCategoria=305&IDSezione=7201&ID=7160471590 PalazzoLa Boncompagnichiesa di Santa Maria in Tortiliano] sul sito della [[provincia di Modena]], Portale turismo</ref> Passato ai [[Boncompagni (famiglia)|Boncompagni]], nel 1880 il principe [[Antonio Boncompagni Ludovisi]] vi fece realizzare degli [[affresco|affreschi]] dai pittori modenesi [[Fermo Forti]] e [[Angelo Forghieri]].<ref name="boncompagni"/>
 
=== Architetture civili ===
* Palazzo Contrari-Boncompagni, conosciuto anche come Palazzo Barozzi, costruito intorno alla metà del [[XVI secolo]] per Ercole Contrari dall'architetto ferrarese Bartolomeo Tristano ma su disegno di [[Jacopo Barozzi da Vignola|Jacopo Barozzi]]. Il palazzo ha un corpo di fabbrica di pianta leggermente rettangolare a cui sono annesse due ali laterali. Al suo interno, una scala a pianta ovale anch'essa di Bartolomeo Tristano<ref name="TCI" /><ref name="boncompagni">[http://www.portaleturismo.provincia.modena.it/page.asp?IDCategoria=305&IDSezione=7201&ID=71604 Palazzo Boncompagni] sul sito della [[provincia di Modena]], Portale turismo</ref> Passato ai [[Boncompagni (famiglia)|Boncompagni]], nel 1880 il principe [[Antonio Boncompagni Ludovisi]] vi fece realizzare degli [[affresco|affreschi]] dai pittori modenesi [[Fermo Forti]] e [[Angelo Forghieri]].<ref name="boncompagni" />
* [[Rocca di Vignola]]
* Torre Galvani e giardino pensile
* Museo Civico di [[paleontologia]] e di [[mineralogia]], ospita la Raccolta [[Luigi Vittorio Bertarelli|Bertarelli]], donata nel 1991, con {{formatnum:12000}} reperti fossili del [[Pliocene italiano]] e inoltre rocce e minerali dalle valli del Panaro e dell'Appennino modenese<ref>[http://www.museimodenesi.it/page.asp?IDCategoria=280&IDSezione=5446&ID=92192 Il Museo Civico di Vignola] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170925041657/http://www.museimodenesi.it/page.asp?IDCategoria=280&IDSezione=5446&ID=92192 |data=25 settembre 2017 }} sul sito della [[provincia di Modena]], Portale turismo</ref>
* Chiesa di Santa Maria in Tortiliano, conosciuta come Santa Maria Rotonda, chiesetta a pianta circolare a 2&nbsp;km da Vignola sulla strada per [[Maranello]]. Ricostruita nel 1491 da Bartolomeo Moreni su una precedente di cui si hanno notizie dall'[[VIII secolo]]. Caratteristica per la particolare struttura formata da due cilindri sovrapposti con una cupola emisferica, conserva un affresco cinquecentesco raffigurante la ''Madonna in trono con il Bambino e il fondatore Bartolomeo Moreni'', con sullo sfondo una veduta di Vignola<ref name="TCI"/><ref>[http://www.portaleturismo.provincia.modena.it/page.asp?IDCategoria=305&IDSezione=7201&ID=71590 La chiesa di Santa Maria in Tortiliano] sul sito della [[provincia di Modena]], Portale turismo</ref>
* Casa Natale di [[Ludovico Antonio Muratori]] in via F. Selmi 2, in centro storico
* [[Villa Martuzzi]] nella frazione Campiglio
* Villa Tosi-Bellucci, oggi sede del municipio; costruita nel XIX secolo, ospita nel proprio giardino il monumento ai caduti e al proprio interno alcune opere d'arte tra le quali il dipinto ''La Giustizia, la Carità e la Prudenza'' di [[Elisabetta Sirani]]<ref>{{Cita web|url=https://www.visitvignola.it/appuntamenti-in-citta/visite-guidate-a-villa-tosi-bellucci-sede-del-comune-di-vignola/|titolo=Visite guidate a Villa Tosi-Bellucci, sede del Comune di Vignola|sito=visitvignola.it|data=7 aprile 2022|accesso=25 marzo 2025}}</ref>.
 
== Società ==
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== Cultura ==
=== Istruzione superiore ===
 
==== Scuole ====
A Vignola sono presenti tre istituti di istruzione superiore: l'IIS Agostino Paradisi (ITE Paradisi e Liceo Classico-Scientifico-Linguistico Mario Allegretti), l'IIS Primo Levi (indirizzo scientifico-tecnologico, tecnico-tecnologico, professionale commerciale) e l'IIS Lazzaro Spallanzani (professionale agrario).
 
==== Musei ====
*È presente il Museo Civico di [[paleontologia]] e di [[mineralogia]], il quale ospita la Raccoltaraccolta [[Luigi Vittorio Bertarelli|Bertarelli]], donata nel 1991, con {{formatnum:12000}} reperti fossili del [[Pliocene italiano]] e inoltre rocce e minerali dalle valli del Panaro e dell'Appennino modenese<ref>[http://www.museimodenesi.it/page.asp?IDCategoria=280&IDSezione=5446&ID=92192 Il Museo Civico di Vignola] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170925041657/http://www.museimodenesi.it/page.asp?IDCategoria=280&IDSezione=5446&ID=92192 |data=25 settembre 2017 }} sul sito della [[provincia di Modena]], Portale turismo</ref>.
 
=== Teatro ===
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* Tavernelle (La Tavarnèla)
* Brodano (dal dialetto modenese ''Bròden'') è un quartiere di Vignola, situato in direzione di [[Spilamberto]]. Piccolo ma con numerosi edifici di interesse (come la chiesa San Giuseppe o la casa degli Alpini, adiacente ad un parco) Brodano conta circa {{formatnum:10000}} abitanti.|chiarire, dalle fonti in rete non risultano frazioni ma solo località}}
 
== Economia ==
Nel dopoguerra, Vignola ha continuatocontinuò l'attività di valorizzazione della tradizionale vocazione agricola basata sulla produzione della tipica frutta rossa e ha iniziatointraprese la suapropria crescita artigianale e industriale. Negli anni Sessanta e Settanta Vignola èdivenne così divenuta uno dei principali poli europei del commercio della frutta. Nel momento di massima espansione erano una cinquantina i commercianti ed esportatori attivi nel solo comune di Vignola. Dagli anni Ottanta le difficoltà commerciali che hanno investitoinvestirono il settore ortofrutticolo hanno ridotto notevolmente il peso del comparto, tanto che oggi il ruolo di Vignola a livello internazionale si è notevolmente indebolito, sebbene il prestigio della famosa "ciliegia di Vignola" rimanga ancora inalterato. Oggi l'economia vignolese si basa prevalentemente sui servizi, l'artigianato ed il commercio. Esiste un forte comparto meccanico ed alcune industrie di livello internazionale, primo fra tutte il Gruppo Fabbri, gruppo industriale fondato da Ermanno Fabbri, tra i leader mondiali nella produzione di macchine e film plastici per il confezionamento alimentare e non alimentare.
 
== Infrastrutture e trasporti ==