Roberto Guiducci: differenze tra le versioni
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Laureatosi in [[Ingegneria civile]], approfondì l'interesse verso gli aspetti sociologici dell'[[urbanistica]], che giunsero al culmine con il saggio ''Ti uccido come un cane, magia nera in età nucleare''. Parallelamente sviluppò interessi letterari e poetici, anche grazie alla vicinanza con la sociologia industriale di stampo olivettiano. Nel [[1955]] insieme a sua moglie [[Armanda Guiducci|Armanda Giambrocono]], a [[Franco Fortini]], [[Franco Momigliano]] e [[Alessandro Pizzorno]], fondò la rivista ''[[Ragionamenti]]''. Fu professore di sociologia alla Facoltà di letterature straniere dello [[Libera università di lingue e comunicazione IULM|Iulm]] di Milano, ateneo per il quale aveva progettato la nuova sede.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/04/10/guiducci-poeta-urbanista.html?ref=search Guiducci, poeta e urbanista - la Repubblica.it]</ref>
Nel [[1958]] fondò una delle prime [[Società di ingegneria]] Italiane, in partnership con [[Carlo Rusconi Clerici|Carlo]] e [[Giulio Rusconi Clerici]], la [[Tekne|
Le sue [[Cenere|ceneri]] riposano in una celletta del [[Cimitero Maggiore di Milano]].
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