Báb: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: numeri di pagina nei template citazione |
m v2.05 - Corretto utilizzando WP:WPCleaner (Prima sezione di livello 3, poi di livello 2) |
||
(7 versioni intermedie di 4 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Bio
|
|Nome = Báb
|PostCognomeVirgola = nato '''Siyyid
|Sesso = M
|LuogoNascita = Shiraz
|GiornoMeseNascita = 20 ottobre
|AnnoNascita = 1819
|NoteNascita =
|LuogoMorte = Tabriz
|GiornoMeseMorte = 9 luglio
Riga 17 ⟶ 18:
}}
[[File:Bahá'í Shrine of the Bab in Haifa, Israel.jpg|thumb|[[Mausoleo del Báb]] ad [[Haifa]]|280x280px]]
Figlio di Siyyid Muhammad Riḍá e di Fátimih Bagum, figlia di un noto mercante di [[Shiraz]]. Mírzá
Portatore di una Rivelazione divina indipendente, Mírzá `Alí Muḥammad è noto con l'appellativo di Báb (parola araba che significa "Porta") per indicare che la sua missione chiudeva un ciclo della storia dell’umanità e ne annunciava uno nuovo; un ''tramite'' tra Dio e gli uomini. All'età di 25 anni dichiarò d'essere l'araldo di una nuova era di giustizia, l'età d'oro predetta da Profeti e Messaggeri divini del passato. Il suo principale compito fu l'aprire la strada al nuovo Messaggero di Dio, e molti suoi scritti si riferiscono a "Colui Che Dio manifesterà". La sua missione ebbe inizio il 23 maggio [[1844]]<ref>Secondo la scansione del tempo occidentale, due ore e undici minuti dopo il tramonto del 22 maggio 1844, ovvero nel quarto giorno di ''Jamadiyu'l-Avval'' del [[1260]] dell'[[egira]]</ref><ref name=":5">J. E. Esslemont, ''op. cit.'', p. 41</ref>, quando rivelò al suo primo discepolo che:{{Citazione|''Dio Glorioso lo aveva eletto allo stato di Báb''|<ref name="E. Esslemont, p. 19">J. E. Esslemont, ''op. cit.'', p. 19.</ref>}} ossia la '<nowiki/>''Porta'''
Nei rimanenti sei anni di vita, posteriori alla sua dichiarazione, il Báb scrisse numerose lettere e libri in cui introdusse l'inizio di un nuovo ordine sociale e indicò che ben presto sarebbe arrivato un nuovo Messaggero divino, quel Messaggero di Dio profetizzato da tutti i Libri sacri del passato ed atteso da tutta l’umanità.<ref name=":3">{{Cita libro|autore=Hartz, Paula|titolo=World Religions: Baha'i Faith |url=https://archive.org/details/bahaifaith0000hart|anno=2009|editore=Chelsea House Publishers|città=New York|p=[https://archive.org/details/bahaifaith0000hart/page/24 24] - 29|ISBN= 978-1-60413-104-8}}</ref> Introdusse il concetto di progressività delle religioni rivelate all'uomo tramite Educatori universali. Promosse l’emancipazione delle donne e dei poveri, incoraggiò l'educazione universale e lo studio della scienza, temi considerati fortemente rivoluzionari in una società retrograda e profondamente immersa in secoli di tradizione. Incoraggiò l’apprendimento delle arti e delle scienze, prescrisse regole per il matrimonio, il divorzio e l’eredità e stabilì leggi – solo in parte attuate – per la transitoria fase del periodo babista.<ref name=":3" /> Sebbene i vari tumulti che portarono a scontri tra le forze armate del governo e i Bábí che si difendevano, il Báb insegnò d'essere pacifici ed abolì la pratica tradizionale d'ottenere conversioni tramite l'uso della forza.<ref name=":3" />
== Le missioni del Báb ==
Per i bahà'í il Báb, oltre che essere un '''Messaggero di Dio''' portatore d'una Rivelazione divina indipendente, come [[Adamo]], [[Abramo]], [[Mosè]], [[Zaratustra|Zoroastro]], [[Kṛṣṇa|Krishna]], il [[Buddismo|Buddha]], [[Gesù]], [[Maometto]] e [[Bahá'u'lláh|Baháʼu'lláh]],<ref name=":19">{{Cita libro|autore=Smith Pietro|titolo=Una concisa enciclopedia della fede baháʼí|anno=2000|editore=Oneworld|p=231|ISBN= 978-1780744803}}</ref> svolse anche un ruolo simile a quello d'[[Elia]] nel [[giudaismo]] o di [[Giovanni Battista]] nel [[cristianesimo]] come '''araldo e precursore''' della Fede bahá'í<ref name=":4" /> il cui fondatore, Bahá'u'lláh, affermò nel 1863 d'essere l'adempimento della profezia del Báb: ''"Colui la cui venuta era stata predetta dal Báb: il Prescelto da Dio"''.<ref name=":5" /> L'imminente nuova Rivelazione, affermò il Báb, avrebbe liberato grandi energie creative e le capacità utili per l'instaurazione dell'unità e della pace globali.<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo="Gli scritti e gli insegnamenti del Báb" , Il mondo della fede bahá'í (1 ed.)|data=26 novembre 2021|editore=Routledge|città=London|pp=36-38|ISBN=978-0-429-02777-2|doi= 10.4324/9780429027772-5}}</ref> La gran parte dei Bábí con la rivelazione di Bahá'u'lláh divenne
== Biografia ==
Riga 40 ⟶ 42:
{{Citazione|''molto taciturno, e (che) non pronunciava mai una parola a meno che non fosse assolutamente necessario. Non rispondeva nemmeno alle nostre domande. Era costantemente assorto nei suoi pensieri, ed occupato nella recitazione delle preghiere e dei versetti sacri. Viene descritto come un uomo di bell’aspetto, con una barba fine, vestito in abiti puliti; indossa uno scialle verde e un turbante nero." |<ref>Hajji Muhammad Husayn, citato da Abbas Amanat, '' Resurrection and Renewal: The making of the Babi Movement in Iran, 1844-1850'', p. 132–33, Cornell University Press, 1989.</ref>}}
Un [[medico]] [[Irlanda|irlandese]] William Cormick (questo evento straordinario rappresenta l'unica testimonianza diretta di un occidentale che abbia mai incontrato il Báb<ref>{{Cita web|cognome=Momen|nome=Moojan|url=https://www.iranicaonline.org/articles/cormick-william-b/|titolo=Enciclopedia iranica vol VI, fasc 3|pp=275-276}}</ref>) così lo delineò: {{Citazione|''Era un uomo dall'aspetto molto mite e delicato, di statura piuttosto bassa e con carnagione molto chiara per un persiano, con una voce melodiosa e gentile che mi colpì molto.''|<ref>H. M. Balyuzi, ''The Bab - The Herald of the Day of Days'', p. 146.</ref>}}
A.L.M. Nicolas, scrittore francese del XIX secolo scrisse di lui: ''"La Sua vita è uno dei più magnifici esempi di coraggio che l'umanità abbia avuto il privilegio di vedere..."''.
Riga 49 ⟶ 51:
===== Shaykhismo =====
Alla fine del [['700]], Shaykh Ahmad Ahsa'i (1753–1826) fondò in [[Iraq]] una scuola di innovamento religioso all'interno dell'Islam sciita. Insegnava ai suoi studenti, che divennero noti come Shaykhi l'imminente ritorno della Guida divina attraverso l'apparizione del [[Mahdi]] (l'Imam Nascosto) o di un suo rappresentante. Shaykh Ahmad usava un approccio poco letterale agli insegnamenti islamici, insegnando ad esempio che il corpo materiale di Maometto non ascese al cielo durante il [[Isrāʾ e Miʿrāj|Mi'raj]],<ref>{{Cita libro|autore=Adamson|titolo=Dalla A alla Z della fede bahá'í|url=https://archive.org/details/atozofbahaifaith0000adam|anno=2009|editore=Plymouth|città=Regno Unito|ISBN=9780810868533}}</ref> e che l'attesa risurrezione dai morti era di natura spirituale.<ref name=":14">{{Cita libro|autore=Smith Pietro|titolo=Una concisa enciclopedia della fede bahá'í|data=2000|editore=Pubblicazioni di Oneworld|ISBN=9781780744803}}</ref> Tali insegnamenti lo posero in conflitto con i teologi sciiti ortodossi dell'epoca che lo denunciarono come eretico nel 1824.<ref>{{Cita libro|autore=Al-Ahsã'ï|titolo=Enciclopedia Britannica|data=1º gennaio 2022}}</ref>
Alla morte di Shaykh Ahmad, [[Siyyid Kázim|Siyyid Kázim Rashti]] (1793–1843) divenne la nuova guida spirituale del movimento evidenziando l'importanza profetica dell'anno 1260 AH (1844 d.C.), mille anni lunari dalla data dell'occultamento del dodicesimo Imam.<ref>{{Cita libro|autore=Warburg Margit|titolo=Cittadini del mondo: storia e sociologia dei bahá'í dalla prospettiva della globalizzazione|anno=2006|ISBN=9789047407461}}</ref>
Riga 129 ⟶ 131:
La notte precedente l'esecuzione, allorquando il Báb veniva portato in cella, un giovane credente, Muḥammad-`Alíy-i-Zunúzí detto Anís, implorava di condividere il suo destino;<ref name="E. Esslemont, p. 24">J. E. Esslemont, ''op. cit.'', p. 24.</ref> Anís fu quindi imprigionato nella stessa cella del Báb.
La mattina del 9 luglio [[1850]], il Báb e Anis furono condotti nel cortile della caserma dov'erano imprigionati per subire l'esecuzione. Migliaia di spettatori si radunarono anche sui tetti delle case circostanti per assistere alla scena.<ref>Sir Justin Shiel, Inviato Straordinario e Ministro Plenipotentiario a Teheran della [[Regina Vittoria]], fece un rapporto dell'esecuzione, il 22 luglio [[1850]], a Lord Henry Temple Palmerston, Segretario di Stato Britannico per gli Affari Esteri</ref> Appesi a un muro del piazzale i due furono esposti al fuoco dei moschetti d'uno squadrone di settecentocinquanta soldati armeno-cristiani.<ref>''Appena furono legati, un reggimento di soldati si schierò in tre file di duecentocinquanta uomini ciascuna e ciascuna di queste ebbe l'ordine di aprire il fuoco a turno finché l'intero distaccamento non ebbe sparato tutti i suoi colpi.'' (Journal Asiatiche, 1866, tomo 7, p.377)</ref> Numerosi resoconti di testimoni oculari, compresi quelli di diplomatici occidentali, raccontano il fatto.<ref>Sir Justin Shiel, [[Vittoria del Regno Unito| ministro plenipotenziario della regina Vittoria]] a Teheran, scrisse a [[Henry John Temple, III visconte Palmerston|Henry John Temple,]] 3° visconte Palmerston, segretario di Stato britannico per gli affari esteri, il 22 luglio 1850, in merito all'esecuzione. La lettera, si trova in originale come documento FO 60/152/88 negli archivi del Foreign Office presso il Public Records Office di Londra.</ref> Dopo che l'ordine di sparare fu dato e dopo che il fumo dei settecentocinquanta [[moschetto|moschetti]] svanì, i resoconti hanno dettagli diversi ma tutti concordano sul fatto che il Báb e Anís non furono colpiti, si vide che i proiettili avevano tranciato solo le corde che li
I corpi furono rischiosamente presi di notte da dei Bábí e nascosti. Col tempo furono poi trasferiti segretamente, secondo istruzioni di Bahá'u'lláh e in seguito di 'Abdu-l-Bahá, a [[Esfahan]], [[Kermanshah]], [[Baghdad]], [[Damasco]], e a [[Beirut]], da dove nel [[1899]] furono via mare portati ad [[San Giovanni d'Acri|Acri]] in [[Israele]]. Il 21 marzo del [[1909]], quelle sacre spoglie furono poste in uno speciale [[Mausoleo del Báb|mausoleo]], sul [[Monte Carmelo]], un mausoleo eretto a quello scopo da [['Abdu'l-Bahá]], nelle cui vicinanze, il [[Centro mondiale bahai|Centro Mondiale Bahá'í]] accoglie i pellegrini e i visitatori che desiderano farvi visita.
=== Commemorazioni nella Fede bahá'í ===
{{Vedi anche|Calendario bahai}}
Nel calendario baháʼí, denominato anche Calendario Badí, gli eventi fondamentli della vita del Báb costituiscono celebrazioni importanti. Il computo degli anni parte dal 1844 d.C., anno in cui il Báb dichiarò la Sua missione, stabilendo così questo evento come punto di riferimento cronologico per l'intera comunità bahá'í mondiale. vengono commemorati annualmente dalle comunità baháʼí di tutto il mondo. <ref name=":14" />
Le tre commemorazioni principali sono: la '''nascita''' del Báb (20 ottobre 1819) che si festeggia insieme alla nascita di Bahá'u'lláh il 1° e il 2 novembre, a rimarcare come le due nascite avvennero (a distanza di due anni l’una dall’altra) nel primo e nel secondo giorno, del mese di Muharram, del calendario Badì. Questa celebrazione è spesso chiamata “Manifestazioni Gemelle” <ref>{{Cita libro|autore=Christopher Buck|titolo=L'escatologia della globalizzazione: il messianismo multiplo di Bahá'u'lláh|anno=2004|editore=Collana Mumen|pp=143-173|ISBN=9004139044}}</ref> evidenziando il legame spirituale tra i due Fondatori. La '''dichiarazione''' del Báb (23 maggio 1844) segna l’inizio della dispensazione bahá’í e costituisce l’anno zero del calendario bahá’í: la dichiarazione del Báb a Mullá Husayn nella notte del 22-23 maggio 1844 rappresenta il momento in cui il Báb proclamò la sua missione divina. Questa data è considerata di tale importanza che l’intero sistema cronologico bahá’í si basa su di essa. Anche il '''martirio''' del Báb (9 luglio 1850) per esecuzione a Tabriz, viene commemorata in incontri comunitari di preghiere e letture aperte a tutti,
== Insegnamenti e eredità ==
|