Ra: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua}}
[[File:Re-Horakhty.svg|thumb|Ra|483x483px]]
'''Ra''', noto anche nella forma ''Rê'' oppure ''Rha'' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[
Si riteneva che governasse ogni parte del mondo: il [[cielo (religione)|cielo]], la [[terra (elemento)|terra]] e l'[[Duat|oltretomba]]<ref name=":2">Hart, George (1986). A Dictionary of Egyptian Gods and Goddesses. London, England: Routledge & Kegan Paul Inc. ISBN 9780415059091. p.179</ref>. Veniva spesso accostato al dio [[Horus]]; la loro fusione originò il dio '''[[Ra-Horakhti]]''', il cui nome significa ''Ra (Che è) Horus dei Due Orizzonti''<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.ancientegyptonline.co.uk/horakhty.html|titolo=Horakhty|accesso=25 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161023205318/http://www.ancientegyptonline.co.uk/horakhty.html|dataarchivio=23 ottobre 2016|urlmorto=sì}}</ref>. A partire dalla [[XII dinastia egizia|XII dinastia]] ([[XX secolo a.C.|1994 a.C.]] - 1794 a.C.<ref>Cimmino (2003), p.470.</ref>) fu associato al dio [[Tebe (Egitto)|tebano]] [[Amon]], dando origine alla più importante divinità del pantheon egizio: '''[[Amon-Ra]]'''<ref name=":0" />, e rimanendo così per secoli il dio supremo, ''Re degli dei''<ref>{{Cita web|url=http://www.ancientegyptonline.co.uk/ra.html|titolo=Ra|accesso=25 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161028074821/http://www.ancientegyptonline.co.uk/ra.html|dataarchivio=28 ottobre 2016|urlmorto=no}}</ref>''.'' Durante il breve ''[[Atonismo|periodo amarniano]],'' re [[Akhenaton]] (ca. [[XIV secolo a.C.|1351 a.C.]] - 1334 a.C.<ref>[[Jürgen von Beckerath]], Chronologie des Pharaonischen Ägypten. Philipp von Zabern, Mainz, (1997). p.190.</ref>) soppresse il culto di Ra e impose l'esclusiva adorazione del dio [[Aton]], che in precedenza era solo un aspetto di Ra<ref>{{Cita libro|cognome=David|nome=Rosalie|anno=1998|titolo=Handbook to Life in Ancient Egypt|editore=Facts on File|p=[https://archive.org/details/handbooktolifein00aros/page/124 124]|isbn=9780816050345}}</ref>; dopo la morte di Akhenaton, il culto di Ra fu immediatamente ristabilito nella sua preminenza.
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L'affermazione definitiva del culto di Ra avvenne con l'ascesa della V dinastia (ca. 2500 a.C.), i cui faraoni si ritenevano figli di Ra e della moglie di un sacerdote di Eliopoli ingravidata dal dio in persona, come riferisce il ''[[Papiro Westcar]]''<ref name=":13" />: in quell'epoca la [[Titolatura reale dell'antico Egitto|titolatura reale]] si arricchì del notevole titolo di ''Figlio di Ra'' (''Sa-Ra''), già esistente durante la precedente dinastia:<hiero>G39-N5</hiero>A partire dalla V dinastia, il nome di Ra comparve sempre più assiduamente nei nomi dei faraoni: ad esempio [[Sahura]], [[Neferirkara Kakai|Neferirkara]] e [[Niuserra]] della V dinastia, [[Userkara]], [[Pepi I|Pepi I Merira]], [[Merenra I]], [[Pepi II|Pepi II Merenra]] e [[Merenra II]] della [[VI dinastia egizia|VI dinastia]] e così via fino alla [[XVIII dinastia egizia|XVIII]], [[XIX dinastia egizia|XIX]] e [[XX dinastia egizia|XX]] dinastia, tutti i sovrani delle quali ebbero un nome - quello di nascita oppure quello regale - legato a Ra. Buona parte dei monumenti e dei templi edificati dai sovrani della V dinastia erano dedicati al culto solare; solitamente si trattava di strutture aperte ed esposte alla luce del sole, erette intorno al ''[[benben]]'', una pietra di forma piramidale che simboleggiava i raggi del sole oppure la collinetta originaria emersa dalle [[Nun (mitologia)|acque primordiali]], prototipo dei successivi [[Obelisco|obelischi]]<ref name=":13">Hart (1986), p.180.</ref>. Erigendo obelischi, come fece [[Ramses II]] di fronte al [[Tempio di Luxor]], il faraone intendeva simboleggiare architettonicamente il proprio legame con Ra<ref name=":13" />.
Nell'[[Antico Regno (Egitto)|Antico Regno]] si credeva che, dopo la morte, l'[[Anima nella religione dell'antico Egitto|anima]] del faraone ascendesse al cielo per raggiungere il sole e unirsi così a suo padre Ra; tale credenza ricorre con grande frequenza nel [[Testi delle piramidi]], incisi per la prima volta sulle pareti della camera sepolcrale di [[Unis (faraone)|Unis]], ultimo re della V dinastia. Nel corso della sua vita, invece, il sovrano sosteneva che la propria autorità fosse immagine della supremazia di Ra sugli altri dei e sul cielo, la terra e l'oltretomba<ref>Hart (1986), p.180-1.</ref>. [[File:Maler der Grabkammer der Nefertari 001.jpg|sinistra|miniatura|264x264px|Ra e [[Imentet]], dea delle [[necropoli]] occidentali dell'Egitto, dipinti nella tomba di [[Nefertari]] ([[QV66]]), [[Valle delle Regine]].]]
== Iconografia ==
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File:Solar barque of Djedhor (Gulbenkian Museum).jpg|Modellino della [[Barca solare (Egitto)|barca solare]] di Ra, in [[bronzo]], risalente alla [[XXX dinastia egizia|XXX dinastia]]. [[Museo Calouste Gulbenkian]], [[Lisbona]].
File:CairoMuseumRahotep.jpg|Statua del principe [[Rahotep (principe)|Rahotep]], Sommo Sacerdote di Ra e figlio del faraone [[Snefru]] (o [[Huni]]). [[Museo egizio del Cairo]].
File:Vizier Kagemni - 5th and 6th dynasty of Egypt.jpg|Rilievo di [[Kagemni]], Sommo Sacerdote di Ra durante i regni di [[Djedkara Isesi]], [[Unis (faraone)|Unis]] e [[Teti (faraone)|Teti]]. Dalla sua [[mastaba]] a [[Saqqara]].
File:Meryatum-Abu-Simbel.jpg|Il principe [[Meriatum]], Sommo Sacerdote di Ra e figlio del faraone [[Ramses II]], sulla facciata del Tempio minore di [[Abu Simbel]].
File:Egyptian - Kneeling Figure of Hor-wedja - Walters 2279 - Three Quarter Right.jpg|Statua di Hor-Uedja, Sommo Sacerdote di Ra tra il [[640 a.C.]] e il [[620 a.C.]] [[Walters Art Museum]], [[Baltimora]].
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