Vidkun Quisling: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: numeri di pagina nei template citazione |
Elimino doppie spaziature |
||
(2 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate) | |||
Riga 14:
|carica3 = [[Unione Nazionale (Norvegia)|Fører dell'Unione Nazionale]]
|mandatoinizio3 = 13 maggio [[1933]]
|mandatofine3 = 8 maggio
|predecessore3 = ''carica istituita''
|successore3 = ''carica abolita''
Riga 69:
===Primo ministro===
{{vedi anche|Regime di Quisling}}
Il rapporto tra Quisling e Terboven restò teso anche se quest'ultimo, considerando probabilmente un vantaggio avere un norvegese in un'apparente posizione di potere, e per ridurre il risentimento della popolazione, nel gennaio 1942 annunciò che l'amministrazione tedesca sarebbe stata liquidata. Poco dopo disse a Quisling che Hitler aveva approvato il trasferimento del potere, previsto per il 30 gennaio.▼
[[File:Bundesarchiv Bild 183-2004-1001-500, Vidkun Quisling, Autogramm schreibend.jpg|thumb|Vidkun Quisling mentre firma un autografo nel [[1943]]]]
▲Il rapporto tra Quisling e Terboven restò teso anche se quest'ultimo, considerando probabilmente un vantaggio avere un norvegese in un'apparente posizione di potere, e per ridurre il risentimento della popolazione, nel gennaio 1942 annunciò che l'amministrazione tedesca sarebbe stata liquidata. Poco dopo disse a Quisling che Hitler aveva approvato il trasferimento del potere, previsto per il 30 gennaio. Quindi Quisling fu nominato [[Primi ministri della Norvegia|Ministro-presidente]] il 1º febbraio 1942. Quello stesso mese fece la sua prima visita ufficiale a Berlino.
Il 12 marzo 1942 la Norvegia divenne ufficialmente uno Stato a partito unico. Nonostante le prospettive della guerra fossero sempre più terribili nel 1943 e nel 1944, la posizione di Nasjonal Samling a capo del governo, nonostante il suo rapporto ambiguo con il ''Reichskommissariat'', rimase inattaccabile. Tuttavia, i tedeschi esercitarono un controllo crescente sulla legge e sull'ordine in Norvegia.
Vidkun Quisling mantenne l'incarico fino al suo arresto, avvenuto il 9 maggio 1945 in una residenza di [[Bygdøy]], a [[Oslo]], cui aveva dato il nome di [[Gimlé]], come il posto dove, nella [[mitologia norrena]], si erano stabiliti i sopravvissuti dal [[Ragnarǫk]]; la casa, ora chiamata [[Villa Grande]], è oggi un museo dedicato alle vittime dell'[[Olocausto]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.highbeam.com/doc/1P1-112640182.html|titolo=Norway turns traitor Quisling's home into symbol of tolerance|editore=highbeam.com|data=30 agosto 2005|accesso=21 settembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121025140736/http://www.highbeam.com/doc/1P1-112640182.html|urlmorto=sì}}</ref>.
Riga 81 ⟶ 79:
Nei processi che seguirono la guerra, Quisling, insieme con altri due dirigenti del ''Nasjonal Samling'', [[Albert Viljam Hagelin]] e [[Ragnar Skancke]], fu dichiarato colpevole di alto tradimento e condannato a morte. Le accuse si basavano soprattutto sulla sua condotta durante la guerra: il colpo di Stato dell'aprile 1940, la revoca dell'ordine di mobilitazione, i suoi innumerevoli incoraggiamenti alla popolazione norvegese ad arruolarsi volontariamente nell'esercito tedesco, la collaborazione alla deportazione degli ebrei, le responsabilità nell'esecuzione di patrioti norvegesi e molto altro.
La fucilazione fu eseguita nell'ottobre 1945 nella [[fortezza di Akershus]].<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,852394,00.html Justice-I] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080905001857/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,852394,00.html |date=5 settembre 2008 }}, ''Time Magazine'', 5 novembre 1945</ref> Le sue ultime parole furono: "''Sono condannato ingiustamente, e muoio innocente''
== Influenze ==
|