Corvus corax: differenze tra le versioni
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Il '''corvo imperiale''' ('''''Corvus corax''''' {{zoo|[[Linneo|Linnaeus]]|1758}}) è un [[Aves|uccello]] [[Passeriformes|passeriforme]] appartenente alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Corvidae]]<ref name="IOC">{{IOC |titolo= Family Corvidae |url= http://www.worldbirdnames.org/bow/crows/ |accesso= 5 maggio 2014}}</ref>. Assieme al congenere ''[[Corvus crassirostris]]'' rappresenta il più grande rappresentante della propria famiglia<ref>{{Cita web|lingua=en|url= http://www.lantz.ca/ravens.htm|titolo= Articolo online sul corvo imperiale|accesso=27 novembre 2009}}</ref> nonché del proprio ordine<ref>{{Cita web|url=https://www.etnanatura.it/paginafaunadett.php?nome=Corvus_corax|titolo=Etnanatura|sito=www.etnanatura.it|accesso=2025-10-21}}</ref>
Originario dell'[[Eurasia]], il corvo imperiale sfruttò il [[Beringia|ponte di terra dello stretto di Bering]] formatosi durante le [[era glaciale|ere glaciali]] del [[Pleistocene]] per colonizzare il [[Nord America]]: si tratta quindi di uno dei pochi animali (fra gli altri vi sono ad esempio l'[[Alces alces|alce]], il [[Canis lupus|lupo]] e l'[[Ursus arctos|orso bruno]]) a essere presente in ambedue i continenti senza esservi stato importato dall'uomo<ref>{{cita|Marzluff, Angell, Ehrlich|p. 86}}.</ref>. Nonostante sia assai ben diffuso e rappresentato in tutto il suo areale, a causa della sua naturale diffidenza e circospezione il corvo imperiale risulta assai più raro da avvistare rispetto ad altri corvidi, come ad esempio le [[Corvus corone|cornacchie]].
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Il corvo imperiale presenta corpo robusto con zampe piuttosto lunghe e dotate di forti artigli ricurvi. La coda è squadrata, ma nella sua parte distale assume una caratteristica forma a cuneo, utile per identificare la specie: le ali sono digitate e piuttosto larghe.
La testa è il carattere morfologico che maggiormente distingue questa specie dalle altre della famiglia dei [[Corvidi]]: essa si presenta infatti allungata, con occhi di colore bruno scuro e un forte becco. Quest'ultimo è piuttosto lungo e leggermente incurvato sul margine superiore, con un abbozzo di uncino in punta: il becco appare però più corto a causa delle piume setolose che ne ricoprono la parte prossimale, oltrepassando il margine di attacco del becco e andando a formare un anello alla sua base, estendendosi fin quasi al mento sulla
[[File:Raven Soars Over Montserrat (95253211).jpeg|thumb|left|Esemplare in volo sul [[montserrat (monte)|Montserrat]]: notare le ali digitate e il profilo cuneiforme della coda]]
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In [[Italia]], il corvo imperiale risulta piuttosto raro, tanto da comparire fra le specie inserite nel Libro Rosso degli Animali d'Italia<ref>{{cita web|url= http://www.wwf.it/UserFiles/File/News%20Dossier%20Appti/DOSSIER/LROSSO7.PDF|titolo= Categorie della Lista Rossa IUCN|editore= Libro Rosso degli Animali d'Italia|sito= Allegato II|data= 30 novembre 1994|pagina= 207|accesso= 12 dicembre 2009|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20081206053956/http://www.wwf.it/UserFiles/File/News%20Dossier%20Appti/DOSSIER/LROSSO7.PDF|dataarchivio= 6 dicembre 2008}} {{pdf}}</ref>: sull'intero territorio nazionale ne è infatti censita una popolazione totale inferiore alle 15 000 unità, con un numero di coppie nidificanti compreso fra le 3 000 e le 6 000<ref>{{cita web|autore= Pierandrea Brichetti|anno= 1995|titolo= Situazione dell'avifauna nidificante in Italia|url= http://www.aves.it/artavit.htm|editore= Aves|accesso= 12 dicembre 2009|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20080119082349/http://www.aves.it/artavit.htm|dataarchivio= 19 gennaio 2008}}</ref>, concentrate lungo l'[[arco alpino]], in [[Sicilia]], in [[Sardegna]], nel [[Gargano]] e lungo l'[[Appennino Meridionale]], ma presenti grossomodo in tutte le aree rocciose del Paese<ref>{{cita|Brichetti, De Franceschi, Baccetti}}.</ref>.
Il corvo imperiale predilige le aree alberate, con presenza nei dintorni di ampi spazi aperti dove cercare il cibo; lo si trova anche lungo le aree costiere con presenza di [[falesia|falesie]] rocciose, dove l'animale si nutre e nidifica<ref>{{cita web|url= http://62.101.84.225/agrinet/fauna/pdf/197_RelFau08.pdf|titolo= Fenologia del corvo imperiale nella Regione Lombardia|accesso= 12 dicembre 2009|urlmorto= sì}} {{pdf}}</ref>. Come intuibile dall'estesissimo areale occupato dalla specie, tuttavia, si tratta di un animale assai adattabile: lo si trova anche nelle aree ghiacciate del [[Circolo
== Tassonomia ==
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[[File:Corvus corax arizona.jpg|thumb|left|Due esemplari in un ''[[ranch]]'' dell'[[Arizona]]]]
[[File:Corvus corax ca.jpg|thumb|Un corvo imperiale in ambiente rurale: i corvi, sebbene tendano a evitare le aree antropizzate, possono tranquillamente coabitare con l'uomo]]
Sebbene in alcune parti del proprio areale sia stato registrato un declino delle popolazioni, dovuto alla perdita dell{{'}}''[[habitat]]'' naturale e in alcuni casi anche alla persecuzione diretta da parte dell'uomo, il corvo imperiale risulta un animale assai comune nel proprio areale, sebbene piuttosto difficile da avvistare e osservare, a causa della sua naturale riservatezza: in alcune aree, come ad esempio il [[deserto del Mojave]], la specie ha addirittura prolificato in maniera tale da risultare nociva, poiché danneggia i raccolti nutrendosi di frutti e granaglie, mentre pare abbastanza difficile che i corvi imperiali siano in grado di sopraffare [[Ovis aries|agnelli]], [[Capra hircus|capretti]] e [[Bos taurus|vitelli]] sani, come lamentato dagli allevatori<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Larsen |nome=Kenneth H. |coautori=John H. Dietrich |anno=1970 |mese=gennaio|titolo=Reduction of a raven population on lambing grounds with DRC-1339 |url=https://archive.org/details/sim_journal-of-wildlife-management_1970-01_34_1/page/200 |rivista=Journal of Wildlife Management |volume=34 |numero=1 |pp=200-204 |doi=10.2307/3799509}}</ref>: probabilmente le supposizioni di attacchi ai giovani animali si basano su osservazioni di corvi imperiali intenti a banchettare con carcasse di animali morti per altre cause oppure poco vitali alla nascita, ai quali perciò essi si sono limitati a dare il colpo di grazia<ref>{{Cita pubblicazione|data =6 maggio 2005 | titolo =Sheep and Goats Death Loss | editore =National Agricultural Statistics Service | url =http://usda.mannlib.cornell.edu/MannUsda/viewDocumentInfo.do?documentID=1628 | accesso=27 dicembre 2007}}</ref>.
Le crescite esplosive della popolazione di corvi sono solitamente avvenute in zone precedentemente aride nelle quali è avvenuto l'insediamento dell'uomo, con conseguente realizzazione di pozzi e discariche, ossia fonti permanenti di cibo e acqua per i corvi, i quali si sono moltiplicati (spesso a discapito di altre specie autoctone, da essi predate<ref>{{Cita web|url=http://www.usgs.gov/newsroom/article.asp?ID=160|titolo=Scientists Estimate Risk of Raven Predation on Desert Tortoises in the Western Mojave Desert|accesso=11 maggio 2007|autore=U.S. Geological Survey}}</ref><ref>{{Cita web | autore = Minerals Management Service, Alaska | titolo = Foraging Ecology of Common Ravens (''Corvus corax'') on Alaska's Coastal Plain (AK-93-48-51) | editore = Minerals Management Service | anno = 2007 | url = http://www.mms.gov/alaska/ess/ongoing_studies/biology/Gleason%20-%207B.pdf | accesso = 24 maggio 2007 | formato = PDF | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070628042829/http://www.mms.gov/alaska/ess/ongoing_studies/biology/Gleason%20-%207B.pdf | dataarchivio = 28 giugno 2007 }}</ref>).
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[[File:Odin hrafnar.jpg|thumb|left|[[Odino]] coi due corvi [[Huginn e Muninn]]]]
Anche nella [[mitologia norrena]] il corvo aveva un ruolo di spicco: [[Huginn e Muninn]] sono i due corvi del dio [[Odino]], il quale ogni mattina li manda per il mondo e alla sera li lascia posare sulle proprie spalle, ascoltando le notizie che essi gli sussurrano all'orecchio<ref>{{Cita web | cognome=Anderson | nome=RB | titolo=Prose Edda | anno=1897 | url=http://www.northvegr.org/lore/prose2/012.php | editore=Northvegr foundation | accesso=5 maggio 2007 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070930222040/http://www.northvegr.org/lore/prose2/012.php | dataarchivio=30 settembre 2007 | urlmorto=sì }}</ref>. [[Ragnarr Loðbrók]] aveva uno [[stendardo del corvo]] detto ''Reafan'', il quale avrebbe fornito l'invincibilità al proprietario finché il suo drappo avrebbe garrito al vento. Anche re [[Harald III di Norvegia]] possedeva uno stendardo del genere, detto ''Landeythan'' ("guasta-terra")<ref>{{Cita libro | cognome = Sturluson|nome= Snorri | titolo = King Harald's Saga: Harald Hardradi of Norway: From Snorri Sturluson's Heimskringla | editore = Penguin | anno = 2005 | isbn= 0-14-044183-2}}</ref>, e uno stendardo del corvo veniva portato in battaglia anche da re [[Canuto I d'Inghilterra]]<ref>{{Cita libro | autore = Campbell, Alistair | coautori = Keynes, Simon | titolo = Encomium Emmae Reginae | editore = Cambridge University Press | anno = 1998 | città = Cambridge | isbn = 0-521-62655-2 }}</ref>. Il nome ''hrafn'' ("corvo" in [[lingua norrena]]) compare spesso nei ''[[kenning]]ar'' legati allo spargimento di sangue in battaglia, in quanto i corvi
In generale, tuttavia, i corvi vengono ritenuti, in virtù delle loro abitudini saprofaghe, strettamente associati alla [[morte]]; in [[Svezia]] essi vengono associati alle anime dei morti in maniera violenta, mentre in [[Germania]] rappresentano le anime dei dannati.
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Sebbene sia opinione comune che la presenza dei corvi alla Torre abbia origini antichissime, in realtà si tratta molto probabilmente di un'invenzione assai recente: il primo riferimento a questi corvi, infatti, è un'immagine del [[1885]] sul periodico ''The Pictorial World''<ref>Boria Sax, "[http://www.springerlink.com/content/g403631820626r25/ How Ravens Came to the Tower of London]," Society and Animals 15, no. 3 (2007b), pp. 272-274.</ref>.
A partire da questa illustrazione, durante il [[XIX secolo|XIX]] e [[XX secolo]] si moltiplicheranno le immagini raffiguranti questi animali nei pressi del cosiddetto "pontile", ossia il luogo dove venivano eseguite le condanne a morte per [[decapitazione]]. Proprio questo particolare lascia supporre che i corvi, in virtù del fatto che si trovino con frequenza associati ai [[patibolo|patiboli]] per fare incetta dei cadaveri, siano stati portati alla Torre dai ''[[beefeaters]]'' allo scopo preciso di rendere più drammatiche le storie di torture ed esecuzioni<ref>''ibidem'', pagg. 270-281.</ref>. Probabilmente i corvi originali vennero donati alla torre dal Conte di Dunraven<ref>Maev Kennedy, "Tower's Raven Mythology May Be a Victorian Flight of Fantasy," The Guardian, November 15 2004, p. 1.</ref><ref>Boria Sax, "[http://www.equinoxjournals.com/ojs/index.php/pom/article/view/3325 Medievalism, Paganism, and the Tower Ravens] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090803152935/http://www.equinoxjournals.com/ojs/index.php/pom/article/view/3325 |
=== Il corvo imperiale nella cultura ===
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[[Tito Livio]] racconta che il generale [[Antica Roma|romano]] [[Marco Valerio Corvo]] portava un corvo imbalsamato sul proprio [[elmo]]: proprio quest'ultimo salvò la vita al generale durante un combattimento con un [[Galli|Gallo]] di enorme stazza, staccandosi e volandogli sul volto, distraendolo il tempo necessario per permettere a Corvo di sopraffarlo<ref>[[Tito Livio|Livio]] 7, 26: "Un gallo si avanzò dalla schiera, insigne sia per la statura che per le armi e battendo lo scudo con l'hasta, sfida [...] uno dei romani ad incocciare le armi. [...] M. Valerio, tribunus militum adolescente [...] si fa avanti armato [...] allora scese dal cielo un corvo che si appollaiò sulla galea contro il nemico. Il fatto fu interpretato come fausto. Il corvo mantenne la sua posizione e quando iniziò il combattimento, levatosi sulle ali si gettò con il rostro e gli artigli contro gli occhi del nemico. Battuto il gallo, la vittoria arrise ai romani"</ref>.
[[File:Kinder- und (1910) (14566344098).jpg|thumb|I sette corvi in un'illustrazione degli [[anni 1910|anni dieci]]]]I corvi sono anche gli uccelli maggiormente citati nei lavori di [[William Shakespeare]] (basti pensare all{{'}}''[[Otello]]'' e al ''[[Macbeth]]'')<ref>[https://birdsofbard.blogspot.com/2005/11/raven.html Shakespeare's Birds]</ref>, mentre nel ''[[Barnaby Rudge]]'' di [[Charles Dickens]] uno dei protagonisti è il corvo [[Grip (corvo)|''Grip'']]: ma è sicuramente nel libro ''[[Il corvo e altre poesie]]'' di [[Edgar Allan Poe]] che il corvo assume il ruolo di protagonista, in quanto intermediario fra l'umano e il soprannaturale.<br />
Nel libro ''[[La regina delle fate (Spenser)|La regina delle fate]]'' di [[Edmund Spenser]] il corvo assume invece il ruolo di uccello del malaugurio.
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=== Libri ===
* {{cita libro|cognome= Boarman|nome= William|titolo= Corvus corax: Common Raven|editore= The Birds of North America Inc|anno= 1999|id= B0006RBX9E|lingua= inglese|cid= Boarman}}
* {{cita libro|cognome= Brichetti|nome= Pierandrea|coautori= Paolo De Franceschi; Nicola Baccetti|titolo= Uccelli|anno= 2001|editore= Calderini|città= Bologna|isbn=
* {{cita libro|cognome= Chandler|nome= Robbins|coautori= Bertel Bruun; Herbert S. Zim; Arthur Singer|titolo= A guide to birds of North America|editore= Golden & Press|anno= 1966|pp= 212-213|isbn= 978-1-58238-090-2|lingua= inglese|cid= Chandler, Bruun, Zim, Singer}}
* {{cita libro|cognome= Cova|nome= Carlo|titolo= Atlante degli uccelli italiani|città= Milano|editore= Hoepli|anno= 1969|isbn=
* {{cita libro|cognome= di Nicola|nome= Primo|coautori= Enrico Pedemonte|titolo= Guida agli animali d'Italia|città= Roma|editore= L'Espresso|anno= 1986|isbn=
* {{cita libro|cognome= Ghigi|nome= Alessandro|coautori= Pasquale Pasquini; Raffaele Federi|titolo= La vita degli animali|editore= UTET|anno= 1974|isbn= 88-02-03184-3|cid= Ghigi, Pasquini, Federi}}
* {{cita libro|cognome= Goodwin|nome= Derek|titolo= Crows of the world|url= https://archive.org/details/crowsofworld00dere|ed= 2|editore= University of Washington Press|città= Seattle|anno= 1986|pp= [https://archive.org/details/crowsofworld00dere/page/124 124]-130|isbn= 978-0-565-00979-3|lingua= inglese|cid= Goodwin}}
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* {{cita libro|cognome= Heinrich|nome= Bernd|anno= 1999|titolo= Mind of the Raven: Investigations and Adventures with Wolf-Birds|url= https://archive.org/details/mindofraveninves0000hein|città= New York|editore= Cliff Street Books|isbn= 978-0-06-093063-9|lingua= inglese|cid= Heinrich (1999)}}
* {{cita libro|cognome= Heinrich|nome= Bernd|anno= 1989|titolo= Ravens in Winter|url= https://archive.org/details/ravensinwinter00hein|città= New York|editore= Summit Books|isbn= 0-671-67809-4|lingua= inglese|cid= Heinrich (1989)}}
* {{cita libro|cognome= Lanza|nome= Benedetto|titolo= Enciclopedia del regno animale|editore= Mondadori|città= Milano|anno= 1982|isbn=
* Ben Gadd: "In volo nel paese degli alberi", ORIGINALE = Toronto (Canada), Mc Clelland & Stewart, 2001; ITALIANO = Milano, Sperling & Kupfer Editori, 2001
* {{cita libro|autore= [[Linneo]]|titolo= [[Systema Naturae|Systema naturae per regna tria naturae, secundum classes, ordines, genera, species, cum characteribus, differentiis, synonymis, locis. Tomus I]]|ed= 10|editore= Holmiae|anno= 1758|cid= Linneo|lingua= latino|isbn=
* {{cita libro|cognome= Madge|nome= Steve|titolo= Crows and jays : a guide to the crows, jays and magpies of the world|anno= 1999|annooriginale= 1994|editore= Christopher Helm|città= Londra|isbn= 0-7136-3999-7|lingua= inglese|cid= Madge}}
* {{cita libro|cognome= Marzluff|nome= John|coautori= Tony Angell; Paul Ehrlich|titolo= In the company of crows and ravens|url= https://archive.org/details/incompanyofcrows0000marz|città= New Haven|editore= Yale University Press|anno= 2005|isbn= 978-0-300-12255-8|lingua= inglese|cid= Marzluff, Angell, Ehrlich}}
* {{cita libro|cognome= Mirza|nome= Zahid Baig|anno= 2007|titolo= A field guide to Birds of Pakistan|editore= Bookland|città= Lahore|isbn= 969-8283-46-3|cid= Mirza|lingua= inglese}}
* {{cita libro|cognome= Salomonsen|nome= Finn|titolo= Gronlands Fugle|anno= 1950-1951|città= Copenaghen|editore= Munksgaard|isbn=
* {{cita libro|cognome= Savage|nome= Candace|titolo= Bird Brains: The Intelligence of Crows, Ravens, Magpies and Jays|editore= Douglas & McIntyre|anno= 1995|isbn= 978-0-87156-956-1|lingua= inglese|cid= Savage}}
* {{cita libro|cognome= Smolik|nome= Hans-Wilhelm|titolo= Enciclopedia illustrata degli animali|città= Milano|editore= Feltrinelli|anno= 1972|isbn= 978-88-07-69010-5|cid= Smolik}}
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