Tina Modotti: differenze tra le versioni
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}}<ref>{{Cita web|url=http://dl.antenati.san.beniculturali.it/v/Archivio+di+Stato+di+Udine/Stato+civile+italiano/Udine/Nati/1896/20273+Parte+2/101338559_00011.jpg.html|titolo=Immagine 11 {{!}} Antenati|sito=dl.antenati.san.beniculturali.it|accesso=4 gennaio 2020}}</ref>
È considerata una delle più grandi fotografe del [[XX secolo]] e di sempre,<ref>{{Cita libro|nome=Mildred|cognome=Constantine|titolo=Tina Modotti: a fragile life|url=https://books.google.it/books?id=msdTAAAAMAAJ&q=tina+modotti&dq=tina+modotti&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiuw7DS4tXSAhVCPhQKHdo2CmMQ6AEIHzAB|accesso=14 marzo 2017|data=1º agosto 1993|editore=Chronicle Books|lingua=en|ISBN=9780811805025}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Elisa|cognome=Paltrinieri|titolo=Tina Modotti: fotografa irregolare|url=https://books.google.it/books?id=1HtOAAAAYAAJ&q=tina+modotti+femminista&dq=tina+modotti+femminista&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjS1PK55NXSAhVJ1xQKHd6PCDsQ6AEIMjAF|accesso=14 marzo 2017|data=1º gennaio2004|editore=Selene|lingua=it|ISBN=9788886267823}}</ref> nonché una figura importante e controversa del [[comunismo]] e della [[fotografia]] mondiale.<ref>{{Cita libro|nome=Pino|cognome=Bertelli|titolo=Tina Modotti: sulla fotografia sovversiva dalla poetica della rivolta all'etica dell'utopia|url=https://books.google.it/books?id=Mn9LAQAAIAAJ&q=tina+modotti&dq=tina+modotti&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiuw7DS4tXSAhVCPhQKHdo2CmMQ6AEIPzAG|accesso=14 marzo 2017|data=1º gennaio 2008|editore=NdA Press|lingua=it|ISBN=9788889035313}}</ref> Opere della produzione fotografica della Modotti sono conservate nei più importanti istituti e musei del mondo, fra i quali l'[[George Eastman House|International Museum of Photography and Film at George Eastman House]]<ref name="collections.eastman.org">{{cita web|url=http://collections.eastman.org/search/Modotti/objects/list?page=1|titolo=Eastman Museum - Modotti|accesso=1º novembre 2016}}</ref> di [[Rochester (New York)|Rochester]] ([[New York (
== Biografia ==
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Tramite il marito, la donna conobbe il fotografo [[Edward Weston]] e la sua assistente [[Margrethe Mather]]. Nel giro di un anno, la Modotti divenne la loro [[Modello (moda)|modella]] preferita e, nell'ottobre del [[1921]], anche amante di entrambi. Quello stesso anno, il marito Robo le comunicò la sua intenzione di trasferirsi in [[Messico]] alla fine dell'anno, dedicandole un'ultima poesia: ''«Tina è il rosso del vino, così prezioso da lasciarlo posare con delicatezza perché diventi ancor più prezioso…»''.<ref>{{cita|Cacucci (1995)|p. 26}}.</ref>
Il Messico post-[[Rivoluzione messicana|rivoluzionario]] appariva una destinazione di grande fascino, innovativa dal punto di vista culturale e sociale.<ref name="Rovigo" /> Dopo alcuni mesi, Tina cercò di raggiungerlo assieme a Weston, su invito dello stesso Robo, ma arrivò a [[Città del Messico]] troppo tardi, in quanto egli era morto da ormai due giorni, a causa di un fortissimo attacco febbrile probabile conseguenza del [[vaiolo]] (9 febbraio [[1922]]).<ref>{{cita|Cacucci (1995)|p. 27}}.</ref> Anche suo padre Giuseppe venne a mancare dopo poche settimane e, prima della fine dell'anno, la Modotti pubblicò a Los Angeles ''The book of Robo'', un libro da lei curato in onore del marito.<ref name="Rovigo" />
=== L'esperienza messicana ===
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Il fotografo messicano [[Manuel Alvares Bravo]], in una sua disamina critica dell'opera della Modotti, ne suddivise la carriera in due periodi distinti: quello romantico e quello rivoluzionario. Il primo include appunto il periodo trascorso con Weston, caratterizzato da nature morte, da esperimenti grafici e pittorici; il secondo caratterizzato da una maggiore attenzione alla natura, ai fiori, all'essere umano e all'ambiente che lo circonda, con intento di documentazione sociale e antropologica e talvolta con forte connotazione politica.
Assieme a Weston, Tina Modotti nel 1925 ricevette l'incarico di viaggiare per i luoghi meno conosciuti del Messico e scattare fotografie che vennero poi pubblicate in ''Idols Behind Altars. The Story of the Mexican Spirit'', di Anita Brenner. La Modotti doveva entrare nei luoghi religiosi e interagire con la gente del luogo. Nel libro, uscito nel 1929, furono selezionate 70 immagini su più di un centinaio che documentavano usanze, feste popolari, processioni. In questa, e nelle successive occasioni, i suoi scatti dedicati alle donne rivestono un ruolo di importante testimonianza etnografica: costumi, oggetti e attività sono documentati con grande attenzione, sottolineandone l'importanza e la dignità in una società matriarcale anche nelle immagini più tenere riguardanti la maternità e l'allattamento. Le foto più conosciute furono scattate durante un viaggio solitario nell'[[Istmo di Tehuantepec]], intrapreso nel 1929 dopo l'improvvisa morte del politico comunista [[cuba]]no [[Julio Antonio Mella]], dirigente del [[Partito Comunista di Cuba]] in esilio in Messico ed all'epoca suo compagno. Dietro la fiera bellezza delle donne tehuane,<ref>{{Cita libro|autore=Margaret Hooks|titolo=Tina Modotti (Aperture Master of Photography)|
[[File:Tina Modotti Women.jpg|miniatura|277x277px|Foto scattata da Tina Modotti nel 1925 a delle donne nella povera campagna del Messico]]
Scelta in quegli anni come "fotografa ufficiale" del movimento muralista messicano, immortalando i lavori di [[José Clemente Orozco]] e di [[Diego Rivera]], Tina Modotti compare anche in alcuni murales di quest'ultimo: nella cappella dell'Università Autonoma del Messico è ''La vergine terra'' (nudo disteso) e ''Vita e terra'' (in piedi) e, sempre per mano di Rivera, venne dipinta nell'atto di distribuire cartucce ai lavoratori nel ''patio'' della ''Secretaría de Educación Publica''. In questo ambito ebbe anche modo di conoscere diversi esponenti del movimento [[comunismo|comunista]], tra cui [[Xavier Guerrero]], funzionario del [[Partito Comunista Messicano]] con cui ebbe una relazione sentimentale dopo che Weston, alla fine del 1926, ripartì per gli Stati Uniti,<ref>I due non si videro più ma rimasero in stretto contatto epistolare fino al 1931</ref> e [[Vittorio Vidali]], esule [[italia]]no (suo [[Friuli|conterraneo]] oltretutto) attivo in quel periodo presso varie organizzazioni comuniste del mondo per conto del [[Internazionale Comunista|Comintern]], che la convinse ad iscriversi al PCM.
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* Piazza in [[Milano]] vicino alla stazione ferroviaria di Rogoredo;
* Via in [[Roma]], nel quartiere [[Ardeatino]];
* Via in [[Udine]];
* Istituto scolastico comprensivo di [[Premariacco]] (UD);
* Galleria Tina Modotti (ex Mercato del pesce) a Udine;
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