Alarico I: differenze tra le versioni

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|Epoca = 300
|Epoca2 = 400
|Attività = sovranore
|Nazionalità = visigoto
|Categorie = no
|FineIncipitPostNazionalità = è stato [[re dei Visigoti]] dal [[395]] fino alla sua morte. Fu l'autore del celebre [[Sacco di Roma (410)|saccheggio di Roma del 410]], dopo il quale morì improvvisamente mentre si dirigeva forse verso l'Africa
}}
 
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=== Giovinezza ===
[[File:Visigoth migrations.jpg|miniatura|upright=1.4|Migrazione principale dei [[Visigoti]]]]
Abbiamo scarse notizie di Alarico nel periodo antecedente al 395; perloper lo più vaghe allusioni contenute nei [[Panegirico|panegirici]] di [[Claudiano]]. Claudiano ci informa che Alarico nacque sull'isola di Peuce, sul [[Danubio]].<ref>Claudiano, ''Sul sesto consolato di Onorio'', 105-106.</ref> Secondo un tardo storico del [[VI secolo]], [[Giordane]], Alarico apparteneva alla dinastia dei [[Balti (dinastia)|Balti]].<ref>Giordane, Getica, 146.</ref> Il suo popolo era stato costretto dalle invasioni degli [[Unni]] a chiedere ospitalità ai Romani nel 376, anno in cui furono insediati in [[Tracia (provincia romana)|Tracia]] in seguito a un accordo con l'Imperatore [[Valente (imperatore)|Valente]]. Nel 382 un nuovo trattato tra i Goti e l'imperatore [[Teodosio I]] li riconosceva come alleati (''[[foederati]]'' o ''symmachoi''), permettendo loro di insediarsi in alcune province dell'Impero e di godere di una parziale autonomia in cambio dell'impegno di assistere militarmente l'Impero nelle battaglie come contingenti mercenari alleati.
 
Alarico era uno dei guerrieri goti insediatosi in Tracia all'interno dell'Impero romano all'epoca di Valente e Teodosio. All'epoca della [[Guerra gotica (376-382)|migrazione dei Goti in Tracia]], nel 376, Alarico doveva essere ancora fanciullo, a giudicare dal fatto che Claudiano, narrando l’invasione dell’Italia del 401-403, lo accusi di temerarietà giovanile, per cui nel 401 sicuramente doveva avere meno di quarant'anni; considerando il fatto che già intorno al 391 aveva cominciato a predare le province dell’Impero, e quindi all'epoca doveva avere almeno una ventina di anni, si ritiene che Alarico fosse nato intorno al 365/370.
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== Operazione Alarico ==
{{vedi anche|Operazione Alarico}}
Durante la [[seconda guerra mondiale]] questo fu il nome (in tedesco ''Unternehmen Alarich'') assegnato al piano di invasione dell'Italia progettato dagli alti comandi germanici e poi messo in atto successivamente all'[[8 settembre 1943]], data in cui fu reso noto l'armistizio tra il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] e gli anglo-americanialleati<ref>In effetti l'[[armistizio di Cassibile]] od ''armistizio corto'', fu siglato segretamente il 3 settembre del [[1943]], e per effetto del quale il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] cessò le ostilità contro le forze [[Regno Unito|britanniche]] e [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] ([[alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]) nell'ambito della [[seconda guerra mondiale]]. In realtà non si trattava affatto di un armistizio ma di una vera e propria resa senza condizioni da parte di un'Italia ormai esanime.</ref> che avevano [[Sbarco in Sicilia|invaso ed occupato la Sicilia]].
 
== Discendenza ==
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* Blas Alascio, ''Alarico. La agonía del imperio'', Barcelona, Editorial Grijalbo, 2024, ISBN 978-8425361975
* {{cita libro | cognome=Misiti | nome=Nicodemo | titolo=La tomba di Alarico | editore=Dialoghi |città=Viterbo | anno=2024 | ISBN=978-88-9279-454-2 | cid=Misiti |wkautore=Nicodemo Misiti}}
* Cristiano Lorenzo Kustermann, ''Hic Alaricus - Il tesoro dei Goti'', Ed. Etabeta 2025, ISBN 979-12-5710-213-5.
 
== Voci correlate ==