Mario Benedetti: differenze tra le versioni

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Un'esperienza di viaggio negli Stati Uniti nel 1959, e la rivoluzione cubana poi, segneranno la sua produzione negli anni '60, e la sua preoccupazione per le sorti collettive, che lo porteranno ad un progressivo impegno personale.
 
Si recò a [[Cuba]] per partecipare come giurato del concorso [[Casa de las Américas]]. Fu presente all'incontro con [[Rubén Darío]]. Andò in [[Messico]] per partecipare al II Congresso Latinoamericano degli Scrittori; partecipò inoltre al Congresso Culturale dellldell'[[L'Avana|Avana]] con la relazione ''Sulla relazione tra l'uomo d'azione e l'intellettuale'' e diventò membro del consiglio di direzione della Casa delle Americhe.
 
Nel [[1968]] fondò e diresse il Centro di Investigazione letteraria della Casa delle Americhe. Insieme ai membri del [[Tupamaros|Movimento di Liberazione Nazionale – Tupamaros]] fondò, nel [[1971]], il Movimento delle Indipendenze 26 marzo, un raggruppamento che contribuì alla formazione della coalizione delle sinistre [[Fronte Ampio (Uruguay)|Fronte Ampio]]. Benedetti fu dirigente del movimento.
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Nel [[1973]], dopo il colpo di Stato militare dovette abbandonare l'[[Uruguay]] a causa del suo attivo appoggio ai movimenti marxisti; lasciò il suo incarico all'Università e partì per l'esilio a [[Buenos Aires]]. Viaggiò per l'[[Argentina]], il [[Perù]], la [[Spagna]]. Furono dieci lunghi anni che lo videro lontano dalla sua patria e da sua moglie, la quale dovette rimanere in [[Uruguay]] per accudire la madre e la suocera.
 
La versione cinematografica del suo romanzo ''[[La tregua (Mario Benedetti)|La tregua]]'', diretta da [[Sergio Renán]] (''[[La tregua (film 1974)|La tregua]]''), ricevettevenne candidato come miglior film straniero, nel [[1974]], la nomination alla quarantasettesima manifestazioneedizione del premiodegli Oscar, per il miglior film straniero. Nel [[1976]] tornò a [[Cuba]], questa volta come esiliato, e fece nuovamente parte del consiglio di direzione della Casa delle Americhe. Nel [[1980]] si trasferì a [[Palma de Maiorca]]. Due anni più tardi iniziò una collaborazione settimanale sulle pagine delle opinioni del quotidiano [[El País]]. Nello stesso anno il Consiglio di Stato di Cuba gli concesse onorificenza Orden Félix Varela. Nel [[1983]] si trasferì a [[Madrid]].
 
Tornò in Uruguay nel marzo del [[1983]], iniziando il periodo che definì ''desexilio'', tema di molte sue opere. Fu nominato Membro del Consiglio Editori della nuova rivista ''Brecha'', prosecuzione del progetto della rivista Marcha interrotto nel [[1974]]. Nel [[1986]] ricevette il premio bulgaro Hristo Botev, per la sua opera di poeta e saggista. Nel [[1987]] fu premiato a [[Bruxelles]] con il premio Fiamma d'oro di [[Amnesty International]] per il romanzo ''Primavera con un angolo rotto''. Nel [[1989]] fu decorato con la medaglia [[Haydée Santamaría]] dal Consiglio di Stato di [[Cuba]]. Nel [[1997]] fu insignito del titolo di Dottore [[Honoris causa]] dall'Università di Alicante. Il 31 maggio del [[1999]] ricevette il Premio Reina Sofía di Poesia Iberoamericana. Il 29 marzo del 2001 la fondazione José Martí gli attribuì il Premio Iberoamericano José Martí. Il 19 novembre del 2002 fu nominato cittadino onorario di [[Montevideo]]. Nel [[2004]] gli venne assegnato il [[Premio Etnosur]].
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== Curiosità ==
La firma del poeta si trova anche su una parete, e all'interno del [[bookletNote di copertina|libretto]] del [[CD]], della [[Bodeguita del Medio]] assieme a quelle di tanti altri personaggi famosi passati per il locale cubano come: [[Salvador Allende]], [[Pablo Neruda]] o [[Ernest Hemingway]].
 
== Note ==