Walter Scott: differenze tra le versioni
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=== Le prime esperienze letterarie ===
[[File:Sir William Allan - Sir Walter Scott, 1771 - 1832. Novelist and poet - Google Art Project.jpg|thumb|[[William Allan]], ''Sir Walter Scott, 1771 - 1832. Novelist and poet'' (1844), dipinto, National Gallery of Scotland, Edimburgo]]
Essendo il padre un affermato avvocato, Walter fu indirizzato agli studi di diritto e iniziato alla professione forense. Pur non rispecchiando il suo vero interesse, la giurisprudenza sarà un aspetto preponderante nella sua produzione letteraria; nel mutamento delle leggi Scott vide il cambiamento sociale avvenuto nel corso dei secoli, il passaggio da una società arcaica ad una moderna. Fu nel 1783 che Scott, alla precoce età di dodici anni, iniziò a frequentare i corsi di legge presso l'università di Edimburgo; nel 1786, invece, entrò nello studio legale del padre, mentre nel 1792 conseguì la laurea e cominciò ad esercitare la professione in tribunale. Malgrado i successi nella carriera forense, che gli avevano fruttato nel 1799 la carica di sceriffo di Selkirk e nel 1806 quella di cancelliere di corte di giustizia, Scott preferiva dedicarsi agli studi letterari, con una predilezione particolare per la tradizione storica e mitologica per la Scozia.<ref name=Treccani>{{cita libro|editore=Treccani|opera=Enciclopedia Italiana|titolo=SCOTT, sir Walter|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/sir-walter-scott_%28Enciclopedia-Italiana%29/|città=Roma|accesso=8 novembre 2016}}</ref> {{Chiarire|Nelle pagine della sua ''Autobiografia'' leggiamo infatti:| qui si dice che l'ha scritto nella sua "Autobiografia", ma la citazione è da Ivanhoe. Uno dei due è sbagliato}}
{{Citazione|Durante le nostre passeggiate, John Irving ed io ci raccontavamo leggende nelle quali predominavano le battaglie e gli eventi miracolosi. Questo passatempo ci teneva occupati durante le vacanze e credo di dovere ad esso la propensione immaginaria per la poesia e la prosa di stampo romantico e cavalleresco|Walter Scott, ''[[Ivanhoe (romanzo)|Ivanhoe]]'', p. 563}}
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[[File:Walter Scott Stich.jpg|thumb|left|Immagine di Walter Scott]]
Sebbene immensamente popolari alla loro pubblicazione, i romanzi in versi di Scott esercitarono un'influenza trascurabile sulla letteratura inglese. Pur rivelando doti narrative notevoli, Scott non fu altrettanto abile nell'approfondimento psicologico e nell'intensità poetica: lacune, queste, che erano compensate da una fervida immaginazione e da un'inesauribile fantasia, che erano in grado di dare vita a descrizioni particolarmente efficaci. Per l'analisi del suo stile poetico si veda il commento di Ernest de Sélincourt:
{{citazione|Il suo verso, scritto rapidamente e con poche correzioni (molta parte del Marmion fu composta a cavallo), è spesso prolisso e non cesellato; e il metro, che risentiva molto della ''Christabel'' di Coleridge (non ancora pubblicata, ma già nota allo S[cott] nel manoscritto), non ha nulla della musica sottile e variata di quello del Coleridge o del suo fraseggiare incantevole. Eppure il suo stile, per quanto privo di finezze, sempre schietto, vigoroso e pieno di movimento, e i suoi romanzi dànno una sensazione di aria libera, di luce solare, di salute e di allegria<ref name=Treccani/>}}
Rilevando che il romanzo in versi non era in grado di esprimere appieno le sue potenzialità, Scott si rivolse allora al genere del romanzo storico, per il quale scoprì di avere una vera e propria vocazione. Già altri scrittori, in precedenza, avevano composto romanzi che, seppure anticipando per certi versi il modello scottiano, non disponevano di altrettanta verosimiglianza o di uno sfondo storico ben definito, come nel caso di ''The Castle of Otranto'' o ''The Mysteries of Udolfo''. Scott, al contrario, era in grado di produrre opere in cui la vicenda narrata, pur contenendo elementi d'invenzione, era ambientata nel passato, in un'epoca ben definita e facilmente riconoscibile, della quale venivano ricostruite con fedeltà la vita e le consuetudini. Nelle sue opere egli aveva saputo miscelare abilmente invenzione e storia, fondando la vicenda narrata non sugli avvenimenti storici, bensì sugli interessi e sulle passioni pubbliche più che su quelle private (grandi personalità come Giacomo I e Luigi XI, Elisabetta e Maria regina di Scozia, Claverhouse e Montrose costituiscono solo lo sfondo dei suoi racconti).
{{citazione|Lo S[cott] si muove a suo agio da una battaglia o da una camera di consiglio a una locanda, alla casetta o alla strada, cosicché assistiamo agli effetti dei grandi eventi storici sul destino di tutti i suoi personaggi, da quelli che più influiscono sull'intreccio ai più umili soldati o contadini, e la sua opera si avvantaggia in ampiezza e realtà del contrasto drammatico così presentato|Ernest de Sélincourt<ref name=Treccani/>}}
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== Voci correlate ==
* [[Scrittori scozzesi]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{en}}[http://www.walterscott.lib.ed.ac.uk/ Archivio digitale di Walter Scott] all'[[Università di Edimburgo]]
* {{cita web | url=http://www.girodivite.it/antenati/xixsec/_scott_w.htm | titolo=Walter Scott su "Antenati" }}
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