SARS-CoV-2: differenze tra le versioni

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{{Tassobox
|nome = SARS-CoV-2
|statocons =
|immagine = Coronavirus. SARS-CoV-2.png
|didascalia = Illustrazione del coronavirus SARS-CoV-2
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|genere = [[Betacoronavirus]]
|sottogenere = [[Sarbecovirus]]
|specie = [[CoronavirusBetacoronavirus correlato alla SARSpandemicum]]
|biautore =
|binome =
|bidata =
|sinonimi = '''Coronavirus 2 da sindrome respiratoria acuta grave'''<br/><small>2019-nCoV (obsoleto)</small>
|nomicomuni = 2019-nCoV
}}
 
Il '''coronavirus 2 da sindrome respiratoria acuta grave''', abbreviato in '''SARS-CoV-2''' ([[acronimo]] dall'[[lingua inglese|inglese]] ''Severe Acute Respiratory Syndrome COronaVirus 2''),<ref>{{cita news|url=http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/biotech/2020/02/12/dopo-la-malattia-anche-il-coronavirus-ha-un-nome-sars-cov-2-_827d301b-9dfa-441a-a734-a00e1aef0777.html|pubblicazione=[[ANSA]]|titolo=Dopo la malattia anche il coronavirus ha un nome, Sars-CoV-2|data=12 febbraio 2020}}</ref><ref name=agi>{{cita news|url=https://www.agi.it/salute/news/2020-03-07/coronavirus-cosa-sapere-7372429/|titolo=Che cosa è il coronavirus|pubblicazione=[[Agenzia Giornalistica Italia]]|data=7 marzo 2020|accesso=18 luglio 2020}}</ref> in precedenza nominato '''nuovo coronavirus del 2019''' ('''''2019-nCoV'''''<ref>{{Cita web|lingua=en|titolo=Novel Coronavirus (2019-nCoV) Situation Report - 10|url=https://www.who.int/docs/default-source/coronaviruse/situation-reports/20200130-sitrep-10-ncov.pdf|editore=[[Organizzazione mondiale della sanità]]|data=30 gennaio 2020|accesso=18 luglio 2020}}</ref>), è un [[Stipite virale|ceppo virale]] della specie ''[[coronavirusBetacoronavirus correlato alla SARSpandemicum]]'' facente parte del [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Betacoronavirus]]'' ([[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Coronaviridae]]), sottogenere ''[[Sarbecovirus]]'', scoperto intorno alla fine del 2019; si tratta del settimo [[coronavirus]] riconosciuto in grado di infettare [[Homo sapiens|esseri umani]].<ref name=agi/>
 
Il nome ufficiale dato dall'[[Organizzazione mondiale della sanità]] alla [[sindrome]] causata dal virus è [[COVID-19]] (abbreviazione dell'inglese ''COronaVIrus Disease-2019''). Il nome viene impropriamente e ormai largamente usato come sinonimo del virus stesso, sebbene si riferisca alla patologia da esso causata.<ref>{{cita news|url=https://www.ilpost.it/2020/02/11/covid-19-nome-sindrome-nuovo-coronavirus-oms/|titolo=L'OMS ha chiamato COVID-19 la sindrome causata dal nuovo coronavirus|pubblicazione=[[il Post]]|data=11 febbraio 2020|accesso=11 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200211170925/https://www.ilpost.it/2020/02/11/covid-19-nome-sindrome-nuovo-coronavirus-oms/|urlmorto=no}}</ref>
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La sostanziale differenza dai precedenti è il [[periodo di incubazione]], che va da 2 a 14 giorni durante i quali non provoca alcun [[sintomo]]. Il 26 gennaio 2020, [[Ma Xiaowei]] (ministro in carica per la [[Commissione Nazionale di Sanità|Commissione Nazionale di Sanità cinese]]) ha dichiarato che "il nuovo coronavirus è contagioso, seppur limitatamente, anche nel suo periodo di incubazione, che dura fino a 14 giorni".<ref name=":0">{{Cita news|autore=|titolo=Coronavirus contagious even incubation stage|pubblicazione=https://amp.scmp.com/news/china/society/article/3047701/coronavirus-contagious-even-incubation-stage-chinas-health#|data=}}</ref> L'[[Organizzazione mondiale della sanità|Organizzazione Mondiale della Sanità]] (OMS) ritiene che il [[numero di riproduzione di base]] che rappresenta la potenziale trasmissibilità del virus da persona a persona sia tra 1,4 e 3,8.<ref>{{Cita web|url=https://www.iss.it/covid-19-primo-piano/-/asset_publisher/yX1afjCDBkWH/content/che-cos-%25C3%25A8-r0-e-perch%25C3%25A9-%25C3%25A8-cos%25C3%25AC-importante|titolo=Istituto Superiore di Sanità: Che cosa è R0 e perché è così importante}}</ref> Questo valore indica il numero di altre persone a cui un paziente appena infetto può trasmettere la malattia, qualificando dunque il nuovo SARS-CoV-2 come infettivo quanto il SARS-CoV del 2002.<ref>{{Cita news|autore=|titolo=ECDC sheet 2019-nCoV|pubblicazione=https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/Risk-assessment-pneumonia-Wuhan-China-26-Jan-2020_0.pdf|data=}}</ref> Durante una conferenza di aggiornamento del 29 gennaio 2020, l’Organizzazione Mondiale della Sanità fa sapere che il metodo di trasmissione non è solo diretto, ma anche indiretto per contatto.<ref>{{Cita news|autore=|titolo=WHO conference about 2019-CoV|pubblicazione=https://twitter.com/ungeneva/status/1222519769275883521?s=21|data=}}</ref>
 
Il [[genoma]] del SARS-CoV-2 è formato da 29.881 [[Nucleotide|nucleotidi]]<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/nuccore/MT263458.1|titolo=Severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 isolate SARS-CoV-2/human/USA/WA-UW-1238/2020, complete genome|data=1º ott 2020|accesso=21 mag 2022|via=NCBI Nucleotide}}</ref> di cui l'89% identici a quelli del [[SARS-like-CoVZXC21]] (diffuso nei [[Chiroptera|pipistrelli]]) e l'82% identici a quelli del SARS-CoV; tuttavia solo il 40% degli [[Amminoacido|aminoacidi]] coincide con quelli dei coronavirus legati alla [[SARS]].<ref>{{en}} Chan JF, Kok KH, Zhu Z, Chu H, To KK, Yuan S, Yuen KY, ''[https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/22221751.2020.1719902 Genomic characterization of the 2019 novel human-pathogenic coronavirus isolated from a patient with atypical pneumonia after visiting Wuhan]''</ref> Recentemente, inoltre, un lavoro pubblicato sulla rivista ''Nature'' ha identificato delle specie di pipistrelli residenti nelle caverne del Laos settentrionale con un'identità di sequenza genomica superiore al 96% ed elevata similarità strutturale delle proprie proteine vitali ai fini della capacità replicativa ed infettiva, indicandoli come i virus animali più prossimi al SARS-CoV-2.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Sarah|cognome=Temmam|nome2=Khamsing|cognome2=Vongphayloth|nome3=Eduard|cognome3=Baquero|data=2022-04|titolo=Bat coronaviruses related to SARS-CoV-2 and infectious for human cells|rivista=Nature|volume=604|numero=7905|pp=330-336|lingua=en|accesso=15 aprile 2022|doi=10.1038/s41586-022-04532-4|url=https://www.nature.com/articles/s41586-022-04532-4}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Matteo|cognome=Pavan|nome2=Davide|cognome2=Bassani|nome3=Mattia|cognome3=Sturlese|data=31 dicembre 2022|titolo=Bat coronaviruses related to SARS-CoV-2: what about their 3CL proteases (MPro)?|rivista=[[Journal of Enzyme Inhibition and Medicinal Chemistry]]|volume=37|numero=1|pp=1077-1082|accesso=15 aprile 2022|doi=10.1080/14756366.2022.2062336|url=https://doi.org/10.1080/14756366.2022.2062336}}</ref>
 
Non è stato chiarito come il virus avrebbe potuto trasferirsi da ospiti a [[Ectotermia|sangue freddo]] a ospiti a [[Endotermia (biologia)|sangue caldo]].<ref name="reccom.org">{{Cita web|url=https://www.reccom.org/2020/01/23/sintomi-e-probabile-origine-del-coronavirus-di-wuhan/|titolo=Sintomi e probabile origine del coronavirus di Wuhan|autore=Massimo Zito|editore=Reccom Magazine|data=23 gennaio 2020|accesso=23 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200219200827/https://www.reccom.org/2020/01/23/sintomi-e-probabile-origine-del-coronavirus-di-wuhan/|urlmorto=sì}}</ref> Un evento di [[ricombinazione omologa]] può aver mescolato un virus del sottogenere A (''[[Embecovirus]]'', virus simili a SARS Bat CoVZC45 e CoVZXC21) con la proteina legante del recettore di un [[Betacoronavirus|Beta-CoV]] ancora sconosciuto.<ref name="onlinelibrary.wiley.com">{{Cita pubblicazione|nome=Wei|cognome=Ji|titolo=Homologous recombination within the spike glycoprotein of the newly identified coronavirus may boost cross-species transmission from snake to human|rivista=Journal of Medical Virology|lingua=en|accesso=23 gennaio 2020|doi=10.1002/jmv.25682|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/jmv.25682|nome2=Wei|cognome2=Wang|nome3=Xiaofang|cognome3=Zhao}}</ref><ref name="theconversation.com">{{Cita web|url=http://theconversation.com/snakes-could-be-the-original-source-of-the-new-coronavirus-outbreak-in-china-130364|titolo=Snakes could be the original source of the new coronavirus outbreak in China|autore=Guangxiang “George” Luo, Haitao Guo e Shou-Jiang Gao|sito=The Conversation|data=22 gennaio 2020|lingua=en|accesso=23 gennaio 2020}}</ref>
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Una variante della proteina S originale di Wuhan, nota come D614G già individuata nei primi mesi del 2020 ha iniziato a prendere piede in Europa per poi diffondersi successivamente in [[Nord America]], [[Oceania]] e [[Asia]] per diventare progressivamente a partire da marzo la più diffusa al mondo<ref name="cell.com">{{Cita pubblicazione|nome=Bette|cognome=Korber|nome2=Will M.|cognome2=Fischer|nome3=Sandrasegaram|cognome3=Gnanakaran|data=20 agosto 2020|titolo=Tracking Changes in SARS-CoV-2 Spike: Evidence that D614G Increases Infectivity of the COVID-19 Virus|rivista=Cell|volume=182|numero=4|pp=812–827.e19|lingua=en|accesso=24 novembre 2020|doi=10.1016/j.cell.2020.06.043|url=https://www.cell.com/cell/abstract/S0092-8674(20)30820-5}}</ref>. Tale mutazione derivata da una [[Mutazione genetica|mutazione missenso]] nel gene codificante la proteina S, risultante nel cambio di un amminoacido [[aspartato]] a una [[glicina]] nella posizione 614<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Sandra|cognome=Isabel|nome2=Lucía|cognome2=Graña-Miraglia|nome3=Jahir M.|cognome3=Gutierrez|data=20 agosto 2020|titolo=Evolutionary and structural analyses of SARS-CoV-2 D614G spike protein mutation now documented worldwide|rivista=Scientific Reports|volume=10|numero=1|p=14031|lingua=en|accesso=24 novembre 2020|doi=10.1038/s41598-020-70827-z|url=https://www.nature.com/articles/s41598-020-70827-z}}</ref>. Nonostante la variante D614G presenti una morfologia e capacità neutralizzante simile alla variante di Wuhan, la prevalsa sul ceppo iniziale è stata spiegata in esperimenti ''[[in vitro]]'' en ''[[in vivo]]'' con un'aumentata [[Affinità (biochimica)|affinità]] per l'ACE2 della cellula ricevente, aumentata replicazionne e trasmissione<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Bin|cognome=Zhou|nome2=Tran|cognome2=Thi Nhu Thao|nome3=Donata|cognome3=Hoffmann|data=26 febbraio 2021|titolo=SARS-CoV-2 spike D614G change enhances replication and transmission|rivista=Nature|pp=1-8|lingua=en|accesso=4 marzo 2021|doi=10.1038/s41586-021-03361-1|url=https://www.nature.com/articles/s41586-021-03361-1}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Yixuan J.|cognome=Hou|nome2=Shiho|cognome2=Chiba|nome3=Peter|cognome3=Halfmann|data=12 novembre 2020|titolo=SARS-CoV-2 D614G variant exhibits efficient replication ex vivo and transmission in vivo|rivista=Science|lingua=en|accesso=24 novembre 2020|doi=10.1126/science.abe8499|url=https://science.sciencemag.org/content/early/2020/11/11/science.abe8499}}</ref>. La variante D614G oltre al cambio nella posizione 614 è accompagnata nella maggior parte dei casi da altre 3 mutazioni ed è stata considerata dall'agosto 2020 la forma mondiale dominante<ref name="cell.com"/>.
 
A causa della rilevanza della proteina S nell'attacco alle cellule ospiti per la proliferazione del virus, una pressione selettiva continua causata da persone immunizzare naturalmente o tramite vaccinazione ha portato a far prevalere la diffusione di varianti virali con modifiche nella sequenza di questa proteina. Questo ha portato a riscontrare v[[Varianti del SARS-CoV-2|ariantivarianti virali del SARS-CoV-2]] con capacità di maggiore infettività e/o migliore evasione ai sistemi immuni tra cui le prime scoperte furono originariamente in Inghilterra ([[VOC-202012/01|B.1.1.7]]), Sudafrica ([[B.1.351]]), Brasile ([[P.1]]) e India ([[B.1.617]])<ref>{{Cita web|url=http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=250|titolo=Che cosa sappiamo sulle varianti del SARS-CoV-2|autore=Ministero della Salute|lingua=IT|accesso=29 aprile 2021}}</ref>. Le altre proteine del virus non subendo una [[Selezione naturale|pressione selettiva]] elevata non hanno subìto variazioni rilevanti nel tempo e sono anche tra le più conservate tra i vari coronavirus umani preesistenti.
 
=== Persistenza del virus ===
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A tutto aprile 2021 non è stata stabilita una nomenclatura coerente per il SARS-CoV-2.<ref name="WHO 2021 001">{{cita web|titolo=SARS-CoV-2 genomic sequencing for public health goals: Interim guidance, 8 January 2021 |sito=WHO |data=8 gennaio 2021 | url=https://www.who.int/publications/i/item/WHO-2019-nCoV-genomic_sequencing-2021.1 |accesso=1º maggio 2021}}</ref>
Comunemente, anche da parte dei governi e dagli organi di stampa, le varianti sono spesso nominate in funzione del paese in cui sono state identificate per la prima volta,<ref>{{Cita web|data=9 febbraio 2021|titolo=Don't call it the 'British variant.' Use the correct name: B.1.1.7|url=https://www.statnews.com/2021/02/09/not-british-variant-call-it-b117/|accesso=12 febbraio 2021|sito=STAT|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|autore=Flanagan R |data=2 febbraio 2021|titolo=Why the WHO won't call it the 'U.K. variant', and you shouldn't either|url=https://www.ctvnews.ca/health/coronavirus/why-the-who-won-t-call-it-the-u-k-variant-and-you-shouldn-t-either-1.5292441?cache=yes%3FclipId%3D1723871|accesso=12 febbraio 2021|sito=Coronavirus|lingua=en|dataarchivio=1 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210501143740/https://www.ctvnews.ca/health/coronavirus/why-the-who-won-t-call-it-the-u-k-variant-and-you-shouldn-t-either-1.5292441?cache=yes%3FclipId%3D1723871|urlmorto=sì}}</ref> ma a partire dal gennaio 2021, l'[[Organizzazione mondiale della sanità]] (OMS) sta lavorando ad una "nomenclatura standard per le varianti del SARS-CoV-2 che non fa riferimento al luogo di origine o primo isolamento".<ref>{{cita web|url=https://www.who.int/news/item/15-01-2021-statement-on-the-sixth-meeting-of-the-international-health-regulations-(2005)-emergency-committee-regarding-the-coronavirus-disease-(covid-19)-pandemic |titolo=Statement on the sixth meeting of the International Health Regulations (2005) Emergency Committee regarding the coronavirus disease (COVID-19) pandemic |data=15 gennaio 2021 |autore=World Health Organization |accesso=18 gennaio 2021}}</ref>
 
Il virus continuerà a mutare con sempre nuove varianti, ciò perché la sua circolazione è molto alta e quindi subirà la pressione selettiva operata dal sistema immunitario, favorendo la diffusione delle varianti che non vengono bloccate. I vaccini possono garantire una efficace protezione nelle popolazioni a condizione che vengano somministrati ad un ampio numero di soggetti di una popolazione e a condizione che non si sviluppino ceppi mutati (varianti) che abbiano la capacità di sfruttare la fuga immunitaria. Per questo motivo è importante insieme alla vaccinazione, ampliare il più possibile le indagini rivolte al sequenziamento genomico del virus circolante.<ref name="Wired 2021">{{cita web|titolo=Che cosa sappiamo della variante sudafricana di Sars-Cov-2 |sito=Wired |data=5 gennaio 2021 | url=https://www.wired.it/scienza/medicina/2021/01/05/coronavirus-variante-sudafricana/?refresh_ce= |accesso=12 gennaio 2021}}</ref>
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==== Origine naturale ====
Il 17 marzo [[2020]] uno studio pubblicato su ''[[Nature]]'' affermava che la struttura genetica del virus era incompatibile con qualsiasi alterazione artificiale al momento conosciuta e che la sua origine era molto probabilmente animale.<ref name=":2">{{cita pubblicazione|url=https://www.nature.com/articles/s41591-020-0820-9|titolo=The proximal origin of SARS-CoV-2|anno=2020|giorno=17|mese=marzo|editore=[[Nature]]|autore=Kristian G. Andersen|coautori=Andrew Rambaut, W. Ian Lipkin, Edward C. Holmes & Robert F. Garry|lingua=en}}</ref> Questa era all'epoca la tesi condivisa dalla maggioranza degli scienziati.<ref name="urlThe COVID-19 coronavirus epidemic has a natural origin, scientists say | EurekAlert! Science News">{{Cita web|url= https://www.eurekalert.org/pub_releases/2020-03/sri-tcc031720.php |titolo= The COVID-19 coronavirus epidemic has a natural origin, scientists say &#124; |autore= SCRIPPS RESEARCH INSTITUTE|data= 17-MAR-2020|editore= EurekAlert! Science News |lingua= en|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20200403083606/https://www.eurekalert.org/pub_releases/2020-03/sri-tcc031720.php|accesso= 18 settembre 2020|dataarchivio= 3 aprile 2020|urlmorto= sì}}</ref>
 
L'analisi filogenetica delle sequenze genomiche a lunghezza intera ottenute da pazienti infetti ha mostrato che SARS-CoV-2 è simile al coronavirus con sindrome respiratoria acuta grave ([[SARS-CoV]])<ref name="pmid32284615">{{Cita pubblicazione|coautori= Andersen KG, Rambaut A, Lipkin WI, Holmes EC, Garry RF |titolo= The proximal origin of SARS-CoV-2 |rivista= Nat. Med. |volume= 26 |numero= 4 |pp= 450-452 |data= aprile 2020 | pmid = 32284615 | pmc = 7095063 | doi = 10.1038/s41591-020-0820-9 }}</ref> e utilizza lo stesso recettore di ingresso cellulare, l'enzima di conversione dell'angiotensina 2 (ACE2).<ref name="pmid32333222">{{Cita pubblicazione|coautori= Wang H, Li X, Li T, Zhang S, Wang L, Wu X, Liu J |titolo= The genetic sequence, origin, and diagnosis of SARS-CoV-2 |rivista= Eur. J. Clin. Microbiol. Infect. Dis. |volume= 39 |numero= 9 |pp= 1629-1635 |data= settembre 2020 | pmid = 32333222 | pmc = 7180649 | doi = 10.1007/s10096-020-03899-4 }}</ref>
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Alle 24:00 del 1º febbraio 2020, la ''[[Commissione Nazionale di Sanità]]'' (istituzione cinese) indicava: {{formatnum:14411}} casi confermati di cui {{formatnum:2011}} considerati gravi, 304 decessi, 328 pazienti guariti e dimessi, {{formatnum:19544}} casi sospetti. {{formatnum:118478}} persone sono sotto osservazione medica.<ref>{{Cita web|url=http://www.nhc.gov.cn/xcs/yqtb/202001/1c259a68d81d40abb939a0781c1fe237.shtml|titolo=2019nCoV situation - China|accesso=29 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200129042016/http://www.nhc.gov.cn/xcs/yqtb/202001/1c259a68d81d40abb939a0781c1fe237.shtml|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://en.nhc.gov.cn/2020-02/01/c_76084.htm|titolo=China National Health Center|urlmorto=sì|accesso=2 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210617213222/http://en.nhc.gov.cn/2020-02/01/c_76084.htm}}</ref>
[[File:Citizens_of_Wuhan_lining_up_outside_of_a_drug_store_to_buy_masks_during_the_Wuhan_coronavirus_outbreak.jpg|thumb|left|Cittadini di [[Wuhan]] in coda per acquistare mascherine durante la [[pandemia di COVID-19]]]]
Sebbene non fossero ancora del tutto chiare le modalità di trasmissione del virus, era stato confermato che è in grado di passare da persona a persona. Un funzionario della sanità pubblica nello [[Washington (Statostato)|Stato di Washington]] negli [[Stati Uniti d'America]] ha osservato che i coronavirus vengono trasmessi principalmente "attraverso uno stretto contatto con un altro individuo, in particolare [[tosse]]ndo e [[Starnuto|starnutendo]] su qualcun altro che si trova entro un raggio di circa 1-2 [[Metro|metri]] da quella persona".<ref>Erika Edwards, [https://www.nbcnews.com/health/health-news/how-does-new-coronavirus-spread-n1121856 How does coronavirus spread?].</ref> Si ritenne, infatti, che nella maggior parte dei casi la diffusione tra persone avvenisse attraverso le goccioline respiratorie emesse da un individuo infetto mediante tosse o starnuti che, successivamente, vengono inalate da un soggetto sano che si trovasse nelle vicinanze. Non era chiaro se fosse possibile infettarsi dal virus anche dopo aver toccato superfici o oggetti ove sia presente portando poi le mani verso la propria bocca o verso il naso o gli occhi.<ref name=CDC-trasmission>{{cita web|url=https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/about/transmission.html|titolo=How 2019-nCoV Spreads|autore=CDC|accesso=1º febbraio 2020}}</ref>
 
Sebbene i virus respiratori siano trasmissibili solitamente quando il soggetto malato presenta anche i sintomi, sembrerebbe che il SARS-CoV-2 possa diffondersi anche in occasione di un contatto ravvicinato con un paziente asintomatico.<ref name=CDC-trasmission/> Si stima che il [[numero di riproduzione di base]] della trasmissione del virus da persona a persona sia tra il 1,4 e il 3,8. Tale valore indica il numero di altre persone a cui un paziente appena infetto possa trasmettere la malattia. Secondo quanto riferito, il nuovo coronavirus è stato finora in grado di trasmettersi in catena fino a un massimo di quattro persone.<ref>{{Cita web|url=https://www.sciencenews.org/article/how-new-wuhan-coronavirus-stacks-up-against-sars-mers|titolo=How the new coronavirus stacks up against SARS and MERS|cognome=Saey|nome=Tina Hesman|data=24 gennaio 2020|accesso=25 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200125064423/https://www.sciencenews.org/article/how-new-wuhan-coronavirus-stacks-up-against-sars-mers}}</ref>
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== Altre specie animali contagiate ==
Oltre agli esseri umani, sono state contagiate altre specie di mammiferi domestici e non, il primo un cagnolino [[volpino]] il 26 febbraio 2020 a [[Hong Kong]]; un [[pastore tedesco]] sempre ad Hong Kong; a [[Wuhan]] nel gennaio 2020 quindici gatti, poi esemplari positivi in [[Belgio]], [[Francia]], [[Russia]], [[Stati Uniti]], [[Italia]], [[Germania]]; cinque tigri e tre leoni nello zoo del [[Bronx]] a [[New York]]; in diversi altri zoo un puma, tre leopardi delle nevi, un gorilla, due ippopotami ; nei [[Paesi Bassi]] nella primavera 2020 l'epidemia si è diffusa massicciamente negli allevamenti di visoni che hanno portato alla chiusura delle aziende e soppressione degli animali; l'epidemia dei visoni è giunta anche in [[Danimarca]] e [[Spagna]]; nel 2021 nello YowaIowa l'epidemia si diffonde tra i cervi dalla coda bianca<ref>[[David Quammen]], ''Senza respiro'', Sottocapitolo 65 pag.333, trad. Milena Zemira Ciccimarra, Milano, Adelphi, 2022, ISBN 978-88-459-3739-2</ref>.
 
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[CoronavirusOrthocoronavirinae]]
* [[COVID-19]]
* [[Epidemia]]
* [[Epidemia di SARS del 2002-2004]]
* [[Flurona]]
* [[MERS]]
* [[MERS-CoV]]
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* [[SARS]]
* [[SARS-CoV]]
* [[SARS-relatedBetacoronavirus coronaviruspandemicum]]
* [[Varianti del SARS-CoV-2]]
* [[Virus trasmessi da pipistrelli]]
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== Collegamenti esterni ==
* [https://coronamap.it Corona MAP] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20211218065240/https://coronamap.it/ |data=18 dicembre 2021 }} - Servizio gratuito con la mappa di diffusione del virus per provincia Italiana e del resto del mondo. Aggiornato con dati da fonti ufficiali.
* {{Cita web|url=http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=228|editore=Ministero della Salute|titolo=FAQ - Infezione da coronavirus 2019-nCoV|accesso=9 febbraio 2020|dataarchivio=5 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200305111518/http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=228|urlmorto=sì}}
* {{Cita web|url=https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/bda7594740fd40299423467b48e9ecf6|titolo=2019-nCoV Global Cases by Johns Hopkins CSSE|sito=gisanddata.maps.arcgis.com|lingua=en}}ci
* {{Cita web|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/Taxonomy/Browser/wwwtax.cgi?mode=Info&id=2697049&lvl=3&p=has_linkout&p=blast_url&p=genome_blast&lin=f&keep=1&srchmode=1&unlock|titolo=Taxonomy browser (Severe acute respiratory syndrome coronavirus 2)|sito=[[NCBI]]}}