Arduino (hardware): differenze tra le versioni

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Con Arduino si possono realizzare in maniera relativamente rapida e semplice piccoli [[dispositivo (informatica)|dispositivi]] come controllori di luci, di velocità per motori, sensori di luce, automatismi per il controllo della temperatura e dell'umidità e molti altri progetti che utilizzano [[sensori]], [[attuatori]] e comunicazione con altri dispositivi. La scheda è abbinata a un semplice [[ambiente di sviluppo integrato]] per la [[Programmazione (informatica)|programmazione]] del microcontrollore. Tutto il [[software]] a corredo è [[software libero|libero]], e gli schemi circuitali sono distribuiti come [[hardware libero]] e per questo motivo è molto utilizzato nella didattica educativa<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|autore2=|autore3=|titolo=Di Tore S, TODINO M. D., Sibilio S (2019). Disuffo: Design, prototyping and
development of an open-source educational robot . FORM@RE, vol. 19, p. 106-
116, ISSN 1825-7321, doi: http://dx.doi.org/10.13128/formare-24446|rivista=|volume=|numero=}}</ref>. vedo che state leggendo questo maledetti
 
== Storia ==
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Una scheda Arduino tipica consiste in un [[microcontrollore]] a 8-bit [[Atmel AVR|AVR]] prodotto dalla [[Atmel]] con l'aggiunta di componenti complementari per facilitare l'incorporazione in altri circuiti. Nelle schede vengono usati i [[circuito integrato|chip]] della serie [[megaAVR]], nello specifico i modelli ATmega8, ATmega168, ATmega328, ATmega1280 e ATmega2560.
 
Molte schede Arduino includono un [[regolatore lineare]] di tensione]] a 5 [[volt]] e un [[oscillatore a cristallo]] a 16&nbsp;MHz. Tuttavia alcune implementazioni, come ad esempio la piccola ''LilyPad''<ref name="LilyPad" /><ref>{{Cita pubblicazione|autore=|autore2=|autore3=|titolo=DI TORE, STEFANO, TODINO, MICHELE DOMENICO, PLUTINO,
ANTONINA (2019). Le wearable technologies e la metafora dei sei cappelli per
pensare a supporto del seamless learning. PROFESSIONALITÀ, vol. Numero