Sottomarino: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|il singolo di [[Mahmood]]|Sottomarini (singolo)|Sottomarini}}
[[File:Submarine M-296 2016 G2.jpg|thumb|Un sottomarino [[sovietico]]]]
Il '''sottomarino''' è un mezzo navale progettato per operare principalmente in
Lo sviluppo del mezzo subacqueo ha avuto impulso a partire dal 1850 in conseguenza dell'interesse militare per le sue potenzialità belliche<ref name="Jane's Submarine 2005, p.10"/> e ha portato il sommergibile a divenire un importante strumento della guerra marittima nel XX secolo. Dalle 200 [[tonnellata|tonnellate]] di dislocamento dei sommergibili realizzati nei primi anni di quel secolo<ref>{{cita | Hutchinson | p. 34}}.</ref>, si è passati alle {{formatnum:1800}} tonnellate (in immersione) dei sottomarini tedeschi [[U-Boot Tipo XXI]] del 1944<ref>{{cita | Hutchinson | p. 104}}.</ref> per arrivare ai moderni sottomarini nucleari lanciamissili balistici che possono superare le {{formatnum:20000}} tonnellate e ospitare equipaggi di oltre 170 persone.<ref>Classe Typhoon, {{cita | Hutchinson | p. 184}}.</ref>
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== Evoluzione e storia dei sottomarini ==
=== Gli inizi ===
Lo sviluppo tecnologico dei battelli subacquei presenta varie similitudini con quello che molto più tardi avrebbe interessato gli [[Aeroplano|aeroplani]]. I primi studi teorici sulla costruzione di un sommergibile risalgono al 1680, quando [[Giovanni Alfonso Borelli]] nella sua opera ''[[De motu animalium (Borelli)|De motu animalium]]'', illustrò per la prima volta la possibilità della costruzione di un veicolo che potesse esplorare gli [[Fossa oceanica|abissi marini]].<ref>{{cita | Miller, Unterseeboote | p. 8}}.</ref> Sulla costruzione di un primo sommergibile le fonti storiche si dividono e non possono pertanto essere ritenute attendibili.
==== Da Drebbel al ''Turtle'' ====
[[File:Hunley-1.jpg|thumb|Il sottomarino costruito da Horace Lawson Hunley nel 1864 ''U.S. Naval Historical Center'']]
Il primo a percorrere un breve tratto in immersione fu probabilmente l'olandese [[Cornelius Drebbel|Cornelius van Drebbel]].<ref>{{cita | Miller, Unterseeboote | p. 9}}.</ref><ref>{{Cita web |url= http://www.royal.gov.uk/OutPut/Page1673.asp |titolo= King James VI and I |editore= royal.gov.uk |accesso= 10 aprile 2009 |lingua= en |urlmorto= sì |dataarchivio= 3 dicembre 2008 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20081203023633/http://www.royal.gov.uk/output/Page1673.asp }}</ref> Tra il 1620 e il 1626 van Drebbel mise a punto un battello subacqueo con il quale percorse, immerso a una profondità di 3-4 metri, un breve tratto del [[Tamigi]] alla presenza del re [[Giacomo I d'Inghilterra]].<ref>{{cita | Hutchinson | p. 8}}.</ref> Il primo tentativo di immersione con un mezzo subacqueo abbastanza simile al concetto di sommergibile, di cui si hanno testimonianze storiche certe, fu quello dell'inglese [[John Day (carpentiere)|John Day]], che il 20 giugno del 1774 s'immerse nelle acque del porto di [[Plymouth]] a bordo di un rudimentale battello battezzato ''Maria'', pesante alcune tonnellate e lungo circa 15 metri. L'impresa fallì tragicamente: il battello s'inabissò a una profondità di oltre 50 metri senza più riemergere e Day divenne la prima vittima a bordo di un sommergibile.<ref>{{cita | Miller, Unterseeboote | p. 10}}.</ref><ref name="Robert Hutchinson 2005">{{cita | Hutchinson | p. 9}}.</ref> Più fortunato fu invece l'americano [[David Bushnell]] che progettò e costruì un piccolo sommergibile, il ''Turtle'', lungo appena 2 metri e armato con una carica esplosiva, con la quale il sergente Ezra Lee tentò nel 1776 di affondare la nave ammiraglia della flotta inglese, ancorata nel [[porto di New York]]. L'attacco fallì ma Lee riuscì ad allontanarsi incolume con il sommergibile.<ref name="Robert Hutchinson 2005"/><ref name="ReferenceA">{{cita | Miller, Unterseeboote | p. 12}}.</ref><ref>{{Cita web| url=http://web.mit.edu/invent/iow/bushnelld.html |titolo=Inventor of the Week: Archive| sito=web.mit.edu| accesso=10 aprile 2009}}</ref>
L'adunanza dell'[[Accademia del cimento]] avvenuta il 16 marzo 1801<ref>Cesare Venturi, ''Il telegrafo'', 24 gennaio 1941; Gastone Razzaguta, ''Livorno nostra'', Società editrice Tirrena, 1948</ref> dà conto poi dell'invenzione di un battello sottomarino utilizzabile per operazioni di guerra e attacchi militari, la cui paternità era da ascrivere all'ingegnere [[Giovanni Antonio Ciaschi]].
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==== Il ''Brandtaucher'' ====
[[File:Brandtaucher Dresden.jpg|thumb|Il Brandtaucher nel museo a [[Dresda]]]]
Il primo a utilizzare in modo efficace un sottomarino come arma, in particolare contro un blocco navale della marina danese, fu il tedesco [[Wilhelm Bauer]], che nel 1850 costruì un sommergibile con scafo in acciaio, lungo oltre 8 metri e pesante circa 39 tonnellate, destinato ad attaccare le navi danesi che bloccavano il porto di Kiel.<ref name="ReferenceA"/> Fonti dell'epoca riportano che le sole attività di collaudo del sommergibile bastarono ad allarmare i danesi, al punto da convincerli ad allontanare le navi dalla costa, allentando così il blocco. In seguito Bauer divenne famoso, non tanto per la sua storica impresa, quanto per essere stato uno dei primi tre marinai a salvarsi da un sottomarino affondato. Quando durante un'immersione di prova il 1º febbraio 1851 si aprì una falla nello scafo e l'imbarcazione colò a picco, intrappolando Bauer e i suoi due marinai di equipaggio a bordo del loro sottomarino a 18 metri di profondità, Bauer intuì che per aprire la botola che avrebbe consentito di abbandonare il sommergibile era necessario compensare la pressione esterna dell'acqua e fece pertanto allagare lo scafo. I tre riuscirono così ad aprire la botola e a raggiungere la superficie. Il Brandtaucher venne recuperato nel 1887 e oggi è il più antico sommergibile conservato in un museo.<ref>{{cita | Hutchinson | pp. 10-11}}.</ref><ref>''The Submarine Pioneers'', Compton-Hall, 1999, p. 60.</ref><ref>''The Story of the Submarine: from the Earliest Ages to the Present Day'', C. Field, 1905, p. 86.</ref>
==== Il primo attacco riuscito: il CSS ''Hunley'' ====
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==== Il primo ''Nautilus'' ====
[[File:Fultondesign7.jpg|thumb|Progetto di un sottomarino statunitense del 1802]]
Il primo a prendere in considerazione un sottomarino dotato di un apparato motore fu l'americano [[Robert Fulton]], che considerò la possibilità di sfruttare il brevetto del francese [[Claude de Jouffroy d'Abbans]] per progettare un sottomarino dotato di motore. Fulton presentò nel 1801 in [[Francia]] il ''[[Nautilus (sottomarino 1800)|Nautilus]]'', ma le difficoltà tecniche incontrate in fase progettuale avevano costretto il tenace inventore americano a rinunciare all'installazione di un motore a vapore sul battello<ref>American Treasures of the Library of Congress:{{cita web | url = https://www.loc.gov/exhibits/treasures/trr024.html | titolo = Fulton's Submarine |accesso=16 marzo 2009}}</ref>. Lungo 6 metri e largo 1,80 metri, il ''Nautilus'' poteva contenere fino a 8 persone e disponeva di un'elica che veniva messa in moto manualmente dall'equipaggio, inoltre poteva sia navigare in superficie grazie all'ausilio di una vela retrattile, sia in immersione. Lo stesso anno [[Napoleone Bonaparte]], a quel tempo primo console, si mostrò inizialmente entusiasta del progetto e decise di finanziarlo. Una commissione della [[Marine nationale|marina francese]] assistette a una dimostrazione del nuovo mezzo, il quale riuscì ad affondare una nave bersaglio nel porto di [[Brest (Francia)|Brest]]. Il successo della prova sostenuta dal sommergibile di Fulton venne però inficiato della scarsa governabilità del mezzo e della modesta profondità raggiunta, elementi che portarono la marina francese a esprimere un giudizio negativo. Fulton provò allora a proporre il ''Nautilus'' alla marina inglese, ma anche in questo caso a una dimostrazione positiva sostenuta nel 1805 non seguirono finanziamenti.<ref name="Jane's Submarine 2005, p.10">{{cita | Hutchinson | p. 10}}.</ref> Questi fallimenti posero di fatto fine alle speranze di Fulton di costruire un sommergibile dotato di motore, in quanto anche il congresso statunitense, pur avendo inizialmente approvato il suo progetto, in seguito alle valutazioni negative delle marine francese e inglese, esitò a più riprese a mettere a disposizione le risorse economiche necessarie; l'inventore morì prima di riuscire a completare la costruzione del sommergibile ''Mute'', più grande del Nautilus e propulso da motore<ref name="Jane's Submarine 2005, p.10"/>.
==== L'evoluzione dei motori ====
[[File:Peral Submarine Cartagena,ES 2007.jpg|thumb|Il sottomarino di Isaac Peral del 1888]]
Bisognerà quindi aspettare il 1888 prima che qualcuno tenti nuovamente di progettare un sottomarino dotato di un apparato motore. Nel frattempo, il 2 ottobre 1864 fu presentato da [[Narcís Monturiol]] il primo sommergibile dotato di una qualche forma di propulsione. Il mezzo, battezzato ''[[Ictíneo II]]'' dal suo costruttore, era composto da uno scafo in legno rinforzato e disponeva di un motore chimico che per un breve lasso di tempo produceva energia elettrica grazie appunto a una reazione chimica. Pur rappresentando un passo in avanti rispetto ai mezzi precedenti, la soluzione era ancora insoddisfacente. Il salto di qualità giunse nel 1888 grazie allo spagnolo [[Isaac Peral]] che provò a utilizzare motori elettrici e costruì finalmente un sottomarino realmente efficiente, lungo più di 22 metri e capace di raggiungere una velocità di 10,9 [[Nodo (unità di misura)|nodi]] in superficie e di 6 in immersione.<ref>{{cita | Miller, Unterseeboote | pp. 170-171}}.</ref> La soluzione trovata da Peral, pur risolvendo quasi tutti i problemi tecnici emersi fino ad allora, trascurava però la possibilità di ricaricare le batterie in mare. Sprovvisto di un [[motore a vapore]] o a scoppio, il sottomarino era in grado di percorrere solo brevi tratti ed era quindi in grado di operare solamente sotto costa.
Fu quindi il momento dell'irlandese [[John Philip Holland]], che in seguito a un concorso indetto dal Governo degli Stati Uniti per la costruzione di un sottomarino, ricevette l'incarico di progettare il primo battello dotato di motore. Il suo primo progetto, che avrebbe dovuto portare il nome di ''Plunger'' e che era dotato di un motore a vapore, fu però un totale fallimento<ref>{{cita | Miller, Unterseeboote | pp. 11-12}}.</ref>, tanto che ancora in fase di costruzione si decise di abbandonarlo. Ciò nonostante, il tanto testardo quanto tenace irlandese non si perse d'animo e di propria iniziativa fece costruire un nuovo prototipo che chiamò ''Holland VI''. Dotato di un [[motore a benzina]] per la navigazione in superficie e di un modernissimo (per l'epoca) [[motore elettrico]] della Electro Dynamic Company<ref>{{cita | Miller, Unterseeboote | p. 30}}.</ref>, l{{'}}''Holland VI'' fu un successo senza precedenti. Capace di immergersi fino a una profondità di 23 metri il piccolo battello entusiasmò tanto i vertici della marina statunitense, che fu acquistato e messo in servizio con la sigla SS-1.<ref>{{cita | Miller, Unterseeboote | p. 31}}.</ref>
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La fine della [[guerra fredda]] e la dissoluzione dell'URSS e del Patto di Varsavia hanno portato a una progressiva contrazione delle spese militari e a una significativa riduzione degli arsenali strategici, fattori che hanno interessato anche i sottomarini. Gli elevati costi di sviluppo e di gestione hanno spinto Stati Uniti e Russia a ridurre il numero delle unità in servizio, radiando quelle più anziane e talvolta cancellando l'ultimazione di sottomarini (soprattutto SSN e SSBN) ancora in fase di costruzione.<ref>''World Defence Almanac'', Ed. 2006, voci "United States of America" e "Russia".</ref>
Ciò nonostante da qualche anno la Russia ha ridato impulso alle attività di sviluppo e costruzione di sottomarini. A partire dal 2007 è stato varato il primo esemplare di una nuova classe di SSBN, la [[classe Borei]], il cui scafo era stato impostato nel 1996, ma che non fu mai completato negli anni novanta.<ref>{{Cita web| url=http://www.military-today.com/navy/borei_class.htm| titolo=Borei Class| data=| editore=military-today.com| accesso=22 aprile 2009| dataarchivio=26 agosto 2024| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240826064829/http://www.military-today.com/navy/borei_class.htm| urlmorto=sì}}</ref> La nuova classe andrà prima affiancare le tre unità ancora in servizio della ''classe Typhoon'', per poi sostituirle progressivamente. Sono ripresi i lavori per il completamento del primo SSN della [[classe Severodvinsk]], mentre le unità convenzionali della classe Kilo sono state sostituite a partire dal 2012 da sottomarini di nuova concezione della [[Classe Lada|classe Lada/Amur]]. Gli Stati Uniti hanno preferito ammodernare gli SSBN della classe Ohio e gli SSN della [[Classe Los Angeles|Los Angeles]]. Un primo programma per sostituire i Los Angeles fu avviato con la [[Classe Seawolf (sottomarino)|Seawolf]] nel 1989 ma fu interrotto dopo la realizzazione di tre sole unità<ref>''Jane's Fighting Ships 2004/2005'', p. 837.</ref>. Nel 1998 è stato avviato il programma per una nuova classe di SSN, la [[Classe Virginia (sottomarino)|classe Virginia]], destinata a sostituire i Los Angeles. L'unità capoclasse, SSN-774 ''Virginia'', è entrata in servizio nel 2004 e si prevede la costruzione di un totale di 30 battelli suddivisi in due sottoclassi<ref>''Jane's Fighting Ships 2004/2005'', p. 836.</ref>. Il Regno Unito sta introducendo in servizio i primi SSN della nuova [[classe Astute]]<ref>{{cita web | url = https://www.royalnavy.mod.uk/server/show/nav.2550 | titolo = Future Submarines - Astute Class Submarine | data =
=== Sottomarini utilizzati per scopi scientifici ===
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Tra i sottomarini impiegati per scopi scientifici spiccano anche alcune unità della classe XXI tedesca che furono convertite nel dopoguerra in sottomarini di ricerca. Di queste unità la più nota fu quella che portava il nome di ''Willhelm Bauer'', unica della sua classe a essere rimasta in Germania nel dopoguerra, impiegata dalla marina militare tedesca per scopi di ricerca. Altrettanto famoso è stato inoltre il minuscolo sottomarino a propulsione nucleare [[NR-1]] della US Navy<ref>{{Cita web| url=http://www.nationmaster.com/encyclopedia/Naval-Submarine-Base-New-London |id= L'NR-1 sulla pagina della base sottomarini di New London| titolo=Naval-Submarine-Base-New-London| data=10 aprile 2009| editore=nationmaster.com| accesso=10 aprile 2009| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110514100624/http://www.nationmaster.com/encyclopedia/Naval-Submarine-Base-New-London| dataarchivio=14 maggio 2011| urlmorto=sì}}</ref>, unico della sua classe, che veniva utilizzato fino al 2008 per scopi scientifici e ricerche di natura militare e civile<ref>{{Cita web| url=http://www.fas.org/programs/ssp/man/uswpns/navy/intel/nr1.html| titolo=NR-1| data=| editore=FAS.org| accesso=22 aprile 2009| urlmorto=sì| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090513013355/http://www.fas.org/programs/ssp/man/uswpns/navy/intel/nr1.html| dataarchivio=13 maggio 2009}}</ref>. Anche la [[Russia]] impiega battelli a fini militari e scientifici, nonché per operazioni speciali e di intelligence<ref>Il riferimento è ai battelli delle classi [[classe Uniform|Uniform]], [[Classe Paltus|Paltus]], [[Classe X-Ray|X-Ray]] e [[Losharik (sottomarino)|Losharik]], oltre a vari SSBN disarmati ed utilizzati in vari modi</ref>.
Tra questi, il più avanzato è il ''[[
== Principio di funzionamento ==
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Soluzione tecnica che aumentò invece decisamente il livello di sicurezza dei sottomarini fu l'introduzione del doppio scafo che era composto da due scafi indipendenti entrambi stagni e capaci di resistere alla pressione esterna anche in caso di cedimento di uno dei due.<ref>{{cita | Miller, Moderne Kriegschiffe | p. 34}}.</ref> Tale soluzione però comporta notevoli problemi tecnici, primo tra tutti l'elevato peso e gli ancora più elevati costi di costruzione. A causa di questi inconvenienti le unità di concezione moderna applicano una soluzione ibrida tra il doppio scafo e lo scafo semplice, in modo da offrire maggiore protezione alle parti più sensibili dello scafo e allo stesso tempo ridurre peso e costi. Un'importante innovazione nella costruzione degli scafi per sottomarini fu l'adozione di linee e forme idrodinamiche che oltre a ridurre il consumo energetico in immersione riducono sensibilmente i fruscii causati dalle [[turbolenza|turbolenze]] del liquido. Pietra miliare nella costruzione degli scafi è certamente rappresentata dall'USS Albacore<ref>{{Cita web| url=http://tps.cr.nps.gov/nhl/detail.cfm?ResourceId=2051&ResourceType=Structure| titolo= Albacore | editore=cr.nps.gov| accesso=10 aprile 2009| urlmorto=sì| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110514044519/http://tps.cr.nps.gov/nhl/detail.cfm?ResourceId=2051&ResourceType=Structure| dataarchivio=14 maggio 2011}}</ref>, primo sottomarino a essere dotato di uno scafo cilindrico.<ref>{{cita | Miller, Unterseeboote | pp. 38-39}}.</ref> Nonostante sia intuitivo che la forma cilindrica sia quella idrodinamicamente più vantaggiosa per uno scafo di un sottomarino, per lungo tempo si ritenne che essa fosse soggetta in immersione a un forte rollio che in casi estremi avrebbe potuto anche causare il rovesciamento dello scafo. Tali timori risultarono però infondati e l'esperienza dell'Albacore dimostrò che [[Timone|timoni]] verticali e orizzontali erano sufficienti a scongiurare un evento del genere. Le lamiere dello scafo ai fini della corretta tenuta venivano uniti tramite saldature interne, grande innovazione per quell'epoca.
Altro aspetto importante che ha visto nel corso dei decenni grandi innovazioni fu la resistenza degli scafi stessi, che con il progredire della tecnica fu decisamente migliorata, permettendo di aumentare in modo considerevole le profondità massime di immersione delle unità. Unità di ultima generazione concepite per scopi bellici possono raggiungere anche profondità di 600 metri<ref>Il record è rappresentato dal sottomarino sovietico [[K-278 Komsomolets]], che aveva una profondità operativa di oltre {{formatnum:1000}} metri. Anche se probabilmente era solo un battello sperimentale, svolse normale attività con la [[Flotta del Nord]]. {{cita web|url=http://www.fas.org/man/dod-101/sys/ship/row/rus/685.htm|titolo=La classe Mike su fas.org|accesso=16 aprile 2009|lingua=en |urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090517113608/http://www.fas.org/man/dod-101/sys/ship/row/rus/685.htm|dataarchivio=17 maggio 2009}}</ref> mentre batiscafi e sottomarini utilizzati per scopi scientifici sono in grado di immergersi a profondità che vanno ben oltre i 2 000 metri.<ref>{{cita | Miller, Moderne Kriegschiffe | p. 33}}.</ref><ref>{{Cita web| url=http://www.whoi.edu/page.do?pid=8422| titolo=Human Occupied Vehicle Alvin| sito=whoi.edu| accesso=10 aprile 2009| dataarchivio=3 gennaio 2012| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120103211818/http://www.whoi.edu/page.do?pid=8422| urlmorto=sì}}</ref>
=== Armamento ===
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=== Impianti radio ===
[[File:Enigma Machine at NSA.jpg|thumb|Apparecchio [[Enigma (crittografia)|Enigma]] della seconda guerra mondiale per crittografare i messaggi radio]]
La comunicazione con sottomarini in superficie avviene tramite le normali apparecchiature radio utilizzate anche dalle navi militari. Molto più problematica invece risulta la comunicazione radio con unità che si trovano in immersione anche a profondità modeste. L'unico modo per comunicare in questo caso è tramite segnali radio a bassissima frequenza ([[Very low frequency|VLF]]).<ref>{{Cita web| url=http://www.geonics.com/html/vlfsystems.html| titolo=vlfsystems.html|data=14 novembre 2008| editore=geonics.com| accesso=14 marzo 2009}}</ref> Questo permette di contattare unità che si trovano a profondità fino 30 metri circa. Le tecniche di comunicazione con sottomarini che si trovano a profondità maggiori sono in buona parte coperte dal segreto militare. È noto però che Stati Uniti e Unione Sovietica trasmettevano in passato messaggi ai loro sottomarini sulle rispettive frequenze a 76 [[Hertz|Hz]] e a 82 Hz, quindi a frequenze estremamente basse anche note come frequenze [[Extremely low frequency|ELF]]<ref name="fas.org">{{cita web | url = http://www.fas.org/man/dod-101/navy/docs/scmp/part07.htm | titolo = APPENDIX B SUBMARINE COMMUNICATIONS SHORE INFRASTRUCTURE - B.1 SHORE COMMUNICATIONS INFRASTRUCTURE |accesso=20 aprile 2009}}</ref> e pertanto idonee a trasmettere dati a una velocità estremamente bassa anche al fine di facilitarne la ricezione. È verosimile che tali comunicazioni si limitassero a un segnale di chiamata al sottomarino per ordinargli di portarsi a profondità periscopica da dove ricevere un trasferimento di dati su frequenze più alte.
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=== Stati Uniti d'America ===
La marina americana perse in circostanze misteriose due sottomarini nucleari, l'[[USS Thresher (SSN-593)|USS ''Thresher'']] e l'[[USS Scorpion (SSN-589)|USS ''Scorpion'']]<ref name="submarinehistory">{{Cita web|data = 2007|url = http://www.submarinehistory.com/Scorpion.html|titolo = Loss of the Nuclear Submarine USS Scorpion (SSN-589)|editore = submarinehistory|accesso = 10 aprile 2009|cognome = |urlmorto = sì|urlarchivio = https://www.webcitation.org/5w7Bfb1y9?url=http://www.submarinehistory.com/Scorpion.html|dataarchivio = 30 gennaio 2011}}</ref>, appartenenti rispettivamente alle classi [[Classe Thresher (sottomarino)|Thresher]] e [[Classe Skipjack (sottomarino)|Skipjack]]. La prima scomparve il 10 aprile 1963 e la seconda il 22 maggio 1968, entrambe senza inviare nessun segnale di [[SOS]]. I relitti furono ritrovati solo dopo lunghe ricerche subacquee. Le cause delle due sciagure non sono mai state accertate ma l'ipotesi più plausibile, almeno per il Tresher, è quella dell'esplosione accidentale di uno dei siluri in dotazione.<ref>{{cita web | url = http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/us_and_americas/article3994955.ece | titolo = Titanic search was cover for secret Cold War subs mission | accesso = 23 aprile 2009 | dataarchivio = 4 giugno 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100604054238/http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/us_and_americas/article3994955.ece | urlmorto = sì }}</ref>
=== Altri incidenti sovietici ===
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=== I sottomarini nella cinematografia ===
{{vedi anche|Film di sottomarini}}
Numerosi film e serie televisive sono stati dedicati ai sottomarini, molti dei quali tratti anche da vicende realmente accadute. Molti sono inoltre i film dedicati a vicende avvenute durante la seconda guerra mondiale o che prendono spunto da esse, come il film ''[[U-Boot 96]]'', tratto parzialmente da un [[
Celebre è poi il sottomarino giallo del film a cartone animato ''[[Yellow Submarine (film)|Yellow Submarine]]'' sui [[The Beatles|Beatles]], ispirato all'[[Yellow Submarine (brano musicale)|omonima canzone]] del 1966. Dal 2019 è in onda su Sky la serie [[Das Boot]], di produzione angloamericana/tedesca, tratta dai romanzi Das Boot e Die Festung di [[Lothar-Günther Buchheim]].
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== Voci correlate ==
* [[Affondamenti di sottomarini nucleari]]▼
* [[Batiscafo]]
* [[Film di sottomarini]]▼
* [[Guerra sottomarina indiscriminata]]▼
* [[Mesoscafo]]▼
* [[Sommergibile]]
* [[Sottomarino nucleare]]
* [[Sottomarino lanciamissili]]
* [[U-Boot]]▼
* [[Sottomarino lanciamissili balistici]]
▲* [[Mesoscafo]]
* [[Snorkel]]
▲* [[U-Boot]]
▲* [[Guerra sottomarina indiscriminata]]
* [[Veicolo da salvataggio subacqueo di profondità]]
▲* [[Film di sottomarini]]
▲* [[Affondamenti di sottomarini nucleari]]
== Altri progetti ==
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