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Dillinger venne così incarcerato con le accuse di aggressione, di minaccia con l'intento di rapinare e di cospirazione per commettere un crimine. Egli si aspettava una sentenza morbida, con la libertà vigilata, per via dell'intercessione di suo padre con il procuratore, tuttavia fu condannato dai dieci ai dodici anni di prigione.<ref name="fbi"/> John Wilson Dillinger, da parte sua, riferì ai giornalisti che si pentiva del suggerimento dato al figlio, che era inorridito dalla sentenza e che aveva pregato il giudice di accorciare la condanna ma senza successo.<ref>{{Cita|Matera (2005)|p. 25.}}</ref> Successivamente, lungo la via tra il carcere e Mooresville, dove avrebbe dovuto testimoniare contro Singleton, Dillinger riuscì a fuggire ma venne ricatturato pochi minuti dopo.<ref>{{Cita|Matera (2005)|p. 27.}}</ref>. Singleton venne infine condannato a scontare dai due ai quattordici anni di carcere. Morirà il 2 settembre 1937, dopo essersi addormentato ubriaco sulle rotaie.<ref>{{Cita news |titolo=Dillinger's Partner In First Crime Killed |url=https://news.google.com/newspapers?id=oLEhAAAAIBAJ&pg=4324%2C315762 |data=2 settembre 1937 |accesso=10 agosto 2018 |rivista=Reading Eagle |p=14 |lingua=en}}</ref>
=== Il periodo in prigione e le prime rapine in banca ===
[[File:John Dillinger 1924 Mugshot.jpg|thumb|right|250px|Foto segnaletica di John Dillinger, 1924]]
Incarcerato dapprima nel Riformatorio dell'Indiana e poi nella Prigione Statale dell'Indiana, Dillinger sviluppò un vero e proprio stile di vita criminale. All'ingresso nella prigione, gli venne diagnosticata la [[gonorrea]], la cui cura all'epoca era dolora,<ref name=matera/> e ben presto sviluppò un forte risentimento contro la società a causa della lunga sentenza che gli era stata comminata. Divenne inoltre amico di altri criminali, inclusi i rapinatori di banche Harry Pierpont, Charles Makley, Russell Clark e Homer Van Meter, il quale gli insegnò come essere un criminale di successo. Il gruppo pianificò una rapina che avrebbero commesso non appena fossero stati tutti rilasciati.<ref>{{Cita|Matera (2005)|p. 32.}}</ref> Dillinger ebbe anche la possibilità di studiare il meticoloso sistema di rapina ad una banca sviluppato dal tedesco-americano Herman Lamm, sistema che poi avrebbe adottato in futuro.<ref>{{Cita|Helmer & Mattix (1998)|pp. 165–166.}}</ref> Nel 1929, non sopportando più la situazione, la moglie ottenne il divorzio da Dillinger.<ref>{{Cita news |lingua=en |url=http://all-that-is-interesting.com/john-dillinger |titolo=John Dillinger: The Making Of A Rock Star Bank Robber |data=7 agosto 2014 |accesso=2 settembre 2017}}</ref>
Il padre di Dillinger, nel frattempo aveva cominciato una campagna pubblica per il suo rilascio e riuscì ad ottenere una petizione con 188 firme. Il 10 maggio 1933, dopo nove anni e mezzo di carcere, a John fu concessa la libertà vigilata.<ref name=matera/> Rilascianto all'apice della [[Grande Depressione]], aveva poche possibilità di trovare un impiego,<ref>{{Cita|Matera (2005)|p. 35.}}</ref> così tornò immediatamente al crimine.<ref>{{Cita|Matera (2005)|p. 39.}}</ref>
Il 21 giugno 1933, John commise la sua prima rapina in banca a [[New Carlisle (Ohio)|New Carlisle]] in [[Ohio]], rubando {{formatnum:10000}} dollari ({{formatnum:241000}} dollari nel 2024).<ref name="DDN-1933-06-21">{{Cita news |titolo=Bandits Bind Cashier, Clerk and Assistant |rivista=Dayton Daily News |data=21 giugno 1933 |pp=1, 5 |lingua=en}}</ref> Il 14 agosto rapinò un'altra banca a [[Bluffton (Ohio)|Bluffton]]. La polizia però lo rintracciò e arrestò a [[Dayton (Ohio)|Dayton]], trasferendolo poi alla prigione della [[Contea di Allen (Ohio)|contea di Allen]], a [[Lima (Ohio)|Lima]], per essere processato in relazione alla rapina a Bluffton. Durante la perquisizione, la polizia gli trovò addosso ciò che sembrava un piano per un'evasione di prigione. Alle conseguenti domande degli agenti, Dillinger non rispose.<ref name=fbi/>
In precedenza, Dillinger aveva contribuito a pianificare l'evasione di Pierpont, Clark e altri sei carcerati. Questi erano riusciti a far contrabbandare armi all'interno della prigione che usarono poi per fuggire, quattro giorni dopo l'arresto di Dillinger. Il gruppo, conosciuto poi come la "prima Dillinger Gang", era formato da Pierpont, Clark, Makley, Ed Shouse, Harry Copeland e [[John Hamilton (criminale)|John "Red" Hamilton]]. Pierpont, Clark e Makley giunsero a Lima il 12 ottobre 1933, dove si finsero degli agenti della Polizia di Stato dell'Indiana lì per estradare Dillinger nell'Indiana. Quando lo sceriffo Jess Sarber chiese loro delle credenziali, Pierpont gli sparò uccidendolo, poi il gruppo liberò Dillinger e assieme si unirono al resto della gang in Indiana.<ref name=fbi/>
Tornato alle rapine, John Dillinger rimase impresso alle vittime di tali crimini per la foggia elegante dei suoi abiti, il cappello in stile e la qualità del suo cappotto di alta sartoria: il suo stile fascinoso, infatti, contribuì non poco a fare di lui un mito. Considerato dall'[[FBI]] e dal suo direttore [[J. Edgar Hoover]] il ''nemico pubblico n.1'', Dillinger si guadagnò la fama di moderno [[Robin Hood]] del crimine quando, al termine delle abituali rapine, immedesimandosi in quegli anni di grave crisi economica, prese l'abitudine di dare alle fiamme i registri contabili su cui erano annotati i debiti e le ipoteche delle persone in difficoltà economiche, riuscendo ad attirare su di sé la riconoscenza di tanti clienti a corto di denaro e la simpatia di buona parte dell'opinione pubblica. ▼
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=== La fuga da Crown Point ===
[[File:WP FBI-Fahndungsanordnung Frechette.jpg|thumb|left|Avviso di ricerca del BOI per la Frechette]]
Mary Evelyn "Billie" Frechette conobbe Dillinger nell'ottobre 1933 e i due iniziarono una relazione già il mese successivo. La relazione durò fino alla morte di Dillinger, tanto che in seguito la Frechette accettò, sotto pagamento, di scrivere le sue memorie, pubblicate nel ''Chicago Herald-Examiner'' nell'agosto 1934.<ref>{{Cita libro |titolo=Defining Documents in American History: The 1930s (1930–1939) |editore=Salem Press |anno=2014 |isbn=978-1-61925-4954 |città=Ipswich (Massachusetts) |p=269 |lingua=en}}</ref>
[[File:Tucson-Building-Hotel Congress old lobby-1919-2.jpg|thumb|Esposizione di un taglio di giornale raffigurante la cattura di John Dillinger e del suo gruppo]]
[[File:Tucson-John Dillinger House - 1925.jpg|thumb|La casa di John Dillinger a Tucson (Arizona)]]
[[File:Dillingerwantedposter.jpg|thumb|left|La taglia su John Dillinger.]]
Nonostante la sua verve ed il suo stile mai troppo brutale, però, verso la fine della sua carriera, isolato dalla malavita che temeva di attirare su di sé l'attenzione della polizia, ma isolato anche grazie ai metodi innovativi di ricerca dell'FBI, Dillinger si alleò con la gang di un altro noto criminale dell'epoca, cioè [[Baby Face Nelson|"Baby Face" Nelson]], che era ben più rude e privo di scrupoli di Dillinger (e che insieme a lui arrivò a dividersi la fama di "
Il 25 gennaio 1934, Dillinger e la sua gang furono arrestati a [[Tucson (Arizona)|Tucson]], in [[Arizona]].<ref>{{Cita web |url=https://www.library.pima.gov/blogs/post/dillinger-captured-in-Tucson |titolo=Dillinger Captured in Tucson |editore=Pima County Public Library |accesso=15 gennaio 2018 |data=10 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171217014713/https://www.library.pima.gov/blogs/post/dillinger-captured-in-tucson/ |urlmorto=sì |lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://tucson.com/morguetales/dillinger-captured-in-tucson/article_0326f9b0-c480-11e5-b5c6-0bd2a84f0b59.html |titolo=1934: Dillinger captured in Tucson |autore=Elaine Raines |accesso=15 gennaio 2018 |data=22 gennaio 2016 |lingua=en}}</ref> Dillinger fu estradato in Indiana scortato da Matt Leach,<ref>{{Cita web |url=http://www.in.gov/isp/2629.htm |titolo=ISP: The Pursuit of Public Enemy #1 |data=28 maggio 2021 |lingua=en}}</ref> il Capo della Polizia di Stato dell'Indiana, e incarcerato nella prigione di [[Crown Point (Indiana)|Crown Point]] nella [[Contea di Lake (Indiana)|contea di Lake]], accusato dell'omicidio di un agente di polizia durante una rapina in banca a [[East Chicago (Indiana)|East Chicago]], il 15 gennaio 1934.
Il 3 marzo 1934 evase ancora, stavolta dalla prigione di Crown Point, dove era stato rinchiuso (e dove fu immortalato in alcune famose foto che lo ritraevano abbracciato al direttore del carcere oltre che nel corso di un'intervista), arrivando a scatenare un vero e proprio caso politico nazionale. Dillinger fu in grado di fuggire durante gli esercizi mattutini con altri quindici carcerai. Dillinger aveva ottenuto una pistola, all'insaputa delle guardie e degli inservienti, con la quale riuscì a fuggire senza sparare un colpo. Subito dopo, crebbero congetture sul fatto che l'arma fosse reale o finta, quest'ultima ipotesi venne sostenuta anche dal BOI.<ref>{{Cita|Girardin, Helmer & Mattix}}.</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.ilpost.it/2017/08/06/evasioni-famose-storie/ |titolo=Storie di 12 grandi evasioni |data=6 agosto 2017 |accesso=9 gennaio 2021}}</ref>
Dillinger fu subito incriminato da un [[grand jury]] e il BOI organizzò una caccia all'uomo a livello nazionale<ref>{{Cita web |url=https://www.fbi.gov/about-us/history/famous-cases/john-dillinger |titolo=FBI History – Famous Cases, John Dillinger |editore=FBI |accesso=8 settembre 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110902181920/http://www.fbi.gov/about-us/history/famous-cases/john-dillinger |lingua=en}}</ref> mentre, a poche ore dall'evasione, l'uomo si era già riunito con Billie Frechette.<ref>{{Cita web |titolo=Evelyn "Billie" Frechette (1907-1969) {{!}} American Experience {{!}} PBS |url=https://www.pbs.org/wgbh/americanexperience/features/dillinger-evelyn-billie-frechette/ |accesso=18 maggio 2024 |lingua=en}}</ref>
In base alla testimonianza al processo della Frechette, lei e Dillinger stettero assieme per "quasi due settimane". Effettivamente, fu dimostrato che i due avevano viaggiato fino alle [[Area metropolitana di Minneapolis-Saint Paul|Città Gemelle]], dove avevano affittato un appartamento a [[Minneapolis]], in [[Minnesota]], rimanendovi per quindici giorni.<ref>{{Cita libro |autore=U.S. District Court |titolo=District of MN, USA vs. Evelyn Frechette, et al. |pp=590–592 |lingua=en}}</ref><ref>{{Cita|Girardin, Helmer & Mattix|p. 274}}</ref> Tuttavia, Dillinger aveva subito ripreso i contatti con Hamilton e i due avevano radunato una nuova gang, formata da [[Baby Face Nelson]] e i suoi uomini: Homer Van Meter, Tommy Carroll e Eddie Green. La nuova Dillinger gang, ad appena tre giorni dalla fuga di prigione, avevano rapinato una banca a [[Sioux Falls]], in [[South Dakota]], e, una settimana dopo, avevano rapinato anche la First National Bank a [[Mason City (Iowa)|Mason City]], in [[Iowa]].<ref>{{Cita web |titolo=Plenty of folks still remember infamous Dillinger bank robbery |url=https://globegazette.com/news/local/plenty-of-folks-still-remember-infamous-dillinger-bank-robbery/article_529e6fad-0abb-5561-9b59-a78d5643dc97.html |data=19 settembre 2008 |accesso=1º ottobre 2018 |lingua=en}}</ref>
=== La sparatoria agli appartamenti Lincoln Court ===
Lincoln Court Apartments shootout
Purtroppo, per lui, la fuga momentanea (agevolata dall'utilizzo di una pistola finta in legno, che tutt'oggi non si sa se gli sia stata recapitata dal suo avvocato o se l'abbia realizzata da sé con un pezzo di legno trovato in carcere)<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2017/08/06/evasioni-famose-storie/|titolo=Storie di 12 grandi evasioni|data=2017-08-06|accesso=2021-01-09}}</ref> non fu foriera di salvezza, perché per scappare Dillinger prese in ostaggio alcuni agenti e rubò la vettura del direttore del carcere, con la quale varcò il confine dello stato dell'Indiana. Così facendo, infatti, Dillinger commise un reato federale, cosa che permise all'FBI (forte di una nuova legge sul furto d'auto varata dal Congresso americano) di intervenire e quindi, dopo 4 mesi dalla sua fuga, di riacciuffarlo.
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore=G. Russell Girardin |autore2=William J. Helmer |autore3=Rick Mattix |titolo=Dillinger: The Untold Story |lingua=en |cid=Girardin, Helmer & Mattix}}
* {{Cita libro |autore=William J. Helmer |autore2=Rick Mattix |anno=1998 |titolo=Public Enemies: America's Criminal Past, 1919–1940 |città=New York |editore=Facts on File |isbn=0-8160-3160-6 |lingua=en |cid=Helmer & Mattix (1998)}}
* {{Cita libro |titolo=John Dillinger: The Life and Death of America's First Celebrity Criminal |autore=Dary Matera |editore=Carroll & Graf Publishers |anno=2005 |isbn=0-7867-1558-8 |lingua=en |cid=Matera (2005)}}
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