Enrico VII di Lussemburgo: differenze tra le versioni
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|nome = Enrico VII di Lussemburgo
|immagine = Tino di camaino, statue dal monumento funebre di arrigo VII di lussemburgo, 1313, 04.JPG
|legenda = [[Tino di Camaino]], ''Ritratto di Enrico VII'', (Monumento funebre di Arrigo VII, [[1313]], [[
|titolo = [[Imperatori del Sacro Romano Impero|Imperatore dei Romani]]
|sottotitolo =
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=== La morte ===
[[File:
[[File:Buonconvento-Lapide a Enrico VII.JPG|thumb|[[Buonconvento]], lapide a Enrico VII posta sul municipio.]]
Il suo primo obiettivo fu la città guelfa di Siena, che cinse d'assedio, ma nel giro di una settimana sembra che fosse colpito dalla [[malaria]]. Lasciati i Bagni di Macereto e le Terme di Santa Caterina, dove aveva cercato sollievo, si portò a Buonconvento dove morì venerdì 24 agosto 1313 a ora nona nella chiesa di San Pietro, come riporta Tommaso Montauri. Anche [[Agnolo di Tura]] riporta che morì nella chiesa di Buonconvento. La stessa cosa affermano altri cronisti dell'epoca, come riportato nel volume ''Arrigo VII di Lussemburgo imperatore'' curato da Carli, Civitelli e Pellegrini.
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Pisa era una città ghibellina, il che significa che la città aveva sostenuto il Sacro Romano Impero. Quando Enrico VII morì, i Pisani costruirono una tomba monumentale all'interno della loro [[Cattedrale di Pisa|Cattedrale]], con ricco corredo. La tomba fu collocata dietro l'altar maggiore, nell'[[abside]]. La scelta del luogo era diretta a dimostrare la devozione dei Pisani per l'Imperatore.
La tomba fu costruita nel [[1315]] da [[Tino di Camaino]] ed era composta dal sarcofago, la statua di Enrico VII, disteso sopra di esso e molte altre statue di dignitari e angeli. Ma non ebbe lunga vita: per motivi politici fu smantellata, poi fu danneggiata nell'incendio del [[1595]], e le parti furono riutilizzate in altri luoghi della piazza del Duomo. Fino al [[1985]], il sarcofago dell'imperatore era stato trasferito nel transetto destro della Primaziale, vicino all'urna di San Ranieri, patrono alfeo. Un paio di statue erano state messe sulla parte superiore della facciata e una serie di statue raffiguranti lo stesso Enrico e i suoi consiglieri erano nel
Una ricognizione è stata effettuata nel 2014 ed ha permesso di recuperare le ossa dell'Imperatore, la corona, lo scettro e il globo, oltre ad un raffinatissimo drappo rosso.<ref>{{cita news|url=http://www.archeologiamedievale.it/2014/05/20/drappo-di-seta-unico-al-mondo-nel-sarcofago-di-enrico-vii|titolo=Drappo di seta unico al mondo nel sarcofago di Enrico VII|sito=archeologiamedievale.it|data=20 maggio 2014|accesso=21 maggio 2014}}</ref>
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