Brian Eno: differenze tra le versioni
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=== Collaborazione con i Talking Heads ===
Eno partecipò attivamente anche alla musica dei [[Talking Heads]], collaborando sia da produttore che da musicista in ''[[More Songs About Buildings and Food]]'', ''[[Fear of Music]]'' e ''[[Remain in Light]]''. È sua l'idea che dà vita al movimento ''[[No wave]]'', nato dopo che Eno aveva prodotto nel 1978 l'album ''[[No New York]]'', un'antologia in cui compaiono gruppi alternativi della metropoli statunitense quali i [[DNA (gruppo musicale)|DNA]], i [[Teenage Jesus and The Jerks]] e i [[
Sempre della seconda metà degli anni settanta furono le produzioni degli album di esordio degli [[Ultravox]] e dei [[Devo]] in ambito rock, e di alcuni lavori di [[Harold Budd]] e [[Jon Hassell]] nel campo dell'avanguardia. ''[[Music for Films]]'' e ''[[Ambient 1: Music for Airports|Music for Airports]]'', usciti entrambi nel 1978, sono due album composti da Eno in quegli anni. Il secondo rientra in un progetto di "[[Musica d'ambiente|musica per ambienti]]" studiato da Eno con [[Harold Budd]] e [[Jon Hassell]], con l'obiettivo di creare una musica di "sottofondo" per le "fredde atmosfere delle ampie hall degli aeroporti", ma anche per le sale d'attesa, per i padiglioni delle mostre e delle gallerie d'arte.
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Il primo album ambient è però ''Discreet Music'' (1975), contenente brani lunghi, strumentali e ipnotici (fra cui i trenta minuti della title track),<ref name="Cilia70" /><ref name="Dimery2" /> a cui seguirà la "pausa" rock del celebre ''Before and After Science'' (1977), un eterogeneo album rock e in parte ambientale che anticipa i futuri interessi di Eno per la musica etnica e quella minimalista: genere che avrà modo di approfondire con il compositore [[Harold Budd]].<ref>Dimery; pag. 373</ref> Nel frattempo, l'artista inglese ha inciso due album a fianco della formazione [[krautrock]] dei [[Cluster (gruppo musicale tedesco)|Cluster]] che risentono fortemente l'influenza dello stile di questi ultimi (''Cluster & Eno'' del 1977 e ''After the Heat'' del 1978).<ref name="Cilia70" /> La ricerca nell'ambito della musica ambientale prosegue con il sopracitato ''Music for Airports'' (1978),<ref name="Cilia70" /> che presenta quattro lunghe composizioni statiche,<ref name="Buckley" /> ''Music for Films'' (1978), contenente numerosi brani di brevissima durata e ''On Land'' (1982). Quest'ultimo è frutto di una rielaborazione di suoni di varia natura e segnò una nuova fase per l'artista che, secondo le parole del critico [[David Toop]], "si spinse verso una nuova concezione della musica come campo acustico, allontanandosi dall'oggettivazione delle strutture sonore in composizioni prestabilite."<ref>Toop; pag. 153-154</ref>
Negli anni ottanta, Eno si è cimentato nella musica etnica collaborando con [[Jon Hassell]] (''Possible Musics'' del 1980) e [[David Byrne]] (''My Life in the Bush of Ghosts'' del 1981), adattando le sonorità primitive alle moderne tecnologie<ref>{{cita libro|titolo=Enciclopedia Rock - '80 (quarto volume)|autore=Eddy Cilìa|editore=Arcana|anno=2001|p=169}}</ref> e avrebbe intrapreso a più riprese il discorso della musica ambient come dimostrano ''Apollo'' (1983), ''Thursday Afternoon'' (1985) e i due sequel di ''Music for Films'': ''More Music for Films'' (1983) e ''Music for Films
== Influenze ==
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