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[[File:Augustine Volcano Jan 12 2006.jpg|miniatura|[[Vulcano Augustine]], [[Alaska]]]]
[[File:Morgengrauen am Yasur Vulkan.webm|thumb|Un vulcano in eruzione]]
[[File:ISO 7010 W075.svg|thumb|Segnale di rischio vulcanico secondo la norma internazionale [[ISO 7010]].]]
Il '''vulcano''' è una struttura [[geologia|geologica]] molto complessa, generata all'interno della [[crosta terrestre]] dalla risalita, in seguito ad [[Eruzione vulcanica|attività eruttiva]], di massa [[roccia|rocciosa]] fusa, il [[magma]], formatasi al di sotto o all'interno della crosta terrestre.
 
== Descrizione ==
È formato da una struttura non visibile, interna alla crosta, e che comprende la [[camera magmatica]] e i condotti magmatici, e una struttura visibile esterna formata dal rilievo vulcanico, generalmente più o meno conico, formato dall'accumulo dei materiali liquidi, solidi o gassosi che sono stati emessi dal [[cratere vulcanico]] o dai crateri durante le varie fasi eruttive del vulcano stesso. Più in generale sono considerati vulcani tutte le discontinuità nella crosta terrestre attraverso le quali, con manifestazioni varie, si fanno strada i prodotti dell'attività magmatica endogena: polveri, gas, vapori e materiali fusi solidi.
 
È formato da una struttura non visibile, interna alla crosta, e che comprende la [[camera magmatica]] e i condotti magmatici, e una struttura visibile esterna formata dal rilievo vulcanico, generalmente più o meno conico, formato dall'accumulo dei materiali liquidi, solidi o gassosi che sono stati emessi dal [[cratere vulcanico]] o dai crateri durante le varie fasi eruttive del vulcano stesso. Più in generale sono considerati vulcani tutte le discontinuità nella crosta terrestre attraverso le quali, con manifestazioni varie, si fanno strada i prodotti dell'attività magmatica endogena: polveri, gas, vapori e materiali fusi solidi.[[File:Morgengrauen am Yasur Vulkan.webm|min|Un vulcano in eruzione]]La fuoriuscita di materiale è detta [[Eruzione vulcanica|eruzione]] e i materiali eruttati sono [[lava]], [[Cenere vulcanica|cenere]], [[lapilli]], [[gas]], scorie varie e [[vapore acqueo]]. Le masse di rocce che formano un vulcano vengono chiamate [[rocce ignee]], poiché derivano dal raffreddamento di un magma risalito dall'interno della [[Terra]]. La forma e l'altezza di un vulcano dipendono da vari fattori tra cui l'età del vulcano, il tipo di attività eruttiva, lail tipologiatipo di magma emesso e le caratteristiche della struttura vulcanica sottostante al rilievo vulcanico. Sulla superficie terrestre il 91% dei vulcani è [[Vulcano sottomarino|sottomarino]] (in gran parte situati lungo le [[dorsale oceanica|dorsali]] medio oceaniche), mentre circa 1500 sono quelli oggi attivi sulle terre emerse.[[File:ISO 7010 W075.svg|min|Segnale di rischio vulcanico secondo la norma internazionale [[ISO 7010]].]]Il magma con alto contenuto di silice (superiore al 65%) è detto acido mentre quello con silice al 52% è detto basico. I vulcani possono eruttare in modo tranquillo (effusivi), o in modo esplosivo. I fattori che influiscono sulle caratteristiche di un vulcano sono la viscosità del magma e il suo contenuto di silice, dal quale dipende la composizione del magma.
 
Il magma con alto contenuto di silice (superiore al 65%) è detto acido mentre quello con silice al 52% è detto basico. I vulcani possono eruttare in modo tranquillo (effusivi), o in modo esplosivo. I fattori che influiscono sulle caratteristiche di un vulcano sono la viscosità del magma e il suo contenuto di silice, dal quale dipende la composizione del magma.
 
== Struttura ==
[[File:Structure volcano-it.svg|thumbmin|Schema strutturale di un vulcano]]
Nell'[[astenosfera]] e nella [[crosta terrestre]], in seguito ai [[tettonica a zolle|processi tettonici]], si creano grosse masse magmatiche a causa delle forze tettoniche, degli [[attrito|attriti]] e dei conseguenti livelli di [[pressione]] e [[temperatura]]. Tali fattori rappresentano poi anche le cause stesse della risalita e fuoriuscita di magma sulla superficie terrestre dando vita alle eruzioni e ai vulcani stessi.
 
Ciò che è comunemente chiamato vulcano, nella terminologia tecnica è definito ''edificio vulcanico'' o ''cono vulcanico'', ma siccome il termine più usato è ''vulcano'', l'edificio vulcanico molto spesso è chiamato così anche in [[geologia]]. I vulcani testimoniano l'esistenza, nelle zone profonde della [[litosfera]], di masse fuse [[silicati]]che naturali dette [[magma|magmi]].
 
I vulcani testimoniano l'esistenza, nelle zone profonde della [[litosfera]], di masse fuse [[silicati]]che naturali dette [[magma|magmi]].
 
Un generico vulcano è formato da:
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=== Cono vulcanico ===
[[File:Puu Oo cropped.jpg|thumbmin|leftsinistra|Il Pu{{okina}}u {{okina}}Ō{{okina}}ō, cratere del vulcano [[Kīlauea]], sull'isola di [[Hawaii|Hawai{{okina}}i]]]]
Viene definito ''cono vulcanico'' la parte in superficie del vulcano formata dall'edificio che prende la forma di un [[cono]] più o meno integro sulla cui sommità si apre un cratere principale. Il cono vulcanico può naturalmente variare nella forma dipendentemente dalla composizione del [[magma]] solidificato che lo costituisce e dalla quantità di materiale fuoriuscito dal serbatoio magmatico sottostante.
 
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La disposizione dei vulcani risulta localizzata in massima parte lungo i margini tra le [[placca tettonica|placche tettoniche]] (es. [[cintura di fuoco]]) e in particolare lungo le [[fossa abissale|fosse abissali]] (zone di [[subduzione]]) dove lo sprofondamento della [[crosta oceanica]] sotto altre porzioni di crosta porta alla fusione di parte della zona rocciosa di contatto per [[attrito]], oppure lungo le [[dorsali oceaniche]] dove il magma del [[mantello terrestre]] risale in superficie attraverso le fratture della crosta oceanica, punti nei quali il cui magma solidificato viene ad ogni eruzione a "saldare" le placche stesse; i terremoti lungo le dorsali sono dunque la rottura repentina di queste saldature al raggiungimento di un certo livello di [[Tensione interna|stress meccanico]]. Questo è anche il motivo per cui le eruzioni sono spesso precedute da terremoti. In queste zone dunque il [[vulcanismo]] è spesso associato anche ai [[terremoto|fenomeni sismici]] per la concomitanza delle forze tettoniche in gioco. L'Italia è l'unico stato nell'Europa continentale ad avere [[Vulcani d'Italia|vulcani attivi sul suo territorio]].
 
== Studio dei vulcani ==
[[File:Stromboli Eruption.jpg|thumbmin|L'eruzione dello [[Isola di StrunzaliStromboli#Caratteristiche vulcaniche|Stromboli]] nel 1980]]
oli#Caratteristiche vulcaniche|Stromboli]] nel 1980]]
Per la loro grandiosità di manifestazione i vulcani erano oggetto di ammirazione, timore, curiosità e studio fin dall'antichità con diverse interpretazioni nate per spiegarne l'origine. [[Platone]] ammetteva l'esistenza di un fiume sotterraneo di fuoco, il ''Piroflegetonte'', che nel vulcano trovava uno sfogo. [[Lucio Anneo Seneca|Seneca]] indicava, quale causa di eruzioni e terremoti, la penetrazione dell'acqua nel sottosuolo: quando l'acqua raggiungeva la materia incandescente liberava vapore a forte pressione. Nel [[79 d.C.]], [[Plinio il Giovane]] descrive l'eruzione del [[Vesuvio]] che seppellì [[Pompei (città antica)|Pompei]], [[Ercolano (città antica)|Ercolano]] e [[Stabia]] in cui perse la vita lo zio [[Plinio il Vecchio]]. Ma la vera [[scienza]] che studia i vulcani, la [[vulcanologia]], nasce solo nel [[XVII secolo]], quando i naturalisti si interessarono alle eruzioni del [[Vesuvio]] ([[Eruzione del Vesuvio del 1631|1631]]) e dell'[[Etna]] ([[Eruzione dell'Etna del 1669|1669]]).
 
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Il calore che viene prodotto all'interno esercita una pressione uniforme su tutta la crosta, e dove è più sottile cederebbe, facendo fuoriuscire il magma, causando la nascita dei vulcani. Senza trascurare poi il peso che esercita la zolla galleggiante sul magma per forza di gravità, secondo il [[principio di Archimede]].
 
== Classificazione dei vulcani ==
[[File:Vesuvio da via Nazario Sauro.jpg|thumbmin|Il [[Vesuvio]], a pochi chilometri da [[Napoli]]]]
[[File:Etna 2006.jpg|thumbmin|[[Etna]], cratere di sud-est (eruzione del 2006)]]
I vulcani possono essere classificati in base al tipo di apparato vulcanico esterno o al tipo di attività eruttiva: entrambe le caratteristiche sono strettamente legate alla composizione del magma e della camera magmatica (e quindi della lava che emettono). Tale classificazione è detta ''Classificazione Lacroix'' dal [[geologo]] [[Francia|francese]] [[Alfred Lacroix]] che per primo la ideò.
 
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==== Vulcani fissurali o lineari ====
I vulcani lineari sono lail tipologiatipo di vulcano che si forma lungo i margini divergenti, punti in cui due placche tettoniche allontanandosi l'una dall'altra hanno creato delle fratture nella crosta terrestre. L'accumulo di materiale eruttato lungo queste fessure crea il vulcano.
 
Data la loro natura, questi vulcani sono localizzati principalmente lungo le [[Dorsale oceanica|dorsali oceaniche]] e quindi le loro eruzioni, seppur frequenti, passano inosservate vista la profondità marina a cui si trovano.
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=== In base al tipo di attività eruttiva ===
[[File:Vulcani eruzioni tipologia.svg|thumbmin|centerverticale=2|1000x1000pxcentro|TipologiaTipo di eruzione in relazione ai tipi di edificio vulcanico.]]
A grandi linee si possono distinguere ''[[vulcano rosso|vulcani rossi]]'' (caratterizzati da emissioni effusive in cui l'accumulo delle colate laviche dona all'edificio vulcanico un aspetto "marrone-rossastro") e ''[[vulcano grigio|vulcani grigi]]'' (vulcani con eruzioni di carattere esplosivo in cui l'accumulo di ceneri dona all'edificio vulcanico un aspetto grigio-nero).{{Senza fonte}}
 
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==== Tipo vulcaniano ====
[[File:avulcano.jpg|thumbmin|leftsinistra|Vulcano ([[Isole Eolie]])]]
Dal nome dell'[[isola di Vulcano]] nell'arcipelago delle [[Isole Eolie|Eolie]]. Sono eruzioni esplosive nel corso delle quali vengono emesse bombe di lava e nuvole di gas cariche di ceneri. Le esplosioni possono produrre fratture, la rottura del cratere e l'apertura di bocche laterali. Il termine "vulcaniana" fu attribuito a questo tipo di eruzioni dal vulcanologo [[Orazio Silvestri]]<ref>{{Cita libro|titolo=Guglielmo Manitta, Orazio Silvestri e la vulcanologia dell'Etna e delle Isole Eolie, Il Convivio Editore, 2017, ISBN 978-8832740073.|editore=}}</ref>.
 
==== Tipo vesuviano (o sub-peleano) ====
[[File:Pompeii - Casa del Centenario - MAN.jpg|thumbmin|uprightverticale|Museo Archeologico Nazionale di Napoli (inv. nr. 112286). Da Pompeii, Casa del Centenario (IX, 8, 3-6) - Affresco del larario della casa, con [[Bacco]] in forma di grappolo d'uva, che versa del vino al suo animale preferito, la pantera; in alto un festone con bende e uccelli; in basso il serpente agatodemone genius loci, indirizzato verso un altare cilindrico; il monte visibile è presumibilmente il Vesuvio per come appariva prima dell'eruzione del 79 d.C., caratterizzato da una sola cima, e fittamente ricoperto di vegetazione, fra cui si riconoscono filari di vitigni ai suoi piedi.]]
Dal nome del vulcano [[Vesuvio]], è simile al tipo vulcaniano ma con la differenza che l'esplosione iniziale è tremendamente violenta tanto da svuotare gran parte della camera magmatica: il magma allora risale dalle zone profonde ad alte velocità fino ad uscire dal cratere e dissolversi in minuscole goccioline. Quando questo tipo di eruzione raggiunge il suo aspetto più violento viene chiamata [[eruzione pliniana]] (in onore di [[Plinio il Giovane]] che per primo ne descrisse lo svolgimento, nel 79 d.C.).
 
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== Attività dei vulcani ==
[[File:Arenal-Volcano.jpg|thumbmin|[[Vulcano Arenal]] in [[Costa Rica]] (2004)]]
 
Il magma risale attraverso il mantello o la crosta terrestre perché meno denso delle rocce circostanti (risalita per [[spinta di Archimede|spinta di galleggiamento]]). Durante la risalita, per effetto della diminuzione della [[pressione]], i gas sciolti nel fuso si dissolvono determinando un'ulteriore diminuzione della [[densità]]. Nella crosta terrestre il magma può accumularsi, raffreddarsi e solidificarsi, oppure risalire fino alla superficie della terra dando così luogo ad una [[eruzione vulcanica|eruzione]].
 
Le eruzioni possono essere di diverso tipo: possono dar luogo a fenomeni esplosivi, dove ceneri e lapilli vengono proiettati fino a decine di km al di sopra del cratere e si depositano fino a centinaia di chilometri di distanza dal centro eruttivo, o effusivi, se il magma fuoriesce formando una [[colata lavica]] che si propaga per distanze minori (decine di metri fino ad alcuni km dal centro eruttivo). Una delle caratteristiche che influenzano lail tipologiatipo di eruzione è la [[viscosità]] del magma, che dipende dal contenuto di [[silicio]], che legandosi con l'[[ossigeno]] forma molecole che tendono continuamente a legarsi tra loro e a formare catene indistruttibili. Se il magma ha più del 60% di silice [SiO2] è considerato viscoso e darà luogo con maggiore probabilità a un'eruzione esplosiva, se invece il magma ha meno del 50% di silice verrà probabilmente eruttato con dinamica effusiva ed emesso sotto forma di colate laviche. Detto ciò si possono elencare ben 3 tipi di eruzione vulcanica:
 
# Eruzioni effusive, ovvero colate di lava che scorrono lentamente lungo le pendici della montagna seguendo canaloni e vallate. In questo tipo di eruzioni, il magma contiene pochi gas ed è poco viscoso.
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Vulcani quiescenti: sono definiti quiescenti, o in quiete, quei vulcani che abbiano eruttato negli ultimi diecimila anni ma che si trovino attualmente in una fase di riposo. Una definizione più rigorosa considera quiescenti i vulcani il cui tempo di riposo attuale sia inferiore al più lungo periodo di riposo osservato in precedenza. Alcuni vulcani quiescenti presentano fenomeni di vulcanismo secondario come degassamento dal suolo e fumarole.
 
Vulcani spenti: Sisi definiscono estinti o spenti quei vulcani la cui ultima eruzione certa e documentabile risalga ad oltre diecimila anni fa.<ref>{{Cita web|url = http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/vulcani_attivi.wp|titolo = Vulcani in Italia|autore =|sito = Dipartimento delle Protezione Civile|editore = http://www.protezionecivile.gov.it | accesso = 19 settembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190303031555/https://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/vulcani_attivi.wp | dataarchivio = 3 marzo 2019| urlmorto = sì}}</ref>
 
=== Il vulcanismo secondario ===
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=== Vulcani e clima ===
[[File:MSH80 st helens eruption plume 07-22-80.jpg|thumbmin|Eruzione vulcanica del [[Mount St. Helens]] del 1980]]
 
I vulcani hanno creato l'[[atmosfera terrestre]] primordiale: senza di essi non esisterebbe né l'atmosfera attuale né gli oceani né montagne né la vita sulla Terra.<ref>{{cita web|url=http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Lotta_fra_vulcani_per_l_ossigeno_in_atmosfera/1311846 |titolo=Vulcani antichi e atmosfera}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.irishtimes.com/news/science/did-life-begin-on-earth-in-volcanic-pools-1.3722802|lingua=en|sito=[[The Irish Times]]|titolo=Did life begin on Earth in volcanic pools?|data=20 dicembre 2018|autore=William Reville|accesso=19 settembre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220626214043/https://www.irishtimes.com/news/science/did-life-begin-on-earth-in-volcanic-pools-1.3722802|dataarchivio=26 giugno 2022|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.nature.com/articles/news041004-16|titolo=Did volcanoes help create life?|autore=M. Hopkins|anno=2004|rivista=[[Nature]]|doi=10.1038/news041004-16 | accesso = 19 settembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220524133916/https://www.nature.com/articles/news041004-16 | dataarchivio = 24 maggio 2022 | urlmorto = no}}</ref>
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Ancora oggi, durante un'eruzione vulcanica, vengono immesse in atmosfera enormi quantità di materiali. La nube vulcanica, oltre che polveri e ceneri, contiene anche [[vapore acqueo]] (60% circa) e altri gas come [[anidride carbonica]] (10-30% circa) o [[anidride solforosa]], che è senz'altro uno dei più importanti. Polveri e gas vengono iniettati nell'aria e ci rimarranno per un lungo periodo, date le loro dimensioni infinitesimali e la loro leggerezza, viaggiando secondo i [[circolazione atmosferica|sistemi di circolazione]] principali e finendo alla fine per interessare l'intero pianeta. Gli scienziati riconoscono una stretta [[correlazione (statistica)|correlazione]] tra grandi eventi eruttivi e [[cambiamenti climatici|variazioni climatiche]]. Le grandi eruzioni vulcaniche, immettendo ingenti quantità di [[aerosol]] nella [[stratosfera]], producono una diminuzione della [[temperatura dell'aria|temperatura]] media sulla superficie terrestre con effetti sensibili sul [[clima]] globale.
[[File:Pinatubo91eruption plume.jpg|thumbmin|leftsinistra|Eruzione del [[Pinatubo]] nel 1991]]
 
Le ingenti quantità di polveri e gas riflettono infatti una buona fetta delle [[radiazione solare|radiazioni solari]] in arrivo causando un abbassamento della temperatura media su vaste regioni.
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