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I '''Collemboli''' o '''Oligoentomata''' sono un ordine di circa 7500 specie di [[Hexapoda|Esapodi]], in passato classificati come [[Insecta|Insetti]], in seguito iscritti alla [[classe (tassonomia)|classe]] degli [[Entognatha|Entognati]] ([[parafiletico]]), oggi considerati sottoclasse degli Hexapoda (Oligoentomata) ed iscritti al gruppo eterogeneo dei Paraentoma, insieme a [[Protura]] e [[Diplura]], in opposizione agli Insetti veri e propri detti Euentoma. Sono distinti in 4 sottordini:  [[Poduromorpha]] ({{Zoo|Börner, 1913}}), [[Entomobryomorpha]] ({{Zoo|Börner, 1913}}), [[Neelipleona]] ({{Zoo|Massoud, 1971}}) e [[Symphypleona]] ({{Zoo|Börner, 1901}}). Il termine '''Collembolo''' deriva dal greco antico e si compone di κόλλα "colla" col tema di ἐμβάλλω "scagliare" per l'addome che, come descriveremo sotto, nelle specie non ipogee è fornito di un tubo ventrale (''colloforo'') vischioso che può essere estroflesso per farlo aderire al substrato in combinazione con la ''furca'', che agendo come una molla, imprime all’animale una controspinta che gli fa spiccare salti prodigiosi.
 
== Morfologia ==
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L'addome è composto da 6 segmenti, i quali<span> possono essere tutti distinti (negli Artropleoni) o parzialmente fusi (nei Sinfipleoni, dove i primi 4 sono fusi). Il primo urosternite porta un singolare tubo ventrale, detto&nbsp;</span>''colloforo''<span>&nbsp;(da cui deriva poi il nome dell'Ordine). I</span>l colloforo permette la regolazione della [[pressione osmotica]] dell'organismo del collembolo (egli beve attraverso il tubo ventrale)<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Gerhard Eisenbeis|titolo = Physiological absorption of liquid water by Collembola: absorption by the ventral tube at different salinities|rivista = Journal of Insect Physiology|volume = 28|numero = 1|anno = 1982|lingua = en}}</ref> e lo scambio di gas, grazie alla parete estremamente sottile del tubo che partecipa così alla respirazione cuticolare. Il colloforo ha anche <span class="">funzioni di adesione al substrato</span><ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore = Frans Janssens|titolo = Contribution à la connaissance des Collemboles des milieux souterrains de Belgique|rivista = Bulletin des Chercheurs de la Wallonie|volume = 44|anno = 2005|lingua = fr|coautori = Michel Dethier}}</ref><span class="">.</span>
 
Si <span>spostano quasi tutti a salti. </span>Sono provvisti, sulla faccia ventrale del V segmento addominale, di una appendice bifida ed elastica, la ''furca'', che viene tenuta fissata sotto l'addome <span>in posizione di riposo </span>da un paio di appendici uncinate. Il salto che li caratterizza si realizza con lo sganciamento della furca dal ''tenacolo'' (<span>una sorta di pinzetta presente sul </span><span class="">terzo [[Glossario entomologico#urosterno|urosternite]]</span>) e lo scatto all'indietro della furca stessa, con un funzionamento simile ad una [[molla]]. Il salto li può portare fino a 20mm di distanza. Questo meccanismo è assente nelle specie ipogee.
 
== Sviluppo ==
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I collemboli si nutrono di alghe, batteri, crittogame, polline e altro.
 
È facile trovarli in grande quantità nella lettiera dei boschi, nelle praterie umide, nei vegetali in decomposizione, [[Pulci delle nevi (collemboli nivali)|sulla neve]], [[Pulci dei ghiacciai|sui ghiacciai]], nei nidi delle [[Formicidae|formiche]], delle [[Isoptera|termiti]] e delle api, come anche in vere proprie colonie sotterranee scavate da essi stessi. La concentrazione può essere quindi grandissima, in un ettaro di prato possono essere presenti negli strati superficiali del terreno (di circa 15&nbsp;cm) anche oltre 500 milioni di individui.
 
Sono diffusissimi in ogni regione, soprattutto in terreni ricchi di humus, alla cui formazione essi contribuiscono sensibilmente, ma anche in luoghi ove vi siano detriti umidi. Si contano circa {{formatnum:7500}} specie al mondo, delle quali {{formatnum:2000}} in [[Europa]]<ref name=":0" />. Alcune specie vengono usate per controllare la fertilità dei campi agrari per la produzione agricola. Spesso si aggregano in numero elevatissimo di molti milioni di individui in pochi metri quadrati. Si ritrovano persino sui ghiacciai a {{formatnum:6000}}&nbsp;m di altitudine. Alcune specie, che vivono sulla pellicola superficiale delle acque dolci, hanno di recente assunto una funzione speciale in quanto indicatori della qualità biologica delle acque fluviali. Alcune specie hanno abitudini [[Mirmecofilia|mirmecofile]] o termitofile. Vi sono specie alpine che vivono anche oltre i {{formatnum:3000}}&nbsp;m, come la pulce dei ghiacciai (''[[Isotoma saltans]]''), collembolo piccolo e tozzo, di colore nerastro. Alcune specie sono marine, quali le ''[[Anurida]]'', che si trovano nella zona di flusso e riflusso delle maree e nelle pozze di scogliera.
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|1=http://www.stevehopkin.co.uk/collembolagallery/|2=Foto di collemboli|lingua=en|accesso=29 maggio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060614085900/http://www.stevehopkin.co.uk/collembolagallery/|dataarchivio=14 giugno 2006|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.collembola.org/|Taxonomic checklist including all Collembola species of the world|lingua=en}}