Castagna: differenze tra le versioni

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Ad esempio il governo lucchese nel 1483 aveva istituito dei ''“provisores castanearum”'' e nel 1489 una magistratura, ''l'Offizio sopra le Selve'', al fine di salvaguardia delle stesse. Lo [[Statuto (diritto)|Statuto]] prevedeva pene per tutti coloro, proprietari e forestieri, che, trasgredendo le disposizioni previste, commettessero atti criminali provocando incendi, tagli e altri danni più o meno gravi.
 
Nel Medioevo le castagne diventano frutti conosciuti ed apprezzati come testimoniano i manoscritti di moltissimi uomini del tempo; nell'edizione di Parigi del 1486 il [[Cris de Paris]]<ref>Le grida di Parigi sono espressioni di vendita d'asta volte da parte di venditori ambulanti di Parigi.</ref> attribuisce alle castagne provenienti dalla Lombardia Storica il pregio di essere le migliori disponibili sui mercati della capitale francese, fatto che testimonia l'ormai affermata commercializzazione delle produzioni sovrabbondanti.
 
Sempre in Lombardia, Storica nella seconda metà del Quattrocento, il medico sabaudo Pantaleone da Cofienza elogia la dieta montanara costituita prevalentemente da castagne, latte e latticini, affermando che essa è in grado di offrire una nutrizione completa<ref>Pantaleone Raballo da Confienza, ''Summa lacticiniorum completa omnibus idonei'', Ed. Jean Fabre, Torino, 9 luglio 1477</ref>. Gli scritti di questo periodo testimoniano anche la scoperta di varie modalità di raccolta delle castagne e si opera una distinzione tra castagna ''virida'', cioè non matura e ancora dentro al riccio (o cardo), ''munda'' se priva di riccio e passata al vaglio, ''sicca'' se essiccata e sbucciata, ''pista'' se dopo essiccazione e sbucciatura veniva macinata e frantumata per la preparazione di zuppe o farinacci.
 
Le castagne non solo si ritrovano come frutta di stagione o trasformate sui mercati delle città e anche sulle tavole dei ricchi, ma sono ormai diventate merce di scambio e di pagamento, come il grano, nonostante il frutto spunti prezzi sempre più bassi rispetto ad avena, segale e noci. Alla fine del Quattrocento, periodo di guerre e momenti di crisi, l'uso della farina di castagne si diffonde ulteriormente, compensando la carenza di cereali. Da tenere presente che anche la macinazione delle castagne poteva avvenire in ambito domestico e non prevedeva quindi il pagamento delle tasse sul macinato.
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L'essiccatoio (secou o scáu in Piemonte, [[metato]] in [[Toscana]]) era per lo più costruito in pendio per poter accedere direttamente al piano superiore<ref>Biasutti, Renato. 1938. ''La casa rurale nella toscana''. Bologna, Edizioni Zanichelli, p. 176.</ref>, generalmente di pianta quadrata o rettangolare e con struttura in muratura. Il tetto a doppio spiovente inizialmente era ricoperto di paglia o di foglie, poi di lastre di pietra o tegole.<br />
Dal lato della facciata, che presenta un aspetto “[[Cuspide (architettura)|cuspidale]]”, si apre la porta d'ingresso, su quello opposto proprio sotto il tetto c'è una piccola finestra, sui muri laterali sono realizzate delle aperture. Davanti alla porta d'ingresso può esserci una tettoia per eseguire le operazioni di battitura e conservare la legna da ardere; talvolta, l'essiccatoio presenta anche un locale annesso per gli attrezzi. All'interno è formato da due piani; a circa due metri da terra si trovano dei travicelli disposti trasversalmente i quali sostengono un canniccio in modo che tra l'una e l'altra canna sia lo spazio di un centimetro circa: qui si buttano le castagne man mano che vengono raccolte (strato minimo 20&nbsp;cm, strato massimo 50&nbsp;cm) attraverso la finestrina.<br />
[[File:I Gioielli del Metato.jpg|thumb|Monitoraggio della fase di essicazioneessiccazione nel metato, foto scattata nel comune di [[Borgo a Mozzano]]]]
 
Le castagne devono essere rigirate spesso e questo comporta la presenza continua di qualcuno. Se l'essiccatoio è vicino si può tornare a casa ogni sera, ma se è lontano una volta alla settimana, in genere la domenica. Al piano terreno si accende il fuoco che deve essere tenuto vivo giorno e notte per circa un mese, a seconda del quantitativo delle castagne, in modo contenuto (se la temperatura è troppo alta la farina sarà scadente) ed alimentato tre volte al giorno con legna di castagno o prodotti forestali di scarto. Il calore costante è garantito dall'utilizzo della pula dell'anno precedente. Quando battendo una castagna contro un'altra esse si sbucciano l'essiccazione è completata; allora si toglie il fuoco, si pulisce il pavimento dell'essiccatoio e si fanno cadere le castagne dai cannicci per accantonarle in un angolo e procedere alla battitura, quando sono ancora calde.
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== Valore nutritivo ==
La castagna è un alimento sano e molto nutriente. A differenza dei frutti a polpa ([[mela|mele]], [[Pesca (frutto)|pesche]], …), la castagna fresca ha un contenuto d'acqua del 50% circa (secca del 10%), un contenuto calorico di 200 kcal ogni 100 g (secca 350Kcal/100 g), un buon contenuto di fibra (7-8%), un eccellente apporto di [[glucidi]] zuccherini e amilacei (35% circa), un discreto contenuto di [[proteine]] di qualità, una bassa percentuale di [[Lipidi|grassi]] (3 g/1 hg), un'alta percentuale di [[potassio]], altri sali minerali come [[magnesio]], [[calcio (elemento chimico)|calcio]], [[zolfo]] e [[fosforo]]; infine, possiede [[vitamine]] idrosolubili ([[Vitamina B1|B1]], [[Vitamina B2|B2]], [[Vitamina PP|PP]], [[Vitamina C|C]]). Provoca peti frequenti
 
== Cosmesi e medicina popolare ==
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File:Kostliche; A Swiss Holiday Favorite (5335004516).jpg|''[[Vermicelles]]'' con [[panna montata]]
File:Pečenje kostanja v Mariboru 1961 (3).jpg|Donna e cartoccio di castagne, a [[Marburgo (Slovenia)|Marburgo]] (1961)
File:Barbieri, Paolo Antonio Barbieri - Kitchen Still Life - 1640.jpg|[[Natura morta]] di [[Paolo Antonio Barbieri]] (c. 1640)
File:Castagne arrostite.jpg|Esposte per la vendita al dettaglio
File:Elisabeth Alida Haane Marktfrau 1840.jpg|Venditrice di aringhe e marroni, opera di [[Elisabeth Alida Haanen]] (1840)