Harold Bloom: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Nato a New York, figlio di Paula (Lev) e di William Bloom, suo padre era nato ad [[Odessa]] e sua madre vicino a [[Brest Litovsk]]<ref name="autogenerated1"/>. Ha vissuto nel [[South Bronx]].<ref>{{Cita news|url=https://www.nytimes.com/2006/01/16/nyregion/16library.html|titolo=New Bronx Library Meets Old Need|nome=Glenn |cognome=Collins |opera=The New York Times |data=16 gennaio 2006 |accesso=23 febbraio 2010}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.enotes.com/topics/harold-bloom|titolo=Harold Bloom Biography – eNotes.com|autore=|data=|sito=eNotes|accesso=27 marzo 2018}}</ref> È stato educato come un [[ebreo ortodosso]] in una famiglia in cui si parlava [[Lingua yiddish|yiddish]], ha studiato [[letteratura ebraica]]<ref name="autogenerated1">{{Cita news|url=https://www.kcrw.com/etc/programs/bw/bw111020harold_bloom_the_sha |titolo=Harold Bloom: The Shadow of a Great Rock |opera= Bookworm |editore= KCRW}}</ref> ed ha imparato l'inglese all'età di sei anni<ref>{{Cita news|opera=The New York Times|titolo=New Bronx Library Meets Old Need|data= 16 gennaio 2006 |autore= Collins, Glenn|url=https://www.nytimes.com/2006/01/16/nyregion/16library.html?pagewanted=all}}</ref>.
Considerato tra i più influenti [[critica letteraria|critici letterari]] statunitensi, è divenuto professore emerito all'[[Università
A partire dagli anni settanta, Bloom è divenuto un accusatore implacabile del mondo accademico statunitense, abbandonando il dipartimento di inglese a Yale nel 1976 in reazione alle controculture radicali imperanti in quegli anni nei campus americani. Egli conia il termine ''School of Resentment'' per riferirsi a quegli accademici "risentiti", rei di aver anteposto o accompagnato, nella critica letteraria, ai valori estetici di un'opera quelli ideologici. Gli imputati nell'opera di demolizione degli studi umanistici nelle Università sono gli -ismi letterari: marxismo, neostoricismo, femminismo, poststrutturalismo, multiculturalismo, decostruzionismo, semioticismo, ecc.; per Bloom, critici infedeli alla loro missione sono riusciti a metter sullo stesso piano i fumetti e i sonetti, collassando gli standard di giudizio. Recentemente, in un'intervista ha affermato: «il mio precursore, [[Samuel Johnson]], la figura che ho emulato, diceva che la funzione della vera critica è trasmutare le opinioni in conoscenza. Questo è il mio lavoro»<ref>Paola Zanuttini, «Harold Bloom: se non sei morto non sei nessuno», Il Venerdì di Repubblica n.1463, 1º aprile 2016, p.18</ref>.
Nel 1994 pubblica il suo libro più famoso, ''[[Il canone occidentale]]'' (''The Western Canon: The Books and the Schools of the Ages''), nel quale difende il concetto di ''Canone
Celebri sono le sue feroci stroncature critiche ad alcuni [[Premio Nobel per la letteratura|Premi Nobel per la letteratura]]: da [[Doris Lessing]], accusata di aver scritto un solo libro decente quarant'anni prima, divenuta poi autrice di fantascienza femminista, a [[Jean-Marie Gustave Le Clézio]], che ritiene illeggibile, a [[Dario Fo]], che definisce semplicemente ridicolo. [[Toni Morrison]] non sarebbe degna del premio.<ref>[http://www.corriere.it/cultura/09_marzo_05/farkas_bloom2_92bb178a-09d1-11de-84bf-00144f02aabc.shtml Il lamento di Bloom: è un Nobel per idioti - Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Nonostante la salute precaria, Bloom pubblica tra il 2017 e il 2019 una serie di cinque monografie dedicate a personaggi shakespeariani: Falstaff, Cleopatra, Lear, Iago, Macbeth. Nella primavera 2019 esce la sua autobiografia. Muore all'ospedale di New Haven, Connecticut, il 14 ottobre 2019.<ref>{{Cita web|url=https://www.illibraio.it/news/editoria/harold-bloom-1227741/|titolo=Letteratura, addio al critico letterario Harold Bloom|sito=ilLibraio.it|data=2019-10-14|accesso=2025-08-29}}</ref>
▲Nonostante la salute precaria, Bloom pubblica tra il 2017 e il 2019 una serie di cinque monografie dedicate a personaggi shakespeariani: Falstaff, Cleopatra, Lear, Iago, Macbeth. Nella primavera 2019 esce la sua autobiografia. Muore all'ospedale di New Haven, Connecticut, il 14 ottobre 2019: fino alla settimana precedente aveva continuato a scrivere e insegnare a casa sua, al selezionato gruppo di studenti universitari che seguivano le sue lezioni.
== Autori italiani del Novecento nel canone di Bloom ==
{{L|letteratura|ottobre 2021|perché solo quelli italiani?}}
I seguenti scrittori italiani del Novecento sono inclusi nel [[Canone
A Canonical Prophecy, pp. 548-567.</ref>:
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* ''[[Kaddish]]; By Leon Wieseltier,'' (Review) New York Times, October 4, 1998.
* ''View; On First Looking Into Gates's Crichton,'' New York Times, June 4, 2000.
* ''What Ho, [[Malvolio]]!
* ''Macbush,'' (play) Vanity Fair, April, 2004.
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* Fite, David, ''Harold Bloom: The Rhetoric of Romantic Vision'', University of [[Massachusetts]] Press (Amherst), [[1985]].
* Moynihan, Robert, ''A Recent Imagining: Interviews with Harold Bloom, Geoffrey Hartman, J. Hillis Miller, [[Paul de Man]]'', Archon, [[1986]].
* Saurberg, Lars Ole, ''Versions of the Past--Visions of the Future: The Canonical in the Criticism of [[T. S. Eliot]], [[Frank Raymond Leavis|F. R. Leavis]], [[Northrop Frye]], and Harold Bloom'', St. Martin's Press ([[New York]], NY), [[1997]].
* Scherr, Barry J., ''[[David Herbert Lawrence|D. H. Lawrence]]'s Response to [[Platone|Plato]]: A Bloomian Interpretation'', P. Lang ([[New York]], NY), [[1995]].
* Sellars, Roy (ed.), & Graham Allen (ed.). ''The Salt Companion to Harold Bloom''. [[Cambridge]]: Salt, [[2007]]. [https://web.archive.org/web/20090116092212/http://www.saltpublishing.com/books/scp/9781876857202.htm Informazioni].
== Voci correlate ==
* [[Canone
* [[Grandi Libri del Mondo Occidentale]]
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