Fernando Botero: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
[[File:Botero Signature 00.jpg|upright=0.7|thumb]]
Nasce da David Botero (1895-1936), uomo d'affari discendente di italiani (nel 1780, i fratelli Giuseppe e Paolo Botero salparono dal porto di Genova per emigrare a [[Medellín]]) e dalla sarta Flora Angulo (1895-1972), secondo di tre figli. Da bambino subisce il fascino dell'[[architettura barocca]] e delle illustrazioni della [[Divina Commedia]]. Successivamente dichiarerà di "''non aver mai dipinto nulla di diverso dal mondo come lo conosceva a Medellín''". A 16 anni già disegna le illustrazioni per i supplementi di "''El Colombiano"'',<ref name="FBotero" /> il giornale più importante della sua città natale. Giovanissimo, nel 1948 espone per la prima volta a [[Medellín]].
Nel 1952 vince, con ''Sulla costa'', il secondo premio al IX Salone degli artisti colombiani, organizzato presso la Biblioteca Nazionale di [[Bogotà]]: investe il denaro del premio per un viaggio di studio in [[Europa]]. In [[Spagna]] visita il [[Museo del Prado]] di [[Madrid]], dove conosce fra gli altri anche le opere di [[Francisco Goya]] e [[Tiziano]]. A [[Parigi]] medita sull'arte d'avanguardia francese e decide di interessarsi degli antichi pittori.<ref>{{cita|Chiappini|p. 35|Chiappini}}.</ref> Giunge infine in [[Italia]], dove entra in contatto con le maggiori opere del [[Rinascimento]] italiano, soprattutto di [[Giotto]] e di [[Andrea Mantegna]] che lo ispirano particolarmente tanto da riprodurre diverse copie dei loro capolavori, pur non disdegnando gli altri autori della scuola [[Siena|senese]], e della [[Toscana]], in generale.
 
Giovanissimo, nel 1948 espone per la prima volta a [[Medellín]]. Nel 1952 vince, con ''Sulla costa'', il secondo premio al IX Salone degli artisti colombiani, organizzato presso la Biblioteca Nazionale di [[Bogotà]]: investe il denaro del premio per un viaggio di studio in [[Europa]]. In [[Spagna]] visita il [[Museo del Prado]] di [[Madrid]], dove conosce fra gli altri anche le opere di [[Francisco Goya]] e [[Tiziano]]. A [[Parigi]] medita sull'arte d'avanguardia francese e decide di interessarsi degli antichi pittori.<ref>{{cita|Chiappini|p. 35|Chiappini}}.</ref> Giunge infine in [[Italia]], dove entra in contatto con le maggiori opere del [[Rinascimento]] italiano, soprattutto di [[Giotto]] e di [[Andrea Mantegna]] che lo ispirano particolarmente tanto da riprodurre diverse copie dei loro capolavori, pur non disdegnando gli altri autori della scuola [[Siena|senese]], e della [[Toscana]], in generale.
Nel 1955 Fernando Botero ritorna in patria dove si sposa con [[Gloria Zea]], poi ministro della cultura della Colombia, ed inizia ad esporre le sue opere, ma riceve forti critiche poiché all'epoca l'ambiente colombiano è fortemente influenzato dall'avanguardia francese, che Botero aveva invece respinto. Incompreso dall'ambiente colombiano, Botero si trasferisce in [[Messico]], dove scopre per la prima volta le possibilità di espandere e dilatare il volume delle forme in modo personale. Una caratteristica che fortemente influenzerà la sua opera. Ma è nel 1957 che scopre l'[[espressionismo astratto]], nel corso di una mostra personale a [[Washington]], grazie alla visita dei musei di New York. Sempre nel 1957 fa ritorno a Bogotá, dove vince il secondo premio al X Salone degli artisti colombiani.<ref name="Histórico">{{Cita web|url=https://personajeshistoricos.com/c-pintores/fernando-botero/|titolo=Fernando Botero: Biografía, Características, Pinturas, y mucho más|sito=Personajes Históricos - www.personajeshistoricos.com|lingua=es|accesso=9 giugno 2022}}</ref>
 
Nel 1955 Fernando Botero ritorna in patria dove si sposa con [[Gloria Zea]], poi ministro della cultura della Colombia, ed inizia ad esporre le sue opere, ma riceve forti critiche poiché all'epoca l'ambiente colombiano è fortemente influenzato dall'avanguardia francese, che Botero aveva invece respinto. Incompreso dall'ambiente colombiano, Botero si trasferisce in [[Messico]], dove scopre per la prima volta le possibilità di espandere e dilatare il volume delle forme in modo personale., Unauna caratteristica che fortemente influenzerà la sua opera. Ma è nel 1957 che scopre l'[[espressionismo astratto]], nel corso di una mostra personale a [[Washington DC|Washington]], grazie alla visita dei musei di New York. Sempre nel 1957 fa ritorno a Bogotá, dove vince il secondo premio al X Salone degli artisti colombiani.<ref name="Histórico">{{Cita web|url=https://personajeshistoricos.com/c-pintores/fernando-botero/|titolo=Fernando Botero: Biografía, Características, Pinturas, y mucho más|sito=Personajes Históricos - www.personajeshistoricos.com|lingua=es|accesso=9 giugno 2022}}</ref>
 
Nel 1958 ottiene la cattedra di pittura all'Accademia d'arte di Bogotá. Vince finalmente il primo premio al XI Salone con l'opera ''[[La camera degli sposi (Botero)|La camera degli sposi]]''. Nello stesso anno, espone nuovamente a Washington, alla [[Gres Gallery]]. Le sue opere vengono vendute tutte il giorno stesso dell'inaugurazione.<ref>{{cita|Chiappini|p. 40|Chiappini}}.</ref> Dal 1959 inizia lo studio di [[Diego Velázquez]]: Botero realizza infatti molte versioni del ''Niño de Vallecas'', dove il suo stile molto incisivo risente dell'influenza dell'espressionismo astratto.
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=Fernando Botero|autore=[[Rudy Chiappini]]|editore=Skira|città=Milano|anno=1997}}
* {{cita libro|titolo=Fernando Botero|autore=[[Luciano Caprile]]|editore=Galleria Tega|città=Milano|anno=2006}}
* {{cita libro|titolo=Botero|autore=Paola Gribaudo|editore=Electa|città=Firenze|anno=2000}}