Cevo: differenze tra le versioni

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A primavera iniziano i primi rastrellamenti al fine di leva da parte della banda fascista ''Marta'', formata da militi della [[Guardia Nazionale Repubblicana]] di [[Milano]]. Le azioni di questo reparto oltrepassano il compito di repressione antipartigiana sconfinando in realtà nel saccheggio ai danni delle popolazioni, ruberie ai contadini e uccisioni. Il 19 maggio avviene lo sterminio della famiglia Monella (Giovanni, sua moglie Maria Scolari e la figlia Maddalena) e l'assassinio dello scalpellino Francesco Belotti<ref name="incendio di cevo 3 luglio 1944">[https://www.cislbrescia.it/wp-content/uploads/2013/07/L%E2%80%99INCENDIO-DI-CEVO-IL-3-LUGLIO-1944.pdf CISL Brescia - L'INCENDIO DI CEVO IL 3 LUGLIO 1944]</ref>.
 
{{CitazioneSenza necessariafonte|Durante il mese di giugno viene catturato Pozuolo Giuseppe Pezzati, comandante repubblichino di [[Cedegolo|Isola]]; pochi giorni dopo viene attaccata dai partigiani una pattuglia tedesca presso Isola, con il ferimento di un sottufficiale.}}
 
Il 1º luglio i garibaldini attaccano la centrale di Isola: lo scontro durò mezz'ora. Due fascisti vennero uccisi e due feriti: il comandante fu fucilato. Tra i partigiani vi furono un morto, Luigi Monella, e due feriti<ref name="Museo della Resistenza di Valsaviore - Cevo - BS - Lombardia">[https://memoranea.it/luoghi/lombardia-bs-cevo-museo-resistenza-valsaviore - Museo della Resistenza di Valsaviore]</ref>. Approfittando dei funerali di Monella, i fascisti decisero di assaltare Cevo per punire la popolazione locale sodale con la Resistenza<ref>[http://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=1532 Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia - CEVO, 03.07.1944]</ref>.
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Agli inizi del XXI secolo l'attività agricola, in diverse forme, permane, fornendo una nuova possibilità per evitare lo spopolamento e il completo abbandono della campagna.
 
=== Feudatari locali ===
Famiglie che hanno ottenuto l'[[vescovo di Brescia|infeudazione vescovile]] dell'abitato:
 
{| class="wikitable" style="width:40%;"
|- bgcolor="#efefef"
| align="center" | '''Famiglia'''
| align="center" width=20%| '''Stemma'''
| align="center" | '''Periodo'''
|-
|align="center" | [[Vicinia]] di Cevo
|
| align="center" | [[1350]] - ?
|-
|align="center" | [[Della Torre]]
|
| align="center" | [[1423]] - ?
|}
 
=== Simboli ===
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* Santuario dedicato a Maria Ausiliatrice: consacrato il 2 settembre 1962, ubicato nell'edificio della Colonia dei [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|Salesiani]] inaugurata il 26 agosto 1962.
* La Croce del Papa: fu eretta nel 2005 sul Dòs dell'Andròla dove è visibile da gran parte della media valle. Fu creata su disegno dell'artista [[Enrico Job]] in occasione della visita a Brescia di papa Giovanni Paolo II nel centenario della nascita di papa Paolo IV nel settembre del 1998.<ref name="inter">{{cita pubblicazione|cognome=Zallot|nome=Virtus|anno=2008|titolo=Appunti per una storia della cristianizzazione di Valle Camonica|rivista=InterValli|numero=2|p=30|url=http://www.vallecamonicacultura.it/intervalli.php|accesso=11 ottobre 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081208222356/http://www.vallecamonicacultura.it/intervalli.php|dataarchivio=8 dicembre 2008}}</ref> Il 24 aprile 2014, il braccio in legno lamellare che sosteneva la croce si spezzò e l'enorme statua schiacciò un ragazzo di vent'anni, uccidendolo sul colpo.<ref>{{cita web|url=http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/14_aprile_24/cevo-croce-dedicata-wojtyla-si-spezza-uccide-ragazzo-e83d888e-cbb2-11e3-b768-8b37958dddda.shtml| titolo=Cevo, la croce dedicata a Wojtyla si spezza e uccide un ventenne| accesso=24 aprile 2014}}</ref>
* Da segnalare anche il cimitero di San Sisto, caratteristico cimitero di montagna, collocato all'esterno del paese sulla mulattiera per [[Cedegolo]]. Il cimitero è diviso su due piani ricavati dai terrazzamenti dei campi e dei prati, senza deturparne il regolare disegno, e vi si conserva l'originale chiesetta romanica dedicata al papa San Sisto. {{CitazioneSenza necessariafonte}} Il maestro [[Bartolomeo Cesare Bazzana]], in una sua lettera ai familiari, così scriveva:
:''"Come già vi dissi sarò sicuramente a casa il 31 c.m.'' (ottobre 1963) - ''in tempo cioè per salutare anche per voi i nostri cari Morti partecipando alle consuete cerimonie annualmente Loro dedicate"''<ref>Vedere il File "Lettera di Bartolomeo Cesare Bazzana.pdf": Burtulì è Bartolomeo in dialetto di Cevo.</ref>.
 
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=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Cevo}}
=== Tradizioni e folclore ===
Gli [[scütüm]] sono nei dialetti camuni dei [[soprannomi]] o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Cevo è ''Barolc''.<ref name="ref_A" />
 
== Cultura ==
=== Folclore ===
Gli [[scütüm]] sono nei dialetti camuni dei [[soprannomi]] o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Cevo è ''Barolc''.<ref name="ref_A" />
 
=== Istruzione ===
==== Musei ====
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{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Unione di comuniGemellaggi ===
* {{gemellaggio|Italia|Trezzo sull'Adda}}
 
=== Altre informazioni amministrative ===
Cevo fa parte dell{{'}}''Unione Comuni della Valsaviore'', assieme ai comuni di [[Cedegolo]], [[Berzo Demo]], [[Saviore dell'Adamello]] e, dal 2003, [[Sellero]].
 
L'[[unione di comuni]] ha sede a [[Cedegolo]] ed è stata creata il 20 agosto 1999. Ha una superficie di circa 225&nbsp;km².<ref>{{cita web| url=http://pers.mininterno.it/unioni_comuni/scheda.php?id=125| titolo=Ministero dell'Interno - Unione Comuni della Valsaviore| accesso=26 luglio 2008| urlmorto=sì| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090617213803/http://pers.mininterno.it/unioni_comuni/scheda.php?id=125| dataarchivio=17 giugno 2009}}</ref>
 
=== Gemellaggi ===
* {{gemellaggio|Italia|Trezzo sull'Adda}}
 
== Altre immagini ==