Enore Zaffiri: differenze tra le versioni

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Nel [[1964]] realizza il progetto ''Tr/e/54'' con strumenti tradizionali, basato su una struttura geometrica. Ne ricava un primo montaggio su nastro con due magnetofoni. Da questa prima struttura farà derivare in seguito alcune sculture e un cortometraggio in 8 mm dal titolo "Espressione geometrica", confermando così una visione della creatività che non si lascia circoscrivere da schemi accademici settoriali.
 
Contemporaneamente inizia le prime esperienze con l'[[oscillatore]] a valvole a bassa frequenza e due registratori: tra queste, la realizzazione elettronica di ''Tr/e/54'', con audizione del brano al Circolo Toscanini di Torino. A dicembre presenta all'Università la relazione "Verso una nuova esperienza sonora" (poi pubblicata sulla rivista d'arte sperimentale «"[[Marcatré»]]"). Tutto questo fervore produttivo converge, nel medesimo anno, nella fondazione dello '''SMET''' (con Roberto Musto e Riccardo Vianello).
 
Nel [[1965]] nasce un nuovo sodalizio creativo con il musicista fiorentino [[Pietro Grossi]], il primo compositore italiano di computer music. Con Grossi, Zaffiri organizza alla galleria «La Bussola» di Torino una rassegna internazionale di [[musica concreta]] ed elettronica. Nello stesso anno, il compositore torinese partecipa al festival di [[Palermo]] con altre strutture sonore (sempre della serie ''Tr/e/54'') e alle audizioni di musica elettronica presso l'[[Università per Stranieri di Perugia]] con il progetto ''Q/64/I''.