Gypsy: A Musical Fable: differenze tra le versioni
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Nonostante il titolo, la vera protagonista del musical non è propriamente Gypsy Rose Lee, bensì sua madre Rose. Rose viene presentata come la classica ''[[stage mother]]'' pronta a tutto per veder trionfare le sue figlie, specialmente la maggiore June, sulla scena. Il personaggio di Rose è complesso, delicato e violento al tempo stesso, ed è uno dei ruoli femminili più ambiti e prestigiosi della storia di [[Broadway]]Oltre all'interprete originale [[Ethel Merman]], per il quale fu scritto, è stato interpretato da [[Angela Lansbury]], [[Tyne Daly]], [[Linda Lavin]], [[Imelda Staunton]], [[Linda Balgord]], [[Patti LuPone]], [[Bernadette Peters]] e [[Audra McDonald]].
Alcune canzoni ebbero fin da subito grande successo, diventando degli standard per gli interpreti anche pop del periodo e dei decenni successivi (per esempio ''Small World'', ''[[Everything's Coming up Roses
''Gypsy'' è stato spesso dichiarato il più grande musical americano da critici e scrittori, tra i quali Ben Brantley e Frank Rich.<ref name="times">Ben Brantley, [https://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9C00E0DB163CF931A35756C0A9659C8B63&scp=1&sq=%22Gypsy%22+&st=nyt "New Momma Takes Charge"]. ''New York Times''. May 2, 2003.</ref><ref name="rich">Frank Rich, ''The Hot Seat: Theater Criticism for The New York Times, 1980-1993''. Random House. 1998. ISBN 0-6794-5300-8.</ref> Rich ha anche detto che il musical è la risposta del teatro musicale americano a ''[[Re Lear]]''. Il critico teatrale Clive Barnes scrisse "Gypsy è uno dei più grandi musical" e descrive il personaggio di Rose come "uno dei più complessi del teatro musicale americano".<ref name="barnes">Clive Barnes, [http://www.nytimes.com/books/98/07/19/specials/sondheim-gypsy.html "Gypsy Bounces Back With Zest and Lilt"]. ''New York Times''. September 24, 1974.</ref>
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== Trama ==
=== Atto I ===
Rose fa partecipare le due figlie Baby June e Louise al casting di uno spettacolo di [[vaudeville]] negli Stati Uniti nei primi anni '20. Rose, archetipo della ''stage mother'', è affettuosa, ma anche aggressiva e dominante, e spinge le figlie ad esibirsi senza sosta per ottenere successo nel mondo dello spettacolo. Mentre la figlia minore June è
Con il tempo le ragazze crescono e diventano adolescenti, ma continuano ad esibirsi nel loro numero da bambine. June, ora conosciuta come Dainty June, ha la possibilità di esibirsi per Mr. Goldstone, impresario di un prestigioso circuito di teatri per compagnie itineranti (''Mr. Goldstone, I Love You''). Intanto, Louise festeggia da sola il proprio compleanno
Tempo dopo, in viaggio, Tulsa, uno dei ragazzi della compagnia, confida a Louise di star preparando uno spettacolo tutto suo, gli manca solo la partner femminile (''All I Need Is The Girl''). Pochi giorni dopo, prima di partire per l'ennesimo altro teatro, Rose si accorge della sparizione di June e, dopo averla cercata nei camerini, trova una sua lettera, in cui la ragazza dice di essere fuggita con Tulsa per sposarlo ed avere un numero tutto suo, esternando la sua insofferenza per la madre e la vita itinerante. Rose è ferita e delusa, ma non si dà per vinta: in uno scatto di determinazione decide di ribaltare la situazione e
=== Atto II ===
Louise è ormai grande e si esibisce in numero simile a quello che era della sorella (
A causa di un disguido, e con il mondo del vaudeville che sta lentamente morendo a causa dell'avvento del cinema, Rose e la compagnia finiscono per avere un contratto in uno scadente teatrino di [[burlesque]] a [[Wichita]]. Rose è
Rose chiede a Herbie di sposarla e l'uomo accetta, con la condizione che terminate le due settimane al teatro tutti e tre avrebbero lasciato il mondo dello spettacolo per dare a Louise una vita normale; Rose, riluttante, accetta. Ma l'ultimo giorno, una delle spogliarelliste viene arrestata e Rose propone di mandare in scena come spogliarellista Louise, nonostante gli accordi con Herbie
Ora, raggiunto il successo verso cui la madre l'aveva sempre spasmodicamente spinta, si accorge di non aver più bisogno di Rose, che dopo una violenta discussione si rende conto di essere rimasta sola: Herbie e June l'avevano già abbandonata, ora
Dopo averlo ammesso a Louise, madre e figlia
* Nei revival di Broadway del 1974 (diretto e ritoccato
* Nel revival di Broadway del 2003, con Bernadette Peters nel ruolo di Rose, il finale è ancora diverso. Louise lascia il camerino e Rose, dopo aver guardato il pubblico e il palco vuoto
== Numeri musicali ==
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|[[Julie Legrand]]
|[[Jonathan Kent (regista)|Jonathan Kent]]
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!Broadway, 2024
|[[Audra McDonald]]
|[[Joy Woods]]
|Jordan Tyson
|[[Danny Burstein]]
|Kevin Csolak
|[[Lesli Margherita]]
|Lili Thomas
|Mylinda Hull
|[[George C. Wolfe]]
|}
Il ruolo di Rose viene considerato tra i migliori del panorama del teatro musicale statunitense e in quanto tale è stato interpretato da svariate attrici di rilievo nel corso degli anni. Tra di loro si annoverano [[Mary McCarty]] (tour statunitense, 1961), [[Betty Hutton]] (Pittsburgh, 1962), [[Vivian Blaine]] (Highland Park, 1962), [[Margaret Whiting]] (Beverly, 1962; Milwaukee, 1975), [[Kaye Ballard]] (Dallas, 1962; San Diego, 1973), [[Julie Wilson]] (Milburn, 1962), [[Janis Paige]] (Milwaukee, 1966), [[Ann Sothern]] (tour 1967), [[Dolores Gray]] (Millburn, 1976), [[Mimi Hines]] (Santa Ana, 1977), [[Debbie Reynolds]] (San Francisco, 1980), [[Jo Anne Worley]] (Milwaukee, 1984; Pittsburgh, 1997), [[Marcia Lewis]] (San Jose, 1988), [[Rita Moreno]] (Beverly, 1992), [[Sheila Hancock]] (Yorkshire, 1992), [[Lainie Kazan]] (Westbury, 1992), [[Karen Morrow]] (San Diego, 1992), [[Betty Buckley]] (Millburn, 1998), [[Pamela Myers]] (Cincinnati, 2001), [[Judy Kaye]] (Seattle, 2001), [[Pamela Myers]] (Cincinnati, 2001), [[Lorna Luft]] (Richmond, 2002), [[Andrea McArdle]] (Bay Area, 2004), [[Joyce DeWitt]] (Bucks County, 2005), [[Vicki Lewis]] (Beverly, 2010), [[Tovah Feldshuh]] (Bristol, 2011), [[Caroline O'Connor]] (Leicester, 2012), [[Louise Pitre]] (Chicago, 2014), [[Leslie Uggams]] (Storrs, 2014), [[Julia Murney]] (Dennis Village, 2017), [[Carolee Carmello]] (Sacramento, 2018) e [[Beth Leavel]] (St. Louis, 2018).
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