Junio Valerio Borghese: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
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{{militare
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|Luogo_di_sepoltura = [[Basilica di Santa Maria Maggiore]]
|Nazione_servita = {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]<br />{{RSI}}
|Forza_armata = {{insegna navale|ITA (1861-1946)|icona}}<br>{{insegna navale|RSI|icona}}
|Specialità = [[Sommergibile|Sommergibilista]]
|Anni_di_servizio = 1928–1945
|Grado = [[Capitano di fregata]]
|Guerre = [[Guerra civile spagnola]]<br />[[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne = [[Teatro del Mediterraneo della seconda guerra mondiale]]<br />[[Campagna d'Italia (1943-1945)|Campagna d'Italia]]<br>[[Fronte jugoslavo (1941-1945)|Fronte jugoslavo]]
|Battaglie = [[Impresa di Alessandria]]<br>[[Operazione Adler (1944)]]
|Comandante_di = [[Iride (sommergibile)|Iride]]<br /> [[Scirè (sommergibile)|Scirè]]<br /> [[Xª Flottiglia MAS (Regno d'Italia)|Xª Flottiglia MAS]]<br />[[Xª Flottiglia MAS (Repubblica Sociale Italiana)|Xª Flottiglia MAS]]
|Decorazioni = [[Medaglia d'oro al valor militare]]
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|Note =
}}
{{Bio
|Nome = Junio Valerio
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}}
Comandante della [[Xª Flottiglia MAS (Regno d'Italia)|Xª Flottiglia MAS]], dopo l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio dell'8 settembre 1943]] aderì alla [[Repubblica Sociale Italiana]] (RSI) come sottocapo di Stato Maggiore della [[Marina Nazionale Repubblicana]], combattendo al fianco dei [[Germania nazista|nazisti]] contro l'[[Alleati della seconda guerra mondiale|esercito anglo-americano]]. Ai suoi ordini la [[Xª Flottiglia MAS (Repubblica Sociale Italiana)|Xª MAS]] della RSI si segnalò per la particolare violenza e brutalità in funzione antipartigiana, compiendo atti per la quasi totalità dei quali, nel dopoguerra, evitò di
Molti di questi atti, poi riconosciuti come [[Crimine di guerra|crimini di guerra]]<ref name="Bocca1995">{{Cita libro |url=https://books.google.it/books/about/Storia_dell_Italia_partigiana.html?id=VNQhAQAAIAAJ&redir_esc=y |autore=[[Giorgio Bocca]] |titolo=Storia dell'Italia partigiana |anno=1995 |p=478}}</ref>, furono occultati per decenni e vennero alla luce solo dopo il 1994 con la scoperta degli "[[Armadio della vergogna|armadi della vergogna]]"<ref>{{Cita web|url=https://www.cittadellaspezia.com/2017/06/25/il-museo-navale-tra-le-polene-e-il-teschio-nero-con-la-rosa-in-bocca-236880/|titolo=Il Museo navale, tra le polene e il teschio nero con la rosa in bocca|sito=Citta della Spezia|data=25 giugno 2017|lingua=it|accesso=5 ottobre 2022}}</ref><ref name="CommissioneParlamentare2006">{{Cita|Commissione Parlamentare, ''Relazione finale'', 2006|pp. 108-109}}.</ref>.
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Immediatamente dopo l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio dell'8 settembre]], molti marò della Xª Flottiglia MAS tornarono a casa<ref>{{Cita|Bertoldi, 1976|p. 151}}.</ref> o si rifugiarono sulle colline in attesa degli eventi<ref name="Bertoldi-pag.157">{{Cita|Bertoldi, 1976|p. 158}}.</ref>, mentre il comando di stanza nella caserma della [[La Spezia|Spezia]] non si sbandò e, messo in allarme, attese ordini disciplinatamente<ref name=autogenerato2>Giampaolo Pansa, Il gladio e l'alloro, Le Scie, Mondadori editore, Milano, 1991, pag 186</ref>, evitando però di distruggere i piccoli mezzi navali all'ancora fuori della caserma, di cui parte poi cadde momentaneamente in mani tedesche<ref>{{Cita|Bertoldi, 1976|pp. 153-157}}.</ref>.
La
[[File:Foto di gruppo Borghese Bardelli Bertozzi decima mas.jpg|thumb|left|Foto di gruppo: sono riconoscibili Borghese (alla guida), [[Umberto Bardelli|Bardelli]], [[Umberto Bertozzi|Bertozzi]], con i militi della [[Xª Flottiglia MAS (Repubblica Sociale Italiana)|Decima MAS]] (1944)]]
Il 9 settembre gli ufficiali si riunirono per decidere la strada da intraprendere e Borghese ribadì la lealtà all'alleato tedesco. L'11 settembre radunò invece i marinai della Spezia, spiegando la situazione e dando il permesso di congedarsi a coloro che non se la fossero sentita. La maggioranza si congedò<ref>{{Cita|Greene, Massignani, 2008|p. 161}}.</ref>. In questo periodo la Decima si dotò di un proprio regolamento che costituisce un unicum nella storia militare italiana: prevedeva la totale uguaglianza fra ufficiali e truppa (panno della giubba uguale per tutti, pasti in comune), promozioni guadagnate solo sul campo, [[pena di morte]] per i marò colpevoli di furto, saccheggio, diserzione o vigliaccheria in faccia al nemico. La Decima adottò inoltre il proprio saluto: "''Decima, comandante''" cui veniva risposto "''Decima, marinai''"<ref name="Ganapini">{{Cita libro |url=https://books.google.com/books?id=z21oAAAAMAA |autore=Luigi Ganapini |titolo=La repubblica delle camicie nere editore=Garzanti |città=Milano |isbn=978-88-11-69417-5 |annooriginale=1999 |anno=2010 |pp=61-62 |urlmorto=sì }}</ref>.
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==== L'adesione al MSI ====
Borghese aderì al [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|Movimento Sociale Italiano]] nel novembre 1951<ref>{{cita testo|url=http://www.ilmessaggero.it/rubriche/accadde_oggi/junio_valerio_borghese_principe_msi_accadde_oggi-697726.html|titolo=Il Messaggero}}</ref> e fu nominato presidente onorario, fino al 1953; inizialmente appoggiò la corrente di [[Giorgio Almirante|Almirante]], poi abbandonò il partito, che giudicava troppo debole e si avvicinò alla [[estrema destra|destra]] [[extraparlamentare]]. Sempre nel 1953 firmò la prefazione per ''Gli uomini e le rovine'' testo dell'[[Esoterismo|esoterista]] e ideologo [[Julius Evola]] in cui, criticando aspramente il Movimento Sociale Italiano, viene proposto come "rimedio" per salvare la destra italiana quello di creare una rete segreta e anti-parlamentare comune ("''un Ordine''") e rivalutare l'uso della violenza nella lotta politica, quasi preannunciando l'idea del successivo tentato ''golpe''<ref>{{Cita libro |curatore=Mario De Micheli |titolo=La matrice ideologico-letteraria dell'eversione neofascista |anno=1975 |editore=CLUP |p=82}}</ref>.
==== Il Fronte Nazionale
Nel settembre 1968 fondò il [[Fronte Nazionale (1967)|Fronte Nazionale
Costituì gruppi clandestini armati, in stretto collegamento con [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]] e [[Avanguardia Nazionale]], due organizzazioni del [[neofascismo]]<ref>{{Cita libro |autore=Anna Cento Bull |titolo=Italian neofascism: the strategy of tension and the politics of Nonreconciliation |url=https://archive.org/details/italianneofascis0000cent |editore=Berghahn Books |città=Oxford - New York |anno=2007|isbn=978-1-84545-335-0 |pp=[https://archive.org/details/italianneofascis0000cent/page/112 112]-113 |citazione=According to various sources, including ex-member of Ordine Nuovo Vincenzo Vinciguerra, ex-OSS officer Peter Tompkins (1995; 2005), and an official American history of couterintelligence (Rafalko 1998), Prince Junio Valerio Borghese, the Commander of the X MAS for the Republic of Salò, was one of the fascists who agreed to collaborate with the Americans and for this reason was saved from reprisal by the partisans. On the basis of the testimony of Carlo Digilio, Vinciguerra and others, as we saw, it was alleged that many members of Ordine Nuovo were in the pay of America intelligence structures. Among these were Carlo Digilio himself, Delfo Zorzi and Marcello Soffiati. Further substantial evidence, already examined in Part I, points to close links between Ordine Nuovo and the Italian military intelligence structures, as well as between Avanguardia Nazionale and the Office of Classified Affairs within the Ministry of the Interior}}</ref>.
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In Italia trascorse per lo più il suo tempo a Roma e nelle vicinanze.
Sposò a Firenze, il 30 settembre 1931, la contessa russa [[Dar'ja Vasil'evna Olsuf’eva]] ([[Mosca (Russia)|Mosca]], 1909 - Roma, 1963), sorella di Aleksandra "Assia" Vasil'evna Olsuf’eva, moglie di [[Andrea Busiri Vici (1903-1989)|Andrea Busiri Vici]], e di Ol'ga Vasil'evna Olsuf'eva, sposata in prime nozze con [[Ruggero Alfredo Michahelles]].<ref>{{Cita web|url=http://www.russinitalia.it/dettaglio.php?id=740|titolo=Russi in Italia: dizionario - Russi in Italia|accesso=23 gennaio 2021}}</ref> Ebbero quattro figli:
*Elena Maria Nives (Roma, 1932 - Parigi, 2004)<ref>[https://www.geni.com/people/Elena-Maria-Borghese/6000000017947163500 Elena Maria Borghese (1932 - 2004)]</ref>;
*Paolo Valerio Livio Vasilj Michele Scipione Romano Maria (Roma, 1933 - Roma, 1999), che sposò Nikè Arrighi, da cui ebbe:
**Flavia;
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**Marcantonio (Roma, 1970), che sposò Francesca d'Amore;
**Niccolò;
*Andrea ''Scirè'' Maria della Neve<ref name="Bertarelli">Con il nome d'arte di Andrea Scirè, è noto anche come uno dei due protagonisti adolescenti del film ''[[Amici per la pelle (film 1955)|Amici per la pelle]]'' (1955), diretto dal regista [[Franco Rossi (regista)|Franco Rossi]] (cfr. {{Cita libro |autore=[[Massimo Bertarelli]] |titolo=Il cinema italiano in 100 film: i 100 film da salvare|url=http://books.google.it/books?id=CY3ej3XL424C |anno=2004 |editore=Gremese |isbn=88-8440-340-5 |p=46}})</ref> (Roma, 1942 - [[Wollongong]], 2024), che sposò Marisa Canti, da cui ebbe:
**Luca;
**Alessio (gemello di Luca);
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**Valerio.
==
{{Ascendenza
| 1 = Junio Valerio Borghese
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*{{Cita libro |url=https://books.google.com/books?id=33KhPAAACAAJ |autore=Jack Greene |autore2=[[Alessandro Massignani]]| titolo = Il principe nero, Junio Valerio Borghese e la Xª MAS |anno=2008 |collana=Oscar |editore=Mondadori |isbn=978-88-04-57685-3 |cid=Greene, Massignani, 2008}}
*{{Cita libro |url=https://books.google.com/books?id=rooJPQAACAAJ |autore=Giorgio Giorgerini |titolo=Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini ad oggi |collana=Oscar |editore=Mondadori |anno=2002 |isbn=978-88-04-50537-2 |cid=Giorgerini, 2002}}
*{{Cita libro|titolo = La notte della Repubblica|url = https://archive.org/details/lanottedellarepu0000zavo|autore = Sergio Zavoli|wkautore = Sergio Zavoli|editore = Mondadori
|città = Milano|anno = 1995|lingua = it|ISBN = 9788804401902|cid = Zavoli 1995}} (Versione ebook: ISBN 9788852056727)
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