Conclave: differenze tra le versioni

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<noinclude>{{Protetta}}</noinclude>
{{nota disambigua}}[[File:Cappella Sistina - 2005.jpg|thumb|La [[Cappella Sistina]]: vi fu celebrato il primo conclave nel [[Conclave del 1492|1492]]; dal [[Conclave del 1878|1878]] è sede stabile di ogni conclave]]
Il '''conclave''' è la riunione del [[Collegiocollegio cardinalizio]] della [[Chiesa cattolica]] per l'elezione del nuovo [[papa]], nonché la sala dove avviene tale riunione.
 
Il termine deriva dal [[lingua latina|latino]] ''cum claveclavis'', cioè "(chiuso) con la chiavechiavi", ovale a dire "sottochiave".<ref>{{Treccani|conclave|Conclave|v=1|accesso=7 maggio 2025}}</ref> L'[[elezione papale del 1268-1271|evento storico]] che diede questo nome all'elezione dei pontefici risale al 1270, quando gli abitanti di [[Viterbo]], allora sede papale, stanchi di due anni di indecisioniindecisione da parte dei [[Cardinale|cardinali]], li chiusero a chiave nella sala grande del [[Palazzo dei Papi (Viterbo)|palazzo papale]] e ne scoperchiarono parte del tetto, in modo da costringerliindurli a decidereeleggere al più presto chi eleggere comeil nuovo pontefice: alla fine, ruolola chescelta andòcadde asu [[Tebaldo Visconti]]. Divenuto [[papa Gregorio X]], chefu istituisceproprio lui a istituire ufficialmente il conclave, nelcon 1274,la mentre[[costituzione apostolica]] ''[[Ubi Periculum]]'' del 1274: il primo conclave ufficiale saràfu quello successivo, [[Conclave del gennaio 1276|del 1276]], quindipertanto il [[conclave del 2025]] saràè il 76esimo76⁰ dellastrutturato storianella dellaforma chiesa;stabilita dalla ''Ubi Periculum''.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Emanuela Castello|url=https://www.teleradiopace.tv/2025/04/29/il-7-maggio-inizia-il-76esimo-conclave-della-storia-della-chiesa/|titolo=Il 7 maggio inizia il 76esimo Conclave della storia della Chiesa|sito=TeleRadioPace TV|data=2025-04-29|accesso=2025-04-30}}</ref> tale fatto è stato ricordato nel capoluogo della Tuscia con l'inaugurazione nel 2016 di un nuovo allestimento che ricorda quelle vicende.<ref>{{Cita web|lingua=it|url = httphttps://www.lafunevaticannews.euva/queiit/papa/news/2025-100605/conclave-giornigregorio-chex-cambiaronoubi-lapericulum-storiaarchivio-dei-papi-ecco-il-nuovo-allestimento-della-sala-delvaticano-conclave/papa.html|titolo =Quel QueiConclave 1006durato giorniquasi chetre cambiaronoanni lache storiaelesse deiGregorio Papi:X ecco- ilVatican nuovo allestimento della sala del ConclaveNews|accesso sito= 24 febbraio 2016www.vaticannews.va|sito data= La Fune {{!}} il giornale di Funamboli2025-05-04|accesso=2025-05-05}}</ref>
 
La vicenda è stata ricordata nel capoluogo della Tuscia con l'inaugurazione nel 2016 di un nuovo allestimento che ricorda quegli eventi.<ref>{{Cita web|url = http://www.lafune.eu/quei-1006-giorni-che-cambiarono-la-storia-dei-papi-ecco-il-nuovo-allestimento-della-sala-del-conclave/|titolo = Quei 1006 giorni che cambiarono la storia dei Papi: ecco il nuovo allestimento della sala del Conclave|accesso = 24 febbraio 2016|sito = La Fune {{!}} il giornale di Funamboli}}</ref> Tuttavia, il primo Ponteficepontefice eletto ''cum claveclavis'' fu già [[papa Gelasio II]], eletto il 24 gennaio 1118 all'unanimità dei cardinali riuniti nel [[Chiesa di San Sebastiano al Palatino|Monasteromonastero di San Sebastiano sul Palatino]], luogo segreto e chiuso al pubblico scelto appositamente per evitare interferenze esterne sulla scelta del successore di Pietro (si era in piena [[lotta per le investiture]]).
 
== Storia ==
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Durante i secoli spesso si verificò anche l'ingerenza di re e imperatori che imponevano alcuni candidati o imponevano il [[Ius exclusivae|veto]] su altri. Uno dei primi esempi è quello di [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]], che nel 964 si fece attribuire da [[papa Leone VIII]] il [[Privilegium Othonis|diritto di approvare o meno la scelta del papa]], che avrebbe dovuto poi giurare fedeltà all'imperatore.<ref>Ambrogio M. Piazzoni, ''Storia delle elezioni pontificie'', p. 102.</ref> Nel 1903, quando si trattò di eleggere il successore di [[papa Leone XIII]], l'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe pronunciò il suo veto contro il cardinale [[Mariano Rampolla del Tindaro]].<ref>Ambrogio M. Piazzoni, ''Storia delle elezioni pontificie'', p. 255.</ref> Il collegio cardinalizio respinse il veto ma elesse comunque un diverso candidato, il [[patriarca di Venezia]] Giuseppe Sarto, che divenne [[papa Pio X|Pio X]]: fu proprio papa Sarto a stabilire che i futuri elettori non avrebbero dovuto accettare mai più alcun "veto" con la costituzione apostolica ''[[Commissum Nobis (costituzione)|Commissum Nobis]]''.
[[File:Fumo negro.jpg|thumb|La [[fumata nera]] che indica che non è stato ancora eletto il pontefice]]
 
Nel 1198 i cardinali si riunirono per la prima volta in volontaria [[Clausura religiosa|clausura]]<ref>Ambrogio M. Piazzoni, ''Storia delle elezioni pontificie'', p. 135.</ref> ma la decisione dell'isolamento della riunione cardinalizia fu stabilita solo nel 1274 dal [[Concilio di Lione II]], con la [[costituzione apostolica]] ''[[Ubi Periculum]]'' di [[papa Gregorio X]],<ref name="Piazzoni150">Ambrogio M. Piazzoni, ''Storia delle elezioni pontificie'', p. 150.</ref> per impedire i ritardi, i tentativi di influenza esterna e le corruzioni che in diversi casi si erano verificati. Tale costituzione apostolica era la conseguenza di un evento eclatante che si era avuto appunto dopo la morte di [[papa Clemente IV]] nel 1268, quando la città di [[Viterbo]] fu sede dell'[[elezione papale del 1268-1271]]. Dal momento che i 19 cardinali riuniti non riuscivano a eleggere un papa, dopo 19 mesi di [[sede vacante]] la città rinchiuse letteralmente a chiave (''clausi cum clave'') i cardinali nel [[Palazzo dei Papi (Viterbo)|Palazzo dei Papi]],<ref>Il nome di ''palazzo papale'' fu dato a questo edificio da [[papa Clemente IV]] nel 1262. Clemente IV vi trascorse gran parte del suo pontificato; cfr. Cesare Pinzi, ''Storia della Città di Viterbo'', Roma, 1889, vol. II.</ref> li mise ''a pane e acqua'' e scoperchiò parte del tetto. Nonostante queste costrizioni, peraltro successivamente ridotte, i porporati impiegarono ben 1006 giorni per eleggere papa Gregorio X.
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Papa Gregorio X aveva 65 anni quando arrivò ad [[Arezzo]], alcuni giorni prima del Natale 1275. Ritornava a Roma da Lione, dove aveva convocato e presieduto un Concilio Ecumenico. Da alcuni mesi soffriva di improvvise febbri debilitanti. Arrivò col suo seguito papale e fu ricevuto e ospitato nel nuovo palazzo vescovile di Arezzo, costruito dal vescovo [[Guglielmo degli Ubertini]]. Il 10 gennaio 1276 Gregorio morì nell'episcopio. Quindi in Arezzo, esattamente nella [[Chiesa di San Domenico (Arezzo)|chiesa di San Domenico]], fu celebrato il primo conclave secondo le regole della ''Ubi Periculum'' nel gennaio 1276.
 
Dal 1621 i cardinali potevano eleggere il papa per "ispirazione" o "acclamazione" (accordo unanime per ispirazione dello [[Spirito Santo]]), per "compromesso" (affidando il compito a un ristretto manipolo scelto tra loro), o con "votazioni a schede" (la maggioranza prevista era di due terzi). La bruciatura delle schede che vengono usate, effettuata per conservare il segreto sugli schieramenti formatisi, ha dato, dal conclave del 1914,<ref>{{Cita libro|cognome=Baumgartner, Frederic J.|titolo=Behind locked doors : a history of the Papal elections|url=https://www.worldcat.org/oclc/51613997|accesso=2020-02-18 febbraio 2020|edizione=1st ed|data=2003|editore=Palgrave Macmillan|OCLC=51613997|ISBN=0-312-29463-8}}</ref> la caratteristica [[fumata nera]] in caso di elezione mancata, mentre quando viene raggiunta la decisione sul nome del nuovo pontefice dà la famosa [[fumata bianca]] grazie all'aggiunta di sostanze chimiche.
 
[[File:Fumo negro.jpg|thumb|La [[fumata nera]] che indica che non è stato ancora eletto il pontefice]]
{{Approfondimento
|allineamento = destra
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Anticamente si parlava anche del principio del "male minore" per cui anche i sopradetti personaggi potevano essere considerati papi per grazia dello Spirito e volere di Dio, se il predecessore legittimo era morto o non più in grado di regnare e la Chiesa aveva urgente bisogno di dare continuità alla serie dei successori di Pietro, per essere governata ed evitare la sede vacante.
}}
Riassumendo:
 
Riassumendo:
* Primi secoli della storia ecclesiastica: il pontefice è eletto dal clero romano o indicato dal predecessore. I vescovi suburbicari ratificano la scelta e il popolo, per acclamazione, approva o meno il candidato.
* Il canone XV del [[Concilio di Nicea I]] (325 d.C.) introduce il divieto per i diaconi, i presbiteri e i vescovi, di trasferirsi da una diocesi a un'altra. Ciò viene interpretato in modo da vietare ai vescovi e al clero non romano l'accesso al soglio pontificio. Quest'interpretazione fu spesso disattesa (ad esempio, con [[papa Formoso]]) e poi rigettata. Il canone fu, poi, formalmente e sostanzialmente, abolito.
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* Nel 1179 Alessandro III estese l'elezione a tutti i cardinali;<ref name=Piazzoni130/> (Canone ''Licet de evitanda discordia'' del [[concilio Lateranense III]]) l'eletto doveva raccogliere i 2/3 dei voti.
* Il conclave venne di fatto istituito da [[papa Gregorio X]] che, di certo memore di quanto accaduto a [[Viterbo]] durante la sua elezione, promulgò la [[costituzione apostolica]] ''[[Ubi Periculum]]'' nel corso del [[Concilio di Lione II]] (1274)<ref name=Piazzoni150/>. In sintesi, si stabiliva che i cardinali elettori, ciascuno con un solo accompagnatore, dieci giorni dopo la morte del papa, si riunissero in una grande sala del palazzo ove risiedeva il papa defunto e fossero lì segregati; qualora dopo tre giorni non fosse avvenuta l'elezione, ai cardinali sarebbe stato ridotto il vitto a una sola portata per pasto; dopo altri cinque giorni il vitto sarebbe stato ulteriormente ridotto a pane, vino e acqua; inoltre, durante tutto il periodo della [[sede vacante]] le rendite ecclesiastiche dei porporati erano trasferite nelle mani del [[Camerlengo (Chiesa cattolica)|Camerlengo]], che le avrebbe poi messe a disposizione del nuovo papa.<ref name=Piazzoni151/><ref>Cesare Pinzi: ''Storia della Città di Viterbo'', Roma, Tip. Camera dei Deputati, 1889 - lib. VII, pp. 269 e segg. L'attento testo del Pinzi riporta moltissimi brani della ''Ubi Periculum'' e indica anche il punto preciso dei ''Decretalia'' di [[papa Bonifacio VIII]] (lib. VI, tit. 4, cap. 3) ove si trova il testo manoscritto della Costituzione apostolica.</ref>
* La ''[[Ubi Periculum]]'' venne sospesa da [[papa Adriano V]] nel 1276<ref name="Piazzoni154"/> su richiesta di alcuni cardinali e quindi addirittura revocata da [[papa Giovanni XXI]] nel settembre dello stesso anno, con la costituzione ''Licet felicis recordationis'',<ref>Ambrogio M. Piazzoni, ''Storia delle elezioni pontificie'', p. 153.</ref> salvo essere ripristinata quasi completamente da [[papa Celestino V]] con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Quia in futurum'', del 28 settembre 1294<ref name=Piazzoni154/> e successivamente inserita integralmente da [[papa Bonifacio VIII]] nel ''[[CodiceCorpus diiuris Diritto Canonicocanonici]]'' nel 1298.<ref>Ambrogio M. Piazzoni, ''Storia delle elezioni pontificie'', p. 156.</ref>
*Nel 1492 viene celebrato il primo conclave nella [[Cappella Sistina]] (che porterà all'elezione di [[papa Alessandro VI]]), che da lì in avanti diviene sede principale per i conclavi. Nel 1878 (anno dell'elezione di [[papa Leone XIII]]) diviene sede fissa.
* Gregorio XV (1621-1623) diede due rinnovate Costituzioni per l'elezione pontificia, in balia dei tre grandi stati cattolici di allora, ''[[Aeterni Patris]]'' e ''Decet Romanorum Pontificem'', che ribadivano la clausura e la maggioranza dei due terzi; il voto doveva essere segreto.<ref>Ambrogio M. Piazzoni, ''Storia delle elezioni pontificie'', pp. 209-211.</ref>
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=== La ''Missa pro eligendo Romano Pontifice'' e l’ingresso nella Cappella Sistina ===
Il giorno fissato per l'inizio dell'assemblea, tutti i cardinali si riuniscono nella [[Basilica di San Pietro in Vaticano|basilica di San Pietro]] e vi celebrano la ''Missa pro eligendo Romano Pontifice,'' presieduta dal cardinale decano. Il pomeriggio stesso i cardinali elettori, in [[abito corale]], si ritrovano presso la [[Cappella Paolina in Vaticano|Cappella Paolina]] e, cantando le litanie dei santi e il ''[[Veni Creator Spiritus]]'', si avviano in processione verso la [[Cappella Sistina]], dove, nei giorni dell'interregno, si è proceduto a installare un pavimento sopraelevato (di 70 &nbsp;cm, in linea con i gradini dell'altare) in legno rivestito da moquette, con uno scopo sia pratico (proteggere il pavimento [[cosmatesco]], facilitare la deambulazione e il posizionamento degli arredi del conclave) che simbolico (il pavimento infatti "livella" tutti i cardinali elettori, evitando che qualcuno si posizioni più o meno in alto degli altri, e idealmente li "distacca" dal mondo esterno).<ref>[https://www.ilmessaggero.it/vaticano/conclave_cappella_sistina_come_cambia_stufe_fumata_piattaforma_tubi_elezione_nuovo_papa-8803039.html?refresh_ce Conclave, lavori alla Cappella Sistina (per creare 134 postazioni): la piattaforma di tubi, le stufe, la fumata. Cosa cambia] - ''ilmessaggero.it'', 28 aprile 2025</ref><ref>[https://www.fanpage.it/attualita/secondo-i-bookmaker-sara-un-conclave-lungo-ma-ce-un-cardinale-favorito-a-quota-35/ Secondo i bookmaker sarà un Conclave lungo: “Ma c’è un cardinale favorito a quota 3,5”] - ''fanpage.it'', 28 apr 2025</ref><ref>[https://www.youtube.com/watch?v=XZoOltkN7fM Verso il Conclave, l'allestimento della Cappella Sistina] - ''youtube.com/tv2000it'', 6 mar 2013</ref> Sopra di esso, nella zona corale, sono stati allestiti i banchi per la votazione: fino al [[conclave del 1963]] ciascun elettore disponeva di una seduta con scrittoio individuale sormontata da un baldacchino, che al momento dell'avvenuta elezione si sarebbe abbassato insieme a tutti gli altri, con la sola eccezione di quello sopra lo scranno del nuovo pontefice. Tale prassi fu dismessa a partire dal [[conclave dell'agosto 1978]], in quanto non vi era abbastanza spazio per allestire i baldacchini per tutti i 111 cardinali elettori; nondimeno, la calura estiva romana suggerì di adottare un arredo più funzionale, con dodici lunghi tavoli e semplici sedie.<ref>[https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2012/08/25/news/papa-luciani-umilta-e-semplicita-1.36387332/ Papa Luciani: umiltà e semplicità] - ''lastampa.it'', 25 ago 2012</ref> A rafforzare la dimensione di clausura, le finestre del tempio sono state sigillate e tutto l'ambiente è stato ripetutamente perquisito e bonificato da qualsiasi sistema di trasmissione sonora e visiva verso l'esterno.<ref>''Universi Dominici Gregis'' - III, 51.</ref> Oltre la cancellata marmorea del presbiterio è stata montata la stufa nella quale verranno bruciati appunti e voti degli elettori per produrre i [[segnali di fumo]] previsti: una [[fumata nera]] per ogni avvenutasessione votazionedi votazioni in cui non verrà raggiunto il quorum previsto e una [[fumata bianca]]<ref>[https://m.famigliacristiana.it/articolo/il-conclave-e-i-suoi-segreti.htm Il Conclave e i suoi segreti] - ''famigliacristiana.it'', 8 marzo 2013.</ref> per la votazione in cui invece verrà eletto il nuovo pontefice.
 
Nel [[conclave del 2013]], per garantire il "colore" delle fumate, alle carte e al combustibile (tipicamente paglia) sono stati addizionati dei fumogeni costituiti:
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Questa prima fase prevede che i cerimonieri preparino e distribuiscano due o tre schede a ciascun cardinale elettore; che l'ultimo [[cardinale diacono]] estragga a sorte, fra tutti i cardinali elettori, tre scrutatori, tre incaricati detti ''infirmarii'' che raccolgano i voti dei cardinali infermi presso la Domus Sanctae Marthae e tre revisori; che i cardinali elettori, durante le votazioni, rimangano soli. Subito dopo la distribuzione delle schede, prima che gli elettori scrivano sulla propria scheda, il segretario del collegio dei cardinali, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie e i cerimonieri escono. L'ultimo cardinale diacono chiude e apre la porta ogni volta si renda necessario (ad esempio quando gli ''infirmarii'' escono con una cassetta per raccogliere i voti dei cardinali infermi presso la Domus Sanctae Marthae, e poi ritornano).
 
A ciascun cardinale elettore viene consegnata una scheda di forma rettangolare con riportata la scritta ''Eligo in Summum Pontificem'' ("Eleggo a Sommo Pontefice"), sotto la quale ognuno deve scrivere con grafia non riconoscibile il nome di colui (tipicamente, ma non obbligatoriamente, un cardinale) al quale intende dare il suo consenso per l'elezione a romano pontefice.
 
==== Scrutinium vere proprieque ====
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e, alla risposta affermativa (l'espressione di accettazione non è formalizzata e rimane a discrezione dell'eletto), chiede:
{{Citazione|ComeCon quale nome vuoi essere chiamato?|
|Quo nomine vis vocari?|lingua=la|lingua2=it}}
 
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==== Stanza delle lacrime ====
Dopo la sua proclamazione, il papa neoeletto si ritira nella [[Stanza delle Lacrime]], ovvero nella [[sacrestia]] della [[Cappella Sistina]], per indossare per la prima volta la talare bianca e i paramenti (tipicamente l'[[abito corale]] e la [[Stola (paramento liturgico)|stola]]), con i quali si presenterà in pubblico dalla "loggia delle benedizioni" della [[Basilica di San Pietro in Vaticano|basilica di San Pietro]]. Il nome di tale luogo deriva dal fatto che, si presume, in tale stanza il neo-pontefice scoppi ina lacrimepiangere per l'emozione e per il peso della responsabilità del ruolo che è chiamato a svolgere.
 
Tradizionalmente nella sacrestia vengono predisposti abiti e paramenti papali di tre diverse misure, così che almeno un completo possa approssimativamente adattarsi alla taglia del nuovo eletto. Famosa in proposito è la vicenda di [[papa Giovanni XXIII]], pontefice piccolo di statura e dal fisico particolarmente robusto: per adattare alla sua persona gli abiti della misura più ampia fu necessario praticare grandi tagli alla stoffa e inserirvi delle spille da balia.
 
==== Preghiera per il nuovo Pontefice e ossequio dei cardinali ====
Dopo la vestizione con i paramenti papali, il neoeletto ritorna nella Cappella Sistina e siede alla cattedra. Il cardinale decano invita il nuovo papa, «eletto alla [[Cattedra di Pietro]]», a rileggere un passo del ''[[Vangelo secondo Matteo|]]''Vangelo secondo Matteo'']],<ref>[[Vangelo secondo Matteo|Matteo]] {{Cita passo biblico|Mt|16,13-19}}</ref> con il quale [[Cristo]] promise a [[San Pietro|Pietro]] e ai suoi successori il primato del ministero apostolico.
 
Dopo la lettura evangelica e la preghiera per il nuovo papa, i cardinali si accostano al nuovo Sommo Pontefice per prestargli l'atto di ossequio e di obbedienza. Viene infine intonato il canto del ''[[Te Deum]]''.<ref>{{Cita web|url=http://www.conclave.name/preghiere.php?id=proclamazione|titolo=La Proclamazione del Romano Pontefice Eletto - ''Ordo rituum Conclavis'', nn. 58-73|sito=Il Conclave|accesso=19 giugno 2021|urlarchivio=https://archive.is/20130413164623/http://www.conclave.name/preghiere.php?id=proclamazione|dataarchivio=13 aprile 2013}}</ref> A questo punto il conclave è ufficialmente terminato.
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Fino all'elezione di [[papa Giovanni Paolo II]] non era consuetudine che il nuovo pontefice parlasse alla folla riunita in [[piazza San Pietro]] prima della benedizione; già [[papa Giovanni Paolo I]] avrebbe voluto parlare alla piazza, ma il [[cerimoniere]] glielo negò, facendogli notare che ciò non era previsto dal cerimoniale e dalla tradizione.
 
===Presa di possesso della Basilica di San Giovanni in Laterano===
Nei giorni successivi, una cerimonia – molto meno solenne delle precedenti – segna l’inizio del pontificato: entro un tempo conveniente, il successore di Pietro prende possesso dell’Arcibasilica Lateranense, "madre e capo di tutte le Chiese". Questo rito, radicato nella tradizione romana, consacra il legame indissolubile tra il Papa e la Città Eterna.<ref>{{cita web |url=https://fsspx.news/it/news/il-momento-storico-cui-la-sede-cessa-di-essere-vacante-52288|titolo=Il momento storico in cui la Sede cessa di essere vacante|data=5 maggio 2025|sito=[[Fraternità sacerdotale San Pio X]]}}</ref>
 
== La normativa vigente ==
[[File:Folded conclave ballot.jpg|thumb|Scheda elettorale del conclave]]
Le modifiche più consistenti nella normativa per il conclave sono state effettuate da [[papa Paolo VI]] (costituzioni apostoliche ''[[Ingravescentem aetatem]]'' del [[1970]] e ''[[Romano Pontifici Eligendo]]'' del 1975), che ha escluso dal conclave i cardinali ultraottantenni e fissato in 120 il numero dei componenti del collegio elettorale. All'atto pratico, in occasione del [[conclave del 2025]], quest'ultimo punto è stato soggetto a deroga su dispensa della congregazione dei cardinali, in quanto i cardinali di età inferiore a 80 anni erano 135.<ref>[https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2025-04/congregazione-cardinali-conclave-numero-becciu.html Conclave, diritto di voto per i cardinali oltre il numero di 120] - ''vaticannews.va'', 30 apr 2025</ref>.
 
[[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]], con la ''[[Universi Dominici Gregis]]'' del 1996, pur confermando le modalità essenziali in vigore, ha stabilito quale alloggio per i cardinali in clausura la ''[[Domus Sanctae Marthae]]'', sempre in Vaticano, laddove in precedenza venivano adattate allo scopo diverse sale dei palazzi apostolici, spesso poco funzionali e confortevoli. Il trasferimento degli elettori dall'alloggio alla Cappella Sistina e viceversa viene effettuato su automezzi, ma chi lo desidera può anche compiere il percorso a piedi, fermo restando il divieto di interagire con persone esterne al conclave. Lo stesso Wojtyła ha inoltre proibito l'elezione per acclamazione e per compromesso (forme ormai comunque in disuso da alcuni secoli), recuperando infine il ruolo dei cardinali che hanno già compiuto ottant'anni: la loro funzione, però, è semplicemente spirituale. Partecipano, infatti, solo alle fasi preliminari dell'elezione e guidano le preghiere della [[Chiesa (comunità)|Chiesa Universale]].
 
[[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]], con il ''[[motu proprio]]'' ''[[De Aliquibus Mutationibus]]'' dell'11 giugno 2007,''<ref>{{cita web|http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/motu_proprio/documents/hf_ben-xvi_motu-proprio_20070611_de-electione_lt.html|Testo integrale della De aliquibus mutationibus|2 marzo 2013}}</ref>'', ha apportato alcune modifiche alla costituzione del 1996: una di queste sancisce che la maggioranza dei voti per l'elezione del papa deve essere pari ai due terzi dei cardinali votanti per tutti gli scrutini. A partire dal 34º scrutinio (o 35º se si era votato anche il giorno di apertura del conclave) si deve procedere al [[ballottaggio]] tra i due nomi che nell'ultimo scrutinio hanno ottenuto la maggioranza dei voti: l'elezione avviene sempre con maggioranza di almeno i due terzi dei cardinali con voce attiva, dai quali vanno esclusi i due cardinali che sono al ballottaggio. Si è così rettificata la norma sancita da papa Giovanni Paolo II,<ref>Giovanni Paolo II, Costituzione apostolica ''Universi Dominici gregis'', n. 75.</ref> ma già paventata da papa Paolo VI,<ref>Paolo VI, [[costituzione apostolica]] ''Romano Pontifici Eligendo'', n. 76, ultime righe.</ref> che prevedeva una riduzione del quorum alla maggioranza assoluta a partire dal 34º o 35º scrutinio, previo esplicito consenso dei cardinali elettori. Tale eventualità non si è comunque mai verificata, poiché il conclave del 2005 (l'unico celebrato secondo l'originaria costituzione gianpaolina) portò all'elezione del papa già al quarto scrutinio.
 
Sempre papa Benedetto XVI, con il ''motu proprio [[Normas Nonnullas]]'' del 22 febbraio 2013,<ref>{{cita web|http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/motu_proprio/documents/hf_ben-xvi_motu-proprio_20130222_normas-nonnullas_it.html|Testo integrale della Normas nonnullas|2 marzo 2013}}</ref>, emanato pochi giorni dopo l'annuncio della sua [[Dimissioni di papa Benedetto XVI|rinuncia al ministero petrino]], ha modificato i criteri che stabiliscono la data d'inizio del conclave: la costituzione apostolica del 1996 prevedeva infatti che il conclave potesse iniziare non prima di 15 giorni dall'inizio della sede vacante, mentre le modifiche di papa Benedetto XVI hanno previsto che il conclave possa avere luogo anche prima del termine dei 15 giorni, qualora tutti i cardinali elettori siano già presenti a Roma.
 
== Elenco dei conclavi degli ultimi 150 anni ==
Line 197 ⟶ 199:
 
{| class="wikitable" style="text-align: center;"
! rowspan="2" |Conclave
! rowspan="2" |Cardinali<br />elettori
! rowspan="2" |Cardinali<br />in conclave
! rowspan="2" |Inizio del conclave
! rowspan="2" |Habemus papam
! rowspan="2" |Scrutini
! colspan="4" |Eletto
|-
! Conclave
! Cardinali<br />elettori
! Cardinali<br />in conclave
! Inizio del conclave
! Habemus papam
! Scrutini
! Ritratto
! Nome secolare dell'eletto
! Nome pontificale dell'eletto
! Stemma
|-
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| align="left"| '''[[Conclave del 2013]]''' || 117 || 115 || 12 marzo 2013 || 13 marzo 2013 || 5 || [[File:Pope Francis in March 2013.jpg|50px]] || Jorge Mario Bergoglio || [[Papa Francesco|Francesco]] ||[[File:Insigne Francisci.svg|50px]]
|-
|align="left"|'''[[Conclave del 2025]]''' || 135 || 133|| 7 maggio 2025 || || || || || ||
|-
|}