Conclave: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
Nessun oggetto della modifica Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
(32 versioni intermedie di 22 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{nota disambigua}}[[File:Cappella Sistina - 2005.jpg|thumb|La [[Cappella Sistina]]: vi fu celebrato il primo conclave nel [[Conclave del 1492|1492]]; dal [[Conclave del 1878|1878]] è sede stabile di ogni conclave]]
Il '''conclave''' è la riunione del [[
Il termine deriva dal [[lingua latina|latino]] ''cum
La vicenda è stata ricordata nel capoluogo della Tuscia con l'inaugurazione nel 2016 di un nuovo allestimento che ricorda quegli eventi.<ref>{{Cita web|url = http://www.lafune.eu/quei-1006-giorni-che-cambiarono-la-storia-dei-papi-ecco-il-nuovo-allestimento-della-sala-del-conclave/|titolo = Quei 1006 giorni che cambiarono la storia dei Papi: ecco il nuovo allestimento della sala del Conclave|accesso = 24 febbraio 2016|sito = La Fune {{!}} il giornale di Funamboli}}</ref> Tuttavia, il primo
== Storia ==
Line 30 ⟶ 29:
Durante i secoli spesso si verificò anche l'ingerenza di re e imperatori che imponevano alcuni candidati o imponevano il [[Ius exclusivae|veto]] su altri. Uno dei primi esempi è quello di [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]], che nel 964 si fece attribuire da [[papa Leone VIII]] il [[Privilegium Othonis|diritto di approvare o meno la scelta del papa]], che avrebbe dovuto poi giurare fedeltà all'imperatore.<ref>Ambrogio M. Piazzoni, ''Storia delle elezioni pontificie'', p. 102.</ref> Nel 1903, quando si trattò di eleggere il successore di [[papa Leone XIII]], l'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe pronunciò il suo veto contro il cardinale [[Mariano Rampolla del Tindaro]].<ref>Ambrogio M. Piazzoni, ''Storia delle elezioni pontificie'', p. 255.</ref> Il collegio cardinalizio respinse il veto ma elesse comunque un diverso candidato, il [[patriarca di Venezia]] Giuseppe Sarto, che divenne [[papa Pio X|Pio X]]: fu proprio papa Sarto a stabilire che i futuri elettori non avrebbero dovuto accettare mai più alcun "veto" con la costituzione apostolica ''[[Commissum Nobis (costituzione)|Commissum Nobis]]''.
[[File:Fumo negro.jpg|thumb|La [[fumata nera]] che indica che non è stato ancora eletto il pontefice]]▼
Nel 1198 i cardinali si riunirono per la prima volta in volontaria [[Clausura religiosa|clausura]]<ref>Ambrogio M. Piazzoni, ''Storia delle elezioni pontificie'', p. 135.</ref> ma la decisione dell'isolamento della riunione cardinalizia fu stabilita solo nel 1274 dal [[Concilio di Lione II]], con la [[costituzione apostolica]] ''[[Ubi Periculum]]'' di [[papa Gregorio X]],<ref name="Piazzoni150">Ambrogio M. Piazzoni, ''Storia delle elezioni pontificie'', p. 150.</ref> per impedire i ritardi, i tentativi di influenza esterna e le corruzioni che in diversi casi si erano verificati. Tale costituzione apostolica era la conseguenza di un evento eclatante che si era avuto appunto dopo la morte di [[papa Clemente IV]] nel 1268, quando la città di [[Viterbo]] fu sede dell'[[elezione papale del 1268-1271]]. Dal momento che i 19 cardinali riuniti non riuscivano a eleggere un papa, dopo 19 mesi di [[sede vacante]] la città rinchiuse letteralmente a chiave (''clausi cum clave'') i cardinali nel [[Palazzo dei Papi (Viterbo)|Palazzo dei Papi]],<ref>Il nome di ''palazzo papale'' fu dato a questo edificio da [[papa Clemente IV]] nel 1262. Clemente IV vi trascorse gran parte del suo pontificato; cfr. Cesare Pinzi, ''Storia della Città di Viterbo'', Roma, 1889, vol. II.</ref> li mise ''a pane e acqua'' e scoperchiò parte del tetto. Nonostante queste costrizioni, peraltro successivamente ridotte, i porporati impiegarono ben 1006 giorni per eleggere papa Gregorio X.
Line 40 ⟶ 38:
Papa Gregorio X aveva 65 anni quando arrivò ad [[Arezzo]], alcuni giorni prima del Natale 1275. Ritornava a Roma da Lione, dove aveva convocato e presieduto un Concilio Ecumenico. Da alcuni mesi soffriva di improvvise febbri debilitanti. Arrivò col suo seguito papale e fu ricevuto e ospitato nel nuovo palazzo vescovile di Arezzo, costruito dal vescovo [[Guglielmo degli Ubertini]]. Il 10 gennaio 1276 Gregorio morì nell'episcopio. Quindi in Arezzo, esattamente nella [[Chiesa di San Domenico (Arezzo)|chiesa di San Domenico]], fu celebrato il primo conclave secondo le regole della ''Ubi Periculum'' nel gennaio 1276.
Dal 1621 i cardinali potevano eleggere il papa per "ispirazione" o "acclamazione" (accordo unanime per ispirazione dello [[Spirito Santo]]), per "compromesso" (affidando il compito a un ristretto manipolo scelto tra loro), o con "votazioni a schede" (la maggioranza prevista era di due terzi). La bruciatura delle schede che vengono usate, effettuata per conservare il segreto sugli schieramenti formatisi, ha dato, dal conclave del 1914,<ref>{{Cita libro|cognome=Baumgartner, Frederic J.|titolo=Behind locked doors : a history of the Papal elections|url=https://www.worldcat.org/oclc/51613997|accesso=
▲[[File:Fumo negro.jpg|thumb|La [[fumata nera]] che indica che non è stato ancora eletto il pontefice]]
{{Approfondimento
|allineamento = destra
Line 50 ⟶ 49:
Anticamente si parlava anche del principio del "male minore" per cui anche i sopradetti personaggi potevano essere considerati papi per grazia dello Spirito e volere di Dio, se il predecessore legittimo era morto o non più in grado di regnare e la Chiesa aveva urgente bisogno di dare continuità alla serie dei successori di Pietro, per essere governata ed evitare la sede vacante.
}}
Riassumendo:▼
▲Riassumendo:
* Primi secoli della storia ecclesiastica: il pontefice è eletto dal clero romano o indicato dal predecessore. I vescovi suburbicari ratificano la scelta e il popolo, per acclamazione, approva o meno il candidato.
* Il canone XV del [[Concilio di Nicea I]] (325 d.C.) introduce il divieto per i diaconi, i presbiteri e i vescovi, di trasferirsi da una diocesi a un'altra. Ciò viene interpretato in modo da vietare ai vescovi e al clero non romano l'accesso al soglio pontificio. Quest'interpretazione fu spesso disattesa (ad esempio, con [[papa Formoso]]) e poi rigettata. Il canone fu, poi, formalmente e sostanzialmente, abolito.
Line 59 ⟶ 58:
* Nel 1179 Alessandro III estese l'elezione a tutti i cardinali;<ref name=Piazzoni130/> (Canone ''Licet de evitanda discordia'' del [[concilio Lateranense III]]) l'eletto doveva raccogliere i 2/3 dei voti.
* Il conclave venne di fatto istituito da [[papa Gregorio X]] che, di certo memore di quanto accaduto a [[Viterbo]] durante la sua elezione, promulgò la [[costituzione apostolica]] ''[[Ubi Periculum]]'' nel corso del [[Concilio di Lione II]] (1274)<ref name=Piazzoni150/>. In sintesi, si stabiliva che i cardinali elettori, ciascuno con un solo accompagnatore, dieci giorni dopo la morte del papa, si riunissero in una grande sala del palazzo ove risiedeva il papa defunto e fossero lì segregati; qualora dopo tre giorni non fosse avvenuta l'elezione, ai cardinali sarebbe stato ridotto il vitto a una sola portata per pasto; dopo altri cinque giorni il vitto sarebbe stato ulteriormente ridotto a pane, vino e acqua; inoltre, durante tutto il periodo della [[sede vacante]] le rendite ecclesiastiche dei porporati erano trasferite nelle mani del [[Camerlengo (Chiesa cattolica)|Camerlengo]], che le avrebbe poi messe a disposizione del nuovo papa.<ref name=Piazzoni151/><ref>Cesare Pinzi: ''Storia della Città di Viterbo'', Roma, Tip. Camera dei Deputati, 1889 - lib. VII, pp. 269 e segg. L'attento testo del Pinzi riporta moltissimi brani della ''Ubi Periculum'' e indica anche il punto preciso dei ''Decretalia'' di [[papa Bonifacio VIII]] (lib. VI, tit. 4, cap. 3) ove si trova il testo manoscritto della Costituzione apostolica.</ref>
* La ''[[Ubi Periculum]]'' venne sospesa da [[papa Adriano V]] nel 1276<ref name="Piazzoni154"/> su richiesta di alcuni cardinali e quindi addirittura revocata da [[papa Giovanni XXI]] nel settembre dello stesso anno, con la costituzione ''Licet felicis recordationis'',<ref>Ambrogio M. Piazzoni, ''Storia delle elezioni pontificie'', p. 153.</ref> salvo essere ripristinata quasi completamente da [[papa Celestino V]] con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Quia in futurum'', del 28 settembre 1294<ref name=Piazzoni154/> e successivamente inserita integralmente da [[papa Bonifacio VIII]] nel ''[[
*Nel 1492 viene celebrato il primo conclave nella [[Cappella Sistina]] (che porterà all'elezione di [[papa Alessandro VI]]), che da lì in avanti diviene sede principale per i conclavi. Nel 1878 (anno dell'elezione di [[papa Leone XIII]]) diviene sede fissa.
* Gregorio XV (1621-1623) diede due rinnovate Costituzioni per l'elezione pontificia, in balia dei tre grandi stati cattolici di allora, ''[[Aeterni Patris]]'' e ''Decet Romanorum Pontificem'', che ribadivano la clausura e la maggioranza dei due terzi; il voto doveva essere segreto.<ref>Ambrogio M. Piazzoni, ''Storia delle elezioni pontificie'', pp. 209-211.</ref>
Line 76 ⟶ 75:
=== La ''Missa pro eligendo Romano Pontifice'' e l’ingresso nella Cappella Sistina ===
Il giorno fissato per l'inizio dell'assemblea, tutti i cardinali si riuniscono nella [[Basilica di San Pietro in Vaticano|basilica di San Pietro]] e vi celebrano la ''Missa pro eligendo Romano Pontifice,'' presieduta dal cardinale decano. Il pomeriggio stesso i cardinali elettori, in [[abito corale]], si ritrovano presso la [[Cappella Paolina in Vaticano|Cappella Paolina]] e, cantando le litanie dei santi e il ''[[Veni Creator Spiritus]]'', si avviano in processione verso la [[Cappella Sistina]], dove
Nel [[conclave del 2013]], per garantire il "colore" delle fumate, alle carte e al combustibile (tipicamente paglia) sono stati addizionati dei fumogeni costituiti:
Line 127 ⟶ 126:
Questa prima fase prevede che i cerimonieri preparino e distribuiscano due o tre schede a ciascun cardinale elettore; che l'ultimo [[cardinale diacono]] estragga a sorte, fra tutti i cardinali elettori, tre scrutatori, tre incaricati detti ''infirmarii'' che raccolgano i voti dei cardinali infermi presso la Domus Sanctae Marthae e tre revisori; che i cardinali elettori, durante le votazioni, rimangano soli. Subito dopo la distribuzione delle schede, prima che gli elettori scrivano sulla propria scheda, il segretario del collegio dei cardinali, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie e i cerimonieri escono. L'ultimo cardinale diacono chiude e apre la porta ogni volta si renda necessario (ad esempio quando gli ''infirmarii'' escono con una cassetta per raccogliere i voti dei cardinali infermi presso la Domus Sanctae Marthae, e poi ritornano).
A ciascun cardinale elettore viene consegnata una scheda di forma rettangolare con riportata la scritta ''Eligo in Summum Pontificem'' ("Eleggo a Sommo Pontefice"), sotto la quale ognuno deve scrivere con grafia non riconoscibile il nome di colui (tipicamente, ma non obbligatoriamente, un cardinale) al quale intende dare il suo consenso per l'elezione a romano pontefice.
==== Scrutinium vere proprieque ====
Line 155 ⟶ 154:
e, alla risposta affermativa (l'espressione di accettazione non è formalizzata e rimane a discrezione dell'eletto), chiede:
{{Citazione|
|Quo nomine vis vocari?|lingua=la|lingua2=it}}
Line 168 ⟶ 167:
==== Stanza delle lacrime ====
Dopo la sua proclamazione, il papa neoeletto si ritira nella [[Stanza delle Lacrime]], ovvero nella [[sacrestia]] della [[Cappella Sistina]], per indossare per la prima volta la talare bianca e i paramenti (tipicamente l'[[abito corale]] e la [[Stola (paramento liturgico)|stola]]), con i quali si presenterà in pubblico dalla "loggia delle benedizioni" della [[Basilica di San Pietro in Vaticano|basilica di San Pietro]]. Il nome di tale luogo deriva dal fatto che, si presume, in tale stanza il neo-pontefice scoppi
Tradizionalmente nella sacrestia vengono predisposti abiti e paramenti papali di tre diverse misure, così che almeno un completo possa approssimativamente adattarsi alla taglia del nuovo eletto. Famosa in proposito è la vicenda di [[papa Giovanni XXIII]], pontefice piccolo di statura e dal fisico particolarmente robusto: per adattare alla sua persona gli abiti della misura più ampia fu necessario praticare grandi tagli alla stoffa e inserirvi delle spille da balia.
==== Preghiera per il nuovo Pontefice e ossequio dei cardinali ====
Dopo la vestizione con i paramenti papali, il neoeletto ritorna nella Cappella Sistina e siede alla cattedra. Il cardinale decano invita il nuovo papa, «eletto alla [[Cattedra di Pietro]]», a rileggere un passo del ''[[Vangelo secondo Matteo
Dopo la lettura evangelica e la preghiera per il nuovo papa, i cardinali si accostano al nuovo Sommo Pontefice per prestargli l'atto di ossequio e di obbedienza. Viene infine intonato il canto del ''[[Te Deum]]''.<ref>{{Cita web|url=http://www.conclave.name/preghiere.php?id=proclamazione|titolo=La Proclamazione del Romano Pontefice Eletto - ''Ordo rituum Conclavis'', nn. 58-73|sito=Il Conclave|accesso=19 giugno 2021|urlarchivio=https://archive.is/20130413164623/http://www.conclave.name/preghiere.php?id=proclamazione|dataarchivio=13 aprile 2013}}</ref> A questo punto il conclave è ufficialmente terminato.
Line 182 ⟶ 181:
Fino all'elezione di [[papa Giovanni Paolo II]] non era consuetudine che il nuovo pontefice parlasse alla folla riunita in [[piazza San Pietro]] prima della benedizione; già [[papa Giovanni Paolo I]] avrebbe voluto parlare alla piazza, ma il [[cerimoniere]] glielo negò, facendogli notare che ciò non era previsto dal cerimoniale e dalla tradizione.
===Presa di possesso della Basilica di San Giovanni in Laterano===
Nei giorni successivi, una cerimonia – molto meno solenne delle precedenti – segna l’inizio del pontificato: entro un tempo conveniente, il successore di Pietro prende possesso dell’Arcibasilica Lateranense, "madre e capo di tutte le Chiese". Questo rito, radicato nella tradizione romana, consacra il legame indissolubile tra il Papa e la Città Eterna.<ref>{{cita web |url=https://fsspx.news/it/news/il-momento-storico-cui-la-sede-cessa-di-essere-vacante-52288|titolo=Il momento storico in cui la Sede cessa di essere vacante|data=5 maggio 2025|sito=[[Fraternità sacerdotale San Pio X]]}}</ref>
== La normativa vigente ==
[[File:Folded conclave ballot.jpg|thumb|Scheda elettorale del conclave]]
Le modifiche più consistenti nella normativa per il conclave sono state effettuate da [[papa Paolo VI]] (costituzioni apostoliche ''[[Ingravescentem aetatem]]'' del [[1970]] e ''[[Romano Pontifici Eligendo]]'' del 1975), che ha escluso dal conclave i cardinali ultraottantenni e fissato in 120 il numero dei componenti del collegio elettorale. All'atto pratico, in occasione del [[conclave del 2025]], quest'ultimo punto è stato soggetto a deroga su dispensa della congregazione dei cardinali, in quanto i cardinali di età inferiore a 80 anni erano 135.<ref>[https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2025-04/congregazione-cardinali-conclave-numero-becciu.html Conclave, diritto di voto per i cardinali oltre il numero di 120] - ''vaticannews.va'', 30 apr 2025</ref>
[[Papa
[[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]], con il ''[[motu proprio]]'' ''[[De Aliquibus Mutationibus]]'' dell'11 giugno 2007,''<ref>{{cita web|http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/motu_proprio/documents/hf_ben-xvi_motu-proprio_20070611_de-electione_lt.html|Testo integrale della De aliquibus mutationibus|2 marzo 2013}}</ref>''
Sempre papa Benedetto XVI, con il ''motu proprio [[Normas Nonnullas]]'' del 22 febbraio 2013,<ref>{{cita web|http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/motu_proprio/documents/hf_ben-xvi_motu-proprio_20130222_normas-nonnullas_it.html|Testo integrale della Normas nonnullas|2 marzo 2013}}</ref>
== Elenco dei conclavi degli ultimi 150 anni ==
Line 197 ⟶ 199:
{| class="wikitable" style="text-align: center;"
! rowspan="2" |Conclave▼
! rowspan="2" |Cardinali<br />elettori▼
! rowspan="2" |Cardinali<br />in conclave▼
! rowspan="2" |Inizio del conclave▼
! rowspan="2" |Habemus papam▼
! rowspan="2" |Scrutini▼
! colspan="4" |Eletto
|-
▲! Conclave
▲! Cardinali<br />elettori
▲! Cardinali<br />in conclave
▲! Inizio del conclave
▲! Habemus papam
▲! Scrutini
! Ritratto
! Nome secolare
! Nome pontificale
! Stemma
|-
Line 231 ⟶ 234:
| align="left"| '''[[Conclave del 2013]]''' || 117 || 115 || 12 marzo 2013 || 13 marzo 2013 || 5 || [[File:Pope Francis in March 2013.jpg|50px]] || Jorge Mario Bergoglio || [[Papa Francesco|Francesco]] ||[[File:Insigne Francisci.svg|50px]]
|-
|align="left"|'''[[Conclave del 2025]]''' || 135 || 133|| 7 maggio 2025 || || || || || ||
|}
|