Sumeri: differenze tra le versioni
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Fu [[Julius Oppert]], in una lezione tenuta nel 1869 alla sezione etnografica e storica della [[Société française de numismatique|Société française de numismatique et d'archéologie]], ad attribuire a questa popolazione non semitica l'appellativo di "Sumeri" e ciò sulla base del titolo regale "[[Re di Sumer e Akkad]]".<ref name=kramer21>{{cita|Kramer 1963|p. 21}}.</ref>
I Sumeri chiamavano sé stessi ''ùĝ saĝ gíg ga'' ({{IPA|[uŋ saŋ
[[File:Gudea of Lagash Girsu.jpg|thumb|''[[Gudea seduto]]'', statua seduta in [[diorite]] dedicata al dio [[Ningishzida]] e raffigurante [[Gudea]], principe neo-sumerico di [[Lagash]] (2120 a.C.), ritrovata tra le rovine di [[Girsu]] ([[Iraq]] meridionale), Louvre]]
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Per quanto riguarda il luogo di provenienza dei proto-sumeri, esistono varie teorie. Prove archeologiche attorno al [[4000 a.C.]] indicano come luogo originario ("[[Urheimat]]") i monti a nord della Mesopotamia ([[monti Zagros]]), nell'altopiano iranico, vicino all'attuale confine con la [[Turchia]]. Attorno al [[3500 a.C.]] questa popolazione sarebbe scesa dai monti per occupare la bassa Mesopotamia, alla confluenza del Tigri e l'Eufrate. Altri studiosi hanno invece individuato somiglianze fra la lingua sumerica e gli antichi dialetti turchi e le lingue indocinesi, mentre alcune allusioni letterarie sembrerebbero invece indicare che provenissero dal mare. Nonostante la mole delle ricerche approfondite già compiute, l'origine resta ancora incerta.
Tuttavia, ha poco senso chiedersi quando i proto-sumeri arrivarono in Mesopotamia, anche per il fatto che non si è sicuri che il loro "arrivo" sia stato un fenomeno migratorio precisamente databile<ref name="ReferenceB">{{Cita|Liverani 2004|p. 123}}.</ref>. Molto più probabilmente si trattò di un'infiltrazione graduale e lenta che, come detto, portò all'integrazione con le culture locali; etichettare come "sumerica" la successiva cultura che ne originò è legittimo, pur sempre ricordando che essa si formò mediante un processo di [[etnogenesi]] da più complessi culturali integrati, come sembra indicare l'analisi del lessico sumerico: ad esempio, i nomi delle città sumeriche non hanno senso nella lingua sumerica e invece presentano analogie con i nomi delle città della Mesopotamia settentrionale, corrispondenti alla [[civiltà di Ubaid]]. Molti termini relativi alle funzioni produttive di base (ad esempio i vocaboli che si riferiscono alla fabbricazione della [[birra]], l'[[agricoltura]], il [[cuoio]], le costruzioni ecc.) non sono di origine sumerica, ma da attribuirsi ad una lingua di sostrato, con probabili connessioni nell'area iranica<ref name="ReferenceB"/>, mentre vocaboli che si riferiscono a funzioni più specialistiche e di tipo direttivo-amministrativo sono di chiara origine sumerica. Ad esempio sono di origine sumerica vocaboli inerenti all'[[allevamento]], alla [[navigazione]], alla [[scultura]], all'[[educazione]] e al [[diritto]] (le tavolette riportano i più antichi contratti di compravendita, registrati presso il tempio, con prezzo in mine d'argento, altre ci dicono che la stele di Hammurabi non è la prima raccolta di leggi, ma c'erano già state quelle di Ur-Nammu e di Lipit-Ishtar, che tratta la donazione e la successione).<ref name="ReferenceB"/> Infine molte altre parole relative alle funzioni di mobilità e controllo sono di origine semitica.
Schematizzando, i Sumeri, dopo il loro arrivo, si ritrovano a convivere e ad integrarsi con due popolazioni: i Semiti, che erano più rilevanti nelle zone del nord, e una popolazione di sostrato autoctona non sumerica. I Sumeri si stabilirono soprattutto nella bassa Mesopotamia, territorio dove sorsero le loro maggiori città.
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=== Schiavitù ===
Nella società sumerica sembra fosse molto praticata la [[schiavitù]]. Gli schiavi erano più che altro prigionieri di guerra, ma potevano perdere la loro libertà anche cittadini che non saldavano i loro debiti: infatti un uomo che non restituiva un prestito rischiava di diventare schiavo con tutta la sua famiglia. Il figlio di una coppia di schiavi o di una schiava e un uomo libero diventava a sua volta schiavo. Inoltre c'era anche una forma di "interesse": coloro che facevano dei prestiti pretendevano anche gli interessi sessuali.{{
== Amministrazione e politica ==
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== Religione ==
[[File:Fragment Bau Louvre AO4572.jpg|thumb|Frammento di stele rappresentante una divinità sumerica, 2120 a.C. Girsu, Tellō (Iraq meridionale)]]▼
{{vedi anche|Mitologia sumera}}
▲[[File:Fragment Bau Louvre AO4572.jpg|thumb|Frammento di stele rappresentante una divinità sumerica, 2120 a.C. Girsu, Tellō (Iraq meridionale)]]
È difficile parlare di una religione Sumera in quanto tale, siccome i credi e i riti variavano molto nel tempo e nelle distanze, e ogni città aveva il suo intreccio di mitologia e teologia.
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Un vasto numero di miti riguardanti Enki sono stati raccolti da molti siti di scavo, estesi dal sud dell'Iraq fino alla costa orientale. Le sue prime apparizioni possono essere rinvenute in iscrizioni cuneiformi attraverso tutta la regione, risalenti prevalentemente a partire dal terzo millennio dell'era ellenistica. I suoi miti sembrano aver influenzato alcune storie bibliche e coraniche.
L'esatto significato del suo nome è incerto: comunemente viene tradotto come "Signore della terra": il sumerico ''EN'' viene tradotto con l'equivalente di ''Signore'', mentre ''KI'' è spesso tradotto con ''terra''. Esistono altre teorie riguardante l'attributo ''ki'', indicandone come origine un probabile ''kig2'' che significa pesce (o meglio un tipo di pesce), o ''kur'' che significa ''tumulo sepolcrale''. Il nome Ea è probabilmente di origine hurrita mentre altri<sup>[3][4]</sup> sostengono che probabilmente sia di origine semitica e possa avere una derivazione dalla radice semitica occidentale *hyy la quale significa "vita" ed in questo caso utilizzato per "primavera", "acqua corrente". In sumerico E-A significa "la casa dell'acqua" ed è stato suggerito che questo nome fosse originariamente attribuito al tempio della divinità di Eridu, dio della terra o del sottosuolo.
Veneravano inoltre la dea [[Inanna]] (anche Inana; cuneiforme sumerico: , <sup>d</sup>NIN.AN.NA, forse con il significato di "Signora Cielo"<sup>[1]</sup>, anche <sup>d</sup>MÚŠ<sup>[2]</sup> con il significato di "Splendente"; in dialetto emesal: ''gašan.an.na''), la dea sumera della fecondità, della bellezza e dell'amore, inteso come relazione erotica (con l'epiteto di ''nu.gig'', inteso come "ierodula") piuttosto che coniugale <sup>[3]</sup>; successivamente assimilata alla dea accadica, quindi babilonese e assira, Ištar (anche Eštar). Inanna/Ištar è la più importante divinità femminile mesopotamica<sup>[4]</sup>.
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I Sumeri credevano che l'[[universo]] consistesse in un disco piatto racchiuso in una [[cupola]]. L'[[aldilà]] significava la discesa in un vile mondo inferiore, per passare l'eternità in una miserabile esistenza come un [[fantasma]] (Gidim).
I [[tempio|templi]] sumeri erano costituiti da una [[navata]] centrale con corridoi ai lati. A fianco dei corridoi c'erano le stanze dei sacerdoti, alla fine di uno dei due c'era un palco e una tavola di argilla per i [[sacrificio|sacrifici]] animali e vegetali{{
== Matematica e geometria ==
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== Eredità culturale ==
I Sumeri sono probabilmente ricordati principalmente per le loro molteplici invenzioni che ci hanno lasciato in eredità. Molti studiosi ritengono che la prima [[ruota]] sia comparsa in queste terre, nata prima sotto forma di tornio da vasaio. La [[scrittura cuneiforme]] è la prima di cui abbiamo notizia (con la possibile eccezione dell'ambigua e molto discussa [[antica scrittura europea]]{{
Questa popolazione inventò e sviluppò l'aritmetica elaborando un sistema sessagesimale e dividendo il giorno in 60 secondi, 60 minuti e 24 ore. A proposito del calendario, le conoscenze sumere sul Sole e sulla Luna consentirono a quel popolo di elaborare il primo calendario di cui si ha notizia, un calendario solare e lunare che iniziò a essere usato a Nippur nel 3760 a.C. I sumeri suddividevano l'anno in dodici mesi lunari, come detto in precedenza, corrispondenti a circa 354 giorni e poi aggiungevano undici altri giorni per adeguarlo all'anno solare.<ref>Alan F. Alford. Il mistero delle genesi delle antiche civiltà.</ref> Inventarono la carrozza e le formazioni militari e furono i primi ad introdurre una divisione fra [[fanteria]], [[cavalleria]] ed [[arciere|arcieri]]. Crearono inoltre il primo codice di diritto ed un sistema amministrativo completo di [[tribunale|tribunali]], [[prigione|prigioni]] e [[archivio|archivi]] governativi. Molti secoli dopo l'invenzione del cuneiforme, la pratica della scrittura si estese oltre i certificati di pagamento/debito e d'inventario e fu applicata per la prima volta nel [[2600 a.C.]] per messaggi scritti e la consegna della posta, per la storia, le leggende, la [[matematica]], le annotazioni astronomiche ed altre attività, corrispondenti generalmente ai campi di cui si occupavano insegnanti ed allievi. Di conseguenza le prime scuole convenzionali nacquero e si svilupparono sotto gli auspici del tempio principale della città-stato.
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