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Schifo Inter{{struttura militare
Forza CICCI. Daje Roma forza Cagliari
 
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|Nome = Strade romane
|Nome originale = Viae
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Gli [[Roma (città antica)|antichi Romani]] costruirono lunghe strade per collegare le più lontane province con la capitale dell'impero. Realizzate il più possibile rettilinee per minimizzare le distanze, queste infrastrutture erano essenziali per la crescita dell'[[Impero romano|impero]], in quanto consentivano di muovere rapidamente l'[[esercito romano|esercito]], ma oltre che per [[limes romano|scopi militari]] esse erano utilizzate anche per scopi politici, amministrativi e commerciali.
La viabilità romana costituì il più efficiente e duraturo sistema stradale dell'antichità, che consentì di portare la civiltà romana in contatto con le genti più diverse che popolavano il mondo allora conosciuto. Nessun altro popolo in quell'epoca storica seppe eguagliare la loro capacità di scelta dei tracciati, le tecniche di costruzione e l'organizzazione di assistenza ai viaggiatori.<ref name=riflessi>[https://books.google.it/books?id=HYCjFdFc8SsC&pg=PA7&dq=Riflessi+di+Roma&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiepLvVw4ThAhUM26QKHczjAKIQ6AEIKDAA#v=onepage&q=Riflessi%20di%20Roma&f=false Riflessi di Roma: impero romano e barbari del Baltico: Milano, AltriMusei a Porta Romana], 1º marzo-1º giugno 1997, a cura di Malmö museer, [[L'Erma di Bretschneider]], 1997</ref>
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==== ''Viae glareatae'' ====
Le ''viae glareatae'', chiamate anche ''glarea strata'', erano strade in terra battuta con una superficie ricoperta da uno strato di [[ghiaia]] o sassi o talvolta con una pavimentazione in superficie posta su un sottofondo di ghiaia.<ref name="petrucci"/> Livio afferma che i censori del suo tempo furono i primi a commissionare la pavimentazione delle strade di Roma con pietre di selce, a posare la ghiaia sulle strade fuori città e a creare i marciapiedi rialzati ai lati.<ref>Graham, Alexander. Roman Africa; An Outline of the History of the Roman Occupation of North Africa, Based Chiefly Upon Inscriptions and Monumental Remains in That Country. London: Longmans, Green, and co, 1902. [https://archive.org/details/bub_gb_PT1CAAAAIAAJ/page/n106 Page 66].</ref> In queste strade, la superficie era indurita con ghiaia e i blocchi di pietra erano semplicemente adagiastiadagiati su un letto di pietrisco.<ref name="GBnREI">Great Britain, and Royal Engineers' Institute (Great Britain). Professional Papers of the Corps of Royal Engineers: Royal Engineer Institute, Occasional Papers. Chatham: Royal Engineer Institute, 1877. [https://books.google.com/books?id=Kup-AAAAMAAJ&pg=PA57 Page 57–92].</ref><ref name="thinkarchaeology42">[http://www.thinkarchaeology.net/42/ancient-roman-street-colleferro/archaeology-italy/#more-42 Ancient Roman Street re-emerges close to Colleferro] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131015181845/http://www.thinkarchaeology.net/42/ancient-roman-street-colleferro/archaeology-italy/#more-42 |date=15 ottobre 2013 }}. thinkarchaeology.net. October 10, 2007.</ref> Un esempio di questo tipo di strada si trova lungo la [[Via Prenestina]] e vicino alla [[Via Latina]].<ref name="thinkarchaeology42"/>
 
==== ''Viae terrenae'' ====
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* [[Via Minucia]] (110 a.C.): da [[Benevento]] a [[Brindisi]]; ad eccezione di alcune rettifiche o varianti di tracciato, il percorso sarà poi ricalcato (in epoca imperiale) dalla [[Via Traiana|via Appia Traiana]].
* [[Via Pompeia]] o Pompea ([[II secolo a.C.]]): da [[Messina]] a [[Siracusa]]<ref>[https://books.google.it/books/about/Via_Pompeia.html?id=3MWORAAACAAJ&redir_esc=y ''Via Pompeia: l'antico tracciato stradale tra Messina e Siracusa''], G. Sirena, [[Bonanno Editore]], 2011</ref>
* [[Via Capua-Regium|Via Popilia]] (132 a.C.): portava da [[Capua (città antica)|Capua]] fino a [[Reggio Calabria]]<ref name="TCI"/><ref>[{{Cita web |url=http://www.lavocedisantonofrio.it/2018/06/28/s-onofrio-amministrazione-comunale-lions-club-di-vibo-valentia-e-museo-presentano-il-cippo-miliare-romano-di-santonofrio/ |titolo="Il cippo miliare romano di Sant’Onofrio: La via Appia-Popilia del territorio di Valentia", su www.lavocedisantonofrio.it] |accesso=21 gennaio 2019 |dataarchivio=6 gennaio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190106010512/http://www.lavocedisantonofrio.it/2018/06/28/s-onofrio-amministrazione-comunale-lions-club-di-vibo-valentia-e-museo-presentano-il-cippo-miliare-romano-di-santonofrio/ |urlmorto=sì }}</ref>. In un'iscrizione commemorativa trovata a [[Polla]], nel [[Vallo di Diano]], il suo costruttore (che si ritiene fosse il console Popilio, sebbene non sia stato identificato con certezza), vanta di aver costruito lungo tutto il percorso (320 miglia) i ponti, le mansiones, le pietre miliari, ed associa la realizzazione di quest’opera alla riforma agraria.<ref name="TCI2"/>
* [[Via Traiana Calabra]], prolungamento della [[Via Traiana|via Appia Traiana]] da [[Brindisi]] a [[Otranto]]<ref>[https://bari.repubblica.it/cronaca/2010/12/08/news/via_traiana_dai_fasti_dellantichit_allabbandono_di_oggi-9961301/ "Il declino della Via Traiana dai fasti dell'antichità all'abbandono"], articolo su [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] dell'8 dicembre 2010</ref>
* [[Via Valeria]] ([[II secolo a.C.]]), percorreva il litorale tirrenico della [[Sicilia]], da [[Messina]] a [[Lilibeo]]<ref name="TCI1"/>