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Fu ''Ministerpräsident'' fino al [[1976]]<ref>{{Cita web |url = http://www.kas.de/wf/de/37.8203/ |titolo = Geschichte der CDU - Helmut Kohl |autore1 = Hahanns Jürgen Küsters |autore2 = Ulrike Hospes |editore = Konrad-Adenauer-Stiftung |lingua = de |accesso = 18 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170625122325/http://www.kas.de/wf/de/37.8203/ |urlmorto = no }}</ref> quando divenne il candidato della CDU al cancellierato nelle [[Elezioni federali in Germania del 1976|elezioni federali del 1976]], vinte dalla SPD. Divenne quindi ''leader'' dell'opposizione cristiano-democratica contro il governo allora retto dal cancelliere [[Helmut Schmidt]] ([[SPD]]). Anche la sua ascesa nelle gerarchie del partito dei cristiano-democratico fu fulminea: nel 1953 divenne dirigente regionale e nel 1954 vicepresidente.<ref name=kohl1 /> A seguito della sconfitta elettorale del partito nel 1972, Helmut Kohl prese il posto dell'allora presidente, Reiner Barzel, divenendo il nuovo presidente della CDU, carica che mantenne fino al 1998.<ref name=kohl1 />
Il 1º ottobre [[1982]] il [[Partito Liberale Democratico (Germania)|Partito Liberale Democratico]] si ritirò dalla coalizione con il [[Partito Socialdemocratico di Germania|Partito Socialdemocratico tedesco]], votando una mozione di sfiducia costruttiva che deponeva Schmidt per insediare come cancelliere Helmut Kohl. Nei primi giorni del suo governo, Kohl dovette affrontare la dura opposizione della sinistra tedesca: i suoi avversari si riferivano spesso a lui con lo sprezzante soprannome di ''Birne''.<ref>{{Cita web |url = http://www.spiegel.de/einestages/helmut-kohl-in-karikaturen-die-rache-der-birne-a-1037236.html |titolo = Die Rache der Birne |autore = Christoph Gunkel |editore = [[Der Spiegel]] |data = 16 giugno 2017 |lingua = de |accesso = 18 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170618101955/http://www.spiegel.de/einestages/helmut-kohl-in-karikaturen-die-rache-der-birne-a-1037236.html |urlmorto = no }}</ref><ref>Termine tedesco per "pera", poiché nelle caricature la testa del cancelliere era rappresentata appunto con una pera.</ref> Inizialmente Kohl diede appunto un'impressione di debolezza e goffaggine, ma non passò molto tempo prima che quest'impressione venisse superata grazie alla sua abilità politica.
La politica messa in atto da Kohl fu sostanzialmente centrista e comprese tagli modesti al governo e un forte sostegno agli impegni [[NATO]] sostenuti dalla [[Germania Occidentale]]. Accettazione del dispiegamento dei missili NATO sul territorio tedesco, in cambio della firma di un fondamentale trattato USA-URSS che prevedeva il ritiro degli euromissili appartenenti alle due nazioni. Il successo di questa politica venne ulteriormente confermato dalla vittoria nelle [[Elezioni federali in Germania del 1987|elezioni federali del 1987]].<ref>{{Cita web |url = https://www.zeit.de/2012/36/Kohl-Honecker-Staatsbesuch-1987/seite-2 |titolo = Die Anerkennung |autore = Ralf Zerback |editore = [[Die Zeit]] |data = 30 agosto 2012 |lingua = de |citazione = Im Januar 1987 wird Kohl wiedergewählt |accesso = 20 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171011110816/http://www.zeit.de/2012/36/Kohl-Honecker-Staatsbesuch-1987/seite-2 |urlmorto = no }}</ref>
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[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F065094-0002, Köln, CDU-Bundestagswahlkampf, Kohl.jpg|miniatura|sinistra|Kohl e sua moglie Hannelore a [[Colonia (Germania)|Colonia]] nel 1983]]
Il 22 settembre [[1984]] Kohl incontrò il presidente francese [[François Mitterrand]] a [[Verdun]], luogo dove avvenne una famosa [[battaglia di Verdun|battaglia]], tra Francia e Germania, che si era svolta durante la [[prima guerra mondiale]]. Insieme hanno commemorato le morti di entrambe le guerre mondiali. La fotografia, che raffigurava la [[Stretta di mano tra François Mitterrand e Helmut Kohl a Douaumont|lunga stretta di mano]], divenne un simbolo importante della riconciliazione franco-tedesca. Kohl e Mitterrand hanno sviluppato una stretta relazione politica, costituendo un motore importante per l'integrazione europea. Insieme, hanno posto le basi per progetti europei, come l'[[Eurocorps]] e l'Arte. Questa cooperazione franco-tedesca è stata vitale anche per importanti progetti europei, sia per il [[Trattato di Maastricht]] che per l'[[Euro]].
Nel [[1985]] Kohl e il presidente Usa [[Ronald Reagan]], nell'ambito di un piano per osservare il 40º anniversario della [[Giornata della vittoria (Paesi dell'Europa occidentale)|V-E Day]], hanno colto un'occasione per dimostrare la forza dell'amicizia esistente tra la Germania e il suo ex nemico. Durante una visita nel novembre 1984 alla [[Casa Bianca]], Kohl ha chiesto a Reagan di unirsi a lui, in un cimitero militare tedesco, per simboleggiare la riconciliazione dei loro due paesi. Reagan ha visitato la Germania nell'ambito dell'undicesimo vertice dei G7 a [[Bonn]], la coppia ha visitato sia il [[campo di concentramento di Bergen-Belsen]] il 5 maggio 1985 che il controverso cimitero militare tedesco di [[Bitburg]].
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[[File:KohlModrowMomperBrandenburgerTor.jpg|miniatura|sinistra|Kohl parla all'apertura ufficiale della [[Porta di Brandeburgo]] il 22 dicembre 1989]]
Il principale successo politico di Kohl - riconosciutogli da estimatori e avversari - fu il modo sicuro e deciso con il quale ha guidato il processo di [[riunificazione della Germania]], iniziato con la [[caduta del Muro di Berlino]]. Dopo che l'[[Unione Sovietica]] aveva abbandonato il suo pressante controllo sulla [[Germania Est]], Kohl, approfittando della debolezza dell'URSS ormai destinata al [[dissoluzione dell'Unione Sovietica|collasso]], sollecitò, con sempre maggior forza, le procedure per l'unione delle due Germanie. Nel maggio del 1990 si concluse la trattativa con la Germania Est, che prevedeva la parificazione economica e monetaria tra le due nazioni e l'unificazione dei sistemi di governo. Ufficialmente la Germania Est scomparve il 3 ottobre 1990.
[[File:Helmut Kohl in Krzyzowa.jpg|miniatura|Kohl in [[Polonia]]
Come prima tappa della riunificazione, Kohl seguendo i principi della ''[[Ostpolitik]]'', si recò, nel 1987, in visita di stato dal ''leader'' della [[Repubblica Democratica Tedesca]] [[Erich Honecker]],<ref>{{Cita web |url =http://www.spiegel.de/spiegel/print/d-13525101.html |titolo = Honecker lädt Kohl in die DDR ein |editore = [[Der Spiegel]] |data = 27 luglio 1987 |lingua = de |accesso = 18 giugno 2017 }}</ref> primo incontro ufficiale tra i capi di Stato delle due Germanie dalla fine della [[seconda guerra mondiale]]. È da ricordare che un incontro con Honecker l'aveva avuto anche Helmut Schmidt l'11 dicembre 1981, pochi mesi prima della caduta del suo governo.
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Hannelore era figlia di uno dei più grandi armatori tedeschi, molto vicina agli ambienti nazisti e fieramente antisemita, scrive persino a quattro mani con il marito un libro di ricette tedesche,<ref name=kohl1 /><ref>{{Cita web |url = http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1996/01/16/Esteri/KOHL-PRESENTATO-IL-SUO-LIBRO-DI-RICETTE_172700.php |titolo = Kohl: presentato il suo libro di ricette |editore = [[Adnkronos]] |data = 16 gennaio 1996 |accesso = 18 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170917033218/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1996/01/16/Esteri/KOHL-PRESENTATO-IL-SUO-LIBRO-DI-RICETTE_172700.php |urlmorto = no }}</ref> assecondando così la passione di Helmut per il buon vino e il buon cibo e in particolare per una ricetta della sua regione di origine: la ''Saumagen'', pancia di [[Sus scrofa domesticus|scrofa]] alla renana. Questa passione di Kohl confermerà la sua immagine di politico semplice e bonario, che, all'inizio della sua carriera, lo definisce alla stregua di un provinciale. Il 5 luglio [[2001]] Hannelore fu trovata morta nella sua casa a Ludwigshafen. Si ritiene che la donna si sia tolta la vita dopo aver ingerito una dose eccessiva di [[Sonnifero|sonniferi]], probabilmente a causa dell'insofferenza alla sua dolorosa e rarissima allergia alla luce che le impediva di uscire al sole.<ref>{{Cita web |url = http://www.repubblica.it/online/mondo/moglie/moglie/moglie.html |titolo = La moglie di Kohl si è suicidata |editore = [[la Repubblica (quotidiano)]] |data = 5 luglio 2001 |accesso = 18 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170702022842/http://www.repubblica.it/online/mondo/moglie/moglie/moglie.html |urlmorto = no }}</ref> Si è poi risposato, nel 2008,<ref>{{Cita web |url = https://www.welt.de/politik/deutschland/article165667928/Die-Frau-die-nie-richtig-Familie-Kohl-war.html |titolo = Die Frau, die nie richtig Familie Kohl war |editore = [[Die Welt]] |data = 18 giugno 2017 |lingua = de |accesso = 19 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170703063952/https://www.welt.de/politik/deutschland/article165667928/Die-Frau-die-nie-richtig-Familie-Kohl-war.html |urlmorto = no }}</ref> con ''Maike Richter'', di 34 anni più giovane.<ref>{{Cita web |url = http://espresso.repubblica.it/internazionale/2017/06/16/news/addio-helmut-kohl-padre-della-riunificazione-tedesca-1.304451 |titolo = Addio Helmut Kohl, padre della riunificazione tedesca |editore = [[L'Espresso]] |data = 16 giugno 2017 |accesso = 19 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170618231253/http://espresso.repubblica.it/internazionale/2017/06/16/news/addio-helmut-kohl-padre-della-riunificazione-tedesca-1.304451 |urlmorto = no }}</ref>
Entrambi i figli sono stati educati negli Stati Uniti, rispettivamente all'[[Università di Harvard]] e al [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]]. Walter Kohl ha lavorato come analista finanziario presso [[Morgan Stanley]] a New York e successivamente ha fondato nel 1999, insieme a suo padre, una società di consulenza. Peter Kohl ha lavorato a Londra, per molti anni, come banchiere d'investimento. Walter Kohl si è sposato in prime nozze con l'accademica [[Christine Volkmann]], esperta in amministrazione aziendale, da cui ha avuto un figlio, Johannes Kohl. In seconde nozze si è sposato invece con la coreana Kyung-Sook. Peter Kohl è sposato con la figlia di Elif Sözen, banchiere d'investimento turco, e hanno una figlia, Leyla Kohl, nata nel 2002.<ref>"{{cita testo|url=http://www.rp-online.de/panorama/huerriyet-helmut-kohl-ist-grossvater-aid-1.2047064|titolo=Enkeltochter heißt Leyla – 'Hürriyet': Helmut Kohl ist Großvater|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170822220103/http://www.rp-online.de/panorama/huerriyet-helmut-kohl-ist-grossvater-aid-1.2047064}}," ''[[Rheinische Post]]'', 12 marzo 2002</ref>
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=== Onorificenze tedesche ===
[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F064810-0003, CDU Bundestagswahlkampf, Kohl.jpg|thumb|Helmut Kohl durante un comizio elettorale della CDU (1983)]]
[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F076314-0006, Manching, Manöver Frankreich-Deutschland.jpg|thumb|Helmut Kohl e il [[presidente francese]] [[
[[File:Bezoek bondskanselier Helmut Kohl Helmut Kohl en premier Lubbers op vliegveld , Bestanddeelnr 934-1404.jpg|thumb|Kohl con il [[ministro-presidente dei Paesi Bassi]] [[Ruud Lubbers]] il 30 novembre 1987]]
[[File:President Ronald Reagan and German Chancellor Helmut Kohl at the Berlin Wall.jpg|thumb|Il [[presidente degli Stati Uniti]] [[Ronald Reagan]] e il cancelliere Helmut Kohl al [[muro di Berlino]] nel dicembre 1987]]
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